Cap7 A nozze... XD

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Kevin ⊙.⊙

Vado su e giù dalle sei di stamattina, sono già esausto...e guarda un pò che ore sono...appena le otto. Certo il professore mi aveva avvisato che c'era da lavorare, ma non aveva specificato che i clienti volevano immortalare ogni singolo istante della giornata. Quindi sono stato costretto a fare su e giù per l'intero hotel cambiando stanza per fotografare il momento in cui si sono cambiati lo sposo, suo padre e i testimoni. "Si lo ammetto è al quanto imbarazzante...!"

Io ed Alex siamo venuti insieme stamattina, da quando abbiamo cominciato a sentirci via sms sembra che il nostro rapporto (se così lo si può definire) sia cambiato. Ci sentiamo in continuazione a scuola pranziamo insieme e quello che è successo ormai è dimenticato. Ho pensato tanto in questi giorni. "Sono deciso a conquistarla senza fretta...primo passo essere buoni amici!" Ne sono più che certo che non sarà semplice, ma questo non mi ferma.

Ho visto Al solo stamattina poi la madre della sposa l'ha portata via da me per scattare le foto alla sposa e alle damigelle." Speravo che oggi saremmo stati insieme invece mi ritrovo da solo con un mucchio di uomini in mutande".

Lo sposo si chiama Din o Den...beh non ricordo!. L'unica cosa che ricordo è il numero di bicchieri di champagne che ha bevuto...sembra nervoso...molto nervoso. Ma per fortuna ci sono i suoi amici che gli stanno sollevando il morale con qualche drink. Non voglio immaginare come quest'uomo arrivi all'altare. Sempre se ci arrivi.

<< Hey amico... >> mi chiama uno dei testimoni << ...vuoi anche tu un goccetto? Vodka, martini...tutto qiello che vuoi. >> Mi indica i drink e sorride.

<< No grazie, oppure dovrai chiamare qualcun'altro per le fotografie. E poi già mi avete fatto fare tre brindisi. >> Dico, e tutti scoppiamo a ridere. Beh a dire il vero non c'è molto da ridere sono quasi brillo mi hanno rifilato tre o quattro bicchieri di non so cosa e sono anche a digiuno.

<< Vi dispiace se vado a prendere una boccata d'aria? >> Chiedo, ho bisogno di riprendermi e di sentire Alex.

<< Vai pure non preoccuparti. >> Mi dice lo sposo...Ma come cavolo si chiama!?!?.

Mi dileguo immediatamente e vado nel bellissimo parco dove stanno avvenendo gli ultimi preparativi. Fiori e nasti di colore rosa e bianchi sono da ogni parte, se non fosse per il rosa sarebbe tutto perfetto. È una festa di gran lusso con un sacco di invitati, tutta gente ricca.

Scrivo un messaggio ad Al.

~Ti va di scambiarci posto. Tu fotografi questi in mutande e io mi occupo delle signorine? :) ~ "Non la lascerei mai con questi in mutande...sono geloso!!!"

~Oh si ti prego! La sposa sta diventando insostenibile, è diventata isterica e urla come una matta. In più non fanno altro che bere. Finirà per arrivare all'altare ubriaca. -.-~ Leggo il suo messaggio e sorrido tra me e me.

~Non pensarci neanche, sono geloso :) .Anche tu hai bevuto?~ Sperando che almeno abbia mangiato qualcosa.

~Geloso? O.o Comunque si, mi hanno costretto, non ho mangiato niente e già sento l'alcol alla testa e una morsa allo stomaco. :(~ "Oh no...Kevin pensa...cosa le potrei portare?"

~Dove sei?~ Le chiedo mentre mi dirigo in cucina.

~Sto scendendo in giardino.Tu?~

~Vediamoci vicino al mucchio di rose rosse che la sposa ha scartato, sono dietro l'hotel. Fa in fretta.~ Digito velocente il messaggio.

<< Mi scusi chef... >> Mi rivolgo al cuoco dell'hotel.

<< Dimmi figliolo. >> Sono un pò imbarazzato..."Ma per Alex...Questo e altro...."

<< Ecco...la mia ragazza non ha fattocolazione e ora ha bevuto un bel pò di champagne. Potrebbe darmi qualcosa da mangiare, sa noi siamo i fotografi e non vorrei che si ubriacasse. >> Dico grattandomi la testa. "La mia ragazza? Ma da dove mi è uscito! "

<< Certo ragazzo, prendi quello che vuoi, scommetto che anche a te i testimoni hanno dato da bere, vero? >> Mi chiede gentilmente, poi mi offre un piatto in cui mette un sacco di pasticcini e un altro pieno di tartine.

<< Già, mi sento quasi un pò brillo. >> Dico con un sorriso. << Grazie mille. >>

<< Di niente, se hai bisogno di altro oer te e per la tua donzella vieni pure da me. >> Faccio un cenno con la mano che lui ricambia ed esco dalla cucina.

~Dove sei finito?♥~ "Quanto adoro i suoi cuoricini. "

Non rispondo al messaggio, la vedo da lontano. È di spalle rivolta verso il piccolo laghetto, indossa un vestitino azzurro chiaro, ha i capelli sciolti che le ricadono lungho la schiena. Le arrivano fin sotto al sedere..."Peccato." In questo modo non si vedono tutte le sue adorabili curve. Ha le sue solite scarpette però stavolta di colore blu." È bellissima...è bellissima."

Sono dietro di lei, ma non si è accorta della mia presenza e continua a digitare qualcosa sul suo telefono.

<< Sono dietro di te... >> Le sussurro dolcemente in un orecchio. Alex si gira di scatto e ci ritroviamo faccia a faccia...ci distanzia solo la mia altezza. Non ha neanche un pò di trucco, ma le sue guance sono rosee e le sue labbra quasi rosse. "La mia ragazza!" Ripenso a quello che ho detto prima..."Mia."

<< Kevin mi hai spaventata, dov'eri finito? >> Mi chiede abbassando lo sguardo e arrossendo.

<< Sono amdato a prenderti questo... >> Dico sorridendo << Non potevo certo la mia collega in preda alla fame. >> Mi guarda negli occhi e sorride...ma riesco a leggere altro.

<< Grazie, ma non dovevi preoccuparti. >> Mi dice in un sussurro. Mi abbasso verso di lei e le stampo un bacio sulla guancia. Arrossisce ancora di più e riesco a sentire la sua pelle calda vicino alle mie labbra. La guardo negli occhi.

<< E questo che significa? >> Mi chiede guardandomi dolcemente ma un pò confusa.

<< Niente. >> Dico con un sorriso. Invece per me significa tanto.

"Un piccolo bacio pieno di promesse..."

Alex ♡.♡

"Ooohhh...odio quando fa così, mi mette a disagio. " Kevin mi ha appena dato un bacio sulla guancia e mi ha portato delle cose da mangiare. È così dolce che sto per avere un overdose di zuccheri.

È vestito molto elegante in confronto a come si veste di solito con le sue t-shirt attillate e i suoi jeans stretti. Ha una camicia nera che gli fascia il corpo magnificamente, porta una giacca grigio chiaro e un paio di pantaloni di una tonalità più scura e le scarpe abbinate alla giacca. Ha i capelli tirati indieto con un elastico. "Le preferisco quando li ha sciolti e i suoi ricci gli ricadono leggeri sul viso..."Arrossisco solo al pensiero dei suoi capelli che mi solleticano il collo...!

<< A cosa stai pensando? >> Mi chiede il bellissimo ragazzo accanto a me.

Siamo seduti su una panchina circondata da rose rosse, la sposa le ha scartate perché erano troppo appariscenti e non si abbinavano alla tonalità di rosa che aveva scelto. Io invece le trovo bellissime. Sono tutte così perfette.

<< Hai visto come sono belle queste rose... >> Dico fissando i fiori. << ...ogni loro petalo è perfetto, peccato he la sposa le abbia scartate. >>

<< Anche le rose hanno dei difetti, on esiste la perfezione lo sai? >> Guardo Kevin negli occhi.

"A cosa si sta riferendo?" Prende una delle rose e me la porge.

<< Se guardi attentamente vedi che pur essendo così belle le lore spiene spine le rendono così brutte, o meglio diverse da come gli altri le immaginano. >> Continua.

<< ...allora tutti preferiscono raccogliere fiori più brutti, ma che in fondo brutti non sono, ma che sono in sintonia o che rispecchiano le caratteristiche che la gemte vuole. >> Ora il suo sguardo è rivolto al piccolo laghetto che abbiamo di fronte.Sembra serio.

Si sta riferendo a noi.

<< Io non la penso così... >> Dico.

<< A no? E come la pensi? >> Mi chiede alzando un sopracciglio.

<< E se le spine fossero solo una sorta di muro per difendersi, è proprio questo che le rende perfette. Gli altri fiori si lasciano cogliere senza neanche provare a lottare, si arrendono al loro destino. Mentre le rose no, si è pur veroche riesci sempre a strappare il fiore dalla pianta, ma la maggior parte dei casi una delle loro spine ti punge. E questo le rende più forti. Ed è proprio quella forza e la lora bellezza che rappresentano la loro perfezione. >> Dico prendendo un altro pasticcino e abbozzando un sorriso.

<< Cosa sei tu, un fiore come tutti gli altri o una rosa? >> Mi chiede Kevin. I suoi occhi nei miei.

<< Io non sono niente... >> Gli dico quasi sussurando. "O forse non sono nessuno."

Kevin si avvicina ancora di più a me. Mi prende il mento tra le dita della sua mano costringendomi a guardarlo negli occhi.

<< Che cosa mi nascondi? >> Mi chiede. I suoi occhi guardano ogni centimetro del mio viso. Non so che cosa rispondere...non solo ho paura a confidarmi con lui, ma ora che la sua pelle e a contatto con la mia ho brividi per tutto il corpo. E a un centimetro dal mio viso...

<< Non ti becerò, chiariamoci non perché non voglia, ma perché è ancora presto. Voglio conoscere ogni tuo aspetto, tutti i tuoi segreti... >>

<< Non si può sapere tutto nella vita. >> Lo interrompo.

<< E se non volessi raccontarti di me? >> Gli chiedo.Mi guarda con un mezzo sorriso.

<< Ciliegio in fiore. >> Mi dice staccandosi da me e addentando una tartina.

<< Cosa? >> "Aspetta...sono un pò confusa!" Ride e mi guarda di nuovo negli occhi.

<< Sei paragonabile ad un ciliegio in fiore. >>

<< Perché? >> Gli chiedo curiosa.

<< Quante domande...! >> Dice arricciando il naso.

<< Dai... >> Lo punzecchio con un dito.

<< In cina il ciliegio in fiore significa bellezza femminile e amore. Credo che ti descriva alla oerfezione. >> Mi dice come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Alzo un sopracciglio..."Ma è forse impazzito?"

<< Oh, beh...evidentemente non mi conosci affatto, primo perché la bellezza non ha niente a che fare con me... >> Gli dico abbassando gli occhi. << Secondo, io non ho idea di cosa sia l'amore. >> Mi stringo le mani al petto,"Amore...!" Mi giro verso di lui e vedo qualcosa di strano nel suo sguardo. Kevin sembra quasi intento a leggere dentro di me e questo mi terrorizza a morte.

<< Perché pensi questo di te? >> Mi chiede dolcemente. Lo guardo negli occhi.

<< Come ho detto, non si può sapere tutto nella vita... >> Gli sorrido dolcemente.

<< Alexandria vieni... >> Sento la madre della sposa che mi chiama. Mi alzo.

<< Ora vado, ci vediamo alla cerimonia. >> Kevin si alza a sua volta mi prende la mano e mi tira verso di lui, le sue mani stringono i miei fianchi.

<< Imparerai a fidarti di me, come io imparerò a fidarmi di te... >> I nostri visi cosi vicini, i nostri sguardi così intensi. << ... se abbiamo paura l'uno dell'altro non potrà mai succedere niente. >> Con questo mi da un bacio sulla guancia. Non gli rispondo.

<< Ora va, a dopo... >> Mi lascia e si dirige di nuovo verso l'hotel.

"Fiducia." Coma ha fatto a capire che io ho bisogno di sentirmi al sicuro, di potermi fidare di lui.

Sono confusa e preoccupata. E se andasse tutto storto e se fosse sbagliato amare...? "Amarlo."

Kevin ♡

Non so se ho sbagliato o se ho fatto bene. So soltanto che anche lei ,come me , ha paura. "Cazzo! Mi sto imbattendo in qualcosa che è molto più grande di me...di noi."

Se solo lei parlasse con me, se solo la gente non vedesse le nostre differenze sarebbe tutto così semplice. "Maledizione...!" Come faccio a farle capire che può fidarsi di me.

<< Hey, tutto bene? >> Mi chiede lo sposo. Siamo ancora in camera e ho scattato altre foto con la famiglia e gli amici. Sono tutti fuori e tra mezz'ora inizia la cerimonia.

<< Dovrei essere io a chiederlo a te. Sei tu che stai per fare il grande passo. >> Rispondo sorridendo.

<< Beh, io la mia ragazza già l'ho conquistata e sto per sposarmi, invece tu hai qualche problema con la tua lei. Non è così? >> Mi chiede con un mezzo sorriso stampato in faccia.

<< Si vede tanto? >> Chiedo.

<< Giusto un pò... >> Dice << Chi è lei? >>

<< La mia collega, la ragazza che è venuta con me per scattare le foto. Si chiama Alex. >> Dico sedendomi. "Sono dispedato."

<< Qual'è il problema? Vediamo senposso aiutarti. >> Lo guardo come se fosse la mia unica ancora di salvezza.

<< È timida, chiusa, testarda...cerco in tutti i modi di capire quello che vuole. Di provare a parlare per conoscerci meglio. Ma l'unica sua risposta è arrossire e abbassare lo sguardo. Lo so che forse è difficile, sono pur sempre un ragazzo di colore e lei è bianca, ma ce la sto mettendo tutta. Ma niente non riesco a comprenderla. Cazzo sono disperato. >> Dico tutto d'un fiato. "Ti prego aiutami!"

<< Aspetta, credi che il problema sianil colore della pelle... Oh ti prego ragazzo... >> Din o Den o come cavolo si chiama comincia a ridere, come se gli avessi detto una barzelletta.

<< Che vuoi dire? >> Gli chiedo un pò confuso. << È ovvio che sia per questo... >>

<< Ah, allora amico non sai un cavolo di donne. >> Fa un respiro profondo.

<< Ho corteggiato Anna dal primo giorno che l'ho vista, ero sicuro di me, pensavo che l'avrei conquistata in un giorno o du. Invece non ci sono riuscito. Anzi più volte mi ha rifiutato. Ci avevo quasi rinunciato, e dopo una settimana che non mi facevo più sentire lei è venuta a casa mia. >>

Sono sbalordito e stata lei che è andato da lui?

<< Vuoi sapere cosa mi disse? >> Mi chiede lo sposo.

<< Si... >> Gli rispondo curioso.

<< Che ero un vigliacco e che aveva fatto bene a non uscire con me. >> Rimango incredulo alle sue parole. "Come è possibile che ora si sposano??"

<< Scommetto ti starai chiedendo com'è possibile che ora ci sposiamo... >> Faccio un cenno di si con la testa. << Perché mi ha aperto gli occhi, Anna voleva accettare il mio invito fin da subito 0ma non l'ha fatto perché voleva vedere quanto avrei lottato pur di stare con lei...aveva bisogno di certezze di essere al sicuro...di fiducia. Capisci cosa intendo? >> Ora capisco tutto, non ha paura di me...ha paura di quello che può succedere.

<< Devo farle capire che io non voglio farle del male, che può fidarsi di me. Non è così? >>

<< È proprio questo il punto su cui lavorare. >> Qualcuno bussa alla porta.

<< È il momento . >> Dico << ...in bocca al lupo e fatti valere. >> Do una pacca sulla spalla al futuro marito.

<< Grazie... >> Risponde << È peggio che andare in guerra. >> Ridiamo entrambi e ci dirigiamo nella stanza dove avverrà la cerimonia.

Io e Al immortaliamo ogni momento importante. Lo scambio degli anelli, il bacio finale, il lancio del riso...cercando di scattare le foto in modo perfetto.

Alex si muove bene, è concentrata e ogni tanto ci scambiamo occhiate per fotografare lo stesso momento però in diverse prospettive.

È iniziato da un pò il pranzo e hanno cominciato a portare i primi piatti.Gli sposi hanno insistito e hanno voluto che ci fermassimo anche noi a mangiare e festeggiare con loro. Quindi ogni tanto facciamo una pausa. Al è perfettamente a suo agio anche se ci sono solo persono di colore.

<< È una bella cerimonia. Che ne dici? >> Le dico mentre infilo in bocca in pò di insilata di mare..."È squisita".

<< Si è molto bella. >> Dice gurdandomi e ridendo.

<< Perché ridi? >> Le chiedo con un sopracciglio alzato.

<< Niente. >> Risponde, poi nasconde il suo sorrisino dietro la mano. Continuo ad ingozzarmi..."Cavolo è proprio buono."

<< Sei buffo. >> Mi giro di scatto e la guardo, sta ridendo come una matta." Fa quasi ridere anche me."

<< Cosa? Mi hanno chiamato in tutti i modi possibili, ma buffo mai... >> Dico stringendo gli occhi in una fessura ma sto sorridendo. << ...sai che sarai punita per questo. >> Continua a ridere, anche se spalanca leggermente gli occhi dopo che le ho detto questo.

<< Mi farò perdonare allora. >> Dice e mi stampa un bacio delicato sulla mia guancia.

"Ho il cuore che mi batte così forte che temo un infarto...sono pazzo....si! Pazzo di lei!!!"

<< Non trovi che David e Anna siano perfetti insieme?...sembrano così follemente innamorati. >> "David? Ooh lo sposo."

<< Si >> Rispondo. << Sono ehm...carini! >> Dico continuando a mangiare.

<< Carini? >> Al alza un sopracciglio e continua a ridere. Alzo gli occhi al cielo.

<< Smettila di prendermi in giro miss pugile. >> Dico con un mezzo sorriso. Lei mi guarda con finto stupore.

<< Me la pagherai... >> Dice stringendo gli occhi a una fessura. << Mr cioccolatino. >> Sorride di nuovo, prende la sua macchina fotografica e si rimette a lavoro.

La serata passa in fretta è quasi mezzanotte e gli sposi ci hanno detto che possiamo andare finalmente a dormire. Sono stati gentilissimi perché ci hanno dato la disponibilità di dormire in hotel per non viaggiare in macchina così tardi. Io e Al abbiamo una stanza ciascuno.

"Un momento ma Alex dov'è finita?" È un pò che le mando messaggi ma non risponde.

Giro per il giardino senza trovare tracce di lei. Il cuore inizia a martellare. Ma dove cavolo è andata? E se le fosse successo qualcosa?

All'improvviso mi blocco e faccio un sospiro di sollievo. È nella reception, su una poltrona che dorme tranquilla. Ha le ginocchia al petto ed è accoccolata allo schienale. " È così dolce."

Mi avvicino a lei e le accarezzo delicatamente la guancia con le dita.

<< Mmmhh... >> È l'unica risposta che ricevo. Non mi resta altro che portarla a dormire.

La prendo tra le mie braccia e lei mette

la testa nell'incavo del mio collo. Riesco a sentire il suo profumo. "È dolce, proprio come l'ultima volta che le sono stato così vicino."

Strofina il naso vicono al mio collo provocandomi delle strane sensazione.

<< Ti voglio bene cioccolatino. Ti voglio bene. >> Mi sussurra. È completamente immersa nel sonno.

La sistemo a letto e le do un bacio sulla guancia. Esco dalla sua stanza e vado nella mia.

Mi metto sul balcone e noto la bellissima vista della città, scatto una foto, e poi mi metto a pensare. A oggi, a quello che è successo, ai messaggi e ai suoi baci sulla mia guancia.

<< Anche io ti voglio bene. >> Sussurro tra me e me.

Sto sorridendo come un idiota. Provo così tante sensazione che non ci capisco niente e come se la mia testa stesse per scoppiare. È se fosse amore? E se fosse solo attrazione? Maledizione cosa cavolo provo per lei. Non lo so.

Ma in fondo non so neanche cosa significhi amare? Ho paura che queste sensazioni lei non le provi e che possa rifiutarmi proprio come ha fatto con il bacio.Ho paura che l'essere così diversi sia un grande ostacolo che non mi permetta di amare...che non mi dia la possibilità di "Amarla."

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