Cap6 Un messaggio, un lavoro...un nuovo inizio :)

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Kevin ♡

" Mi dispiace...mi dispiace...mi dispiace." Sono da mezz'ora davanti allo specchio del mio bagno e sto cercando di trovare il modo per farmi perdonare da Alex. Mi sono sbagliato credevo che lei provasse attrazione per me, ma evidentemente mi sbagliavo.

"Cazzo non posso fare a meno di pensare al suo respiro sulle mie labbra...ma dovevo sapere se lei vuole ciò che voglio io."

La cosa positiva di tutto questo casino è che abbiamo vinto la gara e le nostre foto sono state esposte e abbiamo ricevuto molti complimenti. "La cosa negativa?" Alex non si è presentata. Non la vedo da quando ci siamo quasi baciati a casa mia. Lunedì e martedì non si è presentata all'accademia, spero che stamattina venga. Non voglio che per colpa mia Al si ritiri da scuola.

Mi vesto di fretta e indosso una maglietta a maniche lunghe nera e dei jeans stretti di colore grigio scuro e le mie solite nike. Faccio colazione velocemente.

<< Hey, hey...dove vai così di fretta? >> Dice mia madre quando sono già alla porta.

<< Sono solo le sette e trenta perché vai così di corsa stamattina. Non mi hai neanche salutata. >> Continua mettendo il broncio.

<< Scusa mamma, ma devo scappare...perché ehm...devo stampare delle foto!>> Dico mentendo. La verità è che spero di vedere Alex. "Non lo ammetterei davanti a nessuno, ma questi giorni mi è mancata."

<< Ooh, è perché non vedi l'ora di rivedere la bella ragazza. Eh? >> Mi chiede con un sorriso malizioso stampato sulle labbra. "Ma come diavolo fa a leggermi nella mente?"

<< No, ho solo da fare. >> Dico indifferente.

<< L'hai invitata a pranzo da noi? Questa domenica ci saranno anche le tue sorelle sarebbe carino portarla qui.>> Dice guardandomi dritto negli occhi, è seria e vuole veramente conoscerla.

<< Non siamo ancora amici e non posso invitarla qui visto che ancora non le ho parlato di papà. >> Rispondo a mia madre.

Non credo che le parlerò, non posso farlo, lei non vorrà mai stare con me. Non sono abbastanza per lei. Non lo sarò mai.

<< Perché? Non ti vergogni della tua famiglia vero Key?>> Mi chiede mia madre triste.

<< No mamma non della mia famiglia, di mio padre, lui la odierebbe. E la farebbe sentire a disagio. E io non voglio.>> Dico prendendo le mie cose.

<< Ma Key... >> La mamma cerca di dire qualcosa ma io la interrompo immediatamente.

<< Ora devo andare, ciao. >> Le do un bacio sulla guancia. << Quando sarà il momento la invitderò qui.Ah un'altra cosa...non chiamarmi più Key!>>Faccio un piccolo sorriso, prendo le mie cose e me ne vado.

Entro nella mia classe e vedo che ci sono tutti, sono le otto, ci ho messo più tempo per arrivare perché sono andato a fare colazione e ho preso anche un tortino al cioccolato per Alex. " Il modo migliore per farmi perdonare. "

Ma lei ancora non è arrivata...ha solo fatto fatto tardi ne sono sicuro.

Le otto e dieci, le otto e un quarto , le otto e trenta...conto ogni singolo minuto ma Al non arriva.

"Cazzo speravo con tutto il cuore che sarebbe venuta".

<< Anderson...vieni qui!>> Sento il professor Miller che mi chiama nel suo ufficio. Speriamo che abbia qualche lavoro per me, sono praticamente al verde. La settimana scorsa quell'ubriacone di mio padre non ha fatto altro che chiedermi soldi per i suoi alcolici. Ho provato a non darglieli ma quando non ha da bere si arrabbia e comincia ad alzare le mani, io so difendermi ma ho paura che possa picchiare mia madre, allora gli do buona parte della mia paga.

Entro nell'ufficio del prof e lo vedo seduto alla sua scrivania e indossa la sua solita giacca di velluto blu.

<< Si professore?>> Dico sedendomi.

<< Ho un lavoro per te ma è di mattina quindi dovrai saltare la scuola. Si tratta di un matrimonio e hanno bisogno di un fotografo, il lavoro è al parco all'angolo della strada non molto distante da qui. Ti consiglio di portare qualcuno che possa aiutarti. Come mi ha detto la madre della sposa ti pagherà profumatamente. >> Il professore mi informa sul lavoro.

<< Va benissimo ci sarò deve solo farmi sapere l'orario. >> Rispondo.

<< Certo. Hai gia pensato a chi vuoi portare con te?>> Chierde. << Potresti chiedere a Smith se vuole venire. Così potrà anche fare pratica.>>

" Oh no...e ore cosa gli dico! "

<< ehm...non lo so, forse è ancora un pò presto. >> Rispondo in modo vano.

<< Non credo, le foto che avete esposto erano straordinarie e ne sono fiero, quindi chiamala e chiedile se vuole venire con te. Per caso sai perché in questi giorni non è venuta? Non sarà successo qualcosa? >> Mi chiedi con uno sguardo sospettoso.

<< No non so perché in questi giorni non sia venuta.>> Dico nervoso. << Più tardi le manderò un messaggio, così le farò sapere se accetta o meno il lavoro con me. >> " Un messaggio?  Ma come mi è saltato in mente? "

<< Otimo fammi sapere, dille di non assentarsi troppo. Ora puoi andare. >> Il prof mi dilegua e china di nuovo la testa sulle sue foto. È da lui che ho imparato tutto ciò che so sulla fotografia. Mi ha sempre insegnato che la fotografia è vita, che quando scatti un foto è un ricordo che non potrai mai cancellare nella tua mente.

" Bene un messaggio e che sarà mai...solo un selice messaggio...Cazzo! Non le ho mai mandato un cavolo di messaggio..."

Cerco di concentrarmi su alcuni appunti ma il mio pensiero va sempre a cosa scrivere ad Alex. Compongo alcuni messaggi ma mi sembrano tutti inadeguati.

<< Kevin tesoroooo... >> Sento Tanya che mi chiama. "E ora questa che vuole?"

<< Cosa c'è?  >> Rispondo un pò nervoso.

<< Stasera c'è una festa da Dolly.  Ci vieni con me? >> Mi chiede con il suo solito sorriso finto. Prima non era cosi, quando l'ho conosciuta era diversa, ma da quando esce con alcune persone è diventata acida e pettegola, l'unica cosa che fa è giudicare la gente.

<< Non posso, ho da fare! >> Rispondo velocemente per liquidarla.

<< E cosa hai da fare? >> Mi chiede insistente.

<< Devo lavorare!  >> Dico. " Meglio per lei che la smetta o finirò per arrabbiarmi".

<< Dopo il lavoro! >> Continua.

<< Ho detto di no Tanya, non insistere.>> Dico un pò troppo ad alta voce facendo girare tutte le teste dei ragazzi verso di noi. Ora la sua espressione è arrabbiata.

<< Kevin,  ma che ti prende? Da quando hai conosciuto quella sgualdrina sei cambiato, non esci con noi, non ti fai ne vedere e ne sentire. Non dirmi che stasera ti vedi con lei...?!?! Stai diventando ridicolo.  Sai benissimo che se la tua famiglia vedesse quella ti caccerebbe di casa. >> Tanya comincia a ridere e cosi la seguono tutti gli altri. Rifletto su quello che ha detto. Il mio sguardo si fa duro e la mia voce roca per la rabbia.

<< Ascoltami bene te lo dirò una volta sola. Prima di tutto Alex non è una sgualdrina, quella lo sarai tu, è una brava ragazza e a differenza è dolce e gentile... >> "Ora non è la mia mente che sta parlando, ma è altro...il mio cuore." << Secondo...non mi importa di quello che pensa la mia famiglia o di quello che pensano i miei amici, io sono libero di fare auello che mi pare, la vita è la mia...> Ora sono incazzato allora decido di uscire a prendere una boccata d'aria. Ma prima di uscire. << Ah, un'altra cosa, lei è molto più bella di te. >> Dico rivolgendomi a Tanya con un mezzo sorriso. "Ora devo scrivere quel fottuto messaggio." Non so che fare, non so se stare con lei sia sbagliato o giusto. Mi sento bene, per la prima volta nella mia vita riesco ad essere me stesso con una persona.

Digito il mio mesaggio.

~Hey :)~ Le scrivo semplicemente e spero con tutto me stesso che mi risponda.

Sono ancora fuori seduto sulla scalinata e ho mandato il messaggio ad Al da soli trenta secondi e ancora non mi ha risposto. Dopo un pò sento il telefono vibrare. Il mio cuore prende a battere velocemente. "Quasi mi tremano le mani."

Apro il suo messaggio. 

~Hey ciao :D~ Mi ha risposto. "Oh guarda, una faccina sorridente...è felice di sentirmi."

" Cavolo! È come se mi avessero tolto un peso...credevo che non mi avrebbe mai più parlato. Lo so è solo un messaggio, ma quel piccolo gesto mi da un pò di speranza...!"

Alex ♥

Sono sdraiata nel letto e ho sentito il telefono vibrare, ho guardato ed era un messaggio di Kevin. "Si Kevin!!!!!" Credevo non mi avrebbe più parlato perché l'ho rifiutato. Ho pensato molto a quello che è successo e , ad essere sincera, credo di aver sbagliato a scappare in quel modo. Il problema è che ho avuto paura, mi terrorizza l'idea di affezionarmi a lui per poi vederlo andare via. Non voglio più sentirmi sola. "Non voglio più soffrire"

Il mio telefono vibra di nuovo. È un altro messaggio di Kevin. Sorrido tra me e me.

~ Credevo non mi avresti risposto. Mi dispiace tanto per quello che è successo l'altra volta. Sono stato un idiota.~ Leggo e quasi mi tremano le mani. "Mi ha chiesto scusa." Sento una strana sensazione dentro di me. Qualcosa che non ho mai provato prima.

Digito il messaggio.

~Non importa, non sarei dovuta scappare in quel modo. Il fatto è che ci conosciamo da poco...~ Lascio la frase a metà perché non so come continuare vorrei dirgli che ho paura. Ma non posso perché non lo conosco. Non so veramente che cosa vuole da me. Faccio un respiro profondo e mi sdraio aspettando che arrivi un suo altro messaggio.

<< Al, hai ancora la febbre? >> Mi domanda Teddy entrando nella mia stanza di corsa.

<< No funghetto, sto meglio. >> Lo prendo in braccio e lo faccio sedere a cavalcioni sulle mie gambe. noto che non porta ne la maglietta del pigiama e ne i calzini. "Prenderà un bel raffreddore così".

<< Dove sono i tuoi vestiti Teddy? >> Gli chiedo coprendolo con la coperta.

<< Non lo so. >> Mi risponde con il suo solito sorrisino dolce. È proprio un bimbo furbetto.

<< Quante volte ti devo ripetere che non devi andare in giro per casa mezzo nudo se no ti orendi l'influenza? >> Dico sorridendo. << Visto che sei stato cattivo ti meriti una bella punizione. Solletico.>> Il mio sorriso è ancora più ampio e comincio a fare il solletico al mio fratellino. Teddy grida e ride come un matto.

<< Nooo...basta, bastaaa...fermati Al. >> Dice continuando a ridere come un matto.

<< Cosa mi dai in cambio se mi fermo? >> Gli chiedo alzando un sopracciglio. Teddy fa una faccia pensierosa portandosi un dito sotto il mento.

<< Mmmh >> Dice << Un bacino? >> Mi chiede.

Il mio sorriso si allarga, prendo il mio fratellino e lo abbraccio stretto tra le mie braccia riempendolo di piccoli baci su tutta la faccia. Teddy mi stringe forte e ride. "Il mio funghetto!"

<< Ti voglio bene, lo sai? >> Gli sussurro in un orecchio. Fa un cenno di si con la testa.

<< Anche io tanto tanto. >> Risponde.

<< Tra qualche settimana compi quattro anni, hai gia pensato che regalo vuoi?>> Gli chiedo. So quanto lui adori i regali.

<< Si. >> Mi dice.

<< E cosa? >> Gli domando notando qualcosa di strano nel suo sguardo.

<< Voglio che tu resti sempre con me! >> Mi dice. Ha un'espressione seria, ma non capisco da cosa derivi.

<< Teddy,  lo sai che io resterò sempre con te. Sei il mio fratellino e non ti lascerò mai. >> Dico tranquillizzandolo.  "Perché pensa che io possa in qualche modo abbandonarlo. << Ma perché mi dici questo? Lo sai benissimo che ti voglio bene. >> Gli chiedo. 

<< La mia maestra dice che io e te non siamo fratello e sorella e che non possiamo stare insieme perché siamo diversi.>> Mi dice preoccupato. Nei suoi occhi riesco a leggere la tristezza.

<< Ascoltami attentamente... >> sono arrabbiata, ma questo non devo farglielo capire al piccolo, devo rassicurarlo. << Io, mamma e papà ti vogliamo bene. Non ti lasceremo mai e per nulla al mondo. Noi non siamo diversi, siamo ugualissimi. Hai capito? E quando la maestra ti dice qualche cosa tu non ascoltarla. Ti voglio bene funghetto. >> Gli dico, voglio fargli capire che lui e tutto per me. Senza di lui sarei persa.

Mi fa un sorriso raggiante e mi abbraccia.

<< Anche io ti voglio bene. >> Dice felice. "I bambini, riescono a dimenticare le cose brutte in un secondo."

Sento di nuovo il telefono vibrare e leggo il messaggio di Kevin.

~ Lo so che ci conosciamo da poco e io mi sono comportato da vero stronzo. Spero tu possa perdormi.~

~Non ho niente di cui perdonarti Kevin, spero solo di poter continuare ad essere amici. :) ti va?~ Premo invia. "Oh perfavore Dio fa che restiamo amici."

~Certo ne solo felice ♡ ho anche un'idea per farmi perdonare. ~ Leggo attentamente il messaggio."Cosa significa quel cuoricino?"

~Che idea ? O.o ~ Gli chiedo.

~Prima dimmi perché non sei venuta questi giorni!♥ P.s il mio cuore ♡ è più bello della tua faccina O.o~ Sorrido tra me e me. " Il mio cuore batte all'impazzata. "

<< Perché sorridi? È il tuo fidanzato? >> Mi chiede il mio dolce fratellino indicando il telefono. Le mie guance si arrossiscono.

<< No. >> Dico. << Non sono affari tuoi. >> Gli dico facendogli la linguaccia. Lui ride.

<< Alex ha un fidanzato... >> comincia a canticchiare. "Piccola peste." Metto il broncio.

<< Lo dico a mamma e a papà...>> Scende dal letto e scappa via.

Mi alzo nache io e digito la risposta a Kevin.

~Ho avuto la febbre...♥♡ ~ Gli scrivo semplicemente. Nemmeno il tempo di vestirmi che già mi ha risposto.

~ Ora stai meglio? P.s cosa significano quei cuoricini? :P ~

~ Si sto meglio grazie. Non fare domande di cui ti pentirai, ti ricordo che sono un pugile. ~ Gli scrivo. "Cavolo! Questo ragazzo mi fa impazzire. "

~Hai ragione scusa miss pugile. ♥~

~Allora mr cioccolatino vuoi dirmi la tua idea?~ Gli chiedo...sono curiosa.

~Si, ho avuto un lavoro come fotografo ad una cerimonia nuziale. Sarà retribuito. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti, è di mattina però e quindi dovremmo saltare la scuola. Ti va di darmi una mano, ti pagherò!?!?~ "Ooh, sarebbe il mio primo lavoro."

~Siii volentieri:) . Ma non voglio soldi.~ Gli scrivo.

Lui risponde in fretta.

~ Sono felice che accetti. Ma è giusto che ti paghi. (Non chiamarmi mr cioccolatino! x))~

~No non ho bisogno di soldi, se vuoi che accetti non insistere. (Allora non chiamarmi miss pugile -.-) ~ Gli rispondo. Sorrido, sorrido, non risco a smettere. Mi dirigo in cucina per fare colazione.

<< Hai un fidanzato? >> Mi chiede mio padre.

<< Buongiorno anche a te papà. >> Dico con un sopracciglio alzato.

<< Jo, lasciala in pace.> dice mia madre sorridendomi. << Allora come si chiama? >>

La mia bocca si spalanca e arrossisco. " Odio quando mi mettono in imbarazzo." Eppure ho diciannove anni e sono ancora capaci di farmi sentire una bambina.

<< No, non ho un fidanzato...> Dico un pò accigliata. << ...è solo un amico. >>

Nello stesso momento che dico questo mi arriva un messaggio di Kevin.

~Ok, per i soldi ne parliamo un'altra volta. Ora devo andare ci vediamo domani? ~

Sorrido di fronte allo schermo dei mio telefono.

~Si a domani :) ~ Rispondo.

~Bene...allora ciao ♡♥ Ah dimenticavo...sei la mia pugile quindi non posso fare a meno di chiamarti così...un bacio ♡♥~

~Un bacio ♡♥~ Gli rispondo semplicemente . Questo messaggio mi ha spiazzata. La sua pugile. "Sua!!!"

<< Allora. >> Dice mia madre.

<< Allora niente mamma, siamo solo buoni amici...> sorrido a mia padre. << ...siamo nella stessa classe e lavoriamo insieme. Tutto qui. >>

<< Se ci fosse altro, me lo diresti vero? >> Mi chiede mio padre in un sussurro per non farsi sentire dalla mamma che è intenta a prepararenla colazione.

<< Sarwsti il roimo a sapere se ci fosse qualcosa di più.  >> Gli dico con un sorriso.

Faccio colazione e poi mi dirigo nel mio giardino, cerco di leggere un libro ma la mia mente e intenta a pensare altro. Oggi il sole brilla spendidamente e il primo calore della primavera che sta arrivando si percepisce sulla pella. Lo so che forse non dovrei pensarlo o che forse non accadrà mai ma immagino come potrebbe essere stare con un ragazzo. O meglio stare con Kevin. "E se forse quel di più succedesso per davvero? "

Sorrido ancora pensando ai messaggi che ci siamo scambiati. Non vedo l'ora che arrivi domani.

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