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Pov Edward
Jesse, nei suoi occhi c'era terrore, un terrore che però non potevo provare, non per lei che per me non l'aveva mai provato. Certo, nell'ultima settimana l'avevo evitata, ma solo perché perdere una speranza come il primo grande amore era una sensazione che non auguravo a nessuno. E ora mi restava solo lei di cui spesso mi ero vergognato ... perché pensavo che non avesse senso provare sentimenti per una bambina ... che era cresciuta ed era meravigliosa. Con quella vaga somiglianza con la madre e un lato meno fragile, di Jacob, i capelli lunghi che avevano un profumo inebriante, gli occhi .. quegli occhi che somigliavano al padre solo quel tanto che non mi diceva che erano di Bella. Era una Black, la più bella e non avrei mai pensato che Jacob fosse capace di mettersi lì è produrre una cosa più bella di un mezzo sorriso. Non c'è l'avevo mai avuta veramente con Jacob, era solo uno stupido principio di razzismo che mi portava a pensare che fossi migliore. Ma almeno lui c'era stato, non come me, io ero il codardo che sia con la madre per prima che poi con la figlia ero scappato perché non ero capace di gestire delle sensazione migliori dell'autocommiserazione.

E ora correvo per riprendermi un futuro che pretendevo; con lei. Ricordo poco il suo odore, quindi catalogo le mie idee basandomi sui ricordi e vado alla ricerca della "baita" che avevo letto nei pensieri confusi di Julie. La trovo e la riconosco, è la tenuta estiva dei Salvatore e tiro un pugno all'albero, sapevo che c'entrava Stefan e vorrei veramente ucciderlo, lui è le sue fisse "antilicantropo" così le chiamavo io. Il suo odore era nell'aria e da seguire era facile, era forte, deciso e con uno spruzzo di puzzo di animale.
Lo seguì per ... trenta o quaranta miglia a sud oltrepassando ogni tanto spiazzi di luce ultravioletta e solare. Corsi senza darmene pace fino ad arrivare ad una radura nel fitto bosco dove ... trenta lupi mangiavano quieti e in mezzo a loro un lupo nero alto e lungo due volte uno normale, con occhi rossi e arrabbiati. E quando mi notò non volle farci molto caso e così si tradì, i suoi occhi avevano toccato i miei e avevo visto Jamie, sotto quel manto virile.
-Jam, lo so che sai che sono io, non voglio cambiarti se é quello che pensi che voglia fare- i suoi occhi, confusi questa volta mi fissarono e si avvicinarono a me.
-avevo promesso a tua madre di non innamorarmi di te, ma é tardi e sono assuefatto. Questa settimana mi sono comportato malissimo quindi ti chiedo di perdonarmi e di darmi un ultima possibilità- dissi. -perché io non penso che tu sia un mostro, tu sei un angelo Jamie e ti amo e non smetterò di farlo-
Vidi mentre si imponeva di stare calma e i suoi occhi si riempiono di lacrime. Nei suoi occhi non c'era paura, solo vergogna, e perché mai?
Chiusi gli occhi e mi misi a 4 zampe, come lei e quando lì riaprì ero un lupo.
Non dovevi farlo, adesso come ci vai a casa, nudo?  Mi chiese nella mia testa.
Non vado da nessun'altra parte se non via con te e il tuo clan. Dichiarai.
Non devi ... non ha senso. Dice ancora.
Non ho chiesto il tuo permesso Jamie, è quello che farò, perché il mondo non è infinto senza il tuo infinito, l'eternità non è così lunga o bella, se non c'è la tua bellezza e la tua speranza, senza il tuo viso e la tua presenza. Non voglio tornare in un posto in cui non tornerai, io resterò con te.
Non sapevo esprimere quelle cose a parole e i pensieri non portavano vergogna se erano la verità. Mi guardai ero bianco e dal riflesso con occhi chiari,  appena più piccolo di lei ma alto uguale.
Vorrei mandarti via, a calci anche, dicendo che già non era fattibile prima e ora è anche peggio, ma se lo faccio magari troverai una biondona strafiga e me ne pentirò. Quindi, ultima possibilità per tornare indietro ...
Faccio segno di no; non la voglio, dove andiamo amore mio?
La sento gioiosa e con la lingua animale si sbaffa il labbro, fa ridere; dove ci porterà la vita.
Dichiara e cominciano a camminare spediti, e divento consapevole, che non so se sono capace di camminare. Faccio, o almeno provo a fare un passo ma nulla si sposta, mi sforzo e muovo quello dietro e perciò cado. Jamie mi aiuta a rialzarmi e le "sorrido" grato e ci riprovo e quasi torno a cadere; concentrati, non è difficile, devi solo capire come comandarla, poi sei apposto
Annuisco e ci riprovo e comincio a riuscirci, devo solo capire le varie coordinazioni e prenderci la mano o per meglio dire, la zampa. Riusciamo poi a mantenere un passo sostenuto, mi presenta agli altri, e da quel che ho capito lei tra i 40 membi preferisce, Jill, una lupa dal manto rossastro e io punto a fare conoscenza con Rick e Taylor.
Immagino gia sia l'inizio di una nuova parte della mia vita ... con Jamie e una famiglia un po più numerosa di quanto immaginassi ...

Ehi cari mieimiei, di recente siete calati, come mai? Fa così schifo?
Ditemelo se lo pensate perché vorrei averne un idea precisa.
Grazie a tutti quelli che mi seguono però ... siete adorabili vi amo di bene ...♥♥♥
BELLA CULLEN ♡♥¤♥♡


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