9° capitolo

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Il colloqio con il cliente, a Bernard, sembrava interminabile.

Il cliente non finiva mai di parlare, quante domande gli stava ponendo, ad alcune rispondeva e ad altre gli faceva solo un cenno.

Voleva fuggire il più velocemente possibile da quel luogo che lo stava facendo stare male ma nello stesso istante voleva correre da lei, da Giustine.

Dal momento che l'aveva vista sembrava che il tempo non fosse mai passato e i ricordi si conficcavano come spine sempre più profonde nel cuore; rendendolo sempre più confuso e inquieto.

Sentiva questo che batteva come scariche di mitra: la sua anima era diventata un campo di battaglia.

Una guerra tra la coscienza e il desiderio.

Si stava odiando per quello che stava provando.

Si stava maledicendo per sentirsi un debole: un guerriero pronto ad arrendersi davanti al nemico, Giustine.

Proprio, lui, aveva gettato la chiave della porta di quella parte di cuore ed ora proprio lui vi era rimasto rinchiuso.

Si era detto che aveva fatto la scelta giusta ed ora lui si tormentava su cosa dovesse fare.

Da un lato pensava a Vivienne: le aveva fatto molto male ma lei l'aveva perdonato e Bernard, certo di aver fatto la scelta giusta, aveva cambiato la sua vita per stare vicino alla moglie e a quella tranquillità che solo in un contesto familiare poteva avere.

Dall'altra, Giustine: la donna gli era entrata nel suo essere come l'aria che stava respirando. Con lei si sentiva amato e desiderato e lui a suo modo ricambiava questo amore: un miscuglio tra sensi di colpa che aveva per Vivienne e desiderio, per l'ex amante.

"Perché?...", si domandava e continuando tra sè e sè:"Forse il destino lo aveva riportato in quel posto perché vuole che io faccia finalmente la scelta giusta? Ma ora dopo un anno. Come posso ripresentarmi al cospetto di Giustine come se niente fosse e Vivienne, con che coraggio la guardo negli occhi continuando a mentirle? Amo entrambe perché una compensa l'altra. Ma che sto pensando. Ma che uomo sono? Perché l'amore è così dannatamente complicato...".

Che cosa doveva fare?

Il suo cuore non sapeva decidere e la mente non ragionava più.

Sì, doveva incontrare Giustine, doveva sapere e sperare che l'ex amante si fosse rifatta un'altra vita con un'altro uomo e far sì che il destino scegliesse per lui.

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