Cap 4 Amici?♥....Amici ♡

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Kevin ♡

Sono seduto davanti all'accademia,  quello che ha detto mia madre poco fa mi ha turbato. Non voglio invitare Alex a casa nostra, non solo perché non siamo ancora amici, ma soprattutto perché non voglio che mio padre possa avere una brutta reazione nei suoi confronti. Eppure la mamma sa quanto lui odi le persone bianche, sopratutto dopo quello che è successo al suo migliore amico. "Non posso certo rischiare di fare del male ad Alex." Entro in classe e come al solito sono il primo. Mi siedo alla mia postazione e mi metto subito a controllare le mie nuove foto. Osservo le foto che ho fatto ad Alex, nell'immagine sta armeggiando con la sua macchina fotografica, si vede lontano un miglio che non è molto pratica, ma sta lavorando duro per imparare ad usarla nel migliore dei modi. Sono arrivati tutti tranne Alex, eppure la settimana scorsa non ha mai fatto tardi. Il tempo non è molto bello, sono sicuro che tra non molto inizierà a piovere. "È pericoloso guidare con la pioggia...Alex! È se le fosse successo qualcosa, dovrei chiamarla! O forse è meglio chiamare la polizia...!! Ma che diavolo mi sta succedendo, sto diventando forse matto????" Cerco di concentrarmi sul lavoro, eppure il mio pensiero va sempre a lei. In quelle foto è bellissima. Bellissima da spezzare il fiato. Non potrà mai essere mia. Lei non vorrebbe mai essere la ragazzo di un nero. Perché dovrebbe io non sarei mai abbatanza per lei. Ho sentito dire che la sua famiglia è molto ricca, io il massimo che potrei offrirle e una cena in un pub e una passeggiata al parco. Fisso la porta pensando a me e ad Alex...! Aspettando con ansia che lei arrivi...

Alex ♥

Finalmente sono arrivata all'accademia,  Teddy stamattina mi ha fatto fare tardi. Quel bambino e dolce e tenero, ma quando si impunta che vuole giocare a nascondino, non riesco a fermarlo, ci sono voluti ben quindici minuti per trovarlo nel suo nascondiglio. Se non lo avessi cercato sarebbe rimasto nel ripostiglio della cucina per tutta la giornata. Mi viene da ridere solo a pensare alla sua dolce risatina quando l'ho trovato e gli ho fatto il solletico. Entro in classe e noto che sono già tutti a lavoro. "Tranne Kevin...Oh no Kevin che ancora non lavora...Ahh ecco perché il tempo è così brutto!"

Mi avvicino al mio banco approfittando del fatto che sia distratto per osservarlo meglio..."E cosi carino! Vorrei baciarlo".

<< Giorno!>> Dico con il mio solito sorriso, stavolto un pò tirato a causa di quello che ho pensato un attimo prima.

Ma Kevin sembra così immerso nei suoi pensieri che non mi risponde.

<< Buongiorno! Terra chiama Kevin! >> Dico alzando il tono della voce. Si gira di scatto verso me.

<< Buongiorno.>> Risponde << Non ti avevo vista.>> Ha uno strano sguardo.

<< Lo avevo notato. A cosa stavi pensando di bello?>> "Dico tra me e me...ti prego fa che stia pensando a me!" E invece.

<< A niente di bello, solo al lavoro.>> Dice.

<< Oh, non credi che pensi un pò troppo al lavoro?>> Dico per prenderlo in giro.

<< No.>> Risponde un pò troppo freddamente. Speravo che dopo una settimana di lavoro insieme fossimo diventati almeno un pò amici. Invece no, non sembra minimamente interessa. Abbasso lo sguardo e mi metto anche io all'opera.

<< Buongiorno ragazzi...>> dice il professor Miller

<< Ho in tenzione di di darvi un compito, formate delle coppie di lavoro e scattate cinque foto con un tema ben preciso, voglio qualcosa di diverso. Chi riesce nell'impresa avrà la possibilità di esporre le foto alla mostra che si terrà nel fine settimana. >> Non appena il prof finisce di parlare si sentono dei mormorii, e i ragazzi cominciano a dividersi in gruppi.

"Oh, che fortuna Alex, tu che hai così tanti amici, trovati qualcuno che voglia stare con te!... Merda! "

Giro lo sguardo verso Kevin e noto che mi sta fissando. Tanya si avvicina a lui.

<< Kevin, tesoro. Ti va di fare coppia con me?>> Dice con la suo voce stridula. Alzo gli occhi al cielo , poi noto che Kevin mi sta ancora guardando. Poi la sua espressione si fa divertita.

<< Non posso, Alex mi ha appena chiesto di stare in coppia con lei, sai come sono fatto io a chi me lo chiede prima dico di si.>> Dice spostando lo sguardo da me a Tanya. La sua faccia è incredula. Eh beh a dire il vero anche la mia..."Tanya mi ucciderà! " Lei mi guarda molto lentamente.

<< Gli hai chiesto di stare con te? >> Dice in modo calmo, anche se la rabbia le si legge in faccia.

<< Ehm...>> guardo Kevin che mi fissa quasi ridendo, scommetto che la mia faccia e diventato un fuoco > rispondo con un mezzo sorriso.

<< Non ti dispiacerebbe trovare qualcun'altro!>> Dice, più che una domanda sembra un ordine.

Poi si rivolge a Kevin senza aspettare la mia risposta.

<< Vieni di là così possiamo metterci d'accordo per...>>

<< No...>> Dico senza neanche pensare. Non guardo Kevin oppure finirei per morire. Non ho mai provato tutte queste emozioni in una volta, imbarazzo, rabbia e furia."Ho voglia di picchiare qualcuno. E quel qualcuno sappiamo tutti chi è! " Fisso Tanya ( la strega! ) stringendo gli occhi a una fessura.

<< Come scusa?>> Risponde quasi infuriata. "Posso facilmente romperti quello stupido naso all'insù."

<< Hai capito che cosa ho detto. Kevin per te va bene lavorare con me?>> Mi tremano le mani, il cuore mi batte all'impazzata, guardo Kevin ha uno sguardo serio negli occhi.

<< Si. Mi dispiace Tanya sarà per un'altra volta.  >> Dice a lei, ma senza togliere gli occhi su di me. Tanya guarda per un secondo Kevin.

<< Ok. >> Dice e torna al suo posto. Cerco di calmarmi, ma il mio pensiero va alla pausa pranzo. Sono sicura che lei e le sue amiche hanno intenzione di darmene di santa ragione.

<< Non sei costretto.>> Dico rivolgendomi a Kevin, il suo sguardo e tornato sulle sue foto. << Forse non avrei dovuto dirle che vuoi lavorare con me al progetto. >> Continuo.

<< Mi piace lavorare con te. Anche se non sei molto brava... >> aggiunge questo con un sorriso << ...e poi sono stato io a dirle che saremmo stati in coppia,  non farmene pentire. >> Mi guarda di nuovo e sorride. Mi sto sciogliendo. 

<< Oh grazie maestro...giuro che non se ne pentirà.>>

Iniziamo a lavorare sul progetto e molto presto arriva l'ora della pausa pranzo.

Kevin ♡

Spero di non essere stato troppo affrettato con Alex, ma ad essere sincero, preferisco mille lavori con lei che uno solo con Tanya. Lei non ha voglia di lavorare sodo e non capisce quanto importate sia per me la fotografia, con Alex mi trovo bene e abbiamo anche molte idee simile. Non lascia fare tutto a me e collabora anche se su alcune cose non è molto esperta, ho notato che ad ogni mia proposta su come potremmo fare le fotografie lei riesce ad aggiungere un'idea innovativa. E questo la rende ancora più bella.Durante la pausa pranzo siamo sedutti tutti ad un solo tavolo, mentre Alex è in disparte ad un altro tovalo seduta da sola. Ha provato ad avvicinarsi al gruppo, ma hanno cercato in tutti i modi di non farla sedere con noi. Allora ha preferito arrendersi e sedersi ad un altro tavolo. Dalla mia postazione riesco a vederla perfettamente, ancora non sono arrivato a chiederle di sedermi con lei. Ho paura della reazione dei miei amici. "Ho paura che possano farle del male." Mentre mangio il mio pranzo il professor Miller mi chiama.

<< Kevin devo parlarti di un lavor. C'è una signora che ha bisogno di un fotografo per il compleanno del nipote... >> il professore continua a parlare ma io non lo ascolto, sono intento a guardare Tanya avvicinarsi ad Alex. Vedo che stanno parlando animatamente.

<< Professore... >> Gli dico soltanto voltando la testa verso le ragazze.

<< Che diavolo...! Va a vedere. >> Nello stesso momento in cui il prof dice questo,  vedo Tanya che sta per dare un pugno in pieno viso ad Alex. Mi precipito in fretta e riesco a fermarla giusto in tempo, Alex stringe le mani a pugno e tieni gli occhi chiusi, pronta a ricevere il colpo. Non appena si accorge che non arriva riapre gli occhi. Tutti la stanno fissando. "Perché non ha reagito? Aveva tutto il tempo di portarsi le mani al viso e proteggersi...ma perché non lo ha fatto?"

<< Al...stai bene? >> Dico quasi in un sussurro. Il suo sguardo è perso, i suoi occhi coperti da un velo di lacrime. Mi guarda, ma non riesco a comprendere ciò che prova.

Tanya si sposta di qualche passo, comincia a ridere contagiando anche gli altri.

<< Sfigata. >> Grida come una bambina alle elementari. Alex non ci pensa due volte prende la sua borsa e scappa via.

<< Sfigata. >> Tanya continua a ridere e ad urlare.

<< Sta zitta. >> Le dico arrabbiato. La sua espressione è incredula.

<< Ma che ti prende Kevin? Ti dispiace per caso quella? Lo sai che non è come noi...è diversa...noi siamo i tuoi amici.>> Dice.

<< Prova solo ad avvicinarti a leie ne vedrai di tutti i colori. Fatti gli affari tuoi. E non ti intromettere nella mia vita. >> È incredula, non riesce a credere alle mie parole e alla mia espressione seria.

<< Anderson va a cercarla. >> Dice il professore guardandomi preoccupato.

Mi dirigo verso il cancello la vedo la vedo entrare nella  pasticceria. Sorrido,anche se sono preoccupato per lei."Ha bisogno di qualcosa di dolce, e questo è il momento giusto per chiederle di essere amici."

Alex♥

Sono davanti al bancone della pasticceria, non so cosa scegliere, sento le lacrime che vogliono uscire ma cerco di trattenerle con tutte le mie forze. So pensare a me stessa, avrei potuto stenderla, non ho bisogno di nessuno. Solo di cioccolato. "Cioccolato...ogni volta mi fa pensare a Kevin...Kevin il cioccolatino...il mio cioccolatino!" Rido tra me e me, mi sciugo una lacrima con il dorso della mano.

<< A cosa pensi? Stai sorridendo,  fa ridere anche me. >> Mi giro di scatto e vedo Kevin di fianco a me. Non gli rispondo. Primo perché non potrei mai dirgli quello che sto pensando. Secondo perché non siamo amici e non voglio sfogarmi con lui.

<< Non vuoi parlarmi? >> Mi dice dispiaciuto. << Così sarò costretto ad offrirti tanta di quella torta a cioccolato per convincerti a parlare con me. >> Sorrido. Sa essere così dolce che mi fa battere il cuore così forte.

<< Non mi basterebbe solo la torta a cioccolato. >> Dico con un sorriso. Ma il suo sguardo si fa serio e cosi anche il mio. Arrossisco e abbasso lo sguardo.

<< Stai bene vero?>> Domanda premuroso. Faccio spallucce.

<< Ti prego rispondimi...>> dice triste << mi dispiace per quello che è successo, ti prometto che non capiterà più.>> Le sue parole sembrano piene di promesse, i suoi occhi sono fissi nei miei.

<< Si sto bene. Non preoccuparti. >> Riesco solo a dire. Lui si avvicina ancora di più a me e le nostre mani si sfiorano.

<< Cosa vi offro piccioncini? >> Dice il pasticcere.

"Piccioncini?"

<< Oh, noi non... >> cerco di fargli capire che non stiamo insieme e di nascondere il mio imbarazzo.

<< Due tortini al cioccolato bianco e due tè freddi alla pesca. >> Dice Kevin divertito.

Ci sediamo ad un tavolo con i nostri dolci e le nostre bibite.

<< Ti piace? >> Chiede Kevin riferendosi al tortino. Sta sorridendo.

<< Mhmh. >> Rispondo con la bocca piena.

<< Da domani in poi, se non ti dispiace, vorrei sedermi con te durante la pausa pranzo. >>

Dice serio. Lo guardo negli occhi, poso la forchetta e faccio un respiro profondo.

<< So difendermi da sola...e non so cosa ti abbia detto il prof, ma non ho certo bisogno della tua pietà. Quindi no grazie, puoi restare al tuo posto.>> Dico quasi un po accigliata.

<< Il professore non mi ha detto niente, sono io che lo voglio.>> Mi risponde.

<< Perché,  ho detto he so difendermi! >> "Questo ragazzo non lo capisco!"

<< A me non è sembrato. >> Dice con un mezzo sorriso. Sorrido, si vede che non mi conosce per niente.

<< Faccio pugilato da bem due anni, so come difendermi! >> Il mio sorriso si allarga pensando ai miei duri allenamenti.

<< E perché non lo hai fatto miss pugile. >> Alzo un sopracciglio." E questo cos'era un nomignolo?"

<< Regola numero uno: lascia che sia il tuo avversario a colpire per primo, e poi tu rispondi con un colpo più forte.  >> Gli dico con un sorriso esageratamente enorme.

<< Ok... >> dice un po scettico. << diciamo che voglio crederti, ma lo stesso voglio tenerti d'occhio. Allora accetti la mia proposta?>> Mi chiede insistente allungando una mano in modo che possa stringergliela. 

Respiro profondamente. << Ok... >> gli dico sorridendo timidamente. Gli stringo la mano e sento il suo calore sulla mia pelle.

<< Amici? >> chiedo speranzosa. La sua mano ancora nella mia. Mi sorride e risponde.

<< Amici. >>

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