Capitolo 3 - Una doccia ghiacciata

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Le serate trascorrono tutte nello stesso identico modo per Kirishima. Qualche tiro al canestro, qualche cazzata fatta con gli amici e qualche rissa in giro.

Quando non ci sono le corse clandestine, il ragazzo dai capelli rossi si annoia.
Letteralmente a morte.

Sbadiglia rumorosamente mentre che seduto sopra ai gradoni del campo da basket scorre il display del cellulare, distratto.

-Eijiro tutto bene? – Il campo visivo del rosso viene occupato da una chioma verde che trafelata si lascia cadere di fianco a lui.

-Si certo, mi annoio solo un po'- Risponde Kirishima tranquillo. La sua vita prima era sommersa di impegni. E anche di arte, musica, letture e tanto sport. Adesso e' ancora piena, ma soltanto di rabbia distruttiva.

Il rosso osserva il suo amico che si asciuga con un fazzoletto le goccioline di sudore che scendono dalla fronte prima di ricordarsi una cosa.

Tira fuori dalla tasca il portafoglio ed in modo pacato ne estrae i soldi che gli ha gentilmente offerto suo fratello. Li porge a Midoriya che guarda il rosso con gli occhi spalancati.

-Sono per me? – Mormora a voce bassa.

-Nooo, sono per il palo qui di fianco. Ma certo che sono per te stupido!- Gli dice abbozzando ad un sorriso complice.

Scuote la testa. Izuku è cosi' ingenuo ma pure altrettanto casinista.

-Grazie veramente, non so come farei senza di te!- A Midoriya sfugge un sorriso imbarazzato. Al verdino i soldi, purtroppo, servono sempre. Insieme a sua madre faticano ancora ad andare avanti e lui cerca di procurarseli nella maggior parte di casi, nel modo peggiore possibile.
Cioe' scommettendo e correndo in moto durante le corse .

A Kirishima piacerebbe trovare un modo piu' sano per aiutare il suo migliore amico, ma proprio non riesce a farlo. In questo periodo è troppo occupato a tenere a bada già i suoi di demoni per pensare anche a quelli degli altri.

-Ragazzi! – Un componente del loro gruppo li raggiunge veloce.

-Mi hanno appena inviato la posizione di una festa. La organizza uno di quei ragazzi ricchi del liceo del quartiere "In". Quello in cui andavi anche tu Kirishima. I genitori non ci sono. Che dite, andiamo a divertirci anche noi?-

La domanda e' retorica, perche' neppure il tempo di finire la frase che tutti i ragazzi presenti sono già in sella alla loro motocicletta.

Anche Eijiro e Izuku accorrono subito all'invito, contenti di trascorrere una serata diversa dalla monotonia che li sta pian piano sommergendo.

Arrivati al posto stabilito, il gruppo rimane esterrefatto.

-Guarda in che razza di reggia fanno baldoria questi fighetti. -Borbottano alcuni ragazzi attorno a loro.

-Sara' un gioco da ragazzi prenderli un po' in giro- Dicono ancora avvicinandosi all'ingresso.

Ed infatti entrare in casa e' piu' semplice del previsto.

Kirishima si gratta la nuca mentre pensa che questi figli di papa' a volte si comportano da veri stupidi. Sono seriamente convinti che il fatto di possedere dei soldi li possa salvare da qualsiasi complicazione.

Illusi.

Eijiro si muove tra di loro, riconoscendone alcuni volti. Adesso gli fanno ribrezzo. Nessuno si è fatto più sentire con lui, dopotutto non era più il caso di girare con un ragazzo che si era dimostrato una pecora nera, no?
Nella festa invece i suoi nuovi amici si riconoscono subito : casinari ma anche estremamente veri.

Intrattengono le persone presenti, cambiando le canzoni, alzando la musica e modificando le bibite aggiungendoci vari tipi di alcool che hanno trovato ravanando per la casa.

Kirishima passeggia per le varie stanze fino a quando si ferma di colpo notando una schiena ben fatta ferma al banco delle bevande.

Quello che vede gli piace: una chioma ribelle, una maglietta stretta senza nessuna marca ricamata sopra e un pantalone color cammello che fascia un sedere tonico da far venire la bava alla bocca.

Il ragazzo si sta versando pacato qualcosa da bere, da solo.

Kirishima alza un sopracciglio mentre che gli si avvicina per poterlo osservare meglio. Se il davanti e' uguale al dietro, questo se lo deve assolutamente portare a letto, pensa sorridendo.

Proprio mentre che il rosso e' distante solo pochi passi, il ragazzo si gira piantando i suoi occhi magnetici addosso a Eijiro.

Kirishima si ferma stupito: è il biondo iracondo che ha incrociato l'altra sera nel locale dove ha cenato con suo padre.

E' senza dubbio una botta di fortuna inaspettata. Fa scorrere lo sguardo languidamente su tutto il suo corpo.

-Ciao bel biondino. Versami qualcosa da bere anche per me- Gli dice fermo.

Ovviamente Bakugo ha riconosciuto al primo sguardo Eijiro. Arriccia il naso contrito, l'appellativo che gli ha dato lo fà fremere di rabbia.

-E non quella roba analcolica che ti sei preso per te.- Rimarca il rosso prendendolo in giro e guardando disgustato il suo bicchiere pieno di Coca Cola.

Katsuki alza gli occhi al cielo, pensieroso, per poi girarsi e riempire un secondo bicchiere.

-C'e' solo quello qui, va bene lo stesso? – Risponde Bakugo con un sorrisetto di circostanza.

Kirishima spalanca le labbra in un sorriso affilato. E' meravigliato ma alla fine nemmeno poi tanto; c'e' voluto veramente poco per piegare il biondo di fronte a lui.

-Va bene lo st....- Non termina la frase che il sorriso gli si congela sul volto.

Il biondo con una mossa veloce gli lancia addosso prima il contenuto del primo bicchiere e poi quello del secondo.

-Oooops.. – Gli dice stringendosi le spalle e sorridendo nella sua direzione in tono di sfida.











Katsuki lo sa' che ha fatto un'emerita stronzata. Il ragazzo dai capelli rossi e' il doppio di lui.

E gira con della gente che per i suoi gusti è veramente poco raccomandabile. Ma proprio non riesce a sottomettersi a qualcuno, soprattutto se questo gli risulta essere un indisponente e arrogante che pensa che possa ottenere quello che gli pare con la forza.

Kirishima spalanca gli occhi sorpreso, mentre il liquido zuccherino gli scende addosso e gli imbratta il viso e la maglietta. E quando Bakugo pensa che il ragazzo rosso stia per tirargli un pugno, lo sente invece ridere.

Di pancia. Se la trattiene con le mani, mentre che alcune lacrime gli rigano il volto.

-Oddio sei fantastico. – Borbotta in mezzo alle risate.

-Ma ... -Aggiunge fermandosi e guardando Katsuki con seria determinazione.

- Meriti una punizione. -

Kirishima avvolge le gambe del biondo e alzandolo da terra, se lo carica in spalle dirigendosi verso i piani superiori della casa.

Katsuki prova a dimenarsi ma Eijiro e' veramente troppo muscoloso, persino per lui.

-Todoroki dove cazzo sei!!!! - Urla Bakugo cercando aiuto nel suo migliore amico, visto che tutti gli altri presenti si scansano evitando di intromettersi.

Kirishima apre con un calcio alcune stanze fino a trovare quella che stava cercando.

Sbatte selvaggiamente dentro alla doccia un incazzatissimo Katsuki e lo tiene fermo dal petto con una mano mentre che con l'altra gli fa cenno di no, muovendo il dito indice.

Bakugo capisce che e' inutile ribellarsi con la forza e si appoggia con le spalle alla fredda parete, con il petto smosso dai sospiri.

Cosa diamine vorra' mai fargli questo pazzo scatenato?

-Lo sai che mi hai sporcato una delle mie maglie preferite? – Dichiara il rosso prendendone i bordi e togliendosela da addosso.

Un fisico statuario appare di fronte agli occhi di Katsuki. Ma il biondo e' veramente troppo inviperito per farci caso.

-Lo sai che non me ne frega un cazzo? - Gli ringhia addosso invece, scandagliando la stanza attorno con le iridi rosse alla ricerca di un modo semplice per fuggire.

-Dovresti invece. Perche' adesso ti tocca lavarmela. – Ribatte il rosso in maniera innocente.

Prende l'indumento e glielo sbatte addosso mentre che con una mano apre veloce il flusso dell'acqua, iniziando a bagnare il biondo.

-Merda! E' ghiacciata! – Impreca Katsuki cercando senza successo di uscire dalla doccia. Ma Kirishima lo tiene chiuso all'interno, non donandogli un briciolo di scampo dal liquido che lo infradicia.

-Come ti chiami?- Chiede Eijiro spegnendola e osservando il biondo con un sorriso furbo.

-Con il mio nome! -Gli risponde Katsuki guardandolo in cagnesco. E' totalmente ammollato ed i capelli sono scesi a spunzoni sul viso.

- Nah. Risposta sbagliata. - Replica Kirishima riaprendo il rubinetto.

-Bakugo. Cazzo, mi chiamo Katsuki Bakugo. - Urla il biondo rabbrividendo. La maglietta e i vestiti gli si sono appiccati addosso. Kirishima lo scruta pensando che sia veramente la visione piu' bella che abbia mai avuto modo di poter vedere.

-Io sono Kirishima Eijiro. Piacere di conoscerti-

-Vaffanculo stronzo, il piacere e' solo tuo.- Borbotta il biondo senza pensare, prima di bloccarsi e guardare preoccupato la mano del rosso che si riposiziona sopra al rubinetto dell'acqua .

Poi alza le iridi, e i loro occhi si trovano rimanendo incastrati tra di loro, fissi : sembra quasi un gioco di sguardi. Nessuno dei due ragazzi ha mai conosciuto una persona cosi', e questo pensiero passa nella mente di entrambi.

-La polizia, dobbiamo andare!- Alcune persone entrano frettolosamente in bagno tirando il rosso e smuovendolo da una spalla.

Bakugo osserva il ragazzo dai capelli rossi mentre che afferra la maglietta bagnata da dentro la doccia e gli lancia con la mano un bacio, prima di scappare fuori.

Katsuki emette un sospiro di sollievo mentre che se lo promette: se dovesse mai rivedere Eijiro non si fara' mai più sottomettere da lui come oggi.

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