Cap69 La famiglia che si allarga :)

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Kevin ♡

Forse, e solo forse, la felicità va conquistata con il tempo, con la sofferenza,  il sudore e la paura di perdere tutto da un momento all'altro.

Eppure sono giunto fin qui e credo di essere davvero felice.

"È possibile? "

Io credo di si.

Dopo tutte le cose brutte e belle che io e la mia piccola abbiamo passato è giusto essere un pò felici.

Alex fa avanti e indietro per tutta la casa, questi giorni li stiamo passando a dormire, mangiare e poltrire sul divano.

E fare l'amore. Amore, amore e ancora amore.

"Cazzo, credo di non poter più vivere senza fare l'amore con lri. È una droga, un'ossessione...è la mia aria. Il mio ossigeno, l'unica cosa che mi tiene in vita."

<< Daiiiiii, sbrigati che è tardi! >> Afferma la mia ragazza già perfettamente vestita.

Sono appena uscito dalla doccia e resto, come ogni volta, imbambolato a guardarla.

<< Vieni qui! >> Le dico afferrandole il braccio delicamente e facendola sbattere contro al mio petto.

Le afferro il labbro con i denti e la sento gemere, ma non per il dolore...

Mi afferra i capelli e mi spinge con un solo movimento di bacino ( direi molto, molto ma molto sexy ) sul letto e mi sale a cavalcioni.

Mi afferra i polsi con entrambe le mani e me li porta sulla testa, imitando il gesto che faccio sempre con lei.

"È giusto che anche lei, qualche volta, prenda il comando. "

<< Mi stia bene a sentire mr Anderson... >> Sussurra ad un centimetro dalla mia bocca.

<< Non osare farmi fare tardi. Altrimenti puoi dimenticarti la mia micetta per ben due settimane! >> Afferma mordendosi il labbro.

"Il comando...credo che questa sia l'ultima volta! "

<< È una minaccia? >> Chiedo alzando il bacino per farle sentire la mia maledetta erezione.

<< Chiamala come ti pare. Ma dobbiamo andare a cena dai tuoi genitori e neanche la più sublime delle tue erezione può farmi fare tardi! >> Parla decisa.

<< Sublime? >> Dico con un sorriso divertito e malizioso allo stesso tempo.

<< Muoviti! >> Mi afferra il labbro e tira forte.

<< Agli ordini capo! >> Dico.

Le sorride dolcemente.

<< Ti amo cioccolatino. >> Dice quasi in un sussurro impercettibile, prima di scendere dal letto e uscire dalla stanza.

"Farò tutto ciò che è in mio potere per renderla felice. "

Alex ♥

È cambiato,  ora è tutto diverso.

Anche i suoi occhi.

Non sono più spenti, preoccuparti o arrabbiati, sono felici.

Anche i suoi occhi sorridono.

E forse è giunto il momento di essere felici, di vivere la nostra storia come abbiamo progettato.

Andare a cena a casa dei genitori di Kevin è un passo importante, qualcuno forse si sarebbe tirato indietro, avrebbe deciso che perdonare sia un regalo troppo grande per qualcuno che ci ha fatto del male.

Ma io, così come Kev, non la penso così.

Tutti sbagliamo nella vita, chi più chi meno, ma tutti prima o poi commettiamo degli errori, e l'unica cosa che può salvare la nostra anima da questi maledetti errori, è il perdono. Solo il perdono.

Io non porto rancore, verso nessuno, neanche verso Tanya, o verso i miei veri genitori,  forse anche loro meritano perdono, forse Tanya ha sempre avuto paura della solitudine e ha cercato di tenersi Kevin, l'unica persona che le abbia mai voluto bene.

Ma questo è passato, ora voglio pensare al presente, e al futuro.

<< Pronto! Sono bello? >> Mi domanda Kevin sorridendo come un idiota.

<< No! >> Dico sorridendo.

<< Ah no? Ora ti faccio vedere io... >> Mi afferra da dietro e inizia a farmi il solletico.

<< Noo, fermo, fermo. Mi scompigli i capelli. >> Urlo.

Finalmente si decide a lasciarmi andare.

<< Sono bello? >> Mi ripete la domanda.

<< Il più bello, sexy, dolce, premuroso e dotato del mondo! >> Gli dico.

<< Dotato? >> Dice alzando un sopracciglio. << Non credo che tu ne abbia visti molti. >> Afferma con un sorriso compiaciuto.

"Lui è l'unico ragazzo con cui sia stato in vita mia! E mi basta...non voglio certo essere come tante di qirlle ragazze che ne hanno viste a migliaia. "

<< Beh... >> Dico prendendogli il viso tra le mani.

<< Hai ragione, ma sai tra le amiche parliamo, e in base ai miei calcoli e alle loro dicerie tu hai il record. >> Gli dico stampandogli un bacio sulle labbra.

<< Oh... >> Ha una faccia sorpresa.

" Che scemino, crede ad ogni parola che gli dico. "

<< Parli del mio cazzo con le tue amiche? >> Afferma scioccato.

Nascondo il sorriso, che minaccia di spuntare sulle mie labbra, con la mano.

<< Modera il linguaggio. E andiamo. >> Così dicendo esco dalla porta mentre lo sento borbottare qualcosa del tipo.

<< Beh...almeno ho il recordo. >>

" Aah, gli uomini e il loro ego...pfff"

Kevin ♡

Entrati in casa si sente un profumo delizioso.

Mia madre ha preparato il tacchino, la sua specialità.

Lo ammetto, mia madre è una grande cuoca, ma da quando ho scoperto la cucina di Alex sono diventato geloso e difficile da accontentare.

" I suo piatti sono straordinari. "

Ma questo mia madre non lo sa e non deve saperlo.

Mio padre è intento ad apparecchiare, è la prima volta nella mia vita che lo vedo in veste di casalingo.

Prima lavorava come pompiere e lo vedevo raramente, poi quando l'alcol si è fatto strada nella sua vita e nel suo corpo, non ho più quasi avuto niente a cha fare con lui.

Ma oggi, oggi sembra un uomo rispettabile che mette in primo piano il bene della sua famiglia.

<< Salve signor Anderson. >> Afferma la mia ragazza andando in contro a mio padre.

<< Oh ciao cara. >> Saluta lui ricambiando l'abbraccio di Alex.

Mia madre mi stritola in un abbraccio esageratamente forte, quasi mi soffoca.

<< Lizzy non me lo stritolare tutto, non posso vivere senza di lui. >> Dice Alex sorridendo, notando la mia faccia sofferente.

<< Oh cara è meglio stare da sole.. >> Afferma mia madre alzando gli occhi al cielo.

Al sorride timidamente e mio padre borbotta qualcosa guardandomi.

Mia madre entra in cucina e la seguo lasciando mio padre e Alex a chiachierare.

Ripenso all'ultima volta che l'ho lasciata con lui, il ricordo mi fa bloccare per un secondo, come vorrei vorrei cancellare tutto il male che ho fatto ad Alex.

Come vorrei che non sia mai successo.

<< Kevin, tutto bene? >> La piccola mano di Alex mi sfiora delicatamente riportandomi al presente, si è allontanata da mio padre che è intento a capire come sistemare le posate.

<< Si... >> Le dico con un mezzo sorriso.

<< Tuo padre sembra molto felice. >> Sussurra avvicinandosi di più a me.

La stringo con un braccio e lei mi stampa un bacio sulla guancia.

<< Si è felice. >> Le sussurro.

<< E tu, lo sei? Sei felice? >> Il verde dei suoi occhi si fa più intenso.

Non bastano i baci, le carezze o le coccole, ha bisogno di sentire le parole che escono dalla mia bocca.

<< Perché me lo chiedi? >> Le domando.

Abbasso lo sguardo come se si sentisse a disagio, le sue guance diventano rosee e si morde il labbro.

<< Sono felice se lo sei tu! >> Affermo sincero.

<< Io lo sono... >> Dice. << Io lo sono e anche tanto... >>

<< Anche io piccolina. >> Sussurro avvicinandomi alle sue labbra.

Con le dita le prendo il mento portando la sua bocca alla mia in un bacio delicato.

Il suo profumo mi fa sentire al settimo cielo.

Sento il suo sapore dolce e delicato sulla lingua, come se fosse un frutto maturo e succoso, pronto per essere gustato.

<< Mmh...non riuscite a stare un secondo senza baciarvi??!?! >> Afferma mia madre cantinelando.

Alex arrossisce e io la stringo più forte.

<< Lizzy, smettila che metti Alex in imbarazzo. >> Dice mio padre e poi chiama le mie sorelle per farle scendere per pranzare.

Welby e Astrid si avvicinano subito ad Alex per salutare e chiachierare su cose da donne, quando la portano lontano da me, la mia piccola mi guarda quasi con disperazione.

<< È bellissima. >> Dice mio ladre avvicinandomi a me nervosamente.

<< Si, sono innamorato di lei. Follemente...mi semto come... >> Mio padre mi interrompe.

<< Come se non potessi vivere senza di lei? >>Domanda con un sorriso divertito.

<< Già. >> Affermo sorridendo come un idiota.

<< Sono felice per te, figliolo. Lei ti ama, si vede dai suoi occhi, da come non smette di fissarti. Sembra una ragazza davvero innamorata. >> Sorride e mi guarda sorridendo.

È passato così tanto tempo da quando non mi sentivo più come in una vera famiglia.

" Oggi è il momento giusto per ricominciare!  "

Alex ♥

Welby e Astrid parlano da più di un'ora, dopo il primo argomento ho smesso di ascoltare, sono troppo occupata a guardare Kevin e il Patrick chiacchierare.

Qualcuno suona al campanello e una delle ragazze va ad aprire.

Sharpey, il marito Luke e il figlioletto di sei anni Toby entrano in casa sorridendo.

Dopo saluti, abbracci e chi più ne ha più ne metta,  finalmente ci sediamo a tavola.

"Non mi ero resa conto di quanto avessi fame."

<< Vieni qui! >> Afferma Kevin prendendomi la mano per farmi sedere di fianco a lui.

<< Mi sei mancata. >> Mi sussurra con le labbra sulla mia guancia.

<< Anche tu. >> Gli dico girandomi per appoggiare le mie labbra sulle sue senza un vero e proprio bacio.

<< Ciao... >> Toby il bambino di Sharpey si avvina a me con un sorrisetto dolce sul viso e un pò timidamente mi porge la manina.

<< Ciao piccolino. >> Gli dico stringendo delicatamente la sua mano.

Lui sorride.

" Com'è dolce! "

Ha i capelli color oro e gli occhi di un azzurro acceso, indossa una maglietta blu e i pantaloncini un pò più chiari. Sembra un bimbo uscito da una pubblicità.

<< Ti va di venire in braccio a me? >> Gli chiedo dolcemente.

Beh, non se lo fa ripetere una seconda volata che si precipita tra le mie braccia.

Kev mi guarda con insistenza, chissà a cosa starà pensando.

Spesso mi soffermo ad immaginare lui nelle vesti di padre, è sono certa che sa perfettamente come prendersi curo di un bambino.

Sarebbe un padre straordinario.

Il cellulare di Kevin prende a squillare, mentre io faccio conoscenza con il piccolo Toby.

<< Pronto... >> Afferma Kevin aggrottando la fronte.

<< Ehm non lo so, forse lo ha spento...aspetti signor Smith che chiedo... >> Dice mettendo la mano sul cellulare.

"Mio padre? "

<< Al... >> Dice Kevin rivolgendosi a me. << Hai il cellulare spento? >> Domanda.

<< No, ho attivato il silenzioso. >> Dico prendendo il cellulare, guardo e ci sono quasi dieci chiamate di mio padre.

<< Signor Smith...ha il silenzioso! È successo qualcosa?  >> Chiede Kev a mio padre.

Sento il cuore fermarsi quando la frknte di Kevin si aggrotta.

<< Arriviamo immediatamente!  >> Dice e stacca la chiamata.

<< Kevin che succede? >> Gli chiedo mentre lui già è in piedi.

<< Parla Kev, mi stai mettendo paura. >> Dico quasi senza respiro.

<< No, piccola sta tranquilla. Tua madre sta per partorire! >> Così dicendo mi afferra la mano e in un attimo siamo in macchina.

"Oddio, il mio fratellino sta per nascere..."

Salve ragazze...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto...
Ho letto i commenti e ho visto che non siete molto entusiasta all'idea che il libro stia per finire...
Volevo solo informarmi che ci sarà il continuo...
Non finisce qui...
=) =) =) =)
♥♡♥♡♥
La vostra Lina ♡♥♡♥

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