Passione E Ghiaccio

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Passo una mano sulla lastra di ghiaccio su cui sono seduta, scostando la neve che si è depositata sulla liscia superficie a causa della nevicata di poco prima. L'enorme distesa d'acqua sotto di me pare lontana e molto vicina al medesimo istante, un sottile strato di materiale fragile e facilmente soggetto a crepe è l'unica cosa che mi divide da essa.

Alzo lo sguardo, osservandoti per qualche istante. Graffi il ghiaccio con le lame dei pattini che ti ornano i piedi, mantenendo, tuttavia, in egual modo una postura aggraziata e dei movimenti eleganti. Voli pratciamente, cimentandoti in una danza che, apparentemente, pari conoscere solamente tu. Sei nel tuo mondo e nessuno può disturbarti, mentre alcune pieghe della camicia nera che porti si incollano ulteriormente al tuo corpo libero e leggero. Sei in un universo in cui la tua sola presenza con il ghiaccio è l'unico rapporto possibile, presente. Avvolto in una bolla isolatrice, continui a muoverti con maestria su un materiale tanto pericoloso quanto ammirabile, compiendo piroette e allungando il tuo corpo leggiadro.

Come potresti mai notarmi? Un principe non vede mai ogni persona del proprio popolo, magari sa che ci sono tante persone pronte a sostenerlo in ogni sua decisione, ma non le conosce tutte a memoria, non è qualcosa di umanamente possibile. Come può un ragazzo come te, anche solo accorgersi per un secondo della figura oscura che mi caratterizza? Siamo troppo distanti perché qualcosa possa avvicinarci.

Nel momento, però, in cui tu decidi di avvicinarti a me, qualcosa si smuove dentro di me. Ti poni di fronte a me, in piedi, porgendomi una mano per potermi alzare. Per me è istintivo rifiutare, completamente terrorizzata al solo pensiero di creare una qualche sorta di relazione tra noi due. Scuoto la testa e l'abbasso, tentando di ignorarti ed evitare di pensare alle sensazioni che mi hai smosso dentro. Il cuore pulsa, creando una sinfonia di percussioni che si lega alla perfezione con i brividi che mi percorrono la schiena, facendo vibrare i tendini. Il respiro accelera, mentre le lacrime mi si formano alla base degli occhi.

All'improvviso, come se comprendessi le mie paure, ti inginocchi di fronte a me, mi afferri il mento e alzi lo sguardo, in maniera tale che i miei occhi si incastrino con i tuoi, due pezzi di cioccolato fondente che si confondono con le pupille. Un neo si trova vicino ai lineamenti del naso, mentre le labbra piene sono increspate in un sorriso dolce. Non vuoi spaventarmi, eppure non sei pienamente consapevole delle sensazioni che mi trasmetti.

Ancora una volta, mi allunghi una mano, lunghi fili di seta nera di circondano il viso, mentre il sorriso ti illumina i lineamenti dolci e leggeri del viso. Ti allontani quel tanto che basta perché ci sia dello spazio tra noi due. Questa volta decido di accettare. Mi aiuti a sollevarmi in piedi, dandomi una mano nel mantenere l'equilibrio sopra a quella superficie gelida e scivolosa. Ti avvicini, in maniera tale che possa poggiarmi a te ed evitare di cadere.

In qualche modo, per quanto controvoglia, sei come un punto di supporto, un faro in mezzo al vasto oceano della vita, utile per guidarmi soprattutto quando ogni cosa è sommersa da una tempesta imprevedibile e distruttiva. È in questo momento, aggrappata alle tue spalle, nel contempo che tu mi mantieni in piedi afferrandomi per le braccia e non smettendo mai di sorridere, che comprendo quanto tu sia importante per me. Nonostante tutte le ansie che mi causi, il terrore che la tua vita mi provoca, non posso fare a meno di te come dell'aria che respiro e uso per ossigenare ogni cellula del mio corpo.

Ti abbassi verso di me, mi superi nettamente di quasi dieci centimetri, e mi lasci un piccolo bacio caldo sulla fronte. Esattamento in questi istanti di totale perdimento, cado a terra, trascinandoti involontariamente con me. Tuttavia, non mi sgridi e tantomeno urli contro, anzi, scoppi a ridere, chiedendomi se mi sono fatta male e accarezzandomi una guancia teneramente. Diventi più serio, chiedendomi ancora se sto bene. In questo momento non posso resistere: mi slancio verso di te in cerca di un abbraccio, chiedendomi come mai ne senta questo disperato bisogno. Lo desidero eppure non mi spiego il motivo. Tu ricambi immediatamente, mi dai un bacio tra i capelli e mi stringi ancora più forte, come se non volessi lasciarmi andare o avessi anche solo paura che io possa svanire.

Sei ciò di cui ho bisogno, per tale motivo, sopratutto, mi generi così tanta paura.

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