Cap2 L'amore che non smette di battere.

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Kevin ♡

Non riesco a smettere, anzi, non voglio smettere.

Le sue labbra sono così morbide e dolci, la sua pelle è soffice e liscia, e il suo profumo...

Oh il suo profumo...

Lo adoro, sa di dolce e intenso, mi entra fin dentro all'anima e mi fa palpitare il cuore.

Alex è la mia casa, quando sono tra le sue braccia mi sento me stesso, a differenza di quando sono a New York.

<< Kevin, dai fermati... >> Sussurra Alex tra le mie labbra.

Arrivati a casa l'ho catapultata sul letto e la sto riempendo di baci e carezze.

Le mordo il labbro inferiore e lei ridacchia dolcemente.

Da quando sto lavoro fuori non la sento molto spesso ridere e i suoi sorrisi mi mancano tanto, mi manca dormire tutte le notti abbracciati, o poltrire sul divano mangiucchiando cioccolato e bevendo del tè alla pesca, quello che lei adora.

Ormai le nostre settimane consistono in lunghe telefonate, e se siamo fortunati solo la domenica per vederci, perché in genere torno ogni quindici o venti giorni.

So che lei sta soffrendo senza di me, allora quando sono a casa cerco di non parlare di lavoro ma di concentrarmi solo su Al e su quello che desidera.

<< No, non posso smettere. Mi sei mancata tanto questi gioni Al...e cazzo, ho bisogno di te. Della tua bocca...mmh mi fa impazzire.  >> Le dico.

Siamo sdraiati sul letto lei è sotto di me e mi stringe forte le ginocchia intorno alla vita.

<< Anche tu Kev, anche tu mi sei mancato, mi manchi sempre di più. >> Sussurra guardandomi negli occhi, un velo di lacrime li ricoprono.

Il verde del suo sguardo, il verde acceso di qualche tempo fa, non c'è più.

I suoi occhi sono spenti e tristi.

E darei l'anima per vederla sorridere sempre, per essere certo che sia felice.

<< Non vuoi mangiare? >> Mi domanda mentre le sue mani mi accarezzano dolcemente.

<< Sei felice? >> Le parole mi escono dalle labbra da sole.

Qualcuno pensa che sia semplice, stare lontani, non avere la possibilità di stare con la persona che ami quando e come vuoi, non poterla stringere se sta male, non poter guardare nei suoi occhi a ogni ora del giorno, non poter sentire il suo corpo caldo stringersi tutte le notti contro al mio.

Non si può spiegare, ma quando vedi gli occhi tristi della persona che ami il tuo cuore si spezza.

Mi sdraio di fianco a lei e la stringo forte.

<< Si... >> Mi dice abbassando lo sguardo.

<< Vorrei portarti con me, a New York. Perché non vieni? So che adori stare qui, ma... >> So che è un azzardo chiederle questo dopo il rifiuto dell'accademia, ma io non riesco più a starle lontano.

So anche che adora il lavoro al ristorante, che ha dei nuovi amici e sente spesso Maggy e Rajy.

Ma lei è mia.

"Maledizione, solo mia."

<< Ma la nostra vita è qui...ne abbiamo già parlato. A me piace il mio lavoro, e qui c'è la nostra famiglia e i nostri amici. Mi avevi promesso che la lontananza non avrebbe cambiato niente, che ci amiamo tanto che neanche chilometri di distanza non ci avrebbero diviso. Kev sei felice vero? >> Mi chiede.

Ogni volta fa così, prima sono preoccupato per lei, perché ho paura che sia infelice, poi mi ricorda quanto sia lei a rendermi felice, mi fa tornare alla mente quanto il nostro amore sia indistruttibile.

Quanto adora vivere qui, perché è la nostra casa, perché è qui, in queste quattro mura, che abbiamo costruito il nostro piccolo nido d'amore.

<< Si piccola, sono felice, ogni istante che tu sei con me io sono felice. Ti sei la mia vita e tutto ciò che desidero. Ma se non sei felice tu non lo sono neanche io. Ma lo sarò molto di più quando mi sposerai. E mi dirai quel maledetto si che aspetto da più di due anni. >> Affermo.

"Ecco...l'ho detto! "

Alex inizia a ridere, ride di vero gusto, divertita da quello che ho detto, mi spinge sul letto e si mette a cavalcioni sopra di me.

<< Non accetterò la tua proposta! >> Dice sorridendo.

Ecco...vi spiego brevemente l'idea della mia ragazza.

Più di due anni fa le ho chiesto di sposarmi, la sua risposta...NO.

Ma non perché non mi ama o non vuole sposarmi, secondo la sua teoria manca ancora qualcosa tra noi che possa farci arrivare al matrimonio.

Non certo il tipo di uomo che vuole assolutamente il matrimonio, ma voglio solo che lei sia mia al cento per cento, e solo questo legame può rendere tutto perfetto.

"Ma la mia ragazza è difficile da convincere. "

<< Ti sposerò un giorno, i nostri anelli rappresentano una promessa giusto? Io ti amo...ma ora tu vivi lontano e devi realizzare il tuo sogno. E non abbiamo abbastanza soldi per un matrimonio. Quindi...pensa alla tua proposta...voglio che sia da favola, che mi colpisca direttamente al cuore...e allora la mia risposta sarà si. Si. Si. >> Ecco il suo sorriso.

Quello che io amo, quello che mi fa stare bene, che mi dice che in fondo valgo qualcosa per lei.

Perché Alex, la mia Alex, è la sola e unica persona che riesce a farmi sorridere anche se lei dice di no alla mia proposta di sposarla.

"La mia piccolina."

<< Ora però mangiamo, ho fame e ho cucina le cose che piacciono a te. Il mio orsacchiotto. >> Si avvicina alle mie labbra, e ci baciamo.

"Ooh cazzo...siiii un fottuto bacio!!!!!"

Un bacio più che straordinario.

Immergo le dita nei suoi capelli e spingo la sua nuca contro di me per avere perfetto accesso alla sua bocca.

Con la lingua sfioro la sua in una danza perfetta, lenta e dolce, mentre con l'altra mano le accarezzo la pelle sotto al suo maglioncino.

Infilo poi la destra nei suoi jeans e spingo il suo bacino contro il mio per farle sentire l'erezione che mi preme nei pantaloni, le stringo forte il sedere sodo.

"Cazzo...sto impazzendo!"

<< Kev... >> Sospira senza fiato.

Le sue labbra si poggiano in piccoli baci che partono dal mento fino al collo, poi sul petto dopo avermi sbottonato la camicia.

<< Ti amo! >> Le dico.

In un solo movimento la prendo in spalla e la porto in cucina.

<< Mmh, perché ci siamo fermati, mi stavo divertendo. >> Borbotta ridendo.

<< Abbiamo tutta la notte per divertirci! >> Dico mettendola seduta sul bancone della cucina.

<< Ooh, non vedo l'ora. >> Afferma mordendosi il labbro.

Sorrido.

<< Che mi hai preparato di buono? >> Le domando.

Alex scende dal bancone e inizia a preparare dei piatti. << Ho un'idea...ti va di divertirci mentre mangiamo? >> Propone con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.

<< Che hai in mente? >> Chiedo avvicinandomi a lei.

Un sorriso a trentadue denti le illumina il viso.

Ha i capelli slegati e indossa un maglioncino nero con dei jeans stretti. Si è tolta le scarpe ed è rimasta solo con i calzini color arancio.

È la mia piccolina...

<< Siediti... >> Dice prendendo la mia mano.

Mi fa accomodare sullo sgabello e mi sfila la camicia regalandomi dei piccoli baci sul petto.

Prende un foulard e mi copre gli occhi.

<< Mmh, mangerei volentieri il mio cioccolatino... >> Sussurra.

Afferra il lobo del mio orecchio con i denti e lo tira leggermente, d'istinto allungo le mani e la spingo a me stringendo il il suo bel sedere tra le dita.

<< Il tuo bel culetto mi fa morire... >> Le dico stringendo la presa.

Le sue labbra di spostano sul mio collo, lasciando una scia di baci che mi bruciano la pelle da quanto sono intensi e seducenti.

La sua lingua morbida e calda disegna piccoli baci sul mio petto, mi morde forte e si libera dalla presa, provo ad afferrarla di nuovo ma senza riuscirci.

<< Sta fermo cucciolo, fa il bravo. >> Dice.

Sento dei rumori, pentole o posate, non saprei.

Il calore del suo corpo mi fa capire che si sta avvicinando di nuovo a me, si posiziona le mie gambe.

Mi passa qualcosa sulle labbra.

<< Apri la bocca... >> Sussurra vicinissima alla mia bocca, sento il suo respiro caldo sulla mia pelle.

Apro le labbra e lei mi mette qualcosa in bocca.

"Mmmh, è così buono..."

È croccante fuori e morbido all'interno, è un sapore delicato e saporito.

<< È buonissimo... Cos'è? >> Le chiedo volendone ancora.

<< Ti piace davvero? >> Chiede timidamente ma con più enfasi di quanto immaginassi.

<< Si, è molto buono. >> Così dicendo faccio per togliermi la benda, ma mi arriva uno schiaffo leggero sulla mano.

<< Fermo, non ho finito. >> Dice Alex, nella sua voce sento che sta sorridendo.

<< Mi dici cos'è? >> Le domano. << Ne voglio ancora. >>

<< Oh, si...ecco. >> Afferma mentre mi infila un'altro pezzetto di quella gustosa pietanza in bocca.

<< Salmone in crosta di pasta sfoglia. È una nuova ricetta che ho provato per il ristorante. >> Dice con entusiasmo.

<< Cavolo...stai diventando bravissima...ti prego, ne voglio ancora... >> Le dico quasi pregandola.

"È straordinario."

Il cibo a New York non è buono neanche la metà di quello che prepara la mia Alex.

So che sta diventando brava in cucina, mi parla spesso di come si trova bene al ristorante, che sono tutti molto buoni e gentili e che forse è più brava a fare la cuoca che la fotografa.

<< Si...ecco a te...! >> Un'altro gustoso boccone.

<< Poi però voglio il mio dessert!  >> Afferma la mia piccolina.

<< Tutto quello che desideri...il tuo cioccolatino è pronto a darti tutto il dolce che desideri. >>

"Questa sera...come tutte le sera della mia vita....sono suo e basta...senza pensieri, senza lavoro, senza distanza. "

Alex ♥

La cena è piaciuta tantissimo a Kev, l'ha divorata in poco tempo, e io ne sono felicissima.

Ho lavorato gran parte della giornata per preparare tutte le pietanze, tutte cose che non avevo mai cucinato e che posso preparare anche al ristorante.

<< Ora tocca a me... >> Dopo aver mangiato tutto Kev non ha resistito e mi ha costretto a mettere il foulard sugli occhi perché vuole darmi il dessert.

"Ehm...non potete immaginare quanto lo desidero. "

Lo sento avvicinarsi a me quando le sue mani mi afferrano i fianchi e mi fa salire sul banco della cucina.

<< Sai...ti immagino a ogni ora del giorno e della notte. La mia mente pensa solo al tuo viso, al tuo corpo, alla tua pelle... >> Sussurra con voce roca e flebile.

Il suo respiro caldo mi sfiora la pelle del collo, e poi le sue labbra si poggiano in un bacio delicato, che mi fa desiderare sempre di più.

<< Ti immagino la notte, nuda, nel mio letto, che asletti il mio tocco, i miei baci, i miei morsi che lasciano il segno sulla tua pelle. Tu sei mia...solo e soltanto mia... >> Anche se la sua voce è bassa, sento ogni singola parola.

Allungo una mano e lui se la porta sulla guancia, la poca barba mi punge il palmo, e il suo profumo mi fa battere il cuore energicamente.

Mi spinge contro il suo petto e infila le mani nel mio maglioncino accarezzandomi la schiena con la punta delle dita.

Afferra i lembi del mio maglione e me lo sfila dalla testa lasciandomi semi nuda.

<< Cosa fai quando pensi a me? >> Dico imbarazzata.

So che forse non è proprio il tipo di domanda che si sarebbe aspettato, ma voglio saperlo, voglio salere se pensa a me, se chiudendo gli occhi sotto la doccia si tocca e immagina che quel tocco sia il mio.

È stupido desiderare questo? Ma preferisco sentirmi dire che si tocca pensando a me, invece che immaginare lui che sta con un'altra donna.

E, per la miseria, se scopro che osa stare con altre donne giuro che...

Mi afferra il mento con le dita e mi costringe ad alzare la testa.

<< A cosa pensi? Perché mi hai fatto questa domanda?... >> Mi chiede con un tono di voce più duro.

<< Quando penso a te, mi tocco Alex per alleviare il desiderio che provo di te...credi che io stia con altre donne? Al, lo credi? Rispondimi piccola... >> La sua presa si fa più forte, ma senza farmi del male.

<< Ho paura... che tu possa stancarsi di stare lontani...che tu possa desiderare altre donne... >> Gli dico con gli occhi che mi bruciano a causa delle lacrime.

Le sue labbra si piegano in un sorrido, o almeno credo, sono poggiate sulla mia guancia.

<< Come faccio a volere altre, se nella mia mente ci sei solo e soltanto tu. Tu, tu e tu...ti amo da morire. >> Dice mentre la sua bocca si sposta dal mento al mio collo, le sue mani stringono i miei seni, tiro la testa indietro e la sua lingua accarezza il mio collo ardente come il fuoco.

Mi slaccia jeans e me li sfila facendomi aggrappare a lui, indosso solo l'intimo non molto sexy.

"Hey, non siamo mica in libro d'amore che tutto è perfetto..."

<< Mmh...mi piace molto il mio dessert... >> Dice mordicchiando la mia spalla, faccio per afferrargli le spalle ma lui mi tiene i polsi.

<< Kevin... >> Sospiro, lo desidero da morire.

<< Guarda un pò qui cosa ho trovato... >> Così dicendo mi lega le mani con un paio di vecchie manette che avevo conservato da tanto.

<< Kev, dimmi che mi ami... ti prego dimmelo! >> Gli sussurro.

Con le dita mi sbottona il reggiseno, le sue mani mi sfiorano i seni in tenere carezze, vorrei poterlo vedere ma con gli ochi bendati riesco solo ad assaporare il suo tocco.

All'improvviso la sua bocca afferra uno dei miei seni, i denti, la lingua, le labbra, lo sento stringere e succhiare forte per poi alleviare il tenue dolore con un bacio, le sue dita si posano su ogni centimetro del mio corpo come se mi stesse toccando per la prima volta.

Il rumore della cerniera dei suo pantaloni mi fa spuntare un sorrisino malizioso sulle labbra.

<< Sei ansiosa di pregustare il tuo dessert, non è così? >> Mi chiede Kevin ad un centimetro dalla mia bocca.

<< Si, sei tutto mio cioccolatino! >> Dico mordendomi il labbro.

<< Ooh, ma bene... perché sono qui solo per te! >> Così dicendo mi avvicina a lui stringendo il mio sedere tra le sue mani per farmi sentire la sua erezione.

Immerge le mani nei miei capelli e mi bacia.

Un bacio passionale la sua lingua si infila nella mia bocca con insistenza, spinge dentro forte e accarezza la mia lingua in stoccate veloci, sento il suo sapore, il mio Kevin.

"Il solo e unico che mi abbia mai toccata..."

<< Kevin ti prego. >> Sussurro non appena lui si scansa di qualche centimetro dalle mie labbra.

<< Si anche io ti voglio Alex. >> Sussurra.

In un movimento veloce e controllato mi strappa via ke mutandine e mi fa sporgere dal bancone per farmi sentire la punta del suo membro sulla mia fessura bagnata e desiderosa di lui.

Ho le mani legate dietro alla schiena e cerco in vano di liberarmi, mi bacia,  mi morde e lecca la mia pelle, ad ogni tocco mi fa sussultare e sospirare forte.

<< Aah, Kev sto per... >> Vorrei urlare ma lui si spinge dentro di me in un solo colpo togliendomi il respiro.

Sento l'orgasmo, Kevin si muove dentro e fuori prima lentamente poi più forte e veloce, con la lingua nella mia bocca imita i movimenti del suo membro.

" E maledizione, è la cosa più bella ed intensa che abbia mai sentito o provato."

Veniamo entrambi, con un orgasmo che ci possiede contemporaneamente, Kevin sospira il mio nome con voce roca.

Siamo esausti, lui lentamente mi toglie le manette e il foulard dagli occhi, prende la sua camicia e me la infila, lasciandomi seduta, Kev si sistema i pantaloni.

Più lo guardo e più mi innamoro di lui, i suoi occhi, quello sguardo così dolce e premuroso, sempre pronto a prendersi cura di me, il suo sorriso...

"Ooh, il suo sorriso è tutto ciò che una donna può volere da un uomo, un sorriso tutto dedicato a lei..."

<< Vieni ti porto a letto amore mio... >> Dice prendendomi tra le braccia.

Nascondo il viso nell'incavo del suo collo e gli stampo un leggero bacio.

<< Ti amo. Ti amo. Ti amo... >> Gli sussurro mentre lui mi posa sul letto facendomi sedere.

Kevin è in piedi di fronte a me e mi alza il mento con l'indice.

<< Ti amo anche io piccola mia... >> Mi dice chinandosi per un bacio tenero.

Kev si mette sotto le coperte dopo essersi tolto tutti i vestiti ( e quando dico tutti, intendo tutti)  e mi trascina con lui, togliendomi la camicia.

Anche se fa freddo il calore del suo corpo mi riscalda, vorrei poter dormire tutte le notti così.

<< Sai... >> Gli dico mentre ci accoccoliamo sotto le coperte per riscaldarci. << Ho detto no alla tua proposta perché... >> Faccio per parlare ma lui mi interrompe.

<< Deve ancora arrivare il momento, ti ho fatto una promessa e la manterrò...ma entrambi dobbiamo volerlo...dirai di si quando lo vorrai...basta che non mi farai aspettare troppo. O ti costringerò. >> Dice guardandomi negli occhi.

<< Certo che dirò di si...ehm e come mi costringeresti? >> Gli chiedo maliziosa.

<< Mmh... conosco un pò di giochetti che ti potrebbero far cambiare idea... >> Sussurra mentre le sue mani iniziano a vagare sul mio corpo.

<< Beh...vedremo... >> Gli dico.

Mi stringe forte al suo petto, la sua bocca preme contro la mia con forza.

Non dormiamo, questa notte non dormiamo, domani sera partirà di nuovo, Kevin sarà di nuovo via per molti giorni.

"Questa notte è solo nostra per fare l'amore, ancora e ancora..."

Salve bellezze...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto...
Ditemi cosa ne pensate e se c'è qualcosa che vi ha colpito o meno...
Baci..la vostra Lina...
P.s ci saranno delle novità in questo libro...qualcosa di inaspettato spero che vi colpirà...
♡♥ Baci =)

@ritaago

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