Capitolo 14- Io e te

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Kirishima ha sempre pensato che l'amore fosse un sentimento esagerato.

Fin dalla notte dei tempi scrittori, compositori e persone ritenute "normali", non ne hanno fatto altro che parlare, descrivendolo e osannandolo in ogni sua forma.

Addirittura cercandolo come se fosse il Santo Graal.

Anche i suoi amici casinari ogni tanto ricadono nella rete tessuta da questo culto, rimanendone invischiati in modo inevitabile dall'interno.

Il rosso aveva una visione diversa di questo sentimento; lo immaginava come una normale reazione chimica, piacevole ma non indispensabile al buon funzionamento del proprio corpo.

Concepiva l'amore piu' come uno scontro tra neurotrasmettitori, come una innondazione anomala nei tessuti rendendoli stracolmi di dopamina, noradrenalina e feniletilamina.

La vedeva come un concatenarsi di reazioni piu' vicine al lato delle seccature che al piacere vero e proprio.

Poi dal nulla e' sbucato un biondino con i capelli del colore dei girasoli maturi, ed e' riuscito in pochissimo tempo a farlo ricredere di tutto quello che aveva presupposto fino a ieri.

Amare una persona ed esserne totalmente ricambiati, è la cosa piu' bella che potesse succedergli.

Amare ti riempie.

E' come un asciugamano tenuto aperto apposta per te.

Tu stai lì, immerso fino alla gola nell'acqua, tentando di stare a galla senza dare troppo nell'occhio.

E quando riesci ad uscire da questo liquido, rabbrividisci, contento di esserne emerso anche per questa volta intero.

Ma sei anche incredibilmente tranquillo, perche' lo senti che nel momento in cui abbandoni quell'acqua a volte limpida ma spesso anche torbida, la tua persona e' li, ad aspettarti per avvolgerti stretto nel tepore del telo e del suo magnifico abbraccio.

Ti aspetta con l'asciugamano ben aperto, in attesa e soltanto per te.

Eijiro si passa una mano distratto tra i capelli ingellati mentre si gira a scrutare l'ambiente che lo circonda.

E' a scuola con i suoi amici in attesa di entrare, la sua mente e' presente ma allo stesso tempo non lo è.

E' lontana, continua a ripercorrere come in un loop tutto quello che e' accaduto il giorno prima.

Scandaglia ogni istante trascorso insieme al suo Katsuki. Rivede il momento in cui si sono baciati, ricrea la sensazione dei corpi entrati in contatto a nudo, e rivive la prima volta che hanno fatto l'amore. E poi anche la seconda. E la terza.

Ma non c'entra solo il sesso, lui nella sua vita ne aveva gia' fatto abbastanza.

Con Bakugo e' diverso.

Eijiro e' perdutamente innamorato.

Kirishima vorrebbe strapparsi il cuore e darglielo in mano.

Guardare Bakugo in viso e dirgli : Prendilo e' tuo. Fanne quello che vuoi.

Non gli interessa se Katsuki lo vorrebbe diverso da come è ora, per lui potrebbe anche tornare ad essere piu' simile al vecchio Kirishima di sette mesi fà.

-Kiri, che dici? Sabato facciamo un giro alle corse?-

Il rosso si riscuote dai suoi pensieri osservando i ragazzi di fronte a lui.

Lo guardano tutti, in silenzio ed in attesa.

-Non lo so- Ammette sinceramente pensando al suo ragazzo e grattandosi la nuca a disagio.

-E' per la tua principessina? Porta anche lei! – Ribatte con un ghigno Monoma.

-Dai amico. Ci divertiremo! C'è il team piu' forte di tutti!-Rincara Izuku sbattendo gli occhioni verdi.

-Va bene. Sento da Katsuki e vi dico - Concede Kirishima a testa bassa.

Si porta una mano sulla bocca ed emette un rumoroso sbadiglio.

Midoriya lo osserva perplesso.

-Come mai sei cosi' stanco? Non hai riportato Bakugo a casa presto ieri sera?-

Il rosso scuote la chioma scarlatta.

-Si . Ma stamattina mi sono svegliato molto presto perche' dovevo fare una cosa.

Diciamo un piccolo regalo al mio biondino.- Aggiunge sorridendo all'espressione meravigliata di Izuku.

-Kiri non sei piu' tu! – Gli urla Midoriya abbracciandolo forte.

-Sei innamorato vero? Oh! Sono così contento per te! Te lo meriti tutto questo!

Ma dimmi ...Posso sapere cos'hai combinato?-

Kirishima gli fa l'occhiolino – Lo vedrai- Dice solamente scrollando le spalle divertito.








-Kat prima che esci avrei bisogno di parlarti.-

Bakugo si liscia lentamente con una mano, la divisa che ha indossato, passandosi i polpastrelli sudati addosso in maniera nervosa. Pensa di sapere cosa vuole sua madre ma questa volta e' pronto a non concedergli nemmeno un pochino di vantaggio.

-Com'e andata ieri la scuola? – Mitsuki lo osserva in silenzio mentre che il significato della domanda rimane sospeso in aria.

Il biondo la esamina accigliato, mentre che nota che le trema leggermente il labbro come quando e' molto arrabbiata per qualcosa.

Cioe' praticamente sempre quando si parla di Katsuki.

A lei di suo figlio non va mai bene nulla.

Bakugo alza un sopracciglio ed incrocia le braccia davanti a se' senza proferire parola.

La donna sbuffa indignata.

-Va bene, visto che ultimamente sei diventato un grandissimo bugiardo ti dico io cos'e' successo. Ieri ci ha chiamati il preside dicendo che in queste ultime settimane sei mancato da scuola per ben due volte. Visto che non sei solito stare male voleva sapere se fosse accaduto qualcosa.-

-Ma che impiccione del cazzo – Mormora tra i denti il biondo.

-Inutile dire che la notizia ci ha raggelati. Ti abbiamo tenuto il gioco, per evitare che venissi punito. Ma sappi che siamo molto, molto delusi da te.-

La donna finisce il discorso mantenendo il contatto visivo con suo figlio. Le iridi sprizzano rabbia ad ogni battito di ciglia.

Bakugo non vacilla neppure per un secondo, tenendo lo sguardo alto e fiero dritto nel suo.

-Hai qualcosa da dirci? – Riprova lei sbattendo le unghie laccate nervosamente sul tavolino.

-No, nulla.- Ribatte Katsuki stringendo impercettibilmente i pugni.

-Nemmeno che ti dispiace? – Richiede lei quasi sul punto di una crisi isterica.

-No mamma. Nemmeno che mi dispiace. Non sarebbe la verità. Mi sono innamorato e sono stato con quella persona tutto il giorno. Non posso dispiacermi per questo- Dichiara il biondo con tono fermo.

-Stiamo parlando di Uraraka? – Chiede la madre sorpresa.

-No di Kirishima. Eijiro Kirishima. – Risponde lui serio.

La madre si immobilizza prima di emettere un grido disgustata.

-Oh madre di Dio, ma cosa stai dicendo! Tu non sei gay!-

Bakugo deglutisce la saliva, cercando di contare mentalmente fino ad arrivare a mille, prima di parlare sicuro di aver regolarizzato il respiro. Non vuole fare una scenata.

Se a loro non aggrada la situazione non è piu' un problema suo. Ma solamente loro.

-Mamma vorrei veramente continuare questa piacevole conversazione con te, ma come giustamente hai detto tu, ieri sono mancato e arrivare tardi oggi non mi sembrerebbe proprio il caso.-

Agguanta lo zaino girandosi pronto per uscire.

-Katsuki aspetta, solo una cosa.-

Il biondo si gira appena, osservandola da sopra la spalla.

-Sono in punizione- Sospira il biondo parlando per lei.

-No, non lo sei. Da oggi io e tuo padre non copriremo piu' le tue azioni. Se verrai bocciato, se verra' espulso o altro, te la sbrigherai da solo. Sono stata chiara? -

Katsuki annuisce irrigidendo la mascella ed uscendo veloce per entrare in macchina, dove lo attende il padre, a testa bassa.

E' inconcepibile anche solo il pensiero di ripetere l'anno.

Un fastidio allo stomaco lo pervade, facendogli salire un bolo isterico di vomito in gola.

No, non succederà. Ripensa sicuro.

Lui e' Katsuki Bakugo, e' sempre stato il migliore in tutto! Non puo' succedere sicuramente a lui.

Sua madre vuole solo mettergli paura.

Ma questa volta non capitolera' soltanto per il terrore di non riuscire ad essere abbastanza.

Eijiro lo ama cosi' com'e'!

Dio, gli manca da morire.

Riguarda per l'ennesima volta il messaggio di questa mattina.

Il biondo ha sognato il rosso tutta la notte e al mattino ha trovato un suo dolcissimo messaggio.

Non il classico buongiorno, da Kirishima non ci si puo' aspettare qualcosa di apparentemente normale, ma soltanto una frase.

Giusta come sempre.

Ripassa il dito sullo schermo rabbrividendo.

"Farei di tutto per te."

Oh Eijiro anche io. Anche io, cazzo! Pensa sorridendo da solo Bakugo come se fosse un cretino.

Arrivati a scuola Katsuki apre lo sportello della macchina. Prende lo zaino salutando con un cenno suo padre e sbattendosi forte dietro di se' la portiera.
Alza lo sguardo curioso notando una folla di alunni fermi a guardare in un punto.

Aguzza la vista verso la posizione che interessa evidenti tutti, e la sacca gli cade rovinosamente per terra.

Il biondo spalanca la bocca esterrefatto, il viso strafigurato in preda allo stupore piu' completo.

Sul muro della scuola, in un bel colore rosso accesso, troneggia un' enorme scritta.

Per sempre sarai il mio sole ed io il tuo girasole impazzito d'amore.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro