Cap19 A casa di lei. ^.^

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Alex ♥

"Avete mai provato una sensazione di pesantezza al cuore?"

Sento il mio bloccato, fermo ad aspettare che la persona giusta lo riscaldi e rimetta in moto il suo battito regolare. Desidero, anche se egoisticamente, quell'amore di cui si parla nei libri, quell'amore che ti fa sentire bene anche nei momenti peggiori, quell'amore che niente e nessuno può ferire.

Eppure la mia vita sembra lontana un miglio da questo genere di amore.

Ma di una cosa sono certa...Kevin è tutto ciò di cui ho bisogno. Mi fa ridere, è dolce e premuroso, mi fa sentire per la prima volta accettata per come sono. Il mio cuore sa che è difficile, sa che non si può costringere qualcuno ad amarti, ma sono certa che un giorno Kevin capirà quanto io lo apprezzi, quanto lui sia importante per me. Lui prova dei sentimenti per me e su questo sono più che sicuro altrimenti lui non avrebbe fatto tutte quelle cose per me.

"Ora sono io che devo fare e dimostrare qualcosa a lui."

Kevin ♡

"Nervoso? Nah, non sono nervoso."

Mi tremano solo le mani. Sento che se lei mi lasciasse anche una parte della mia anima morirebbe.

"Si morirebbe."

Non so neanche dare un nome a quello che provo. Non so se sia amore, se sia gelosia, so soltanto che senza di lei sto maledettamente male.

"Un male fisico, interiore ed è come se il mio cuore si fermassa sospeso su un burrone, indeciso se buttarsi o meno."

Voglio poterla stringere a me in questo momento e dirle ogni singola sensazione, paura o i miei sentimenti quando lei è con me. Quando mi sorride o abbassa gli occhi e arrossisce perché si sente a disagio.

Non mi spiego come sia possibile sentirsi così per una sola persona.

E se davvero lei non vorrebbe più vedermi? E se dopo oggi mi dirà che non ha mai provato niente di relativamente importante?

Cosa ne sarebbe di me? Cosa me ne farei di un altro cuore spezzato?

A volte preferisco sognare che guardare dritto in faccia alla realtà. Lei non ha alcun motivo per cui essere innamorata di me. Lei è perfetta e io non sono niente.

"Cazzo...io la amo! Ma perché è così difficile...?"

Alex ♥

Oramai sono arrivati tutti, i nonni, zio Paul e zia Yole e i miei cugini Michael e Brandon.

Ma di Kevin neanche l'ombra. Non verrà, perché dovrebbe. Ha detto di si solo per non essere scortese. Non ha motivo di venire a casa mia, lui non ha bisogno di me e io non avrò mai la possibilità di dirgli quello che provo. Sono certa che il mio sogno rappresentasse la verità. Ieri avrà visto Tanya e avranno parlato e lui si è reso conto di essere innamorato di lei.

Mi siedo di peso sulla sedia.

Mio padre farfuglia qualcosa. 

<<È inutile papà non verrà. >> Sospiro. Vorrei piangere e uccidere qualcuno. "Quel qualcuno, che mi ha portato via il mio Kevin. "

<<Al va ad aprire.>> Urla mio padre.

<<Cosa?>> Mi riprendo dai miei pensieri.

<<Va. Ad. Aprire. La. Porta. >> Dice scandendo bene le parole.

<<Oh si. Sarà la nonna che si è chiusa fuori come al solito.>> Mi precipito alla porta.

<<Nonna ma che...>> E poi mi muoiono le parole in bocca. Lui, l'unica ragione per cui non ho dormito,l'unica persona che non riesco a smettere di pensare è davanti a me con in mano un enorme mazzo di rose rosse e una scatola di cioccolatini, per giunta i miei preferiti.

<<Sei venuto. >> Sussurro, non so come sia la mia espressione. Ma non credo di essere stata mai così felice.

<<Dammi una sola ragione per cui non dovrei essere venuto Al. Solo una e me ne andrò, altrimenti resterò qui a chiederti scusa per quello che ho fatto e dirti quanto...>>

<<No, sono io che devo chiederti scusa.>> Mi precipito verso di lui e gli stringo forte le braccia al collo. Lui mi stringe con un braccio visto che l'altro è occupato a tenere i fiori e i cioccolatini. Gli occhi mi bruciano e le lacrime minacciano di uscire.

<<Alex chi è alla porta?>> Chiede mia madre precipitandosi da noi. Mi stacco da Kevin che mi guarda così dolcemente da farmi sentire di nuovo viva.

<<Ohh finalmente tu devi essere Kevin?>> Dice porgendo la mano a lui. Kev ha un'espressione scioccata.

<<Lei è la madre di Alex, la signora Smith? >> Chiede incredulo guardandomi perplesso.

<<Si certo. Scommetto che Alexandria non ti ha detto che sono anche io di colore.>> Lui agita la testa in un no.

<<No signora.>> Dice raddrizzando la schiena e lanciandomi un'occhiataccia.

<<Sono Elisabeth ma puoi chiamarmi Elly. Signora mi fa sentire vecchia. Su andiamo nella sala da pranzo così Al ti presenta a tutti.>> Dice la mamma avviandosi con i fiori e i cioccolatini che Kev gli ha dato.

Kevin mi prende per mano e mi abbraccia. Ora si che mi sento meglio, mi accoccolo sul suo petto.

<<Perché non mi hai detto che tua madre è nera?>> Domanda poggiando la testa sul mio capo.

<<Non mi sembrava importante...>> Rispondo.

<<Ti devo parlare.>> Mi dice serio. Con l'indice mi alza il viso verso il suo.

<<Anche io.>> Rispondo. Poi le sue labbra dolci e morbide si avvicinano alle mie.

"Finalmente...ne ho proprio bisogno. "

Ma il mio fratellino mattacchione ci interrompe.

<<Ciaooooo...>> Dice prolungando la finale. <<Io sono Teddy,  il fratellino di Alex. Tu chi sei?>> Sorrido per la sua sfacciataggine, è tutto il contrario di me. Io sono timida persino con i miei familiari.

Kevin si piega sulle ginocchia.

<<Sono Kevin, il fidanzato di tua sorella Alex. >>

"Ecco, ecco sentite anche voi...si è il mio cuore che ha ripreso a battere all'impazzata. Chiamate un'ambulanza sto per avere un infarto." Teddy ride.

<<Tu sei uguale a me...>> Si avvicina a Kev e gli tocca il naso. Effettivamente sono molto simili. Hanno gli stessi riccioli folti e sono entrambi di colore. L'unica differenza e che Teddy ha gli occhi neri e Kevin color nocciola.

"Il mio fidanzato..." si alza con in braccio il piccolo e mi prende per mano.

<<Allora piccola, mi presenti la tua famiglia?>> Mi sussurra stampandomi un bacio sulla guancia.

"Si amore mio." Vorrei rispondergli. Ma dico semplicemente.

<<Si, con piacere.>>

Kevin ♡

"Devo parlare con lei o finirò per morire ora. "

Ho visto la sua espressione quando ho detto che è la mia fidanzata. E volete sapere che cosa ho visto? Uno scintillio neglio occhi.

Forse sarà sciocco da parte mia, ma per me quello è un segno.

Alex mi ha presentato alla sua famiglia, non mi aveva detto che sua madre è di colore, per questo sono rimasto perplesso e non mi aveva neanche detto che il suo fratellino è di colore e che è stato adottato anche lui. I suo parenti sono molto gentili e mi hanno fatto una marea di domande. Mi hanno chiesto anche di mio padre e se per caso lo conscessero. Ma per fortuna Alex è stata tanto gentile da cambiare argomento.

Siamo seduti a tavala ed io e Al stiamo praticamente appiccicati e ci teniamo per mano.

"E la cosa non mi dispiace affatto."

Dobbiamo ancora parlare questo è vero, ma sento che la cosa passerà velocemente e per il meglio.

<<Mi dispiace, la mia famiglia ti ha fatto il terzo grado.>> Mi sussurra avvicinandosi a me. Riesco a sentire il suo profumo. Bagno schiuma al creme caramelle e poi il suo solito profumo che la distingue...Alex.

<<Non importa. Sono tutti molto gentili. >> Sorride e mi stringe ancora di più la mano portandosela in grembo.

<<Allora piccioncini...>> Si rivolge a noi Michael uno dei cugini di Al. Deve avere venticinque o ventisei anni gioca a rugby ed è grosso quanto un armadio.

<<Miky non cominciare.>> Dice Alex portandosi un boccone di bistecca tra le labbra.

"Maledizione quanto mi sono mancate quelle labbra rosee e dolci."

<<Non chiamarmi in quel modo....>> Dice corrugando la fronte. <<Posso fare una domanda a Kevin. Posso?>> Si rivolge a me con un sorrisetto beffardo stamapato in faccia.

<<Certo.>>Rispondo senza esitare.

<<Andate nella stessa accademia, giusto? Da quanto tempo state insieme?>> Mi chiede mettendo in imbarazzo la cugina, che mi sta torturando la mano.

<<Ci stiamo conoscendo da un pò. >> Dico senza aggiungere troppo. "Devo parlare con Al. Ora!!!"

<<Alexandria...>> Dice imitando una vocina stridula che non gli riesce perfettamente bene. <<Perché non ci hai parlato del tuo fidanzatino...>> Alex gli fa la linguaccia facendomi sorridere. "La mia bambina, quanto mi è mancata. "

<<Lo vedi amico...>> Dice rivolto di nuovo a me. <<Guarda di chi ti sei innamorato.>> E tutti iniziano a ridere. Al alza gli occhi al cielo e poi mi guarda intensamente notando il mio sorriso, si morde il labbro e arrossisce.

"Si, piccola sono innamorato di te. "

<<Devo parlarti. >> Le dico sussurando in un orecchio di lei. Si alza di scatto tenendomi per mano e mi trascina via.

<<Faccio vedere la casa a Kevin. >> Urla mentre saliamo le scale fino ad arrivare in una stanza che deduco sia la sua camera da letto. Entriamo e lei si chiude la porta alle spalle.

Restiamo per un minuto in silenzio.

<<Mi dispiace. >> Diciamo contemporaneamente.

Lei sorride, io sorrido.

"Poi finalmente quel bacio arriva..."

Ecco a voiii... :)

Spero che questo capitolo vi piaccia :) è un pò breve perdonatemi :) il prossimo sarà più lungo e mooolto più bello promesso...
Baciniiii Lina ♡♥♡♥


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