terrore

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Cuffie nelle orecchie e via con la canzone triste ...

Pov Jamie.
Comincio a pensare di essere un mostro sin dal primo momento in cui capisco che la trasformazione è iniziata: metto in bocca della stoffa per non urlare o non farmi sentire, già ho paura non voglio che ne abbiano anche loro. Urlo e stringo la stoffa e comincio a vedere i mio corpo sanguinare, le dita, le vene scoppiano e tutto fa male. Qualcosa di brutale e mostruoso sta nascendo in me e non so nemmeno come definirlo. Le ossa si spezzano e ho la sensazione che potrei morire, le gambe cedono e riesco a urlare solo: perché?!
Urlo e urlo, del dolore straziante, che non sta su nessuna scala del dolore. Per un secondo solo, l'ultimo, le emozioni mi abbandonano e tutto è fermo...

Nulla è chiaro ma quando lo torna non so come identificare le cose, tanto meno me stessa o stesso?
Sono maschio o femmina? E qual'è la differenza?
Che cosa sono io, come sono io? Quale è il mio nome?
Per identificarmi decido di chiamarmi, Luce e di parlare di me in terza persona.
Luce salta nel vuoto e corre. Luce vede tutto e la luna la chiama, lei è la sua dea. Lei le dice che è onnipotente e che non conosce pietà, le racconta che è il predatore della notte e deve uccidere tutto quello che trova.
Corri luce mia e fa di te quel che voglio che tu sia, voglio che cerchi il clan e che uccidi il capo e né diventi il protettore.
E così farà, la luna ordina e Luce esegue.
Corre e una luce improvvisa la acceca, lei dice che ha corso tutta la notte e che è arrivata l'alba e deve sbrigarsi. Corre e arriva, il capo è un lupo giovane forte dal pelo scuro che Luce prende e uccide, Luce è temuta e rispettata. Luce ha bisogno di nutrirsi e si nutre della carne del vecchio capo e prendo la sua coscienza e l'animale che era così per poterlo essere io.
Cambio le regole e tutti sono d'accordo, perché è il volere della dea madre della notte ...

Pov. Jesse
Arrivare dai Cullen è facile ... Julie e Jace piangono e per una volta mi rendo conto di quanto fossero veritiere le mie stesse parole: non ho l'età ed è così perché Jamie è la maggiore e non sono lei. Io sono Jesse e non voglio avere il destino macabro di mia sorella, il che è completamente insensibile e stronzo da parte mia ma da quando mi ha raccontato la verità ho capito che sono quasi felice che sia capitato a lei e non a me. Entro e tenendo per mano i miei fratelli e Edward ha sul viso un espressione preoccupata, che non capisco sul momento.
-e Jamie?- chiede.
Alzo le spalle e dentro di me mi dico che non racconterò la verità, non dirò a nessuno di cercare un mostro e non farò cadere sulle spalle di una buona famiglia un essere come Jamie. Papà, sono sicuro, che non fosse veramente così ... lui era una luce, era l'esempio stesso che i positivi seguivano, non era concepibile fosse un mostro.
Edward ha la mani nei capelli e continua una nenia composta, per quel che sento di: -non ancora ... no, non adesso che l'ho ritrovata ... non ancora ...-
Poi si gira Jasper: -racconta Jesse- mi incita.
-ieri sera Jamie è diventata strana, sudava e sembrava preoccupata. Ha detto cose senza senso che non ricordo precisamente, poi ci ha detto di chiuderci in una delle stanze di quella tipo di baita e di uscire solo la mattina e così abbiamo fatto trovando sangue, vestiti spaccati e un buco enorme nel muro-
Edward sembra cataloghi le idee; -la devo cercare- dichiara
-non lo fare! Non ne vale la pena- dico e mi guarda male.
-certo che ne vale la pena, lei varrebbe tutte le pene dell'inferno e la andrei a recuperare ovunque ... e probabilmente è spaventata, fuori controllo e si sarà convinta di essere un mostro ... e non lo deve pensare ...-
-Edward ... lo è- dice Alice. -non la puoi controllare, non è più la tua Jamie, è ... è il lupo-
Fa segno di no. -solo perché sei delusa non significa che Jamie non sia ancora lei .. la vado a cercare e non pretendono che voi lo facciate- dice.
-Edward, non lo fare ... non ha senso, non vuole essere cercata e non ha intenzione di tornare- mi invento sul momento. Lui mi guarda come se gli avessi distrutto il futuro, o una speranza vaga, una scintilla di questo.
-non mi importa perché prima non mi importava, prima volevo dimenticare adesso voglio solo una vita senza nascondermi da colei di cui ho bisogno-
Le sue parole mi spiazzano, non riesco a pensare a niente altro che Edward, il diciassettenne con mille volti e che ho conosciuto da poco, possa parlare così di ... di quel mostro di mia sorella.
-ascoltami, okay è una ragazza ed è decente ma ne esistono altre e ... e lei è un mostro- pronuncio quelle parole sapendo di star voltando le spalle a mia sorella ma non mi importa, devo proteggere tutto ciò che conosco da quegli strani eventi innaturali. Lui sembra dubitare due secondi, poi mi si avvicina: -se tu hai paura non pensi che lei non ne abbia ancora più di te? Se tu pensi che lei sia un mostro, secondo te lei cosa pensa?- sul momento non so cosa rispondere.
-lei vuole proteggerci ma non ha il diritto di farvi immischiare, siete delle belle persone e ...- mi zittisce.
-io so come proteggere lei, tu non ti preoccupare, lascia che sia io a occuparmene, vai dritto sulla tua strada e sii grade perché sei un Black e tutti i Black sono grandi-
Annuisco e lui mi stringe. Poi mi mette al collo una collanina di argento e tra le mani me ne lascia altre due: -terranno lontani gli ascendenti genetici genitoriali soprannaturali di licantropo, mettili anche a Julie e Jace, non aver paura e non toglierli mai-
Annuisco e lui corre via e alla porta entra nonna René che immagino abbia vinto la battaglia legale per noi. -e Jamie?-
-lascia stare, è scapparta René- dice Esme.
Annuisce. -non so perché ma lo immaginavo- mi offre una mano e la prendo e la stringo, quel calore umano mi rassicura e so che Jamie avrà molte altre avventure, e forse un giorno, non so quando ma l'avremmo rivista ...

Ehi amici vi piace? Okay è un po drammatico ma è carino no? Ritiro quello che ho detto di Jesse XDXD
un bacio xoxoxo
BELLA CULLEN

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro