Darkness And Brightness

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Ogni cosa possiede il proprio opposto. Come la luce ha il buio, le tenebre, anche il bianco ha il suo nero. Se il bianco mi genera ansia, il nero mi terrorizza. Non ama farsi vedere o sentire da davanti, preferisce raggiungermi da dietro.

Per tale motivo, nel frattempo che mi trovo in una stanza completamente vuota e all'oscuro, sento un paio di braccia robuste che mi circondano la vita, stringendomi al corpo del proprietario. Un viso si posa sulla mia spalla destra, affondando nell'incavo del collo, nel frattempo che le sue ali nere mi avvolgono in un involucro protettivo. Poggio le mani sulle sue, facendole scivolare sulle braccia e percorrendo il percorso sia in andata che in ritorno. Percepisco il suo cuore battere contro la mia schiena attraverso il rimbombo della cassa toracica, la sua voce calda mi causa sia sollievo che tensione, mentre il respiro mi solletica la pelle nuda del collo.

Il labbro inferiore mi trema, la mia mente ripercorre ogni forma del suo viso, a partire dai capelli simili al carbone che gli circondano il viso e gli occhi simili a pietre fin troppo preziose perché appartenere al loro mondo, fino alle labbra piene e i lineamenti leggermente spigolosi ma, allo stesso modo, dolci. Hai un modo tutto tuo di dimostrare la tua dolcezza, probabilmente a causa di ciò che hai vissuto in passato. Anche il mio flusso di sangue è accelerato, le guance avampano in un focolare che mi scalda dalla punta dei capelli ai piedi. Un brivido mi percorre la schiena, accompagnando la disperata ricerca di ossigeno che il mio corpo richiede disperatamente.

Sei l'angelo della morte, dovrei rimanerti lontana, sono completamente spaventata da te, il terrore mi invade completamente, penetrandomi fin nelle ossa, peggio del gelo invernale. Eppure non posso fare a meno di cercarti nel momento del bisogno. Ti cerco peggio di un tossicodipendente in astinenza, ho necessità della tua persona più della dose giornaliera.

Alzo una mano verso la tua testa per poterla accarezzare dolcemente, come a volerti ringraziare di qualcosa fin troppo profonda perché io riesca a capirla veramente. Mi stacco quel tanto che mi basta per voltarmi senza uscire dai muri che hai creato con le tue ali dalle piume nere, uguali a quelle di un corvo, per poi porgere la mano sulla tua guancia e accarezzarla con un pollice. Le lacrime iniziano a bagnarmi il viso, mentre tu me ne asciughi subito qualcuna. Non servono le parole, non ce n'è il bisogno ogni volta che siamo insieme, bastano gli sguardi a parlare per entrambi e colmare il silenzio presente. Il tuo è leggermente affilato, pare volerti cacciare in principio, ma in realtà nasconde un'anima fragile, piena di cicatrici e alcune ferite non ancora completamente guarite.

Forse hai ragione, probabilmente siamo più simili di quello che credo. Abbiamo entrambi sofferto per colpa delle altre persone, vissuto in una società che tende a schiacciarti e combattuto contro il giudizio altruo. Per te, però, la vita ha riservato qualcos'altro: ti ha donaro il talento che possiedi e la bellezza mozzafiato che cattura l'attenzione degli altri, qualsiasi cosa tu faccia.

Ho ancora la mano sul tuo viso quando ti avvicini, lasciandomi un bacio sulla guancia, nel punto in cui esattamente poco tempo prima c'erano le mie lacrime. Nonostante il contatto fisico sia finito, ti ostini a tenere per qualche altro secondo le labbra in quel punto, per poi avvolgermi di nuovo il corpo con le tue braccia e premere il viso contro il mio collo. Non so che cosa tu stia facendo, quali siano i tuoi obiettivi o se hai qualcosa in mente; le poche certezze che ho sono che, nonostante io provi a respingerti e mandarti via, in qualche modo trovi la maniera di tornare indietro. È quasi come se avessi l'intenzione di proteggermi, due anime rotte e fragili che cercando di tenersi insieme quando la colla è finita o non attacca più.

La tua voce ha la capacità di calmarmi quando ogni cosa mi sta crollando addosso, il tuo viso di trasmettermi ansia e paura nei momenti buoni e conolazione e confrorto in quelli negativi. Non so dove finiremo noi due o verso che direzione ci porterà il mondo, la mia unica certezza, al momento, rimangono le emozioni che percepisco essermi suscitate da te.

E neanche quelle sono stabili e sicure, se non fin troppo labili, variabili.

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