Capitolo 18: Fuori

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- Sei ancora qui? È una bella sorpresa - la voce di Ingrid mi sveglia, e io mi premo un cuscino sul volto.

Che razza di ora è?

Voglio dormire ancora.

- Su ragazza, il sole è alto! Gli uccellini cinguettano e l'aria è tersa! - solleva le persiane e la luce del giorno entra.

Strizzo le palpebre, infastidita - Tu sei fuori di testa.

Come se non bastasse, Ingrid decide di accendere la musica. Non so quale canzone pop echeggia per la stanza grazie a una piccola cassa, e io mi metto a sedere, stropicciandomi gli occhi.

C'è un orologio appeso al muro, che segna le otto e mezza del mattino. Da mesi sono abituata ad alzarmi a mezzogiorno.

Ingrid sta cucinando un paio di uova, arzilla e allegra. Si volta verso di me e mi sorride - Buongiorno, bella addormentata nel bosco!

Io faccio una smorfia e mi siedo al piccolo tavolo, non prima di aver acceso la televisione. Voglio vedere se c'è nulla di nuovo su Jeff.

Ingrid mi mette davanti un uovo all'occhio di bue, e si siede davanti a me. Ha con se anche delle fette di pane tostato, burro e una bottiglia di aranciata.

È cibo semplice, ma rispetto a quello a cui sono abituata è incredibile, tanto che sento subito l'acquolina in bocca.

- Cosa pensi di fare, oggi? - mi chiede la ragazza davanti a me, mangiando con gusto.

Io devo notare con sorpresa di non avere alcun senso di colpa nel mangiare. Forse Jeff non ne sarebbe così dispiaciuto, devo pur vivere.

- Cercare Jeff. Resterò qui a vedere le ultime notizie.

- Ti è passata per la testa l'idea che ci sono cose in questo mondo oltre a Jeff?

- Le altre cose non mi interessano particolarmente.

- Madge, per favore. Io non posso stare qui in casa tutto il tempo.

- Non devi stare per forza con me - rispondo, alzando le spalle.

- Sei una criminale ricercata che collabora con il più famoso serial killer di tutti i tempi dopo Jack lo squartatore. Dici che è un buon motivo per non lasciarti da sola ma tenerti d'occhio?

- Io non uccido. A volte aiuto Jeff, ma uccidere è un suo privilegio.

- Rassicurante. Oggi usciamo.

- Io e te?

- Tu e me.

Sbuffo, pensando per qualche secondo. Non ho assolutamente voglia di fare cose che mi distraggano dal mio obbiettivo principale, Jeff.

- Mi riconosceranno in giro, non posso girare sotto la luce del sole a questo modo.

- Posso truccarti.

Ingrid mi sorride, so già che ha vinto lei.

- Quando dovremmo uscire?

- Alle tre. Spero ti divertirai.

- Come no.

Non mi piacciono le distrazioni. Ho qualcosa da fare, e in quel qualcosa non rientra uno stupido giro in città. Jeff è lontano, non so dove.

Eppure sento qualche leggero cambiamento. Meno ansia addosso, meno paura.

Quando Jeff era con me, avevo sempre il terrore di farlo arrabbiare. Ma ora, anche se faccio cose che non gli piacerebbero, lui non può punirmi, perché non mi vede. Scuoto la testa, non volendo pensarci, e vado a sedere sul divano, senza sentire una sola parola su Jeff.

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