Capitolo 6 - Ti ho denunciato

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Kirishima apre gli occhi di fronte alla luce che entra aggressiva dalla finestra. Stava sognando il volto perfetto di Katsuki ed il risveglio improvviso rende ogni gesto che dovrebbe essere naturale, traumatico.

Sono passati alcuni giorni da quando lui ed il ragazzo si sono visti alle corse e Kirishima pensa di aver trovato il modo giusto per chiedere di uscire al biondo.

Katsuki fa' parte di quella fetta di popolazione che vive nell'agio, e secondo Eijiro, è sicuramente stato abituato ad essere approcciato nei classici modi usati dagli aristocratici : forse con un messaggio sul cellulare o piu' probabilmente tramite un regalo costoso.
Insomma niente di fatto veramente con il cuore.

Ma a Eijiro ieri e' balenata in testa un'idea.

Stava passeggiando con Izuku senza meta, mangiandosi uno di quei meravigliosi Kebab che cucina Jamal nella zona est della citta', quando Midoriya gli ha dato una botta sul braccio richiamando la sua attenzione.

Izuku ha afferrato al volo da un'edicola , una copia del giornale del giorno, sbattendogliela in faccia.

In prima pagina svettava a titoli cubitali un'articolo sulle corse clandestine.

E subito sotto spiccava una foto: lui e Bakugo in sella alla moto, stretti uno all'altro, senza casco ed intenti a scappare dalla polizia.

Kirishima si e' fermato a guardare l'immagine attentamente e si e' reso conto, non tanto dei problemi che implicheranno quelle azioni, ma piuttosto di una cosa a lui piu' importante.

Le loro figure così vicine gli sembrano perfette: un po' come il quadro di Rene' Magritte, Gli Amanti.

Il rosso ha pagato la copia portandosela a casa.

-Eijiro possibile che ti devi sempre mettere nei casini? – Continua a sbraitare suo fratello spalancando maggiormente le tendine della finestra e facendogli entrare in stanza più luce possibile.

-Mmmm. -Mormora il rosso mezzo addormentato.

-Potresti richiudere un pochino quelle maledette cose? La luce mi sta infastidendo- 

-No. E' ora che vai a scuola o che fai qualcos'altro di utile nella tua vita. Non puoi continuare a comportarti come se fossi uno .. uno .. -

-Stronzo?- Risponde Kirishima per lui.

-Scellerato- Ribatte disgustato il fratello.

-Puoi dirla qualche parolaccia lo sai? Non ti cade la lingua. – Kirishima si stropiccia gli occhi togliendosi i capelli dalla fronte.

-I bravi ragazzi non le dicono- Dichiara aspramente.

-In realta' avrei qualcosa da ridire su questo ...- Borbotta Kirishima pensando a Bakugo.
Niente da fare, ogni suo pensiero è rivolto al biondo.

-E comunque non ci crederai mai, ma mi stavo per alzare. – La sveglia inizia a suonare ed Eijiro si scopre completamente dei lenzuoli, iniziando ad alzarsi dal letto.

-Ma.. non per andare a scuola. Devo fare un'altra cosa. -

Il fratello scuote la testa sconsolato uscendo dalla stanza e sbattendo forte la porta.

Kirishima si lava e si veste veloce. Si sistema meccanicamente i capelli verso l'alto, sapendo che tra un minuto saranno gia' nella posizione schiacciata in basso, e agguanta il casco.

Spedisce un messaggino a Midoriya prima di accendere il mezzo.

Il verdino lo stava aspettando. Ovviamente aveva evitato la scuola per essere pronto ad aiutare il suo migliore amico, anche se ancora non ha capito bene per fare che cosa.

Eijiro non attende la risposta di conferma mentre che accende la moto e parte: tanto come sempre Izuku ci sara'. Non ha mai mancato ad una sua richiesta: farebbe qualsiasi cosa per lui, come del resto farebbe uguale anche Kirishima per Midoriya.

Il rosso si ferma nel negozio che lo aiuterà a conquistare Katsuki, prima di dirigersi verso l'indirizzo in cui ha dato appuntamento a Izuku.

Come aveva immaginato, il verdino e' gia' arrivato e lo sta aspettando, seduto distratto mentre che scrive al cellulare.

-Ciao Kiri, ma cosa ci facciamo in questo posto da ricchi sfondati? - Gli dice mettendo via il telefono e abbracciandolo svelto.

-Mi devi aiutare a entrare in una casa. -Risponde il rosso guardandosi attorno furtivamente.

Midoriya apre la bocca scioccato.

-Mi hai chiesto aiuto per andare a rubare ?- Izuku non capisce.
Kirishima non è mai stato così disperato riguardo al tema soldi.

-Assolutamente no. Devo fare un'altra cosa... Adesso ti spiego . – Gli dice sorridendo deciso.






Per tutta la giornata di ieri Katsuki non  ha fatto altro che pensare a Kirishima.

Il ragazzo dai capelli rossi gli suscita dei sentimenti contrastanti . Da un lato lo trova irritante, indisponente e troppo sfacciato nei suoi confronti. Dall'altro però e' proprio la scossa che cercava per svincolarsi dall'immobilità continua in cui si trova.

Ma se la sente, in definitiva, di buttarsi in una storia, con un estraneo oltretutto, che sembra che voglia da lui soltanto scopare?
Anche se ripensandoci non ha voluto neppure baciarlo.

Bakugo si tira i capelli, irritato. Si sente uno stupido. Ha fatto veramente una figura da idiota l'altra sera: si e' lasciato andare nel momento e con la persona sbagliata.

Il rosso e' veramente un bel ragazzo, ma questo non può e non deve bastargli.

Bakugo accantona i dubbi per un momento ed esce dalla stanza tranquillo, dopo essersi vestito e lavato, pronto per andare a scuola.

Sua madre lo aspetta in cucina, con lo sguardo furioso.

-Buong... - Uno schiaffo gli arriva veloce sul viso.

-Ahia! -Urla stupito.
-Ma cosa ho fatto?-

-Lo chiede anche, Masaru. Ah, bisogna che mi calmo perche' io, io.. – Grida Mitsuki agitatissima indirizzata verso la figura del padre.

Il biondo si tiene la guancia, diventata  bollente, con le dita fredde cercando di dare sollievo alla pelle arrossata.

-Kat, dove sei stato l'altra sera? – Domanda il padre a voce bassa.

Bakugo cerca di mettere in moto velocemente il cervello. Non comprende questo sfogo di rabbia da parte della madre: che sia arrabbiata perche' ha perso la maglietta ed il pantalone?

Oppure Ochaco ha fatto la spia, visto che lui si e' perfino dimenticato di dirle di stare zitta.

Ma comuque la loro reazione gli sembra eccessiva.

-In giro -Risponde vago.

-In giro ha detto il signorino. Oh, se mi prudono le mani .- Sentenzia Mitsuki inviperita.

No, non puo' essere assolutamente per i vestiti, sua madre e' completamente fuori di sé.

-Papa' per favore mi dici cos'e' successo?- Prova a domandare Katsuki.

Il padre prende una copia di giornale e glielo porge.

In prima pagina la foto di lui e Kirishima e' ben visibile, e l'articolo relativo riconduce alle corse clandestine.

- Non è così che speriamo che nostro figlio passi il suo tempo libero. – Dichiara suo padre dolcemente.

- Eri con Todoroki vero? – Domanda aspra sua madre.

Il biondo abbassa la testa senza rispondere.
Cazzo, ne verrà fuori un bel casino.

-Mi dispiace va bene? Non ci andro' mai piu'. - Annuncia Bakugo alzando lo sguardo deciso verso la madre.
Eppure non sembra finita lì, ancora qualcosa non gli torna...

-Tu non capisci. Non è per quello che sono così arrabbiata. – Ribatte lei.

Katsuki sgrana gli occhi. Se non è per le corse e non e' per i vestiti, cosa cavolo ha combinato ancora?

-Ti hanno riconosciuto.

Ieri sera tardi, un avvocato dello studio di tuo padre lo ha fermato per raccontargli una storia assurda riguardo te e questo teppista con cui sei in foto. Ci ha spiegato che vi ha incontrati di sera tardi, che tu giravi mezzo nudo per strada e che il ragazzo in questione ti voleva obbligare a salire in moto con lui. Quando quest'uomo ha provato ad aiutarti, il ragazzo e' diventato aggressivo e lo ha picchiato. -

-Sta mentendo. Non lo ha picchiato mamma.-

Un altro schiaffo gli arriva addosso. Katsuki sbatte le ciglia che si sono riempite di lacrime, mentre che deglutisce saliva cercando di non piangere.

-Ecco vedi cosa sta succendo? Lo hanno circuito ... Tutti penseranno che adesso abbiamo un figlio drogato e delinquente- Dice la madre isterica senza degnarlo di uno sguardo.

-Senti Mitsuki, ci parlo io. - Dice il padre facendo sedere la madre sulla sedia.

-Figliolo quest' uomo che si è preso la testata lavora con me, nello studio legale, e ha riportato gravi danni.
Ha il setto nasale completamente rotto.
Vuole denunciare il ragazzo e tu ci devi dire il nome.-

Bakugo stringe le labbra affranto. Si rende conto che la situazione e' troppo grande per lui, non riesce a trovare il modo di gestirla in maniera corretto.

-Katsuki sei un bravo ragazzo . Le sviste possono succedere. Magari hai pensato che questo ragazzo fosse un tuo amico.
O magari addiritura che ti piacesse pure. – Le guance di Bakugo diventano rosse, mentre che la madre si muove a disagio sul posto.
Masaru ha sempre visto più in là di tutti gli altri.

Mitsuki si alza piano e si affianca al figlio. Gli mette una mano sulla spalla.

-Lo sappiamo tutti che sei un bel ragazzo, ma anche che sei eterosessuale.
Sappiamo anche che puoi avere tutto quello che vuoi.
Pensaci e non farti fregare. Il tuo amico ti starà usando solo per i soldi.
O per ottenere altro ...-

-Kat, lo stiamo facendo solo per te.- Rimarca suo padre mettendogli anche lui la mano sull'altra spalla rimasta libera.

Bruciano. I palmi appoggiati sul suo corpo bruciano, lasciano segni invisibili sulla pelle lattea di Katsuki.

Al biondo iniziano a scendere le prime lacrime sul viso. Forse alla fine hanno ragione loro. Sono i suoi genitori e sono adulti, loro sanno meglio di lui cosa può succedergli.

Kirishima ha tentato fino da subito di strappargli un'appuntamento facendo sempre e solo chiari riferimenti al sesso.
Di Katsuki sicuramente non gli importa nulla.
E poi il rosso è sempre arrabbiato e ha comportamenti e una vita completamente diversi dalla sua, fuori dall' ordinario.

Calde lacrime bagnano la maglietta del biondo.
A Bakugo alla fin fine, tiene solo il suo amico Todoroki, pensa affranto.
E i suoi genitori.

-Eijiro Kirishima -Dice in un sussurro.

-Il ragazzo che era con me si chiama Eijiro Kirishima-

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