Cap18 Consigli...d'amore ♥.♥

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Kevin =)

Jeans o pantaloni, camicia o t shirt, giacca o cardican...!

"Che cazzo mi metto?????"

Devo andare a pranzo a casa di Alex.

Alex, Alex...la mia ragazza...quella che non risponde ai miei messaggi o alle mie telofonate.

La mia ragazza che è arrabbiata con me perché mi tengo in contatto con la mia ex , che poi non siamo neanche stati ufficialmente insieme.

Ma come glielo spiego alla mia piccola che anche se io e Tanya ci conosciamo da una vita ciò non significa che provo dei sentimenti per lei?

"Cavolo io voglio solo Alex, lei è nessun'altra."

Ieri all'accademia non mi ha rivolto neanche una parola, mi ha risposto solo quando le ho chiesto il suo indirizzo, ma senza neanche guardarmi negli occhi.

Sono certo che al mio posto sarebbe molto meglio restare a casa, aspettare che lei si calmi, parlarle e attendere che le cose tornino come erano prima.

Invece io vado a casa sua, perché? Perché non lo so neanche io...voglio solo dimostrarle che io voglio stare con lei.

Forse dovrei dirglielo...certo. Dirle quello che provo, dirle che quando non la sento è come se mi mancasse l'aria. Perché è questo che mi fa, maledizione. Il fatto che non vuole parlare, che non mi guarda, mi fa stare male. Devo trovare le parole giuste.

"Alex vuoi stare con me?...Ma che...?No così non va bene. "

Mi metto davanti allo specchio, in boxer per precisare.

<<Alex, tu mi piaci molto, ti va di essere la mia ragazza...cioè tipo io e te, tu e io...del tipo fidanzati. Facciamo tute quelle cose che fanno le coppie. E bla bla, bla bla e sono un idiota...>>

Sento applaudire dalla porta, mi passo entrambe le mani nei capelli ancora scompigliati. Mi infilo in fretta i pantaloni del pigiama.

<<Sai che ti dirà di no. Vero? Sembra che le stai chiedendo di andare a giocare...>> Dice mia madre alzando un sopracciglio.

<<Certo, il mio intento è fare dei giochini per grandi. Non so se mi hai capito...>> La prendo in giro con un sorrisetto malizioso stampato in faccia. Mi sento arrivare una pacca dietro la nuca.

"Cavolo che male..."

<<Che c'è? Stavo scherzando.>> Le chiede ridendo come un matto.

<<Sei un maiale...>> Dice severa. <<Dove stai andando? Anche questa domenica ci abbandoni per fare una sorpresa alla tua bella.>> Fa una smorfia divertita.

<<No, vado a casa sua. Mi ha invitato suo padre.>> Mi guarda sorpresa.

<< Ooh...ben presto allora la porterai a casa.>> Dice speranzosa.

<<Ti prego mamma, lascia stare ok? E poi non verrà di certo,  abbiamo litigato...>> Le dico vagamente fingendo di cercare qualcosa nell'armadio.

<<No...>> Urla alzandosi di scatto e posizionadosi davanti a me. <<Non provarci Kevin, non lasciarti scappare una ragazza come lei. Da quando è entrata nella tua vita sei cambiato. Sorridi più spesso, esci più spesso, e sono anche convinto che non frequenti più quei ragazzacci.>> Vedo qualcosa dentro i suoi occhi, come uno scintillio che mi fa capire che sto sbagliando tutto. Non avrei dovuto dirle quelle cose. Non avrei dovuto lasciarla andare via così.

"Non voglio perderla. "

<<Perché avete litigato? >> Domanda guardandomi negli occhi.

<<Tanya mi ha chiesto di parlare perché sta male e io l'ho detto ad Al.>> Dico tutto d'un fiato. Agita la testa in un enfatico no.

<<Tanya?>> Urla scioccata. Welby, una delle mie sorelle, si precipita nella mia camera.

<<Che succede?>> Chiede preoccupata. Ha tre anni più di me, eppure sembra molto più piccola.

<<Niente...>> Cerco di dire.

<<Tuo fratello vuole rimettersi con quella Tanya.>> Dice arrabbiata girovagando per la stanza e prendendomi dei vestiti dall'armadio.

<<Cosa?????>> Welby si siede sul letto e mi fissa perplessa.

<<Non...non voglio rimettermi con lei...vado a pranzo a casa di Alex. >> Sono esasperato. "Meledette donne...vorrei ammazzarle tutte, beh tranne la mia pugile."

<<Aspetta non ci sto capendo niente, vuoi rimetterti con Tanya e vai a pranzo da Alex?>> Si rivolge alla mamma perché sa che da me non avrà alcuna risposta. "Aspetta..." Mi acciglio.

<<Come fai a sapere di Alex? >> Domando a mia sorella.

<<La mamma mi ha raccontato tutto.>> Sorride.

"Certo, avrei dovuto immaginarlo. "

<<Fatevi gli affaracci vostri.>> Dico un pò troppo ad alta voce catturando l'attenzione anche di Astrid, che sbuca all'improvviso in camera mia.

<<Io non la sopporto Tanya, non provare a portarla a casa. Intesi.>> Astrid ha cinque anni più di me e tra pochi mesi deve sposarsi. Dice di aver trovato l'uomo della sua vita. "Ah...le donne." Alzo gli occhi al cielo e mi sdraio sul letto.

<<Scommetto che anche a te la mamma ha raccontato tutto. >> "È ovvio..."

<<Fratellino...>> Inizia a parlare Welby.

<<Io voglio conoscere Alexandria.>> Interviene Astrid.

<<Sapete cosa vi dico, resto single.>> Scoppiano tutte e tre a ridere facendomi accigliare ancora di più. Ma poi sono così contagiose che mi metto a ridere anche io.

<<Perché semplicemente non le dici la verità, quello che è successo con quella lì in passato, i timori che hai. Ma soprattutto devi dirle quello che provi.>> Welby, la sorella che ho sempre adorato di più, riesce a capirmi alla perfezione.

<<E se lei non provasse per davvero quello che mi dice...nel senso, già una ragazza mi ha mentito facendomi del male. Perché dovrei lasciarmi andare con lei e rischiare di avere di nuovo il cuore spezzato?>>

Mi metto a sedere e guardo l'espressione dolce sul viso di mia sorella. "Mi sento a disagio...!!! "

<<Che scemo che sei, perché lo desideri e perché sei sicuro che Alex non è come Tanya. E perché sei innamorato cotto e se non fai qualcosa la perderai.>> Mi dà un pizzicotto sulla guancia. E mi tornano alla mente i ricordi di quando eravamo bambini e litigavamo sempre. E guarda ora dove sono finito ,a chiedere consigli sulle ragazze, anzi, sulla mia ragazza, a mia sorella.

"Povero me."

Astrid interviene di soppiatto.

<<Comprale un mazzo di rose e dei cioccolatini e dille che sei innamorato. >> Dice sorridente <<E dimenticati di quella strega, che per giunta ha picchiato la tua fidanzata.>> Alza un sopracciglio come per rimproverarmi.

<<Lo so. Ma...>>

<<Nessun ma...>> Interviene mia madre. <<Vestiti e va da lei. Kevin se lei non provasse niente per te, ora ti avrebbe già lasciato.>> Dice tirandomi i vestito addosso.

Escono finalmente dalla mia stanza e mi prendo un minuti per pensare.

Io non voglio soffrire di nuovo, lo so posso sembrare un codardo, ma avere il cuore in frantumi, cazzo, fa mele. Ma non voglio neanche rinunciare a lei, anche se avrò un rifiuto potrò dire di avere almeno provato.

"Alex, sei tutto ciò di cui ho bisogno, sei la prima persona che penso quando mi sveglio, e l'unica ragazza che sogno e che voglio sognare quando vado a letto. Io voglio essere il tuo ragazzo. Ti prego amami!!!!"

Alex >.<

Cosa sarà mai averlo dentro casa, con tutta la mia famiglia, con i miei genitori e mio il mio fratellino e la nonna che lo riempirà di domande e lo zio che gli chiederà di sicuro un incontro di pugilato per testare la sua forza...e...e...e...e io sto letteralmente impazzendo. Perché sono così stupida, stupida, stupida da essermi lasciata scappare il ragazzo più bello, dolce, carino, gentile, simpatico, premuroso e idiota e maledettamente sexy che io abbia mai visto.

"Ho un attacco di panico, ho un fottuto attacco di panico....bene così forse morirò prima del tempo, prima di rivederlo."

Io non ho mai imprecato in tutta la mia vita, non dico mai parolacce...ma porcaccia di quella miseria, perché cazzo mi sento maledettamente uno schifo.

Mi butto sul letto di peso, questa notte non ho dormito molto, anzi non ho dormito proprio.

"Volete sapere perché? "

Per il semplice fatto che ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo l'immagine di Kevin...il mio Kevin! Ma non con l'aspetto di sempre. Con indosso solo biancheria intima e tutto sudato dalla testa ai piedi (lo so lo so, sono una brava ragazza non una santa eh...!) . Tornando al mio sogno, lui era lì appoggiato all'albero dove abbiamo litigato, mi guarda e mi sussurra parole dolci e poi...e poi quella s****a di Tanya si avvicina con il suo abitino sexy e lo bacia, e io rimango come un idiota a guardare.

Devo ricordarmi di fargliela pagare a Kevin per questo maledetto bacio, anche se era nei miei sogni.

<<Cucciola...>> Mio padre bussa alla porta.

<<Cosa c'è papà? >> Sono ancora in pigiama.

"Potrei fingere di avere la febbre, così nessuno può avvicinarsi."

<<Posso entrare? >> Mi chiede.

<<Abbiamo portato i muffin.>> Dice Teddy da dietro la porta.

<<Certo.>> Il mio fratellino si precipita immediatamente da me, lo prendo in braccio e lo faccio sedere sulle mie gambe. Mi offre uno dei due muffin che ha in mano e l'altro lo divora lui.

<<Ancora non sei vestita? Non è da te fare tardi, tra non molto arriveranno gli ospiti. >>Mi dice sedendosi sul bordo del letto. Si sistema gli occhiali sul naso.

Ho sempre pensato che l'unico uomo in grado si fare il pediatra sia mio padre, è un uomo gentile e premuroso, spesso sembra emotivamente più debole della mamma che è una dura. Qualche volta mi ha raccontato il giorno in cui mi ha trovata, era lì di passaggio per controllare tutti i bambini che erano stati adottati in quella zona. Lui e un assistente sociale sono entrati di forza nella casa. Trovandosi di fronte uno scenario orribile, da quando mi ha vista la prima volta non mi ha più lasciata. Si è preso cura di me come un vero padre.

"Anche se per me lui è il mio solo e unico papà. "

Poi ha deciso di adottarmi perché lui e la mamma non potevano avere figli. Beh così dicevano i medici...ora aspetta un bimbo di sei mesi.

<<Tutto bene tesoro?>> Mi chiede. Mi fa sempre questa domanda quando capisce che qualcosa non va. Sospiro forte.

<<Come hai fatto a capire che la mamma era la donna con cui volevi stare?>> Gli chiedo mentre giocherello con l'ammasso di ricci di Teddy. Sorride a qualche ricordo.

<<Non ne ho idea. Semplicemente lo sentivo dentro al mio cuore. È una cosa stupida da dire?>> Mi chiede un pò in imbarazzo.

<<No papà, è una cosa bella...>> Faccio un mezzo sorriso.

<<Problemi con Kevin? >> Domanda. Teddy nel frattempo e scappato via a giocare e mio padre si è avvicinato di più a me.

<<Abbiamo litigato. >> Fa una smorfia.

<<Perché? >> "Che curiosone!"

<<Credo di essere troppo gelosa, e questo influisce sulla fiducia che provo nei suoi confronti. >>

Solo ora mi rendo conto, Kevin ha fatto la cosa giusta parlandomi di Tanya e io cosa ho fatto? Gli ho fatto credere che non mi fido di lui. Che stupida!

<<Anche io ero geloso di tua madre. Persino quando andava all'università non volevo che parlasse con gli altri ragazzi. Sai una cosa...>> Si sdraia di fianco a me. <<Ho quasi rischiato di perderla. Avevo il cuore a pezzi...ma poi le ho chiesto di sposarmi e lei ha detto di si...e da allora ho capito che mi amava.>> Ogni volta che mi racconta di come lui e la mamma si sono conosciuti mi si riempie il cuore di gioia.

Lui aveva avuto un incidente e si era ferito gravemente ad un braccio, mentre mia madre lavorava come infermiera in un ospedale lì vicino. Mentre lei lo medicava lui, senza neanche sapere il suo nome, le chiese un bacio perché aveva paura di morire. Beh mia madre gli diede un ceffone e gli disse che non ferito così gravemente da perdere la vita. Da allora lui non l'ha più mollata. Si intrufolò al matrimonio combinato dai genitori di lei, contro la sua volonta, e la rapì portandosela a casa. Fino ad arrivare ad oggi con due figli e uno in arrivo.

<<Papà...>> Mi accarezza dolcemente la testa come faceva quando ero piccola. <<Credo di essermi innamorata. >>

Ecco l'ho detto, non al diretto interessato questo è vero, ma l'ho detto.

"Cavoli io non riesco a stare senza di lui."

<<Me ne sono accorto dal giorno in cui ti sei picchiata con quella ragazza. Da come ti stava vicino e ti stringeva la mano. È per lui che lo hai fatto vero?>> Mi domanda. "Che uomo saggio...ma come fa a sapere sempre tutto?"

<<Forse...>> Dico, non voglio ricordare quel giorno. Non riesco a credere di averlo fatto davvero.

<<Se posso darti un consiglio bimba è che la cosa più importante in una relazione è parlare. Dire quello che si prova, quello che si pensa e quello che si desidera. Non devi costringere Kevin a fare o non fare qualcosa. In questo modo lui si sentirà in trappola e finirà per odiati. E tu non vuoi questo vero?>>

"Il mio papà, sa sempre la cosa giusta da dire."

<<No, non voglio perderlo.>> Gli sussurro.

<<Allora vestiti e dimostragli quello che provi.>> Mi stringe un pò.

Restiamo ancora qualche minuto a chiacchierare, poi si alza e si dirige alla porta.

<<Al, se lui ti facesse del male...>> Lo interrompo.

<<Sarai il primo a saperlo. Ma sappi che Kevin non mi farà mai del male.>> Mi lancia un ultimo sorriso ed esce dalla stanza.

Parlare...dirgli quello provo, i sentimenti che sento per lui. Ho sbagliato a chiedergli di non vedere Tanya, so che non mi farà del male e so di potermi fidare ciecamente.

Devo solo trovare le parole giuste da dire.

"Kevin, perdonami se ti ho detto quelle cose. So che provi dei sentimenti per me e so che senza di te io non sarie niente. Lo so che chiederti di amarmi sia una cosa importante e se hai bisogno di tempo io aspetterò.  Ma desidero essere la tua ragazza e spero con tutto il mio cuore che anche per te sia lo stesso. Vorrei poterti amare e vorrei avere il tuo amore."

Salve ♡♥♡♥♡

Ecco a voi il capitolo (lo ammetto per ora è uno dei miei preferiti)

Spero che sia sufficientemente dolce per voi, ho dovuto mangiare un sacco di biscotti al cioccolato per scrivere ogni singola parola...

A parte gli scherzi...spero tanto che vi piaccia

Ditemi cosa ne pensate ♡♥

Alla prossima
Un bacio ♡♥♡♥♡♥

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