Cap1 A casa...tra le sue braccia...

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Kevin ^.^

Il freddo mi sta entrando nelle ossa, non vedo l'ora di atterrare, se solo questo aereo fosse più comodo e più confortevole.

Ma forse non è l'aereo, forse è il semplice fatto che non c'è niente di più comodo e confortevole delle braccia della mia Alex, sono sette maledetti giorni che non la vedo.

È pur vero che ci sentiamo a ogni ora del giorno e della notte, ma starle lontano mi spezza l'anima in piccoli pezzi...e cazzo nessuno può immaginare quanto la desidero.

Sono passati più di due anni da quando siamo andati a vivere insieme, ed è un anno che faccio avanti e indietro per lavorare nel campo della fotografia.

Niente mi ferma, lavoro mattina e sera, e presto porterò Alex a New York con me.

Pochi mesi fa Al ha fatto domanda per entrare all'accademia di arte e fotografia non molto lontano da dove lavoro io...

"Oh, il suo sorriso quando le hanno spedito la lettera per la conferma, era così felice!"

Non riesco a dimenticare i suoi occhi che brillavano e lei che saltellava per tutta la casa.

Mi ha costretto a leggere la lettera ad alta voce. Eravamo solo io e lei, nella nostra camera da letto, quando il suo sorriso è scomparso, e i suoi occhi si sono spenti...

Non era stata accettata, l'accademia non l'aveva presa.

In quel momento il mio cuore si è frantumato, volevo poter fare qualcosa, poter spaccare il muso a coloro che non la ritengono all'altezza.

Quella notte ha pianto tanto...

E ha deciso di chiudere per sempre con la fotografia, dicendo che non tutti possono vedere il proprio sogno realizzarsi e che farà tutto ciò che è in suo potere per aiutarmi a realizzare il mio, di sogno.

"L'amo così tanto...cazzo, l'amo da morire."

Vederla una volta alla settimana non mi basta, il mio letto e semore scomodo senza di lei, la colazione non è dolce come quando c'è Alex, non mi piace cenare da solo, ne pranzare senza di lei...cazzo, cazzo, cazzo...

Fottuta lontananza...

"Ma stasera la mia piccolina è tutta per me..."

Alex ♥

Se non fosse per il freddo sarebbe una serata magnifica.

Kevin tra un pò sarà all'aeroporto e non vedo l'ora di vederlo.

È una settimana che non ci vediamo, ma lo sento sempre, e amo sentirlo parlare di New York, sembra davvero felice.

"Ma mi manca da starci male."

Lo ammetto, la notte non riesco a dormire se non abbraccio forte il suo cuscino, il suo profumo mi fa immaginare che sia accanto a me, e anche se sembrerò pazza, chiudendo gli occhi immagino le sue braccia che mi tengono stretta al suo petto.

Il mio nuovo lavoro occupa gran parte del mio tempo, quindi cerco, e ripeto cerco, di non pensare troppo a lui.

La notizia di non essere entrata all'accademia di arte e fotografia a New York mi ha fatto male, ho sofferto un bel pò, ma sto andando avanti, ho scoperto di essere brava in cucina e le persone del ristorante dove lavoro mi hanno accolto a braccia aperte.

"Ho qualche nuovo amico...e quelli che avevo già non mi mollano un secondo...!"

Forse non sono riuscita a realizzare il mio piccolo sogno, ma ci sono cose più importanti.

Kevin, la mia famiglia e i miei fratellini, che crescono ogni giorno di più.

Tutto questo mi basta.

"Cavoli si gela..."

Settembre è arrivato con un freddo pazzesco e inaspettato...

Sono all'aeroporto per fare una sorpresa a Kev, sarebbe dovuto tornare in pullman, ma visto che ho finito di lavorare prima sono venuta a prenderlo.

La settimana scorsa mi sono arrabbiata di brutto, non potete immaginare che ha combinato...

Si è rasato i capelli,  i suo riccioli neri, quelli che io adoro tanto...dicendo che voleva farmi una sorpresa.

Ooh, nessuno può immaginare quanto mi ha fatto arrabbiare.

Tanto che quando abbiamo fatto l'amore gli ho lasciato tanti di quei morsi e lividi che il giono seguente gli è preso un colpo quando si è visto allo specchio.

"In fondo lui è mio...e quindi anche i suoi riccioli sono i miei..."

Mi ha persino promesso che non si taglierà ma più i capelli...

"Il mio cioccolatino. "

Lo vedo uscire da una grossa porta, è bellissimo, come sempre.

Gli vado in contro con un sorriso a trentadue denti, lui mi vede e allunga il passo ricambiando il sorriso.

Lui mi stringe tra le sue braccia, forte, più forte del solito.

Come se non volesse lasciarmi mai più.

<< Bentornato amore...mi sei mancato tanto. >> Gli sussurro nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

Ogni volta è così, le lacrime mi scendono dagli occhi quando finalmente lo rivedo.

<< Hey piccola...anche tu mi sei mancata. Da morire. >> Sussurra.

E ogni volta le sue parole mi riempiono il cuore...

Salveeeee...
Ecco il primo capitolo del secondo libro...
Spero vi sia piaciuto, non è molto lungo ma prometto che il prossimo sarà più lungo e bello...
Baciiiiiii
Lina =)

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