CAPITOLO 3

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Piano piano il tempo passava, arrivando finalmente all'ora di pranzo. Stavo aspettando solo quel momento, per poter andare a parlare con un'amica di vecchia data e chiederle un consiglio.
"Allora, come ti sembra questa scuola Matthew?" Chiese Logan, bevendo un sorso di succo.
Eravamo in mensa a consumare il nostro pranzo dopo aver finito due ore di psicologia. Per carità, amavo quella materia, era una delle mie preferite, dato che si studiava il perché dei vari comportamenti dell'uomo, ma potrebbe essere paragonata a una torta: presa una fetta ogni giorno ci può stare, ma più pezzi in una volta ti possono anche far star male.
"Beh, non è niente male, devo proprio dirlo. L'unica pecca è il cibo però." Si lamentò, rigirando la forchetta nel suo piatto.
"Trovala tu una mensa scolastica che ha del buon cibo." Ribattei, mentre si mettevano a ridere.
Avevo il braccio di Logan intorno alle spalle, da quando eravamo arrivati in mensa c'era più di una ragazza che lo guardava con sguardo mieloso, scaturendo in me naturalmente un sentimento di gelosia. Per fortuna Logan non era uno stronzo come Jason, e appena aveva notato il mio disagio, fece intendere che era già occupato con me.
Chissà perché i ragazzi o le ragazze fidanzate fanno questo effetto alla gente single: che sia l'idea che non potrai mai averlo? Una sfida sul come l'avresti potuto conquistare e fatto diventare tuo?
Non lo so, ma di sicuro questa particolare attrazione non rendeva spesso le relazioni facili, notare quella che avevo io precedentemente.
A proposito di Jason, aveva anche provato a sedersi con noi per cercare di parlarmi, ma io lo avevo fermato con un semplice sguardo pieno di rabbia.
Avevo già una cosa difficile a cui pensare, non mi servivano anche le preoccupazioni per quanto riguardava il dispiacere del mio ex per il suo tradimento; mi piace definirmi come un animale selvatico per quanto riguarda le relazioni: non riesci a tenermi con te? Perfetto, allora a mai più rivederci.
Come già detto, non avevo tempo per occuparmene, invece dovevo pensare a mantenere segreto ciò che collegava mio padre indirettamente alla morte del piccolo Lucas, o di sicuro Logan mi avrebbe lasciato lì sul posto.
Dove si è mai sentito di una persona che sta con un'altra, anche se il genitore è responsabile della morte di uno dei cari dell'altra? Mai.
"Hey, sei con noi? Terra chiama Vanessa, ci sei?" Logan mi stava sventolando una mano davanti alla faccia, riportandomi indietro dai miei pensieri con la sua voce.
"Eh? Ah sì, sì ci sono." Risposi annuendo, cercando di far finta di ascoltare la loro conversazione.
"Ci sei? Allora cosa ho appena detto?" Chiese Matthew, guardandomi in modo divertito.
Fregata.
"Che ti sei innamorato di una a prima vista?" Buttai lì la prima cosa che mi stava passando per la testa, certa che non fosse corretta, infatti lui sogghignò.
Mi morsi il labbro inferiore, mentre portavo dei capelli su una spalla.
"Non ci sei andata manco vicina." Rise Matthew. "A che stavi pensando?" Chiese, appena si fu ripreso.
"Che... beh,... devo andare a salutare un'amica che non vedo da tempo." Improvvisai, anche se in un certo senso era vero; era da un po' che non la sentivo e avevo voglia di parlarle. "Anzi, è meglio che vada prima che finisca la pausa pranzo." Mi affrettai a prendere la borsa, per poi buttare via il resto del mio pranzo nel cestino più vicino.
"Aspetta, vengo con te." Si offrì Logan, alzandosi, ma io lo fermai con un gesto della mano scuotendo la testa. "Vado da sola, tranquillo. Ci vediamo all'uscita da scuola." Lo salutai, lasciandogli un bacio sulla guancia. "A dopo Matthew." Dissi all'altro scompigliandoli i capelli già in disordine, visto che l'avrei incontrato all'ora successiva.
Mi incamminai a passo spedito verso la biblioteca, rallentando man mano che mi avvicinavo ad essa e mi allontanavo da loro.
Sì, forse ero stata troppo brusca, però non potevo parlare di quella questione con Logan o Matthew presenti.
Appena entrai, l'odore delicato della carta mi arrivò delicatamente alle narici, ricordandomi quante volte avevo passato il mio tempo all'interno di quel piccolo santuario dei libri, uno dei pochi ancora esistenti e sopravvissuti.
"Hey, Vane." Una voce chiamò il mio nome, facendomi rivolgere lo sguardo verso la persona interessata.
Ed eccola ancora lì, in una delle sue innumerevoli camice colorate e in una delle sue gonne con fantasie a fiori; i capelli raccolti nella tipica treccia di lato a lisca di pesce; i suoi occhialoni quadrati che celavano dietro di sé degli occhi vivaci e brillanti, colmi di sapere e vogliosi di viaggiare il mondo, anche se i soldi non le bastavano.
Lo dovevo ammettere, Leyla mi era mancata moltissimo, e mi ero sentita male quando mi ero resa conto di quanto l'avessi trascurata a causa dei vari cambiamenti avvenuti durante quell'anno folle.
"Ciao Leyla." Risposi con un sorriso, avvicinandomi nella sua direzione. "Come va la vita?"
"Va avanti, non c'è male; ho anche trovato un nuovo ragazzo." Mi confessò, con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
"Ma è fantastico!" Esclamai, portandomi le mani a coppa davanti la bocca per cercare di attutire la voce.
"Lo so! L'ho conosciuto quest'estate." Era felicissima, glielo leggevo in faccia.
Per un momento, presa dall'euforia e dalla contentezza nei suoi confronti, mi dimenticai il motivo per cui avevo voluto andare a discutere di tutta fretta con lei; ma quel pensiero, con la stessa facilità con cui si era dissolto, tornò a popolarmi la mente vividamente.
Mi feci seria e cominciai a raccontargli tutta la storia.
Le parlai da quando mi ero messa con Logan, visto che era da quel periodo che non le parlavo, circa.
Le parlai dello strano San Valentino che avevo vissuto; della gara di canto che avevo vinto; dell'estate movimentata, a partire dallo schiaffo che avevo ricevuto da Logan fino ad arrivare alla ricongiunzione per mezzo di Matthew, nuovo 'fratello' acquisito durante la vacanza a Miami.
Ed infne arrivai alla ragione per cui le ero andata a parlare: Lucas.
Sentii immediatamente le lacrime spingere per uscire e un groppo formarsi in gola appena pronunciai il suo nome.
Le raccontai di come ero venuta a sapere della sua situazione, che si trovava in ospedale, e del fatto che fosse morto al nostro rientro dalle vacanze.
Mi sfogai, le lacrime calde scivolarono lunghe le mie guance, portandosi dietro goccia dopo goccia parte del mio mascara, lasciandovi scie nere.
Le parole erano veleno che usciva dalle mie labbra, pungendomi il cuore una ad una.
Soprattutto quando le dissi quel segreto che stavo cercano di tenere.
"Oh, Vanessa, mi dispiace un casino." Cercò di consolarmi, uscendo da dietro il bancone e venendo verso di me per chiudermi in un abbraccio.
Rimanemmo così per un paio di minuti, fino a quando non accadde l'ultima cosa che avrei mai sperato succedesse.
"Perché non me l'hai detto?" Un voce familiare irruppe nella biblioteca, rimbombando in tutta la stanza.
Lentamente mi staccai da Leyla, voltandomi verso la persona proprietaria della voce.
"Matthew, io..." Non riuscii a finire la frase perché venni soffocata dalla stoffa della sua maglietta.
Era corso verso di me per stringermi fra le sue braccia, accarezzandomi delicatamente la testa.
Non me l'ero aspettata. Credevo che appena l'avesse saputo mi avrebbe urlato contro, oppure che sarebbe rimasto in silenzio, facendomi sentire ancora di più male; e invece mi aveva accolto, dimostrandomi che in fondo, per quanto crediamo di conoscere una persona, non la conosciamo mai veramente fino in fondo.
Gli esseri umani sono fatti così, sono macchine che possono mentire, avendo un'intelligenza elastica, ma che non si possono conoscere smontandoli pezzo per pezzo, e non si può mai capire i circuiti che lo compongono.

ANGOLO AUTRICE:
Heyla bella gente! Sono tornata (okay, non interessa a nessuno).
Comunque, scusate se non pubblico spesso ma mi sono ritrovata a studiare per un botto di cose, e ho trovato poco tempo per scrivere, e non so proprio che sia venuto fuori, ho un mal di testa!
Beh, tralasciando i miei disagi verso la scuola (cosa molto comune), spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi prometto che appena finisco le verifiche, e quindi di studiare, vi pubblicherò un nuovo capitolo.
Con questi, vi saluto, piccoli wattpadiani. Ciaooo!

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