9° Capitolo

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Bernard da gran cavaliere era arrivato puntuale davanti al bar con la sua bella macchina tirata a lucido.

Per l'occasione aveva indossato il più bel coordinato di giacca e pantalone, camicia bianca, cravatta intonata e per completare il tutto, una spruzzata di profumo; nelle poche precedenti occasioni che aveva parlato con Giustine aveva scoperto che a lei piacevano gli uomini che al loro passaggio lasciavano la scia.

Voleva far colpo, essere più attraente possibile.

Erano gia' passati dei minuti da quando lui era lì che aspettava, le palpitazioni erano arrivate a mille quando vide la porta spalancarsi;  uscì una donna in tailleur nero, camicia scollata che s'intravedeva un pò di seno, tacchi a spillo, calze nere velatissime e uno splendido sorriso che le faceva da cornice.

Così com'era non l'aveva riconosciuta; al bar dietro quel banco la donna vestiva abiti da lavoro, era già bella così, ma così vestita la sua femminilità era sbocciata come una rosa a primavera.

Con la mente Bernard le aveva scattato una foto.

Paralizzato da tanta bellezza che non scese nemmeno dalla macchina per andarle incontro e senza rendersi conto, lei era già lì seduta al suo fianco, un saluto veloce e chiuse la portiera.

Tornato alla realtà riuscì finalmente a parlare:" Dove vogliamo andare? Conosci un posticino tranquillo per scambiarci due parole?".

Giustine gli indicò un locale non lontano dal posto in cui lavorava, era in centro paese, frequentato da tanta gente, ma, tranquillo; lo conosceva perché suo marito la portava quando erano fidanzati ed ora ci andava con le amiche.

L'uomo avviò la macchina e partirono.

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