20° capitolo

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Bernard, cercava con indifferenza di dialogare con Stèphanie per attirare su di sé l'attenzione della donna per evitare che leggesse l'imbarazzo sul viso di Giustine; anche se non ce n'era stato il bisogno.

Era ad un metro da terra per la felicità e questo a Giustine non le era sfuggito.

Mentre avanzava sempre più verso la sala con ancora gli occhi fissi sulla collega, il viso della donna, dall'imbarazzo iniziale cambiò espressione: in quella della gelosia.

Avrebbe voluto urlarle:
" Bernard è qui per me e non per te!...Riserva i tuoi sorrisi e le parole dolci per altri clienti. Qui ne arrivano tanti e tanti sono scapoli, proprio su di lui dovevi mettere i tuoi occhi?"

Mentre pensava, in quel momento si era immaginata al fianco di Bernard:

"Fossi sua moglie, sapendo l'influenza che ha sul gentil sesso, farei in modo di fargli passare quel suo modo da latin-lover e saprei come: ingelosendolo! Sì, lo farei ingelosire... Vorrei che in questo istante si presentasse davanti a me uno di quei clienti che mi fanno la corte e vedere la sua faccia mentre mi parla con gli occhi languidi, come sta facendo adesso, Stèphanie, con lui"

L'uomo per un attimo distolse lo sguardo da Stèphanie.  Si voltò verso Giustine che dalla rabbia, quando lui spostò lo sguardo su di lei, prontamente si girò per non ricambiarlo. Bernard, capì che si era ingelosita.

Era dispiaciuto, non avrebbe voluto farla irritare ma nello stesso tempo era felice perché non avrebbe più avuto bisogno della sua risposta di consenso. Quella che lui le aveva posto qualche giorno prima: se teneva ancora a lui.

Giustine, era così irritata che quando serviva i clienti faceva rumore con le tazzine in modo che lui capisse; facendo attenzione, però, a non romperle.

Stèphanie udendo il frastuono la riprese davanti a tutti, come il suo solito:

"Giustine ma che fai, sei impazzita? Tuo marito ti ha fatta innervosire e ti stai scaricando sulle tazzine?"

Giustine non le rispose ma le lanciò uno sguardo come se la volesse pugnalare e pensò:

"Avrei voluto che tu fossi stata una di queste tazzine ti avrei fatto passare la voglia di civettare con lui spudoratamente e senza rispetto, visto che è un uomo sposato!"

Bernard aveva assistito la scenata ma non era intervenuto. Non aveva abbastanza confidenza con la donna per riprenderla e dirle che era stata ingiusta per ciò che le aveva detto e davanti a tutti.

Erano quasi le h9 e alle h9,15 aveva l'appuntamento con il cliente. Non poteva andarsene così, lasciando Giustine risentita nei suoi confronti per l'accaduto; si sentiva in colpa, in fondo era successo per colpa sua.

Aveva in tasca un bigliettino da visita, uno dei tanti che Bernard conserva per offrirli a possibili futuri clienti. Lo aveva tirato fuori e ci aveva scritto qualcosa.

Mentre usciva, senza farsi notare si era avvicinato a Giustine che stava servendo un tavolo vicino alla porta e con maestria le aveva messo il biglietto in tasca della divisa e salutando frettolosamente, uscì.

Giustine, capì, ma non poteva leggerlo davanti a tutti e soprattutto non davanti a Stèphanie.

Così cercò una scusa dicendo alla collega:

" Stèphanie, sono finiti i tovaglioli vado a prenderli in dispensa!"

Appena fu nel retrobottega prese il biglietto e...

Mi spiace. Sei ancora più bella quando fai la gelosa.
M.M. - T.A.

E le scese una lacrima sul viso.

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