voltare pagina *2*

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Ultima parte di questo 11esimo capitolo ... e grazie a Jessica_Cullen-Black e Gaia2407

Erano le due quando quella notte tornò nella casa di Chicago e lo sentì chiaramente quando entrò nella mia stanza.
-ehi ... scusa ti ho svegliata?- feci segno di no. -mi dispiace per ... Damon come anche per gli ultimi anni. Come mi dispiace aver levato i ponti con te e con le promesse con avevo fatto ...-
Lo zittisco. -capisco, lo ho sempre detto che non ne valevo la pena- dissi con più voglia di deprimermi che di tirar su lui.
Scuote il capo. -non è affatto vero ... non lo è e se fosse stato per me t'avrei portata via e per evitare questo ho distrutto tutto quello che avevo costruito- dice.
-ma sei qui, ora, deve pur valere qualcosa-
Sorride e titaubante mi accarezza una guancia, e io come un gatto gliela restituisco strusciandomi sulla mano. Mi avvicino a gattoni. -Jam perché?- chiede mentre mi siedo sulle sue ginocchia. -cosa precisamente?- gli chiedo. -per David? Idea di mamma ma sappiamo entrambi che siamo solo amici. Per questo ...- sento che sto per piangere.
-...sento che stai per sparire di nuovo quindi ti tengo qui o alternativamente, sarai costretto a portarmi a peso, cosa che probabilmente ti lascerei fare- chiarisco. -ma se sparirai sta volta voglio tentare di trattenerti perché non sono un licantropo non mangio nessuno e non sono nemmeno così orribile, quindi ti prego ...- lo sto supplicando con le lacrime agli occhi. -eppure so che lo farai quindi ti lascio andare- scendo e mi accartoccio lontano cercando di non far notare quanto ci stia male. Aspetto e quando mi giro non è andato via, ma non faccio i salti di gioia, è solo questione di tempo lo so bene. Mi torno a girare e le sue braccia fredde mi circondano la vita. Sento che posso morire e la sicurezza che resterà con me aumenta man mano. Vorrei toccarlo come fa lui con me, girarmi, dirgli tutto quello che provo in quel esatto momento ma sto ferma immobile ...

Il tempore del rumore delle onde del mare e la loro intensità mi lucidano per bene. Ho come la sensazione di essermi addormentata e me ne rendo conto quando apro gli occhi. È mattina e un brivido mi percorre. Mi stropiccio gli occhi e quando mi giro, sorrido e quasi piango dalla gioia. -sei qui?- chiedo.
Sorride e l'unico uomo che abbia mai amato mi asciuga le lacrime con le dita affusolate. Non mi riesco a trattenere e lo stringo a me. Lui mi bacia sulla fronte e sento che posso impazzire. Stringo la sua t-shirt nera un po per trattenerlo e un po per sentirlo ancora più vicino.
-immagino sia per lavoro che resti- dico sicura al cento per cento che sia così.
Alza le spalle. -un po e un po, devo evacuare la città, ho nomi precisi ma ... quando sentito da Alice che venivi a Chicago mi sono affrettato a venire qua. Non immaginavo la tua reazione ma va bene così- mi bacia sul capo.
-non sapevo se mettermi a piangere o ridere, ho scelto di fare cazzate. Mi sono sfogata e non me ne pento-
Ride. -fai bene, mi sono comportato da verme con te e voglio rimediare, davvero e per bene anche-
-sappiamo entrambi che non funzionerà in ogni modo- dico.
-per questo avevo deciso di voltare pagina, con David ma ... non sono così brava a nascondere quello che provo, nemmeno lui mi crede se dico che non c'è nulla. Perché è palpabile che non sia vero-
Mi alza il viso e lo guardo, e sento di poter toccare il cielo con un dito, é così perfetto ... e lo amo così tanto.
-mi fai un favore?- chiedo. Annuisce. -resta fermo- sorride. Prendo il mio enorme plico di fogli con tutti i miei disegni. Devo cercare un po prima di trovarne uno pulito. E con la matita alla mano comincio a disegnare. -tutti i miei disegni sono imperfetti, sono basati su sogni e ricordi vari ed eventuali, mischiati con emozioni di ogni tipo e genere, quindi ne faccio uno ... che sia il migliore-
Sorride. -perché mi disegni?- chiede.
Alzo le spalle. -perché quando studio ci metto dieci minuti a materia e dopo una mezz'ora ho finito sempre ... e mi annoio. Leggo ma la mia mente mangia un libro in tre ore ... e mi annoio. Quindi disegno ... e ci passo il tempo. Da piccola mi costringevo a disegnare paesaggi ma i miei prof dicono che dovrebbero rappresentare qualcosa e così senza nemmeno pensare ho iniziato a disegnare quello che la mia mente voleva far uscire .. e sei uscito te- sorrido e gli passo il primo disegno. Lo guarda. -è bello- mi dice.
-devi vedere gli ultimi ...- dico e comincio a sfumare con un carboncino bianco. Un venti minuti dopo lo firmo e lo inserisco nel gruppo. -ho finito e sono decisamente soddisfatta-
-sono contento-
-ti spiace se mi faccio una doccia e vado a fare colazione?- chiedo.
-certo che no principessa- sorrido a quella lusinga ed entro nel bagno. Mi guardo. Okay Jamie non sei così male, tira fuori il James che é in te e affronta la tua paura ... mi spoglio e doccia fredda mi rende lucida. Ne esco avvolta dall'asciugamano bianco. E per poco non mi parte un infarto quando entra. Mi guarda. -non ce la faccio più- dice e di spinta sbatto contro il muro piastrellato. È a pochi centimetri da me. Sento il suo corpo a contatto col mio ... nudo e sento che mi si sta seccando la bocca. Quando sposta le mani sui miei fianchi e con due dita risale, godo e i miei ormoni partono ai mille all'ora. Vibrazioni su vibrazioni mi percorrono e ho la sensazione che sia il modo più sensuale per torturarmi. Ho il respiro affannoso ogni secondo che passa mentre percorre il tratto dai fianchi a ... piano piano sempre più in alto. Quando mi sfiora un seno appena, mugolo, è stramaledettamente eccitante. Sussulto leggermente quando comincia a baciarmi il collo. Mi faccio sempre più affannosa e il mio corpo sta reagendo in modo strano, involontariamente alzo una gamba e comincio a strusciarla contro la sua e ansimo delle sue labbra, e del calore che mi sta prendendo addosso. Gli tiro i capelli e mi stringe il fondo schiena. Ribalto il capo e tiro ancora, lo voglio ...
Quasi a forza e le sue labbra sono sulle mie. È avido e io ne ho bisogno ... ma voglio tagliargli le mani, mi stanno facendo morire in un modo assurdo. I miei nervi le percepiscono quasi come un cubetto di ghiaccio che mi è stato posato contro la pelle nuda.
Urlo e ci facciamo più ansiosi. Leva la maglia nera e gli slaccio i jeans. Voglio tutto di lui ... ogni istante, ogni sguardo. Percepisco solo dopo la sua erezione contro il bacino. Mi solleva senza staccare la presa dalle mie labbra ed è quasi nudo lui pure. Entriamo nell'altra stanza e non voglio pensare a quello che penseranno zia Alice, zio Jasper e ... David.
Mi sbatte sul letto e senza smettere mai di toccarmi sussurra. -mi fermo se non vuoi-
Faccio segno di no. -per tutto il mondo, no, non ci pensare nemmeno di smettere, hai iniziato ora devi arrivare fino i fondo o non so se te lo perdonerei- dico con una certa fretta.
-convinta? Perché è forse per entrambi la prima volta e ... se lo faccio sento che ti vorrò di nuovo-
Sorrido. -speravo lo dicessi- lo bacio. -ti amo-
-anche io ti amo Jamie- dice e gli sono sotto. Mi stringo a lui e ... quando mi prende è una sensazione strana, mi manca il fiato e il fatto che sia freddo di suoi, abbonisce la pillola amara. Fa gesti che conoscevo solo i teoria e godo come una bambina a cui è appena stato detto che il principe azzurro esiste. Le sue spinte regolari solo il completo del quadro perfetto nel momento esatto in cui vengo urlando il suo nome e lui il mio.

Ehiehi ... scena hot, perdonatemi ma dovevo dare una scossa a 'sta storia ...
Vi piace? A me così troppo ... non ho esagerato come avrei voluto con i preliminari perché altrimenti potevo benissimo cambiare il nome della storia in "50 sfumature di Jamie ed EC" ...
Ahahaha ...XD
Come sono stupida ...
Vi divertite in questa estate ormai quasi finita? Io poco ... ma adesso ... risata cattiva ...ho le prime due stagioni di Vampire Diaries ... muaaaaa

Xoxoxoxo ... BELLA CULLEN ♥♥

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