Cap5 Miss pugile e...Mr cioccolatino.

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Kevin :)

Sono le 7:30 , ho chiesto ad Alex di venire prima stamattina, ho una buona idea per il progetto. Da quando abbiamo parlato nella pasticceria sembra che stia nascendo una buona amicizia tra noi e se posso essere sincero ne sono felice. Per ora abbiamo pranzato solo una volta insieme ed è stato un pò imbarazzante, non ci siamo scambiati neanche una parola. Lei è molto timida e non capisco se vuole fare amicizia o meno. Vedo la sua auto parcheggiare nel vialetto dell'accademia.

<< 'Giorno. >> Le dico non appena la vedo scendere dall'auto. << Mi dispiace se ti ho chiesto di venire così presto,  ma ho avuto un'idea per il progetto.  E se ti piace possiamo fare le foto lo stesso oggi. > >

<< Buongiorno.  >> Dice assonnata. << Non è un problema.  Dimmi, di cosa si tratta?>> E mi guarda aspettando una risposta. Abbozzo un sorriso.

<< Beh, è una sorpresa. >> Rispondo, il suo sguardo si fa interrogativo e con un sopracciglio alzato mi risponde.

<< Sai che non sarebbe opportuno perdere tempo, domani abbiamo la consegna delle foto. >> Dice seria.

<< Lo so... >> la guardo negli occhi.<< Ti fidi di me? >> Le chiedo. Non so perché mi è uscita questa domanda. Voglio solo sapere se ha paura di me, o se tra di noi c'è già fiducia.

<< Si. >> Risponde senza esitare.

<< Bene. >> Dico sorridendo. >

<< Certo.>> Dice sorridendo. << Ma ti avverto, a tuo rischio e pericolo.>> Il suo sguardo è divertito, il mio leggermente terrorizzato. "Ma non mi importa sono felice del fatto che lei si fidi di me, spero solo  che quello che ho in mente le piacerà."

Alex :)

Stamattina Kevin fa il misterioso, mi ha chiesto se mi fido di lui e io gli ho detto di si. "D'altronde è la verità...mi fido di lui." Ci stiamo dirigendo verso una piccola stradina. È un bel posto ci vogliono circa dieci minuti per arrivarci,  ci sono tanti alberi e piccole casette di legno, il panorama è bellissimo si intravedono delle montagne e il sole splendente. Oggi è una bellissima giornata e questo posto è perfetto per scattare le nostre foto.

<< Ti piace? >> Mi chiede Kevin seduto al mio fianco.  Non riesco a vedere la sua espressione perché sono concentrata a guardare la strada.

<< È bellissimo. >> Dico entusiasta. Ed è la verità. " Non credo di aver mai visto un posto così bello".

<< Ora gira a destra, c'è una piccola casetta, fermati lì davanti. >> Faccio come mi dice, e mi ritovo davanti agli occhi un bellissimo cottage con un meraviglioso giardino pieni di fiori. È stupendo. Fermo l'auto e il mio sguardo resta fisso sulla casa. È perfetta.

<< Ho pensato di scattare qui le foto, ieri la tua idea di mescolare il vecchio con il nuovo mi ha fatto venire in mente questo posto. Ho già i soggetti da immortalare,  te li presento. Voglio sapere cosa ne pensi, se non ti piace devi dirmelo. Voglio che tu sia sincera. Ok?>>

Dice serio. Non so cosa rispondere, ha usato la mia idea. " E se non fosse adatta? Io non sono molto esperta, non voglio fargli fare una brutta figura. "

<< Kevin... >> Dico abbassando lo sguardo e arrossendo << Non credo sia la cosa giusta usare la mia idea non sono brava come te, e non voglio che a causa mia tu faccia una figuraccia.  >> Alzo appena lo sguardo e noto che sembra quasi arrabbiato. Si avvicina di più a me e mi prende il meno tra le sue dita in modo che possa guardarlo dritto neglio occhi.

<< Che diavolo stai dicendo Miss pugile, siamo una squadra giusto? >> Dice sorridendo e aspettando che io risponda. Faccio un cenno di si con la testa. Ma non si accontenta.

<< Giusto? Voglio sentire la tua voce. >> Dice quasi ad un centimetro dal mio viso. Vorrei parlare ma il suo tocco sulla mia pelle mi rende incapace di reagire. << Si >> Dico in un sussurro.

<< Bene, tu hai avuto una grandiosa idea e io ho cercato di metterla in pratica, ora promettimi che sarai sincera. Se non ti piace devi dirmelo. Va bene?>>

forse è presto ma guardando i suoi occhi capisco che non mi sta prendendo in giro. È serio. "Gli importa di me, di quello che penso".

<< Va bene. >> Rispondo.

Kevin mi sorride. E come al solito il suo sorriso mi fa sciogliere.

Scendiamo dall'auto. Kevin mi prende per mano e mi porta fin dentro la casa.

<< È casa tua? Ho visto che hai le chiavi.  >> Chiedo come al solito curiosa.

<< Si era di mio nonno, me l'ha lasciata prima di morire.>> Risponde con un sorriso trise. "Che stupida gli ho fatto venire alla mente brutti ricordi".

<< Oh, mi dispiace. Non avrei dovuto chiedertelo. >> Dico abbassando lo sguardo.

<< Non importa. È successo molto tempo fa. >> Dice, ora i suoi occhi mi fissano e sembra serio. Lo fa spesso e mi fa sentire strana, come se riuscisse a leggermi dentro.

<< Nonna, Toby. Scendete. >> Kevin grida rivolto al piano di sopra.

<< Voglio presentarti i soggetti che potremmo immortalare.  >> Afferma con un sorriso e facendo l'occhiolino.

Dalle scale scendono una signora anziana, credo sulla settantina,  e un bellissimo bimbo che potrebbe avere circa sei anni.

<< Ciao caro... >> Dice l'anziana rivolta al nipote. Poi si rivolge a me. << Io sono la nonna di Kevin mi chiamo Mary, lui e Toby.>> Dice porgendomi la mano io stringo prima la sua e poi quella del piccolo. Entrambi mi sorridono. << Molto lieta, sono Alex. >> Rispondo come al solito arrossendo.

<< Sei la fidanzato di Kevin? >> Mi chiede Mary con un sorriso malizioso stampato sul viso.

Il mio cuore prende a martellare.

<< Oh, no no siamo solo compagni di classe. >> Dico, "Sto per morire di infarto". Kevin mi fissa divertito e non dice niente.

<< Nonna perché non la lasci in pace? >> Poi si decide a parlare.

<< Mh...povero sciocco, guarda che bella ragazza e ancora non le hai chiesto di uscire. Oh, non ti insegnato proprio niente. Non dirmi che sei ancora fidanzato con quella strega acida di Tanya,  non la sopporto proprio. >> Mary fa una faccia disgustata. Poi si rivolge di nuovo a me. Ma io sono intenta a guardare Kevin, non mi aveva detto che era stato con Tanya. 

<< Allora tesoro... >> Dice Mary rivolta a me.<< Ti piace mio nipote? È un bravo ragazzo, lavora già da un bel pò di tempo ed è anche bravo a scuola. Sai se andate d'accordo non importa quello che dice la gente.  Kevin ha sofferto molto. Ma sono sicura che se vi conosceste andrete d'amore e d'accordo. > > Mary mi sta fissando così anche il piccolo Toby.  Non so che dire.

<< Non devi ascoltarla, ne tanto meno rispondere alle sue domande, nonna spero che tu la smetta immediatamente se non vuoi che ce ne andiamo. Chiaro? >> Kevin sembra arrabbiato. Ha uno sguardo serio e vedo nei suo occhi tristezza mescolata a rabbia." Perché ha sofferto tanto? Vorrei poterlo consolare, dirgli che andrà tutto bene."

<< Non parlarmi così giovanotto. Ho semplicemente fatto una domanda ad Alex ed è lei a decidere se vuole rispondere o meno. Allora Alex ti piace o no mio nipote? >> Insiste Mary guardandomi fisso negli occhi.

<< Ecco io...non lo so...siamo amici. >> Balletto."E ora che diavolo le dico?"

<< Bene, allora ce ne andiamo. >> Kevin mi prende per mano e fa per andare fuori dalla porta.

<< Ok, ok. Farò la brava. >> La signora ci blocca e ci fa rientrare.

Kevin si gira verso di me e mi sorride ma questa volta vedo qualcosa di diverso nel suo sorriso.

Kevin :)

"Maledizione, mia nonna finirà per farmi impazzire. " Alex prende l'attrezzatura dall'auto così io ne approfitto per fare due chiacchiere con mia nonna.

<< Ascoltami bene... >> Dico rivolto al l'anziana donna che ho di fronte. << Tra me e Alex non c'è niente,  stiamo cercando di essere amici, non spaventarla intesi? Oppure scordati i tuoi fiori preferiti che ti porto ogni domenica! >> Mia nonna va matta per i fiori, questo è il modo migliore per micciare una vecchietta.

<< Ah, figliolo. Potrai anche non portarmi i miei fiori preferiti domanica. Ma sappi che si vede lontano un miglio che ti piace la ragazza...> Dice colpendo in pieno il punto. << E se non ti sbrighi troverà un altro ragazzo che non ha paura di confessare il proprio amore.>> "Ma di che diavolo sta parlando? Amore?"

<< Ma che stai dicendo nonna? Quale amore...? E poi guardala non è la persona giusta per me. Immagina quello che farebbe papà se la vedesse.  Non posso rischiare di farle del male. >> Dico quest'ultima frase quasi in un sussurro. Guardo Alex dalla finestra come al solito è bellissima.

<< Non devi pemsare a quello che dice tuo padre, la vita è tua e sei tu a decidere se conoscerla o meno, è una ragazza molto bella non lasciartela scappare. >> Dice mia nonna con un'espressione serio sul suo volto. Ha settanta due anni ma riesce a cogliere ogni mio pensiero, è l'unica persona che riesce a capirmi.

<< Non so neanche se prova qualcosa per me...come posso...>> Le parole mi muoiono in gola non appena vedo lo sguardo diretto a me dalla finestra di Alex, mi sorride.

<< Bhe, dovreste uscire insieme...sono più che sicura he accetterà il tuo invito. >> Dice.

<< Allora Kevin dove ci mettiamo per scattare le foto? >>  Alex è rientrata ed ha ancora l'attrezzatura in mano.

<< Dai pure a me. >> Dico con un sorriso."Non riesco proprio ad immaginarla che fa pugilato. Sembra cosi debole e indifesa.<< Aspetta prima devi dirmi cosa ne pensi! Se non ti... >>

<< È stata un'idea stupenda., sbrighiamoci. Abbiamo preso solo tre ore di permesso. >> Sorride, sembra che le sia piaciuta davvero l'idea di venire qui.

La nonna e Toby sono seduti su una vecchia panchina fatta a mano, dietro si vedono le montagne e una parte della città, in questo modo possiamo rappresentare l'antico ed il moderno, il vecchio e il nuovo, lanziano ed il giovane. Il sole è splendente e crea una luce straordinaria per le fotografie.

<< A te l'onore. >> Dico porgendo ad Alex la macchina fotografica.

<< Oh no, no. Falle tu sei bravissimo. >> Mi risponde arrossendo.

<< Dai non aver paura, non abbiamo niente da perdere anche se il prof crede che non siano le più belle. La cosa importante è che per noi siano speciali. >> Dico sorridendo, vedo che nei suoi occhi si accende una luce che scintilla.

La tiro a me e le metto la macchina fotografica fra le mani. Mi ritrovo dietro di lei, le mie mani sulle sue, il mio petto che tocca la sua schiena. Riesco a sentire il suo profumo, credo che sia di fragola, è meravigliosamente dolce.Le nostre guance sono ad un centimetro di distanza, mi giro appena e noto che è tremendamente nervosa, il battito del suo cuore accellera cosi anche il mio. Mi soffermo un secondo a guardare le sue labbra con la coda dell'occhio. Sono di un rosa pallido e molto carnose, quando è nervosa affonda i denti nel labbro inferiore, , proprio come sta facendo in questo momento. Sembra quasi un frutto maturo che attende di essere morso per farti assaporare la sua dolcezza.

"Oh cazzo! Sto per impazzire, desidero baciare ardentemente quelle labbra, ho voglia di sentire il suo sapore."

<< Kevin... >> Mi chiama Alex, così mi riprendo dal mio sogno ad occhi aperti.

<< Si, va tutto bene? >> Chiedo . Sono curioso di vedere la sua reazione. Si irrigidisce.

<< Mhmh. >> Dice appena in un sussurro.

<< Perfetto... >> Mi desidera, tanto quanto io desidero lei.

<< Ascolta, posiziona la macchinetta in modo che tu possa catturare l'immagine alla perfezione,  quamdo senti he riesci ad imprimere quello che provi, scatta la foto.  >> Le sussurro in un orecchio. La stringo ancora di più a me. 

Noto che ,dopo un pò ,Alex si sente a suo agio tra le mie braccia. Scatta le foto e ad essere sincero è molto brava. Guardo le immagini e riesco a percepire le sensazione che non vedevo più nelle mie foto. Le emozioni che abbiamo provato un attimo prima, quando le mie mani erano sulle sue e i nostri respiri si  mescolavano, si intravedono nelle foto che Alex ha scattato ed è proprio questo che le rende straordinarie.

"Lei è straordinaria, e io finirò per impazzire se non riesco a baciare e a mordere quelle sue bellissime labbra. "

Alex :)

"Non ho mai provato le sensazione che ho provato poco fa, Kevin...le sue mani sulle mie il suo respiro sulla sulla mia guancia..." avrei di gran lunga preferito non aver indossato una felpa e dei jeans...ormai indosso sempre questo, ho tolto di mezzo i vestitini non volevo che i miei compagni mi vedano come una snob. Kevin è diventato come un'ossessione, lo penso ventiquattro ore su ventiquattro e non so più come diavolo fare per togliermelo dalla testa. Sua nonna e Toby sono andati via, ho scoperto che il piccolo è il nipotino di Kevin ed è figlio di sua sorella maggiore. Ho anche scoperto che ha due sorelle e che il padre in passato faceva il pompiere, ma ha dovuto smettere, ma non so il perché visto che Kevin ha interrotto la nonna prima che lei potesse finire di spiegarmi.

Ora io e Kevin siamo da soli, mi ha offerto un dolce al cioccolato e una bibita, visto che abbiamo ancora un pò di tempo prima di tornare all'accademia.

<< Allora miss Pugile...Ti piacciono le foto? > Mi chiede Kevin con un sorriso.

<< Si, sono fantastiche. Sei molto bravo! >> Rispondo semplicemente. Continua a fissarmi.

<< Non è stato merito mio, anzi sei tu che hai fatto tutto, se non fosse stato per te non sarei riuscito a concludere niente di buono. >> Mi dice e il suo sorriso diventa ancora più grande.

<< Allora miss pugile... >> Sta per parlare ma io lo interrompo.

<< Smettila di chiamarmi così. >> Dico mettendo il broncio. siamo in piedi davanti al bancone della cucina. Ride.

<< Perché?Non ti piace?>> Dice, divertito dalla mia espressione. Noto che si avvicina sempre di più a me e questo mi fa martellare il cuore all'impazzata.

<< No. Oppure sarò costretta a darti un nomignolo. >> Dico facendogli la linguaccia.

<< E che nomignolo mi daresti? >> Dice serio. Sono appoggiata al bancone con le mani che stringono il marmo dietro la schiena. Kevin è di fronte a me le sue mani sui miei fianchi. I nosti visi a un centimetro di distanza. "O Dio ti prego fa che mi baci. " Voglio sentire il suo sapore . Riesco a percepire il suo profumo, odora di bagnoschiuma a cocco e di qualcosa di asiatico....e poi di Kevin. Il profumo che sento tutti i giorni e che ora sento che è così familiare.

<< Allora? >> Insiste, si avvicina sempre di più. Faccio spallucce,  non so cosa dire.

<< Odio quando fai così. Maledizione!  Parlami, fammi sentire la tua voce. >> Il suo tono è roco, , sembra quasi arrabbiato. Si avvicina ancora di più e comincia a lasciarmi dei piccoli e teneri baci sul collo fino alla mia guancia. Chiudo gli occhi e aspettando che arrivi sulle mie labbra. Sento i nostri cuori battere forte, i nostri respiri affannarsi. Entrambi lo desideriamo. Allora attendo che arrivi questo maledetto bacio che aspetto da ben tre settimane. Ma niente. Sento che Kevin è vicino a me ma non mi bacia. Riapro gli occhi e vedo che mi sta guardando con un mezzo sorriso.

<< Allora? >> Insiste. Sono un pò accigliata. "Cavolo speravo mi baciasse."

<< Cosa...?  >> Dico un pò confusa. La sua vicinanza mi confonde.

<< Il mio nomignolo...? >> Dice divertito, ha capito come mi fa sentire. Sorrido e arrosisco.

<< Mr cioccolatino.>> Dico sorridendo e mordendomi il labbro inferiore. Ride di gusto. " Sto impazzendo vorrei poterlo accarezzare,  tocare la sua pelle con le mie dita...ma non so come potrebbe reagire." Si avvicina di nuovo alle mie labbra, siamo così vicini. chiudo ancora gli occhi.

<< Simpatico...ma non provare mai più a chiamarmi così...! >> Dice dievertito. Mi sta facendo impazzire. Ora la sua voce è seria.

<< Che cosa vuoi Alex? Dillo! >> Spalanco gli occhi.

"Si sta prendendo gioco di me. "

<< Dimmi che mi desideri! >> "Cosa?"

Lo guardo negli occhi e comprendo che forse mi sono sbagliata su di lui, è come tutti gli altri. Vuole usarmi e poi buttarmi via. "Anche lui mi abbandonerà,  come hanno fatto tutti." Sono arrabbiata. Lo spingo lontano da me non voglio guardare la sua faccia, la sua espressione, non voglio vedere come si diverte a prendermi in giro.

<< Non voglio niente da te, credevo fossi diverso dagli altri, mi hai portato qui per questo, perché potessi usarmi e poi buttarmi via. Bhe scordatelo...>> Dico in un sussurro. Sono arrabbiata. Sento le lacrime scorrermi sul viso.

<< Al io non volevo...>> Alzo gli occhi e sembra dispiaciuto. C'è qualcosa sul suo viso che non riesco a comprendere.

<< Lasciami in pace...>> Prendo le mie cose ed esco fuori dalla casa. Sto piangendo, non so perché so soltanto che il suo atteggiamento mi ha fatto sentire strana. Salgo in macchina e vedo Kevin che mi guarda dalla porta.  Sembra dispiaciuto, ma non ne sono certa, in fondo non lo conosco affatto.

Scappo via, voglio allontanarmi da lui, dai sentimenti che mi fa provare, da come mi fa sentire. " Non voglio innamorarmi di lui, non posso! So già come andrà a finire. Kevin si stancherà ben presto di me e finirà per spezzarmi il cuore. E io non voglio più soffrire."

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