Erano le h 8:30, l'ora in cui Bernard usciva abitualmente di casa per il suo solito giro di clientela. Quella mattina era irrequieto: aveva in programma un appuntamento con un nuovo acquirente, doveva recarsi giusto nel paesino in cui abitava e lavorava, lei, Giustine.
Non era mai più ritornato in quella zona da quando aveva fatto la scelta.
Una sensazione di disagio lo stava incupendo. Che cosa lo stava turbando?

Era in auto con la radio che andava. La musica melodiosa lo aveva intristito ancor più, così come per prendere fiato si era fermato sul ciglio della strada ed aveva preso l'agenda per ricontrollare l'orario e il luogo (quel nome) e poi quella data, 03 giugno 1999.

Era ancora in sosta quando si era voltato, qualcosa nel parcheggio in cui si era fermato aveva attirato la sua attenzione: lì ferma, in un auto una coppietta che si stava teneramante baciando, all'improvviso un'essenza, dalla dubbia provenienza lo stava avvolgendo, destandolo.

Un profumo che aveva già sentito da qualche parte, lo aveva fatto ritornare indietro nel tempo.

Era passato esattamente un anno dal momento in cui aveva deciso di restare con Vivienne, sua moglie; rivoluzionando la sua vita.

Di cambiamenti ne aveva fatti; aveva voluto riprendersi la sua famiglia, abbandonando le vesti del seduttore.

Uno dei cambiamenti era stato quello di aver preso in affitto un piccolo appartamento che si era liberato nello stabile, in cui abitava, per adibirlo ad uso ufficio. Lavorando in proprio, poteva farlo; pur continuando a collaborare con la stessa azienda farmaceutica.

La sua mente fece un balzo indietro: rammentó la notte in cui si svegliò di soprassalto dal sogno, vide Vivienne al suo fianco che lo fissava e poi gli sovvenne un nome...Giustine.

Quell'appellativo gli diede una scossa al cuore. Pensava che dopo tanto tempo la sua memoria l'avesse cancellato e invece...

Chissà cosa stava facendo in quel momento, se era felice (chissà se in questo anno la donna lo aveva pensato, forse lo aveva odiato con tutta sé stessa). In fondo non si era più fatto sentire nemmeno per dirle che era finita, forse per vigliaccheria. Il timore di guardarla negli occhi per poi accorgersi che stava facendo la scelta sbagliata.

La sua mente cancellò per un attimo quel pensiero ritornando indietro nel tempo, a Vivienne e a quello che aveva fatto per lei.

Da quando Bernard lavorava nello stesso palazzo, riusciva anche a dedicare più tempo a lei e ai suoi figli; spesso andava a prenderli all'uscita dalla scuola, cosa che non aveva mai fatto prima.

La sua vita si era ristretta a: lavoro, figli e Vivienne.

Quell'anno era volato e con sua moglie non aveva più toccato l'argomento su quanto era accaduto.

Tutto stava procedendo come un programma di vita famigliare normale e sembrava che niente potesse turbare questa nuova rinascita coniugale.
Ma sarà stato veramente così?