[Dirty little animals]: Alan Sebastian Rusnac

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Nota del corvetto: Mi scuso con Black per non aver pubblicato prima la scheda, purtroppo con l'esame di maturità alle porte non ho potuto concentrarmi altro che su quello(e su completare le schede che avevo iniziato).
Prima di iniziare a leggere la scheda, vorrei aprire una piccola parentesi;
Alan non è quel tipo di OC buono o che combatte contro le ingiustizie, anzi è praticamente lo stereotipo vivente del bullettino delle serie tv Americane dei primi anni '2000.
Però spero che possa avere un'evoluzione, diventando magari una persona simpatica ed altruista.
XoxoCorvy.

[Nome]:

Blah!

I was born in a messed up century
My favorite flavored sweets are raspberry amphetamines
I bought a car, Beretta, age sixteen
I brush my teeth with bleach
'Cause I ain't got time for cavities
My daddy put a gun to my head
Said, "If you kiss a boy, I'm gonna shoot you dead"
So I tied him up with gaffer tape and I locked him in a shed
Then I went out to the garden and I fucked my best friend

'Cause my high hopes are getting low
Because these people are so old
The way they think about it all
If I tried, I would never know
My high hopes are getting low
But I know I'll never be alone
It's alright, we'll survive
'Cause parents ain't always right

I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I
I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I

Drop a toaster in my bath, watch my mum and dad laugh
See a thousand volts go through the son they wish they never had
They told me casual affection leads to sexual infection
But it's hard to get an erection when you're so used to rejection
Yeah, the teacher fucked the preacher, but then he had to leave her
Had to wash away the sins of a male cheerleader
"Hi! Nice to meet ya, " got nothing to believe in
So let me know when my breathing stops

'Cause my high hopes are getting low
Because these people are so old
The way they think about it all
If I tried, I would never know
My high hopes are getting low
But I know I'll never be alone
It's alright, we'll survive
'Cause parents ain't always right

I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I
I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I

Tick, tock, stop the clock
Because I got the feeling that I'm gonna get shot
Tick, tock, stop the clock
Because I got the feeling that I'm gonna get shot

My high hopes are getting low
Because these people are so old
The way they think about it all
If I tried, I would never know
My high hopes are getting low
But I know I'll never be alone
It's alright, we'll survive
'Cause parents ain't always right

I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I
I-I-I-I, I-I-I-I
I-I-I-I-I-I-I

Alan Sebastian

Il ragazzo si è sempre chiesto il motivo per cui i suoi genitori decisero di dargli quei due nomi, ma non ha mai trovato una vera e propria risposta alla sua domanda.

Fortunatamente, i suoi genitori hanno avuto il buon senso di non mettere nomi troppo complessi da scrivere o da pronunciare, dato che il cognome di suo padre è già abbastanza difficile da ricordare.

Il primo nome è Alan, un nome semplice, con un suono che non appare né troppo freddo né troppo dolce, dando così il giusto equilibrio.

Secondo alcune fonti, il nome Alan potrebbe derivare dal gaelico irlandese Alain, che vorrebbe significare "luminoso, splendete e bello".

Un significato che non si scosta di certo da Alan e dal suo aspetto fisico, riuscendo così a sottolineare la bellezza eterea del giovane, la stessa che porta tutte le sue vittime a cadere nella sua trappola.

Un ragazzo bello, solare e sicuro di sé: Chi non cadrebbe ai suoi piedi? Un sorriso luminoso, una voce da incantatrice e uno sguardo profondo.

Eppure, il significato che più si attiene alla personalità di Alan è quello che deriva dal bretone, ovvero, sasso.

Ma perché proprio questo secondo significato sembra descriverlo ancora più accuratamente del precedente?

Perché Alan, per tutta la sua vita, non è mai stato altro che un sassolino nella scarpa.
Un sassolino nella scarpa di sua madre, che piuttosto che pensare ai suoi figli ha sempre anteposto sé stessa ed il suo amore non corrisposto per un altro uomo.
Un sassolino nella scarpa per suo padre, che piuttosto che dimostrargli un minimo di affetto ha sempre preferito essere freddo con lui, non rivolgergli la parola se non per fargli pesare i suoi errori.
Un sassolino nella scarpa per una sorella maggiore, l'unica che ha anteposto la felicità del fratello alla sua.
Ed il fratello come ha ripagato l'altruismo di sua sorella? Togliendole la vita, causando la sua morte e non facendo nulla per salvarla.

Povera Ruby, morta così giovane e bella solamente perché il suo adorato fratellino era troppo stupido per aiutarla, troppo irresponsabile per prendersi le proprie responsabilità.

Eppure, quel sacrificio è stato inutile.

Ruby è morta inutilmente, mentre lui è sopravvissuto, alle spalle della sorella.

Un inutile spreco di carne, ecco che cos'è Alan.

Un insulso sassolino dal calciare via, da abbandonare in un angolo, senza mai più avvicinarsi per aiutarlo.

Il secondo nome è Sebastian e dietro a questa scelta vi è una storia abbastanza patetica, quanto scontata, proprio come afferma lo stesso Alan.

Sebastian era il nome di suo zio materno, egli era il fratello gemello di sua madre e scomparve quando aveva all'incirca 11 anni.

Era un giorno abbastanza tranquillo a Beacon Hills ed il piccolo Sebastian stava giocando con alcuni suoi amici.
Stava procedendo abbastanza bene, fino a quando il pallone(tirato dal cuginetto di Sebastian) non andò a finire in mezzo alla fitta boscaglia.
Inizialmente Paul, il cuginetto ed il più piccolo del gruppo, voleva andare a prenderlo ma Sebastian, per motivi oscuri, si offrì volontario.
Solo che da quando entrò in mezzo a quella fitta boscaglia, nessuno riuscì più a vederlo.

E da quel giorno, Amber, la madre di Alan, non riuscì ad accettare la scomparsa del fratello, decidendo di omaggiarlo inserendo il suo nome in quello del figlio.

[Cognome]:

Hey girl, open the walls, play with your dolls
We'll be a perfect family
When you walk away, it's when we really play
You don't hear me when I say,
Mom, please wake up
Dad's with a slut, and your son is smoking cannabis

No one never listens, this wallpaper glistens
Don't let them see what goes down in the kitchen

Places, places, get in your places
Throw on your dress and put on your doll faces
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

Picture, picture, smile for the picture
Pose with your brother, won't you be a good sister?
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees
(D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees)

Hey girl, look at my mom, she's got it going on
Ha, you're blinded by her jewelry
When you turn your back she pulls out a flask
And forgets his infidelity
Uh-oh, she's coming to the attic, plastic
Go back to being plastic

No one never listens, this wallpaper glistens
One day they'll see what goes down in the kitchen

Places, places, get in your places
Throw on your dress and put on your doll faces
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

Picture, picture, smile for the picture
Pose with your brother, won't you be a good sister?
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees
(D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees)

Hey girl (hey girl, hey girl, hey girl, hey girl)
Hey girl, open your walls, play with your dolls
We'll be a perfect family

Places, places, get in your places
Throw on your dress and put on your doll faces
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

Picture, picture, smile for the picture
Pose with your brother, won't you be a good sister?
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains

D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees
(D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees)

Rusnac. 

Avendo suo padre di origini moldave, Alan ha avuto la fortuna di ereditare tale cognome.

La famiglia Rusnac è una delle più influenti all'interno della piccola cittadina di Beacon Hills, nonché una delle più ricche ed invidiate.

Agli occhi degli altri, sono visti come una famiglia perfetta, unita e senza alcun problema.

E del resto come potrebbe sembrare il contrario?

Suo padre, Maxim, è un uomo colto ed intelligente, che negli anni si è costruito la propria fortuna da solo, contando solo sulle proprie forze.

Abbandonato a poche ore dalla nascita, Maxim ha sempre cercato di avere tutto ciò che gli è stato negato, lavorando sodo ogni giorno della sua vita e arrivando a diventare un imprenditore di successo.

Sua madre, Amber, è una donna dalla bellezza angelica, la stessa di suo figlio.
Unica erede di una famiglia benestante, la signora Rusnac è sempre stata un punto di riferimento per le altre donne della città.
Ma non perché Amber rappresenti chissà quale spirito ribelle o qualcosa del genere, ma perché incarna alla perfezione ciò che tutti vorrebbero.

Essere colte, ricche, intelligenti, belle, avere un lavoro ben pagato e una famiglia (agli occhi degli altri) perfetta.

Amber è popolare fin dalle scuole elementari e come non poteva esserlo?

Una bambina così estroversa e solare come non poteva attirare la simpatia e le attenzioni degli altri? Per non parlare della sua bellezza.

Capelli dorati, una chioma mossa caratterizzata da qualche piccolo ricciolo verso la fine, occhi cerulei, un fisico reputato da tutti perfetto e una pelle senza alcuna imperfezione presente.

Una dea, per molti.

Un ideale di bellezza quasi irraggiungibile.

Eppure, la famiglia Rusnac non ha nulla di perfetto.

Maxim è un uomo invidioso e rancoroso, ancorato all'amore (non ricambiato) che prova per sua moglie, che prova a dimenticare la situazione in tutti i modi, spesso allontanandosi dalla famiglia e provando a perdere la testa per un'altra donna, non riuscendoci.

Amber è superficiale, una madre che non riesce ad amare più suo figlio e dentro di lei vi è una grande rabbia che ogni giorno cresce sempre di più.
Perché lei non ha potuto avere quello che desiderava? Perché lei è quella intrappolata in un matrimonio infelice con tre figli che non ha mai voluto?
Tre figli, una dei quali è morta.

La sua dolce Ruby è morta e non tornerà mai più.

La sua primogenita, la ragazza più brillante ed intelligente di Beacon Hills è morta per colpa di uno stupido incidente.

E mentre le sue amiche crescono, Ruby viene divorata dai vermi.

L'unica che in quella famiglia sembra non recare alcun problema, è proprio la piccola Agatha, di appena due anni.

Una bambina ancora troppo piccola per capire che in quella casa così grande, non vi è tutto l'amore di cui lei ha bisogno.

Una bambina vivace, solare, che un giorno diventerà proprio come suo fratello: Un guscio vuoto.

Un guscio vuoto senza alcuna motivazione reale per andare avanti, se non quella di scappare.

E alla fine, Alan che cos'è se non il risultato di una famiglia tossica? Di genitori troppo impegnati ad odiarlo.

Ma del resto, non hanno torto.

Come si può amare il frutto della propria agonia e dell'infelicitá di una coppia che piuttosto che divorziare, preferisce recitare un ruolo così stretto.

La famiglia perfetta.

Una famiglia senza peccati.

Se non fosse che quella, è solo una maschera.

Alan è il peggiore tra tutti loro.

O almeno, è ciò che è destinato ad essere.

Un uomo stupido ed infelice.

(NDA: Sorry ma lui ha palese le vibes di questa canzone).

[Età]:

Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco stick
Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco stick

I wanna kiss you
But if I do, then I might miss you, babe
It's complicated and stupid
Got my ass squeezed by sexy Cupid
Guess he wants to play, wants to play
A LoveGame, a LoveGame

Hold me and love me
Just wanna touch you for a minute
Maybe three seconds is enough for my heart to quit it

Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco stick
Don't think too much, just bust that kick
I wanna take a ride on your disco stick

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

I'm on a mission
And it involves some heavy touching, yeah
You've indicated your interest
I'm educated in sex, yes
And now I want it bad, want it bad
A LoveGame, a LoveGame

Hold me and love me
Just wanna touch you for a minute
Maybe three seconds is enough for my heart to quit it

Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco stick
Don't think too much, just bust that kick
I wanna take a ride on your disco stick

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

I can see you staring there from across the block
With a smile on your mouth, and your hand on your huh!
The story of us, it always starts the same
With a boy, and a girl, and a huh, and a game

And a game, and a game, and a game
A LoveGame

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Dans the LoveGame

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Let's have some fun, this beat is sick (dans the LoveGame)
I wanna take a ride on your disco stick

Let's play a LoveGame, play a LoveGame
Do you want love, or you want fame?
Are you in the game?
Don't think too much, just bust that kick (dans the LoveGame)
I wanna take a ride on your disco stick
Dans the LoveGame

17 anni.

Alan ha da poco compiuto diciassette anni, un'età abbastanza particolare dove non si è troppo giovani per poter fare tante cose e troppo vecchi per poter fare l'altra metà.
Alla continua ricerca di un qualcosa che gli procuri(anche se per poco tempo) una piccolo granello di felicità, non riesce a non desiderare di andarsene il prima possibile da Beacon Hills e dai suoi "amorevoli" genitori, lasciandosi così alle spalle una parte della sua storia.
Ma sa che il suo sogno non è così tanto lontano;
Appena finirà la scuola, potrà fare una domanda per qualche college ed andarsene per sempre da casa sua, costruendo così il suo futuro.

Alan non ha mai avuto un buon rapporto con i suoi genitori, ma se almeno qualche volta sua madre gli rivolge la parola, gli chiede come stia o comunque cerca sempre di informarsi sulla media del figlio(anche se, è più per vantarsi con le altre madri che per reale preoccupazione),per suo padre sembra essere praticamente invisibile.

Maxim porge qualche piccola attenzione alla piccola Agatha(probabilmente perché ancora piccola o forse perché la bambina straveda per il padre), alla moglie ma non al suo unico figlio maschio.

Non gli parla. Non gli telefona. Non cena nemmeno con lui. 

Alan non esiste per Maxim e Maxim non esiste per Alan.

Alan non sa nemmeno a quando risalga l'ultima volta in cui ha parlato con lui, così come il padre quasi non conosca la voce del figlio.

In diciassette anni di vita, Alan non ha avuto molte soddisfazioni, oltre che quelle a livello scolastico.

Non è mai stato lodato dai suoi genitori, probabilmente perché troppo impegnati a puntare tutta la propria attenzione su Ruby.

Ruby era la migliore in tutto: Era la più brava della classe, suonava il violino ed il pianoforte, sapeva parlare fluentemente tre lingue oltre l'inglese ed ogni anno era la reginetta del ballo.

A Ruby non mancavano mai le attenzioni degli altri, così come ad Alan non mancavano quelle della sorella più grande.

Ruby voleva bene ad Alan, anteponeva suo fratello a sé stessa, voleva che lui fosse felice.

Per quanto Alan amasse la sorella, non riusciva a sotterrare quella punta d'invidia presente dentro di lui.

Sua sorella era adorata da tutti, lui non aveva nemmeno degli amici.

Sua sorella veniva adorata dai suoi genitori.

Lui no, lui rimaneva sempre tagliato fuori.

Sua sorella era perfetta per sua madre.

Amber, invece, trovava suo figlio quasi patetico.

E dalla morte di Ruby, Alan non ha più nessuno che gli voglia davvero bene e presto, anche Agatha imparerà ad odiarlo.

Ma alla fine, è giusto così: Ha fatto una cosa che non doveva, rovinando la vita della sua famiglia.

[Creatura]: 

Essere umano.

Il nostro Alan non appartiene a nessuna categoria di creatura soprannaturale;
Non si trasforma in lupo mannaro con la luna piena, non è una creatura tipica del folklore giapponese, non è nemmeno un druido o un coyote mannaro.

È semplicemente un comune essere umano.

Un essere umano che non ha mai avuto alcuna esperienza col paranormale, nemmeno da bambino, e che non crede all'esistenza di tali creature.

[Aspetto fisico]:

A differenza delle sue sorelle, Alan è l'unico ad essere identico alla madre,sia fisicamente che caratterialmente.
La bellezza del giovane viene quasi sempre paragonata a quella della madre, anche se i due sono talmente simili da risultare praticamente inquietanti.
Alan possiede una bellezza angelica, eterea, messa in risalto dai lineamenti delicati e dalle iridi chiare, che donano ancora più fascino alla sua figura.
La chioma bionda incornicia dolcemente il viso, rendendo più armonioso.
Sulle labbra carnose vi è una piccola cicatrice, talmente sottile che è quasi impossibile notarla.
Sulla sua pelle chiara vi sono presenti dei piccoli nei scuri, alcuni dei quali sono collocati sul collo e sulle scapole,mentre due(quelli più grandi) sulla guancia sinistra.
Sulla mano destra ha il segno di una piccola bruciatura, procurata quando era molto più piccolo a causa di uno stupido gioco con il suo gruppetto di amici.
Questa bruciatura si estende su tutto il palmo della mano e sulle dita.
Alan è un ragazzo mediamente alto, infatti il giovane arriva solamente al 1 e 75 cm, a differenza del padre che supera il metro ed ottanta d'altezza.


(PV: Lucky Blue Smith

NDA: Nell'ultima foto sembra proprio uno di quei bad boys degli young adult lol).

[Carattere]:

Chiunque conosca Alan non riesce a resistere al suo fascino, al suo aspetto talmente angelico da risultare praticamente ammaliante per gli altri.
Eppure, quel ragazzo che all'apparenza sembra così nobile e perfetto, nasconde una natura che è totalmente opposta a ciò che mostra.
Alan non è una persona altruista, non è nemmeno una brava persona;
Si serve degli altri per ottenere ciò che vuole, per essere sempre il migliore agli occhi di tutti quanti.
A lui non importa nulla degli altri, vuole solo la loro ammirazione, essere lodato, proprio perché il suo ego ne sente il bisogno.
Vuole primeggiare sugli altri, sente proprio la necessità di vincere, di attirare l'attenzione tutta su di sé, non importa se in modo positivo o negativo, lui vuole essere il protagonista di tutto, di ogni singolo momento.
Alan è una persona estremamente competitiva, che non accetta assolutamente la propria sconfitta e che è pronto a tutto pur di vincere;
Persino, a servirsi dei trucchi più codardi, brutali e diabolici che gli possano venire in mente.
Nota che un membro della squadra rivale potrebbe battere la sua? Ecco che immediatamente trova il modo per squalificarlo, servendosi spesso delle conoscenze del padre.
Un ragazzo ci prova con la ragazza che gli piace? Fa diffondere una voce poco gradevole su di lui, rovinando così la sua reputazione.
Qualcuno si mostra più bravo di lui nello studio? Nessun problema, dimostrerà sempre di essere lui il migliore.
Alan è un codardo, un ragazzino viziato che nasconde la propria meschinità dietro una maschera, mostrandosi sempre come una sorta di eroe, un angelo, un buon samaritano venuto al mondo solo per aiutare le persone.
Gioca quel ruolo da bravo ragazzo ormai da anni, tanto che alle volte fatica persino a capire quale sia la sua vera personalità;
È veramente un eroe, un ragazzo con un animo gentile e sensibile o un egocentrico miserabile?
Ovviamente, il secondo.
Lui non è altruista, aiuta gli altri solo per un secondo fine, solo per essere ricordato in modo positivo.
Odia studiare ma si sforza ogni giorno non solo per essere lodato dagli insegnanti, ma anche per poter accedere ad una delle migliori università americane.
Odia Beacon Hills con tutto sé stesso ed odia ancora di più i suoi abitanti;
Troppo stupidi, troppo impegnati a correre dietro la loro stupida esistenza per rendersi conto di essere solamente delle marionette.
Alan è una persona opportunista, che si approfitta della bontà degli altri, ignorando totalmente i loro sentimenti.
Odia le persone buone, forse perché alla fine sotto sotto le invidia.
Chissà cosa vuol dire essere una persona buona, una persona gentile, altruista e a cui non importa nulla del denaro o della fama.
Forse è bello, ma non potrà mai competere con il valore dei soldi,  il potere, la bontà d'animo non potrà mai soddisfarlo completamente.
Alan è avaro.
Avaro di tutto;
Attenzioni, soldi, amore, tutto.
Se lui non può essere amato perché dovrebbero esserlo gli altri?
Per quale ragione agli altri dovrebbero essere riservate più opportunità di lui?
Nessuna.
Lui merita tutto.
Lui ha lavorato sodo per anni, lui ha rinunciato a tutto pur di sentirsi amato.
Alan è anche un ragazzo estremamente invidioso, cosa che si riflette negativamente sulle relazioni con gli altri.
Invidia tutti i ragazzi che hanno una famiglia unita che li amano per ciò che sono e che farebbe qualsiasi cosa pur di proteggerla.
Perché lui invece non può avere dei genitori amorevoli? Perché lui ha dovuto passare la sua vita ad essere ignorato mentre sua sorella veniva amata da tutti?
No, non è giusto.
Lui merita una famiglia. Una vera.
E non quella che possiede.
Li odia.
Odia tutte quelle famiglie felici.
Le detesta.
Tutte quante.
Se non può averla lui, allora non spetta nemmeno agli altri.
Invidia tutte quelle persone felici, quasi gli si rivolta lo stomaco a vederle.
L'invidia è talmente radicata nella sua anima, che non riesce ad accettare che al mondo non tutti possono essere fortunati e che fare del male agli altri non è una soluzione per i suoi problemi.
Alan non riuscirà mai ad accettarlo, non capisce che essere "cattivi" per tutto il male che ha ricevuto non è una giustificazione e che non cura nulla.
Alan, oltre ad essere una persona estremamente rancorosa, è anche un grandissimo attore;
Riesce a fingere di provare emozioni, di stare bene, di stare male, senza alcuno sforzo.
Ma del resto, ha ereditato tutto da sua madre, una donna falsa e manipolatrice.
Il ragazzo non ha alcuno scrupolo ad ingannare gli altri e a manipolarli, tanto che oramai gli viene praticamente naturale farlo.
Finge di amare, di soffrire, con una facilità a dir poco sorprendente, quasi come se riuscisse a provare tali emozioni o sentimenti.
Nonostante la sua personalità non proprio gradevole, Alan è carismatico.
Estremamente carismatico.
Fin troppo, oserei dire.
Gli riesce quasi sempre semplice convincere gli altri, ha un successo in particolare con il sesso femminile, ma del resto per lui non è impossibile;
Sa cosa vogliono le donne, ha studiato per anni i loro desideri e sa come realizzarli.
Alan è anche un ragazzo abbastanza sveglio che comprende facilmente quando una persona mente o meno, probabilmente perché abituato a farlo fin dalla tenera età.
Per di più, il ragazzo è molto portato per l'apprendimento, infatti riesce ad imparare molto in fretta, basta solamente guardare una volta per comprendere il modo di operare.
Cosa che gli è stata sempre utile, specialmente una volta arrivato alle superiori, dove in poco tempo è stato apprezzato da tutti(o quasi).
È una persona che ha una grande fiducia in sé stesso, sfociando in vera e propria superbia.
Lui si sopravvaluta e facendo in tale modo, compie un errore a dir poco enorme, dato che non fa altro che sottovalutare gli altri e le loro abilità.
Non può vivere così, ma lui si illude.
Pensa che sarà per sempre in una posizione privilegiata, che verrà sempre ricordato come un santo, un angelo, una sorta di Messia pronto a salvare gli altri dal male.
Eppure, Alan non è nessuno di speciale.
Non è altro che uno stupido essere umano.
Una persona che senza la sua bellezza e le sue conoscenze, non andrebbe da nessuna parte.
Un perfetto perdente.
Ecco che cos'è Alan: Un perdente, un codardo.
Un bambino ancora ingenuo.

[Storia]:

Prima di iniziare a parlare della storia di Alan, è importante fare un piccolo passo indietro, più precisamente a parlare della storia di suo padre, Maxim.

~Maxim~

Maxim Rusnac non ha avuto un'infanzia semplice, è stato abbandonato a poche ore dalla nascita dalla madre  dato che, a causa della sua condizione economica, non poteva occuparsi del figlioletto come voleva.
Così, la donna, decise di abbandonarlo accanto ad un orfanotrofio, sperando in una vita migliore per lui.
Eppure, quella scelta dettata dall'amore materno di sua madre, causò non pochi problemi a Maxim.
Dentro l'orfanotrofio, Maxim veniva maltrattato sia dagli adulti sia dai bambini più grandi, venendo spesso preso di mira da veri e propri atti di bullismo da parte degli altri orfani.
Per di piú, nessuno sembrava volerlo adottare, ma del resto come potevano?
Maxim non era un bel bambino come gli altri, non aveva nemmeno una salute ferrea o un carattere estroverso ed aperto.
Era semplicemente un sassolino nella scarpa degli altri.
Un sassolino fastidioso ed inutile.
E mentre tutti i suoi compagni venivano adottati, Maxim cresceva, cercava di studiare il più possibile proprio per avere una media alta e guadagnare qualche borsa di studio.
Voleva scappare da quella realtà, diventare migliore degli altri ed avere un lavoro meraviglioso, che gli permettesse di avere una vita agiata.
Ogni giorno andava in biblioteca proprio per dedicare qualche ora alla lettura o per studiare, dato che nei dormitori era praticamente impossibile.
All'età di diciassette anni, una coppia di insegnanti decise di adottarlo, per ragioni apparentemente sconosciute.
E da lì, la situazione di Maxim iniziò a migliorare.
I suoi genitori, i signori Rusnac, erano delle persone buone;
Amavano Maxim come se fosse quel figlio che non avevano messo al mondo, facevano di tutto pur di mandarlo avanti con lo studio.
Un paio d'anni dopo, la famiglia decise di trasferirsi prima a Parigi e poi, dopo la morte del fratello del signor Rusnac, di trasferisi negli Stati Uniti.
A Beacon Hills, Maxim incontrò sua moglie: Amber.
Amber era una ragazza bellissima, che sapeva come attirare l'attenzione degli altri su di sé.
Cosa che colpì Maxim.
I due iniziarono a frequentarsi, anche se fin dall'inizio la loro relazione non era sana.
Lui era estremamente possessivo e geloso mentre lei non faceva altro che sfidare la sua gelosia, provandoci con altri ragazzi e alle volte, spingendosi persino oltre con loro.
Non facevano altro che litigare, lasciarsi e riprendersi in continuazione proprio perché nessuno dei due sapeva stare lontano dall'altro.
Così, dopo che Amber rimase incinta, i due si sposarono, proprio per evitare lo scandalo.

~Alan.

Fin dall'inizio della gravidanza, Amber non aveva preso bene la notizia di essere nuovamente incinta.
Da una parte perché con il primo parto aveva avuto un'esperienza a dir poco traumatica e non intendeva soffrire nuovamente.
Eppure, non voleva abortire.
Non tanto perché fosse contro o perché la sua religione glielo impedisse(insomma, Amber non aveva mai seguito la religione in vita sua) ma semplicemente aveva paura.
Temeva di prendere qualche infezione o di non poter più rimanere incinta, proprio per questo decise di continuare la gravidanza.
Ma non era facile: Amber stava continuamente male, non faceva altro che vomitare e svenire quasi ogni giorno.
Maxim provava ad aiutarla, ma ogni volta che provava ad avvicinarsi, la moglie gli rifilava un'occhiata carica di puro odio.
La loro relazione con il tempo era diventata sempre più tossica e disinfunzionale.
Non si amavano più, provavano solamente odio l'uno per l'altra.
La situazione peggiorò con la nascita di Alan, il loro secondogenito.
Nessuno dei due sembrava intenzionato a badare al figlio, a prendersi cura di lui, solamente la piccola Ruby sembrava nutrire interesse per il suo fratellino.
Amber e Maxim consideravano il secondo figlio solo quando doveva mangiare o essere pulito, ma poi per il resto della giornata Alan non esisteva.
Ruby, invece, sembrava vegliare su di lui.
Quando dormiva, era lei che teneva d'occhio il suo adorato fratellino.
Quando stava male, era lei che cercava di prendersi cura di lui.
Ruby era solo una bambina ma amava suo fratello più di qualunque altra cosa.

Alan iniziò a crescere, diventando sempre più cosciente della tragica situazione della sua famiglia;
Maxim non era mai in casa e quelle poche volte che c'era non faceva altro che litigare violentemente con Amber, anche di fronte ai figli.

Mentre sua madre, da quello che ricorda Alan, era sempre impegnata a bere e a spiare dalla finestra il suo vecchio amore, che nel frattempo si era sposato ed aveva avuto due figli gemelli; Kendra e Kevin.
Amber, sia da brilla che da sobria, si sfogava sul figlio, dicendogli che la causa per cui lei non poteva essere felice fosse proprio lui e che, senza il suo amato, la sua vita non aveva alcun senso.
Perché Alan l'aveva resa brutta, aveva trasformato il suo fisico in quello di un mostro, deformandola per sempre.

Ma il bambino non capiva il senso delle sue parole;
Lui vedeva la sua mamma così bella, Amber aveva un fisico perfetto.
Certo aveva guadagnato dei chili e la sua pelle era piena di smagliature ma era normale, insomma, non tutte le gravidanze erano le stesse.
Ma Amber non era brutta, non era da buttare come diceva lei, Alan voleva bene a sua madre e vedeva quella donna meravigliosa, come se fosse una dea.

Spesso Maxim dimenticava il suo compleanno ed inizialmente Alan ci rimaneva male, ma con il tempo anche lui stesso iniziò a dimenticarsi del suo compleanno.
Odiava quel giorno, perché nemmeno per una giornata i suoi sembravano volergli bene.

Solamente Ruby era entusiasta per il suo compleanno, facendo al fratellino dei regali semplici ma pieni d'affetto.

Alan adorava sua sorella, ma detestava la preferenza che i suoi genitori applicavano sulla sorella.

Ruby era la figlia preferita di entrambi, adoravano la loro primogenita, permettendole di fare sempre tutto e comprandole tutto ciò che desiderava.

Ogni volta che i suoi genitori lodavano sua sorella o mostravano un qualsiasi segno d'affetto a Ruby, Alan iniziava a nutrire una grande rabbia.

Lei che aveva più di lui? Nulla.

Non aveva nulla.

Eppure, tutti sembravano adorare Ruby.

Mentre Alan iniziava ad odiarla, tanto che ogni volta che la sorella provava a parlargli, il bambino andava via.

La sua gelosia peggiorò quando sua sorella iniziò a frequentare Andy, un ragazzo stupido che non valeva nemmeno la metà di Ruby.

Andy provava sempre ad approcciarsi con lui ma Alan era freddo, gelido, odiava quel ragazzo.

Vedeva Andy come un viscido verme, pronto a fare del male a sua sorella e a servirsi della sua bontà per approfittarsi di lei e del suo corpo.

Ma ogni volta che Alan trattava male Andy, sia Ruby che Amber rimproveravano il bambino, dicendo che il fidanzato di sua sorella(quello che, molto probabilmente, sarebbe diventato suo cognato) voleva solo essere gentile con lui.

Ed Alan rispondeva con un: "Peggio per lui, nessuno gli ha chiesto di esserlo".

Frase che peggiorava la situazione di Alan, che finiva in punizione  per due settimane se gli andava bene.

Un giorno, ritornando a casa, vide Andy in compagnia di un'altra ragazza, in atteggiamenti abbastanza ambigui, cosa che fece inferocire il ragazzino.
Ma non fece nulla, si limitò a guardarli in silenzio e a rimanere nascosto.

~Ruby

Una sera fra Alan(dodicenne) e Ruby(diciannovenne) scoppiò una lite abbastanza violenta, tutto perché la sorella gli aveva appena annunciato che sarebbe andata via a Beacon Hills insieme ad Andy, per crescere il loro bambino.

Infatti, Ruby era rimasta incinta ed aveva deciso di mandare all'aria gli studi per andare a vivere in un'altra città, insieme ad Andy e al padre di quest'ultimo per poter crescere il suo bambino.

I due si trovavano vicino alle scale e non facevano altro che urlarsi e spintonarsi a vicenda.

Alan non voleva che Ruby andasse via.

Le voleva bene.

Poteva anche rimanere a casa, Andy poteva anche trasfersi da loro se era questo quello che voleva, basta che la sua sorellona rimanesse con lui.

Eppure, Ruby non voleva più rimanere a Becon Hills, in quella casa.

Così, appena Alan le urlò contro, la ragazza (per la prima volta) gli diede uno schiaffo in pieno volto.

Il ragazzino iniziò a piangere, dicendole che non voleva mai più vederla e che per lui, lei ed il suo stupido bambino erano morti.

Ruby scioccata dal suo gesto, iniziò a scendere le scale di corsa, inciampando a causa di un giocattolo di Alan messo fuori posto, rotolando dalle scale.

Alan appena vide la sorella per terra, iniziò a provare a svegliarla, scuotendola, pregandola di aprire gli occhi.

Le disse che non pensava quelle parole, che le voleva bene sia a lei che al bambino non ancora nato.

Il ragazzino si alzò, correndo dai vicini per portarla all'ospedale.

Per sua sorella non c'era più nulla da fare: Era morta pochi minuti dopo essere caduta ed aveva udito le parole di suo fratello.

La morte di Ruby devastò la famiglia;
Maxim era in una valle di lacrime al funerale di sua figlia, tanto che non voleva allontanarsi dalla bara di sua figlia.

Amber iniziò a delirare, odiando ancora di più suo figlio e vedendo in lui un assassino.

Era lui che aveva messo quello stupido gioco, causando la morta della sua povera bambina.

Era lui il responsabile.

Ed Alan iniziò ad odiarsi e a odiare ancora di più la sua famiglia.

Alan era distrutto, si riteneva il responsabile della morte della sorella e del nipotino non ancora nato.
Rimase chiuso nella propria stanza per giorni, uscendo solamente per andare a scuola o per gli allenamenti.

~Liceo

Dopo la morte di Ruby, le cose in famiglia iniziarono a peggiorare ancora di più.

Maxim aveva iniziato a tradire Amber con donne assai più giovani e belle della moglie, nella speranza di dimenticarsi del suo amore non corrisposto per la madre dei suoi figli.

Anche Amber iniziò a tradire suo marito, portando ogni sera(all'insaputa di Maxim) un uomo differente, senza nemmeno avere un minimo di rispetto verso il figlio.

Una volta iniziato il liceo, Alan decise di dedicarsi totalmente al scuola e al Lacrosse, tornando a casa solo per studiare o cenare.

E tutto sembrava procedere per il meglio, fino alla sera della sua ultima partita, riportando un grave problema al ginocchio.

Cosa che devastò il ragazzo, dato che oramai non aveva più nulla che gli permette si sfogare la propria rabbia in modo sano, senza prendere a pugni il muro.

Ogni giorno si sedeva ed osservava gli allenamenti,sapendo che oramai la sua carriera era finita per sempre a causa del suo stupido ginocchio.

Aveva perso tutto.

Non aveva più nulla;

La sua famiglia era distrutta, sua sorella era morta, suo nipote non avrebbe mai avuto l'occasione di nascere ed adesso non poteva più giocare a Lacrosse.

Non aveva più nulla.

Non gli era rimasto nulla se non un grandissimo vuoto.

Provò a riempire quel vuoto in tutti i modi, anche nei più sbagliati, senza però riuscirci.

Era rimasto solo.

Completamente solo.

[Punti deboli]:

•Ginocchio:

A causa del suo "piccolo" incidente durante la partita di Lacrosse, Alan ha oramai un ginocchio malandato.

Infatti, il ragazzo non cammina perfettamente, stancandosi immediatamente.

•Paure:

Alan ha diverse fobie, tra le quali troviamo;

-Astrafobia(paura dei temporali),

-Rupofobia(paura dello sporco),

-Monofobia(paura della solitudine).

•Ansia:

Dalla morte della sorella, Alan soffre di frequenti attacchi d'ansia, alle volte riesce a calmarli praticamente subito ma altre no, finendo per sentirsi male anche a livello fisico.

[Punti forti]:

•Determinazione:

La determinazione è una caratteristica che Alan ha fin dalla tenera età e che si è sempre rivelata utile per lui.

Grazie a questa sua caratteristica, Alan riesce ad arrivare al proprio obiettivo tranquillamente.

Orecchio:

Alan, a differenza delle sorelle, ha un udito molto sviluppato, cosa che gli permette di avvertire i più piccoli rumori.

(NDA:Ovviamente non è al livello di un lupo mannaro, però comunque il suo udito è molto ma molto buono).

•Carisma:

Alan è un ragazzo molto carismatico, cosa che gli è servita negli anni per farsi apprezzare sia dagli insegnanti che dai suoi compagni di scuola o di squadra.

[Curiosità]:

•Nazionalità e provenienza:

Nonostante Maxim sia nato e cresciuto in Moldavia, Alan non ha mai avuto nulla a che fare con il Paese d'origine del padre e non ha nemmeno il desiderio di andarci, non gliene importa nulla delle origini di suo padre o della sua storia.

È nato e cresciuto negli USA ma non si sente nemmeno statunitense, anzi, reputa che per lui non esista un posto dove possa vivere felice, lontano dai propri ricordi.

Non si definisce un cosmopolita e non ha interesse per gli altri Paesi, vuole solo trovare un posto dove sfuggire dal proprio passato ma sa che non può scappare dalle sue colpe;
È troppo tardi per farlo.

•Doppiatore:

Come voce ho pensato o a Flavio Aquilone(rega ho una cotta per quell'uomo, capitemi) o Alessandro Campaiola.

•Relazioni:

Alan in passato ha avuto diverse relazioni e tutte sono finite male a causa sua e del suo comportamento, semplicemente il ragazzo si stancava praticamente subito delle sue relazioni, specialmente quando la persona con cui si metteva insieme diventava ai suoi occhi noiosa e banale..

Nota: Mi scuso per non aver inserito le conoscenze all'interno della scheda ma non volevo ritardare ulteriormente la sua uscita.

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