Il difficile compito del genitore

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Questo vuol essere solo un pensiero di una mamma che si è trovata a confrontarsi con altre mamme.

Appena nati il genitore "apprensivo" con molta attenzione cerca con delicata accuratezza fare  in modo che il proprio bambino non si faccia  male!
Intanto i mesi passano, il bambino cresce. Gattonando di qua e di là iniziano per lui i suoi  primi "no" (le manine sfiorano il pavimento, i giochi sparpagliati e la mamma che cerca di tenere pulito attorno al bimbo "i batteri sono in agguato!"); mette tutto quel che trova in bocca perché vuole iniziare a conoscere il mondo ma il tono di mamma lo spaventa (non capisce che è un tono di preoccupazione) comunque smette cercando altro su cui intrattenersi.
Intorno all'anno di vita inizia a camminare (autonomia=libertà).
Quei "no" sono diventati si; la curiosità è più forte di quel divieto. Con l'occhietto puntato a mamma e papà ( i genitori pensano che siano ingenui perché piccoli, ma invece sono dei grandi furbacchioni) poi al momento giusto zac, la manina va dove gli era stato appena detto "no!". Alcuni esempi: le prese, i detersivi, i coltelli, gli elettrodomestici ed altro. Mamma e papà sono angosciati ma tranquilli perché comunque sono sotto ai loro vigili occhi.
Gli anni passano. Li attende la scuola materna, elementare e medie poi le scuole superiori e l'adolescenza ( età difficile:  si sentono grandi e con il potere decisionale. Vogliono fare esperienze ed è giusto; lontano da mamma e papà) ed alle risposte dei "no" che comunque continuano, ti dicono: "Mamma, papà...so quel che faccio, non sono stupido!" .
I tempi cambiano di generazione in generazione seguendo il ritmo della  tecnologia che avanza insieme a loro. Bello ed è positivo. Iniziano le prime uscite, le compagnie (spesso mamma e papà conoscono solo il miglior amico, il compagno di scuola dell'asilo e gli altri?). Cerchi di chiedere senza essere troppo invadente (non è facile trovare la via di mezzo perché comunque il genitore come faccia, al figlio non va mai bene) tiri un sospiro  cercando di avere fiducia... e poi ormai sono grandi e maturi!
Divertirsi, sono giovani e spesso si fanno coinvolgere (non tutti!); anche se sanno benissimo che quello non è una cosa da fare, la fanno lo stesso.
In fondo adesso riconoscono il male dal buono, non sono mica più bambini e allora, perché?
Iniziano così le prime vere preoccupazioni dei genitori.
Li guardi uscire ogni giorno dalla porta di casa con la speranza che non li capiti mai nulla; se si potesse tenerli sotto una campana di vetro lo farebbero.
Tutto questo per dire...
Che lavoro difficile fare il genitore! Quando si è figli tutte quelle inutili preoccupazioni non si comprendevano, ma quando si diventa genitori la medaglia si rovescia e ci rendiamo conto solo in quel momento quanto avevano ragione mamma e papà. Forse alcuni se potessero tornare indietro avrebbero detto più "NO"!
Il proverbio: piccoli guai piccoli, grandi guai grandi!
Fortunatamente, chi prima e chi dopo il tempo della maturità arriva ed il genitore può rilassarsi! Chissà!

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