Chapter 36 - Il Piano

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Dormii per circa due ore prima di andare da Maggie per discutere del piano, mangiando una barretta energetica al volo come cena; Carl aveva insistito per rimanere con me tutto il tempo, sostenendo che Enid sarebbe potuta tornare, e che in quel caso non mi avrebbe trovato sola. O impreparata. Avevo letto la rabbia mista a paura nei suoi occhi quando si era avvicinato a me, dopo che Daryl l'aveva portata via, che era scomparsa lentamente, iniziando quando mi ero addormentata tra le sue braccia, rilassandosi a contatto con il mio corpo.
Arrivammo nel silenzio e mano nella mano di fronte all'ufficio di Maggie -che avevo scoperto, poco tempo prima, era appartenuto a Gregory prima che lei ne prendesse il controllo-, mentre la sua voce dalla parte opposta mi dava il permesso di poter entrare. Entrai lentamente nella stanza, guardandomi intorno: le pareti e i mobili erano di una tonalità scura, mentre al centro della stanza campeggiava un enorme tavolo di mogano scuro; sul ripiano si trovava la mappa che avevo affidato a Maggie, mentre gli altri si trovavano intorno: c'erano Rick, Michonne, Daryl, un uomo e una donna che non avevo mai visto prima, anche se lei mi sembrava familiare.
"Ti stavamo aspettando Gwen." Mi salutò Maggie, rivolgendomi un sorriso gentile. "Intanto stavamo guardando la mappa che mi avevi dato." Mi fece ssegno di avvicinarmi, cosa che feci con calma, ancora mezza addormentata.
"Gregory che fine ha fatto?" Chiesi, vedendo per un attimo i tratti del viso di lei contrarsi al suono di quel nome; non è che me ne importasse, ma almeno volevo sapere come poterlo evitare il più possibile.
"L'ho rinchiuso con i prigionieri come prima, non darà fastidio." Mi rispose con un tono appena brusco, passandosi una mano sul viso e indicandomi con quella libera le due persone a me sconosciute. "Comunque, loro sono Carol ed Ezekiel; facevano parte del Regno prima che Negan e i Salvatori lo bruciassero, sono due nostri alleati." Cambiò discorso, sollevata quando mi vide girare nella loro direzione, allungando una mano verso di loro.
"Piacere, io sono Gwen." Mi presentai, stringendo ad entrambi le mani.
"Maggie ci ha avvisati chi sei." Mi rispose Carol, sforzando un sorriso.
Sembravano due personalità contrastanti: lei dura e determinata, che non si fa mettere i piedi in testa e non guarda in faccia nessuno, se deve raggiungere un obiettivo lo fa e basta; lui invece sembrava più dolce e flessibile, ma furbo nel profondo, con un animo buono e dolce non rotto da tutta la situazione accaduta in quegli anni.
"Allora, ci spieghi un po' che cosa significa questa?" Mi chiese Maggie, indicandomi la mappa sul tavolo.
Mi avvicinai ad essa, poggiando le mani sul bordo della tavola e guardando i segni neri tracciati dalla mano ferma di Dwight sulla carta; l'occhio ricadde sul messaggio lasciato da quest'ultimo, che mi diede ulteriore forza ad iniziare.
"Dwight mi ha spiegato che Negan e i Salvatori si incontreranno sotto questo albero; è facile da riconoscere, perché c'è una specie di mosaico fatto con il vetro colorato attaccato ad un ramo." Indicai il punto in cui era stata tracciata una 'X', tracciando con il dito il continuo della linea nera. "Passeranno tutta la collina, attaccandoci all'improvviso da dietro." Raddrizzai la schiena, mentre Carl richiudeva la sua mano intorno alla mia.
"Idee su come procedere?" Chiese Maggie, guardando tutti i presenti in faccia e cercando di studiarla.
"Dovremmo attraversare la collina." Iniziò a parlare Ezeckiel, indicando il punto in cui dovrebbe esserci la collina. "Li sorprenderemo non appena avranno fatto la salita, quando saranno più deboli e stanchi." Propose, cercando l'approvazione nello sguardo di Maggie.
"A che ora partiranno?" Mi domandò quest'ultima, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Verso mezzogiorno o le una, sperano di coglierci nel momento di minima attenzione, quando mangiamo o riposiamo." Scossi la testa, rendendomi conto in quel momento che c'era qualcosa che non andava.
"Qualcosa non va Gwen?" Mi chiese Carl ad alta voce, in modo che tutti sentissero; infatti, un secondo dopo, tutti gli sguardi erano puntati su di me.
Deglutii. "Non sembra da Negan 'sperare' che qualcosa accadi, è troppo... Casuale." Ammisi guardandomi intorno, in cerca di anche un solo minimo di accenno che stavo avendo ragione. "Di solito tutto è pianificato nel minimo dettaglio, in modo che vada come vuole lui. C'è qualcosa che mi puzza." Mi volta per guardare Carl, che annuì in risposta, avendo capito che mi eri girata per cercare supporto da qualcuno, cosa che lui infatti mi stava dando.
"Gwen ha ragione." Con mia sorpresa, la persona a parlare fu Rick, che fece un passo verso la tavola; non sapevo con certezza se lui conosceva già il piccolo litigio che c'era stato tra me e Carl, fatto stà che non so nemmeno io con certezza perché rimasi così stupita dal suo intervento. "È sempre un passo avanti rispetto a tutti, mi sembra quasi impossibile che abbia potuto ideare questo piano." Scosse la testa, voltandosi prima verso Michonne, poi verso Carl ed infine posando lo sguardo su Maggie, aggiungendo: "Dovremmo prestare più attenzione di come stiamo facendo adesso."
"E se Dwight si fosse inventato tutto? E se il piano di Negan fosse diverso?" Intervenne Daryl all'improvviso, con la rabbia che gli brillava negli occhi. "In fondo, chi ci assicura che non sia sempre stato dalla parte di Negan?" Non mi era nuova l'ostilità di Daryl nei confronti di Dwight, specialmente dopo essere venuta alla conoscenza della storia di Denise, uccisa proprio dall'oggetto delle accuse di Daryl; non dissi niente, non provai neanche a difenderlo, i dubbi avevano cominciato ad assalirmi, arrivando a chiedermi se tutto quello che avesse fatto non fosse stato altro che pura e semplice recitazione.
"Dobbiamo tentare, piuttosto che rischiare di essere colti di sorpresa." Decise Maggie, tenendo lo sguardo sulla mappa. "Saliremo la collina domani alle undici e aspetteremo; se davvero questo è il piano di Negan, li coglieremo di sorpresa; in caso contrario, sarà stata solo una perdita di tempo." Sollevò la schiena dritta, guardando tutti i presenti negli occhi, per capire se il piano andava bene.
"E se fosse una distrazione? Se volessero che lasciassimo incustodita Hiltop?" Domandò Ezeckiel, meditabondo.
"Lasceremo un po' di uomini a protezione della città. Tutti d'accordo?" Tutti nella stanza annuirono.
"Non ci sono anche Rosita e Tara?" Chiese Carol, guardandosi intorno spaesata, come se si fosse svegliata all'improvviso da un sogno ad occhi aperti.
"Non volevano partecipare." Rispose secca Maggie, sedendosi dietro alla scrivania. "Ci incontriamo domattina di fronte alle porte della città, cercate di riposarvi il più possibile." Ci congedò alla fine, voltandoci le spalle, dichiarando definitivamente chiusa quella conversazione.

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