Capitolo 24. Flocons de neige - (Fiocchi di neve)

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Raggiungo a passo svelto Alex nella caffetteria, indosso la giacca della sua squadra, un sorriso magnifico e tutta la confidenza che non ho mai avuto. La sorpresa e la felicità sul suo volto confermano le mie aspettative, mi avvicino posando un tenero bacio sulle sue labbra per poi avventarmi sulla caffeina che tiene stretta nell'altra mano, sorry Alex ma il caffè resta una mia priorità, soprattutto la mattina presto.

<< Buongiorno anche a te, oggi siamo parecchio felici oppure è solo una mia impressione? >>.

<< Buongiorno Alex, che dire... per una volta mi sono alzato contento e del tutto riposato, è il lunedì meno lunedì di sempre >> rispondo ridendo.

Intrecciamo in automatico le mani camminando per i corridoi, intravedo Lauren, le faccio l'occhiolino promettendole di dirle tutto a francese più tardi, accompagno il mio ragazzo al laboratorio di biologia e poi mi dirigo dalla signorina Williams.

<< Buongiorno signorina Williams! >> esclamo entrando.

<< Buongiorno anche a lei signor White, mi fa piacere vederla di buon umore! >>

<< Non capisco perché ne siate tutti  così sorpresi, come se avessi sempre il muso lungo... >>

<< Diciamo che negli ultimi mesi l'ho vista parecchio scosso e arrabbiato, è bello poter vedere che il tempo fa il suo corso, così come il dolore, dandoci l'opportunità di continuare a vivere nonostante le esperienze pregresse e i problemi presenti ritrovando il giusto equilibrio e apprezzando i bei momenti >>.

L'ha detto senza respirare una sola volta e mantenendo il solito sorrisino ebete, questa donna mi spaventa veramente.

<< Comunque volevo congratularmi con lei per l'impegno che ha messo nella domanda per il college, riconosco che l'attesa è valsa la pena, sono sicura che nonostante il ritardo di più di due mesi, visto gli episodi successi la commissione sarà clemente e prenderà visione della sua candidatura >>.

Inutile dirle che io non ho inviato nessuna lettera per il college, perché ho rinunciato a quella possibilità, dipendere da mia madre, essere lontano da Alex ma soprattutto perché non sarò più veramente umano; stando a sentire James potrei avere una nuova identità e mi aiuterebbe lui a sistemarmi e con i soldi, ma perchè avrebbe scritto al posto mio la domanda? Certo è importante salvare le apparenze e non fare insospettire nessuno ma adesso mi toccherà contattarli per ritirare la mia candidatura e scusarmi per il comportamento poco maturo, uffa! Assecondo la speech d'incoraggiamento della signorina Williams, muovendo a tratti la testa, blaterando qualche sì e qualche certo di tanto in tanto, come a mio solito. Se solo avessi già imparato a controllare la persuasione, avrei messo fine hai nostri incontri da tempo oppure la farei andare sempre al punto senza tutti i giri di parole.

<< Concludendo, il suo percorso con il signor Evans va a gonfie vele, ha inviato la sua domanda, i suoi voti sono stabili, credo di poter estendere i nostri incontri ad una sola volta al mese, si goda questo ultimi mesi di liceo, quando sarà tutto finito le mancheranno mi creda >>.

<< Lo farò di certo, grazie per il suo emh... aiuto, arrivederci >>.

Considerando che tutto il suo operato è dovuto per gran parte all'intervento e alla premura di James non so quanto avrebbe veramente combattuto per vedere in me dei miglioramenti e accompagnarmi in un vero percorso di riabilitazione, dopotutto questa è pur sempre una scuola pubblica e nessuno fa niente senza il giusto compenso, stupido sistema capitalista. 

Vado alle macchinette a prendere qualche bottiglia d'acqua e noto una luce bianca e soffusa provenire dalle finestre, mi affaccio e mi accorgo che sta nevicando. Lascio cadere lo zaino ed esco, inebriato dal freddo e dai fiocchi che si posano sulla mia pelle scoperta, cerco di prenderli con la lingua, salto più in alto, mi sto divertendo come non mai.

<< Ethan tutto bene? >>

<< Ehi Lauren, non ti piace la neve? Vieni qui dai! >>

<< Ma si congela, dovresti rientrare anche tu abbiamo francese tra poco! >>

<< J'arrive! >>.

Controvoglia rientro, recupero lo zaino e vado in classe, entrando noto nel riflesso del computer spento i miei occhi, l'ametista che annega il blu naturale che di solito vi abita, guardo Lauren negli occhi, luccicano così tanto i miei che riesco a vederli riflessi anche nei suoi. Peccato che nessun umano possa vederli, sono sicuro che Lauren li adorerebbe.

<< Ma ti sei fatto per caso? >> chiede Lauren curiosa.

<< Non ci credo, sono veramente depresso di solito? Oggi sono semplicemente felice e la cosa sembra scioccare tutti voi a quanto pare >>.

<< Mais qu'est ce que tu dis! Ero solo curiosa...>>

Tiro fuori il libro chiudendo per entrambi la conversazione, sono davvero così diverso oggi? Pazienza, mi sento bene e mi sembra uno spreco dover rimanere inchiodato sui banchi tutta la giornata. Finito la lezione di francese raggiungo Alex agli allenamenti, nonostante la soffice neve che cade dal cielo si stanno allenando all'aperto, tipico del coach, mi dirigo agli spalti coperti, dove si trovano gli altri compagni e compagne degli atleti.

Myriam si siede accanto a me, apparentemente di proposito visto che ci sono un sacco di posti liberi, avverto in lei del nervosismo e il suo profumo Chanel mi sta facendo soffocare.

<< Myriam, nel caso avessi dimenticato gli occhiali ci sono altri sessanta posti liberi nella tribuna, quindi se non ti dispiace vorrei restare da solo a godermi gli allenamenti del mio ragazzo senza soffocare a causa del tuo profumo >> sorrido alla fine cercando di addolcire il tutto.

<< E da quando abbiamo questo caratterino? Stai chill, volevo solo chiederti se sapessi dove fosse ieri sera Alex >> il suo sguardo è ferito, mi mette sulle spine.

<< Era con i suoi genitori, sono andati... >>

<< ...a fare shopping a Baltimora vero? >> finisce lei interrompendomi.

<< Myriam, se hai così tanta paura che Kyle ti abbia tradito con Alex, perché non sei andata direttamente dal tuo ragazzo a chiederlo ma invece sei venuta da me? >> la rabbia traspare limpida dalle mie parole.

<< Perché ho bisogno che tu mi dica che mi sbaglio, è solo una coincidenza e sono paranoica? Il ballo si avvicina e con Kyle non ne abbiamo ancora parlato >> biascica lei tra le lacrime.

<< Capisco che tu voglia avere i fiori e la bella sceneggiata, ma mi sembra esagerato piangere per queste cose, per quanto ne sai potrebbe essere andato a comprarti un regalo... tutti anno a fare shopping in quella città. Comunque ti ricordo che anche tu puoi prendere delle decisioni, e se fossi tu a proporti invece? >>

Detto questo rimetto le cuffiette, è una bella giornata e nessuno me la può guastare, nemmeno Myriam e le sue teorie complottiste, alzo la musica al massimo e sulle note di Lorde mi godo la fine degli allenamenti, poco dopo Myriam se ne va, blatera qualcosa che non mi sforzo di comprendere.Visto la forte nevicata nessuno si ferma per farsi la doccia ma vanno tutti dritti a casa, come speravo. 

Raggiungo Alex all'entrata degli spogliatoi maschili, entro e senza aspettare che mi segua inizio a spogliarmi, sento il suo sguardo addosso, lentamente procedo verso le docce, le accendo quasi tutte, il calore del getto provoca molto vapore, celando la mia figura ed eventualmente quella di Alex da occhi indiscreti. Finalmente Alex un po' imbarazzato mi raggiunge, non ero sicuro si sarebbe spinto a tanto ma forse nessuno l'aveva mia tentato così bene? Lo bacio appassionatamente, lo sento, addosso ha solo il suo odore, prendo la sua faccia tra le mani e lo guardo negli occhi, nessuna traccia di bugia o esitazione, come immaginavo le accuse di Myriam sono infondate.

<< Non vorrei suonarti ripetitivo o maleducato però se ti svegliassi così di buon umore tutti i giorni penso che potrei sposarti Ethan White>>.

<< Che scemo lo dici soltanto perché stiamo facendo la doccia... nudi! >> rido, infilandogli le dita tra i capelli e baciandolo ancora.

<< Mi piace vederti così felice e spensierato, tutto qui... Ha per caso a che fare con la neve? >>.

<< Diciamo che come la neve anche io mi sciolgo facilmente, nelle giuste occasioni e con le giuste ... persone >>.

Facciamo l'amore, senza paura, senza esitazione, come se i nostri corpi già si conoscessero. In sintonia, i nostri cuori battono all'unisono, così come le nostre bocche si cercano, le mani si accarezzano e i respiri si fanno veloci, godendoci l'attimo, godendoci questo tenero momento. i suoi occhi brillano di amore, spero che anche nei miei vi sia lo stesso, veniamo quasi nello stesso momento, stremati e accaldati finiamo questa lunga e intensa doccia. Lo spoiatoiglio è mezzo allagato, la'cqua arriva fino al corridoio, ops! 

Ci rivestiamo in fretta prima che qualche signora delle pulizie noti il disastro, Alex fischietta tutto allegro mentre io scrivo sullo specchio appannato una semplice dedica "A+E" coronandola con cuore, ci scatto una foto e la posto taggandolo, poi cancello il tutto.

Usciamo e ci dirigiamo verso la sua macchina, per quanto insista voglio essere riportato a casa, la mia giornata non è ancora finita e mi aspettano ancora tante cose da fare oggi, incluso l'allenamento con James.




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PROSSIMO CAPITOLO: JAMES POV

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