Dominique

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Rose Weasley era consapevole che la sua famiglia avesse bisogno di lei, sempre. D'altra parte, erano pochi i cugini su cui si potesse contare, una volta tornati ad Hogwarts.

Victoire aveva finito la scuola e tornava di tanto in tanto a far visita a Teddy, giovanissimo assistente del professore di Incantesimi nonché preside Vitious.
Aveva deciso di non rinunciare alla cattedra, nonostante i suoi doveri da Preside, e si era così preso un giovane assistente, come i professori universitari babbani.

Dominique trovava molto più confortevole passare le giornate chiusa in dormitorio piuttosto che in compagnia dei suoi amici, cosa che le aveva dato non poco da pensare.

James e Fred erano perennemente nei guai, o a combinarli o a scontare le punizioni per gli stessi. Roxanne, quando non si faceva beccare, spariva negli anfratti del castello, rispuntando ore dopo in condizioni non buone. Rose sospettava avesse una tresca con Lorcan, ma aveva paura di domandarglielo per il timore di sentirsi rispondere con dovizia di particolari.

Louis, quando non era lo schiavetto di Domi, passava la maggior parte del suo tempo al club dei duellanti, anche oltre l'orario permesso, ad allenarsi. La sua aspirazione era quella di diventare un Auror e dunque voleva arrivare preparato all'Accademia.

Hugo, d'altra parte, passava il suo tempo libero, ovvero sempre, a bighellonare per i corridoi di Hogwarts alla ricerca di passaggi segreti che non fossero segnati sulla mappa di suo cugino, agognando di poter mettere il proprio nome su quel cimelio.

Molly, neanche a dirlo, si divideva tra la biblioteca e Christopher, storia stranamente duratura, anche se sospettava dei tradimenti da parte di lui.

Le serpi di casa, naturalmente, erano sempre un'incognita. Potevano essere dovunque e spuntarti alle spalle da un momento all'altro.

In quel momento, in particolare, una delle suddette serpi aveva appena spaventato a morte Rose, certa di essere sola nel corridoio che portava al dormitorio del settimo anno. Ancora non riusciva a capire chi li facesse entrare dal buco del ritratto, ma supponeva che, in quanto Serpeverde, avessero un grande ascendente sulle persone.

«Merlino, Lucy, che vuoi?!» esclamò con una mano sul petto. Il cuore le era arrivato in gola e batteva fortissimo sotto la camicia e il maglione.

«Oh nulla, passavo da queste parti» disse la ragazzina girandole intorno. Era un metodo che le aveva insegnato Al: gironzolare intorno alle persone le confondeva, e le persone confuse erano più facili da manipolare.

«Ti ha mandato Al» sentenziò sicura la Rossa, incrociando le braccia sotto al petto per non guardare la cugina. L'altra Rossa ridacchiò, tirando su le spalle.

«Vuole sapere se tu e Scorpius avete una tresca» disse sicura, fermandosi davanti a lei e osservandola per bene. Anche Lucy era un'ottima osservatrice, ma l'unica cosa strana nella faccia di Rose fu la smorfia che le adombrò il viso.

«Io e Malfoy cosa?! E comunque è il suo migliore amico, poteva chiedere a lui» sbottò, certa che se la conversazione fosse andata avanti Domi l'avrebbe sentita urlare dalla sua stanza e addio effetto sorpresa. Era lì perché voleva sapere cosa stesse succedendo alla bionda ed era intenzionata a non cedere finché non avesse sputato il rospo.

«Appunto» replicò Lucy sicura, «Il suo migliore amico non ammetterebbe mai di avere una storia con sua cugina. Comunque ciao!» esclamò, trotterellando giù per le scale. Non riusciva a capire Lucy, non ci sarebbe mai riuscita. Le menti dei Serpeverde erano molto più contorte della sua, che le faceva perdere il filo del discorso persino quando pensava.

Fissò la porta del dormitorio un paio di minuti, ancora frastornata dalla conversazione avuta con sua cugina. All'interno dell'ambiente non si udiva alcun rumore, ma Rose era certa che sua cugina fosse lì dentro. Vi era entrata ore prima e non ne era più uscita, almeno non passando dalla Sala Comune. Era preoccupata, più che altro, per averla vista molto distante da sua sorella. Erano molto unite, lo erano sempre state, ma adesso qualcosa si era interposto tra loro.

Entrò nella stanza, trovando Dominique allungata sul letto. Indossava ancora l'uniforme ed era stesa in maniera innaturale. Ovviamente stava fingendo di dormire.

«Domi, so che sei sveglia» disse sedendosi accanto a lei, sul letto.

La bionda sbuffò e si mise a sedere, urtata da quella presenza che disturbava la sua quiete.

«Ti va di dirmi che sta succedendo?» domandò con poca convinzione. Quand'erano più piccole non avevano bisogno di tutti questi convenevoli, parlottavano tra loro anche per ore, senza mai fermarsi, di qualsiasi cosa passasse loro per la testa.

«Nulla» rispose lapidaria guardando fisso il pavimento.
Non era un buon segno. Dominique era abituata a fissare le persone negli occhi, mettendole anche in soggezione talvolta. Sapeva essere persuasiva con quegli occhioni blu e non c'era nulla che non riuscisse ad ottenere, da chiunque.

«Ti conosco abbastanza bene da sapere che non è nulla» replicò con pacatezza. Era sicura che attaccarla e mettere in luce i suoi comportamenti l'avrebbe solo portata sulla difensiva, e non avrebbe ottenuto nulla in quel modo.

«Mi piace un ragazzo» confessò sconsolata, stringendo più forte il cuscino.

Rose si sarebbe aspettata qualsiasi confessione, a partire da «Sono innamorata di mio fratello» a «Ho una tresca con tuo fratello», ma non c'era nulla di più normale, per Dominique almeno, di avere una cotta per qualcuno. In poco tempo la cotta sarebbe diventata una storia, avrebbero amoreggiato in posti improbabili e poi lei l'avrebbe mollato perché si sarebbe scocciata.
Era così che andavano le storie di Domi.

La bionda parve comprendere il suo silenzio, perché continuò: «Ti prego, non rifilarmi la solita storia che sono bellissima e tutti mi vogliono. Lui non mi vuole, ne sono sicura».

Rose era un po' spiazzata. Non era certo la persona più adatta in quella situazione. Non aveva avuto dei fidanzati e non sapeva come comportarsi con la ragazza più bella della scuola. Dominique non era mai stata rifiutata, ed era certa che non lo sarebbe stata neanche stavolta, ma non era in grado di farglielo capire senza farla sembrare stronza o sfruttatrice.

«Ma magari stai interpretando male i suoi segnali» tentò senza troppa convinzione. In effetti, sua cugina ne capiva fin troppo di ragazzi, non avrebbe potuto fraintendere nulla.

«Anche volendo non potrei, per lui non esisto» replicò affranta. Vedere sua cugina in quelle condizioni era doloroso, non se lo sarebbe mai aspettato e, inoltre, era del tutto impotente. Per mantenere lo Statuto di Segretezza, un patto stipulato quand'erano bambine, non poteva trovare questo tipo -di cui, tra l'altro, nemmeno sapeva il nome- e dirgli di innamorarsi di Dominique.

Salutò in fretta sua cugina, decisa ad escogitare un modo per aiutarla. In effetti non ne sapeva granché, ma tra le sue ipotesi c'era riempire il dormitorio di questo tizio -dopo aver saputo il nome e, di conseguenza, la Casa- di foto di Dominique. In quel modo, chi mai avrebbe potuto sospettare di lei? E chi mai non si sarebbe accorto di una figa del genere?

Bastava solo forzare un po' la mano, spingerlo un po' più in là, fargli fare un passo avanti, e poi Domi avrebbe fatto tutto da sola. O meglio, i suoi capelli biondissimi e i suoi occhioni blu e il suo ascendente Veela avrebbero fatto tutto da soli. E poi lui sarebbe capitolato.

A furia di fare un passo avanti, però, Rose urtò contro qualcuno. Camminava sovrappensiero tra le scalinate e qualcuno di alto le si era parato davanti, intralciandole la strada. Non troppo alto però, poco più di lei.

Era un Corvonero del suo anno, Colin Canon era il suo nome. I suoi genitori le avevano raccontato che il suo omonimo era morto durante la battaglia di Hogwarts così il fratello Dennis, aveva deciso di onorarlo rinnovandolo. Era una pratica molto comune tra i maghi, vedi i nomi dei Potter o di Fred.

Ad ogni modo, il ragazzo le rivolse un caloroso sorriso, poggiandole una mano sul braccio.

«Oh, scusami» disse semplicemente, prima di oltrepassarla. La sua mano era calda, poteva sentirlo anche con la camicia, e avvampò.

Quel calore poteva farle pensare una sola cosa: il cavaliere misterioso.

N.d'A.
Ops. Potrei aver creato le basi per un bel putiferio, lo so, ma che dire... Se fosse tutto tranquillo non ci divertiremmo! 😈
Ad ogni modo, Inkessence è stata sottoposta al servizio di recensioni del team nerosubianco87 ed ha ottenuto un 7+ da amahyP!
Siccome mi sono stati fatti notare dei piccoli errori e suggeriti degli accorgimenti, credo che appena avrò tempo farò una revisione veloce, per cui non spaventatevi se arriveranno notifiche a raffica sui vecchi capitoli ahahahahah
Un abbraccio
flyerthanwind

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