43°capitolo

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Un peso quello di Giustine che si portava addosso: la colpa del tradimento.
Un misto di emozioni si erano insinuate in lei dopo aver letto quelle parole. Non sapeva se piangere dalla delusione o ridere dalla contentezza per essersi alleggerita del peso della colpa.
Giustine continuava a ripensare alle parole che aveva letto. Un anno era passato da quando il marito gliele aveva scritte.  Quando ripensava ai momenti vissuti col marito in quell'anno, la donna noto' che nulla era cambiato e che lui non aveva attuato i suoi propositi scritti in quella lettera. Non si era mai pentito in realtà; lui aveva continuato a fare ciò che voleva, prendendola in giro, giorno dopo giorno.
Perché allora aveva scritto quelle cose? Sembravano sincere quelle parole mentre le leggeva, ci aveva anche creduto per un attimo. E poi... perché lasciare in vista la lettera se non aveva avuto nessuna intenzione di cambiare atteggiamento nei suoi confronti mettendola in un posto dove lei avrebbe potuto trovarla?  Sentiva solo che meritava quella sua mancanza ma, ormai non le importava più niente di quel marito; le interessavano solamente i figli e Bernard,  con la consapevolezza che non sarebbe mai stato suo, anche se in un ipotetico giorno si fosse separata.
In tutti quegli anni a domandarsi "perché?", colpevolizzandosi. Aveva sempre pensato che quello che faceva per la famiglia fosse abbastanza; cosa avrebbe potuto fare ancora?  Si, perché nonostante la nuova relazione con Bernard, Giustine continuava ad essere la stessa moglie di sempre. Aveva sempre cercato di non disturbare suo marito perché stanco dal troppo lavoro facendo attenzione a non stressarlo con domande per non farlo innervosire evitando così litigi davanti ai bambini. Altro che stanco per lavoro! 
Giustine non dimenticava che quando si stavano per sposare se non fosse stato per i suoi genitori e per quei pochi soldi che lei stessa era riuscita a mettere da parte, avrebbero avuto molti debiti.
Quando Giustine conobbe il marito, questi le raccontò che essendo lui il figlio maggiore si sentì in dovere di aiutare la sua famiglia composta da otto persone.
Era innamorata e questo a lei non importava che era di famiglia povera. E così che l'aveva ripagata in tutti quegli anni di matrimonio?
Le vennero in mente le parole di una sua amica:" Agli uomini fa comodo così! La mogliettina a casa che gli prepara la cena e l'amichetta fuori che lo fa divertire."
Quindi anche Bernard era così e lei era l'amichetta che lo faceva divertire? Scaccio' quel pensiero che la rendeva ancora più triste e delusa, nell'attesa che arrivasse l'indomani per potergli parlare e chiarire.

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