QUEL BAR GIU' ALL'ANGOLO

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-Each bar plays our song
Nothing has ever felt so wrong
Oh my, love is a lie
Shit my friends say to get me by
It hits different
It hits different this time
Catastrophic blues
Movin' on was always easy for me to do
It hits different
It hits different 'cause it's you-
Hits different - Taylor Swift

La porta del locale si apre e il tepore dell'interno mi avvolge spazzando via l'aria fresca tipica della stagione.

L'odore caratteristico del caffè mi investe appena muovo un passo oltre la soglia, portando con sé tanti ricordi una volta felici, da ieri notte diventati insopportabili.

I tavolini intorno ai quali io e Graham eravamo soliti incontrarci per fare colazione (le volte in cui lui non si fermava a dormire da me); i divanetti, in particolare quello ad angolo, sul quale ci accoccolavamo durante le serate lì al bar con i nostri amici e poi il balcone, lo stesso a cui io, Elly e James ci stiamo dirigendo in questo momento, fino a ieri ci sarebbe stato lui a scostarmi lo sgabello per farmi sedere, poi mi avrebbe avvolto le spalle col suo braccio e assaggiato i drink direttamente dalle mie labbra, baciandomi poi le guance e gli angoli della bocca, quando io ero concentrata a fotografare i bicchieri.

"Rossa, che hai fatto? Tutto ok?" mi domanda Priscila Gordon, la figlia del proprietario di questo bar, che lavora qui come cameriera, nonché grande amica di me ed Helen.

Solo sentendo questa domanda e vedendo gli occhi verdi tendenti al giallo di Priscila squadrare le mie guance, che realizzo di aver ricominciato a piangere e che quest'ultime sono completamente inzuppate dalle lacrime.

Non voglio parlare, perché sicuramente la voce mi si spezzerebbe a metà del discorso.

In più vedere Priscila sporgersi in avanti da dietro al balcone per scoccare un bacio sulla guancia di James non aiuta: esatto loro due si frequentano ormai da diversi mesi, anche se non si è mai parlato di una relazione ufficiale.

Oggi però non sono proprio in vena di impicciarmi nelle questioni sentimentali altrui, per quanto mi interessino... ho già abbastanza problemi con quella che una volata era la mia.

Ad ogni modo, devo ringraziare che c'è Elly a spiegare il tutto, a parole sue: "Allora Shila, abbiamo un codice rosso scarlatto, il piano distruggi lo stronzo può avere inizio!".

Nonostante la frase da film, e sorvolando sul fatto che per i codici Helen specifichi le tonalità dei colori secondo la moda del momento, Priscila ha comunque capito tutta la situazione.

"Tu e Graham avete rotto!?"

Annuisco in risposta. "E a giudicare dall'aggettivo usato per descriverlo, posso immaginare anche il perché sia finita!" percepisco una velata malizia nel suo tono: è il motivo per cui fra loro due la mia preferita, la mia migliore amica è sempre stata Elly, perché, al contrario suo, Priscila ha questo strano modo di porsi fastidioso, infatti il suo essere terribilmente ficcanaso annulla tutto il suo senso dell'empatia in situazioni come queste.

E in situazioni come queste io voglio una spalla su cui piangere, non due occhi indagatori da cui dovermi difendere!

"Sì Shell mi ha tradita con mia sorella! Contenta ora!?" rispondo in tono molto acido, ma che ci posso fare? Il suo atteggiamento mi innervosisce e l'argomento è al quanto spinoso!

"Oh cavolo!" esclama con un filo di voce, mentre il suo sguardo inquisitore si addolcisce leggermente. "Elly ha ragione allora è veramente uno stronzo! Insomma bisogna essere proprio senza un minimo di decenza per fare una cosa del genere!".

"Esatto!" Elly ritorna nel discorso: "Non può passarla liscia così, dobbiamo fargliela pagare!".

"Per cominciare direi che quando verrà qui potrei, per sbaglio e del tutto involontariamente, allungargli il drink con l'acqua del bagno!". Propone Shell.

"Hai fantasia, mi piace, ma tocca anche sputtanarlo come si deve, dovrà vergognarsi a metter piede fuori casa, buttiamo giù una lista di fatti imbarazzanti e compromettenti che lo riguardano e poi tu Shila li servi a tutti insieme agli aperitivi!" aggiunge Elly.

"Beh io so qual è quello in cima alla lista!" mi intrometto io: "Nessuno può negare il primato a quello che ha fatto a me! Perciò forza Shell dammi qualcosa di forte, che ne ho bisogno!". "Solo perché so che stai soffrendo ti permetto sia di chiamarmi con quell'orrendo soprannome, che di bere questo, anche se sono solo le nove del mattino!" mi risponde lei, preparandomi uno shottino.

Lo butto giù tutto d'un fiato. "Wooo, vacci piano!" mi rimprovera Helen: "La giornata è ancora lunga!".
"E' inutile Elly, una predica sull'alcol fatta da te è come farsi dare del cornuto da un alce!" ride Shell e ottiene una linguaccia dall'altra in risposta.

"Voglio cancellarlo dalla mia mente, lui e tutto quello che abbiamo vissuto e mi serve un piccolo aiuto!" ribatto io.

"Non annullarti così per quel bastardo, tu meriti di meglio!" una mano calda che si posa sulla mia spalla accompagna queste dolci parole. Gli occhi di James sono puntati fissi su di me, in particolare guardano seri la mano che stringe il bicchiere, come volendomi costringere a posarlo. E raggiungono il loro obiettivo, infatti mollo la presa, riflettendo su quanto mi è stato appena detto: è vero, non si merita che mi riduca così per lui, io non me lo merito!

Ma mentre rifletto sento un altro sguardo bruciare sulla mia pelle: quello di Shell, probabilmente perché non gradisce l'attenzione che James mi ha appena rivolto. "Comunque" sento di nuovo chiaramente la malizia, già da questa prima parola: "Da quanto sai della tresca?". Diretta come sempre! "L'ho scoperto solo ieri sera, cogliendoli sul fatto e per me è stato uno shock totale!". "Oh, beh, posso immaginare, ma quello che stento a credere e che tu davvero non ti sia resa conto di nulla, insomma tu sei una tipa sveglia, molto intelligente, non capisco come possano essere riusciti a fregarti così!"

"Sai Shell, quando ti fidi delle persone, tendi ad abbassare la guardia!" sbottò, interrompendola bruscamente, ma non abbastanza da evitare il contrattacco: "Oh Just, non prendertela così stavo solo dicendo..."

"Direi che può bastare Shila!" la rimprovera James, stroncando definitivamente la sua morbosa e saccente ricerca di informazioni. Lei di rimando lo fulmina con lo sguardo, non gradendo questo rimprovero, soprattutto perché in mia difesa!

Nonostante tutto, però, non ho voglia di godermi la vittoria, ho bisogno di tranquillità ora e se rimarrò al bar non farò altro che continuare a bere e a tentare di sfuggire all'assillante terzo grado di Shell.

"Scusate, ma io ora andrei." Dico con una voce spenta, che normalmente non mi appartiene. "Senti non volevo esagerare." Si scusa la barista.
"No, non è per te, ho solo bisogno di un po' d'aria." "Vengo con te!" replica Elly, già pronta a partire.
"No, non ti preoccupare, in realtà preferirei stare un po' sola, riflettere un po'!" "Va bene, se è questo che ti serve!" cerco di sorridere alle mie amiche e mostrarmi sicura di quello che faccio, anche se non lo sono, non sono più sicura di niente dopo ieri sera!

Sono ormai praticamente uscita dal locale, quando sento: "Non fare sciocchezze Carter, per qualunque cosa, chiama e io arrivo!", mi riaffaccio dentro e annuisco a James, forse accennando involontariamente anche un piccolo sorriso, per questa promessa che scalda il cuore in questa fresca giornata d'autunno.

Ammetto che questo capitolo è un po' spoglio, il problema e che mi serviva per presentare un nuovo personaggio e un luogo che sarà di grande importanza per la storia ovvero il bar.

Il problema è che stonava sia se abbinato al capitolo precedente sia a quello che seguirà, quindi ho deciso di isolarlo e presentarlo come capitolo a sé.

Come ho detto non ci sono molti colpi di scena, ma almeno ne ho approfittato anche per farvi conoscere un po' meglio i personaggi e le dinamiche che ci sono tra di loro.

Dal prossimo iniziamo con un po' di suspance😎

Ad ogni modo vi presento:

Priscila Gordon - Dua Lipa

Alla prossima ❤️🍂🧡🍁

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