Capitolo 25. Son innocence - (La sua innocenza)

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James's POV


Scosto le tende per intravedere la sua figura raggiungere il portico ed entrare in casa, anche da lontano ho potuto notare il bagliore ametista in entrambi i suoi occhi, la camminata più sicura, l'equinozio è vicino e fortunatamente il suo corpo sembra reagire bene, ciò mi rassicura. M'importa veramente di lui? Nelle ultime settimane ho provato ad essere meno brusco nei suoi confronti, offrendo conforto ed empatia come fanno gli umani tra di loro, ma sento che non è abbastanza, non si fida ancora completamente del sottoscritto.

Scendo le scale lentamente, Ethan ha spostato il divano e ha iniziato lo stretching, nel vedermi un piccolo sorriso gli si dipinge in volto, donandogli un aria da bambino, portando in superficie tutta la sua fragilità e innocenza, facendomi sentire in colpa per avergli imposto tutto questo, per averlo riportato in vita senza il suo consenso. In altre circostanze avrei semplicemente optato per un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca ma era già troppo tardi per il metodo umano quando l'avevo colto tra le mie braccia. Maschero il mio disagio e mi posiziono accanto a lui cominciando anch'io lo stretching, col tempo ho imparato a distinguere i vari silenzi di Ethan, da quello imbarazzato, a quello arrabbiato, a quello di oggi, il silenzio che esprime serenità. Dopo tanto oggi deve aver avuto una giornata piuttosto normale per un teenager della sua età.

<< Allora è andata bene la tua giornata ? >> domando.

<< Direi che è stata piuttosto piacevole, si >> .

<< I tuoi occhi sono rimasti tali da sta mattina, vero? >>

<< Si, c'è qualcosa che dovrei sapere al riguardo? >>

<< La luna è crescente e tra due settimane c'è l'equinozio, il tuo corpo subisce tutti gli impulsi chimici e fisici del caso, è positivo che tu stia ancora bene e non a letto contorto dal dolore e la febbre >>.

<< La nonchalance con cui parli del dolore e la morte mi sorprende sempre e comunque >>.

<< Ti ricordo che nel tuo caso è la morte che ti ha aperto le porte della vita, per noi la morte e il dolore fanno parte del ciclo della vita, li accettiamo, il carico emotivo è meno pertinente nel nostro caso >>.

<< Come faccio a sistemare tutto in due settimane? >> chiede Ethan, improvvisamente rabbuiato.

<< Posso occuparmi io della scuola per le assenze, lo stesso posso fare con tua madre e se serve con l'intero corpo studenti, l'unica cosa che devi fare è prenderti un periodo di congedo, per tutto il processo che ne consegue ... >> m'interrompe.

<< Non capisci, come pensi che possa restare qui come se niente fosse cambiato dopo la trasformazione? >>.

<< Devi per forza prendere il diploma quest'anno e poi come ti ho già detto posso fornirti una nuova identità e dei soldi, farti conoscere altri di noi, non sarai mai più solo Ethan >>.

<< La fai semplice, magari ai tuoi occhi non ho niente da perdere andandomene ma il mio universo è molto più piccolo, le persone a cui tengo posso letteralmente contarle sulle dita di una mano! >>

<< Non hai scelta, nessuno può scoprire la tua identità e fino a che non avrai imparato a controllarti non posso lasciare che tu te ne vada in giro con il tuo ragazzo col rischio che possa scoprirti o che tu possa ucciderlo accidentalmente, pensaci bene, te ne vai per il loro bene ma nessuno ti impedisce di tornarci col tempo>>.

Questi ragionamenti stupidi mi fanno davvero alterare, per quanto sia difficile da credere nessuno potrà impedirgli di avere una vita umana dopo la trasformazione, ma deve essere in grado di tenere alta la facciata, tra di noi abbiamo poche regole e la regola d'oro è di non svelare a nessun umano mai e poi mai la nostra identità, nel caos in cui qualcuno lo scopra deve essere eliminato, rapidamente e senza lasciare traccia alcuna. Ethan sa che non esiterei un secondo nell'uccidere tutte queste persone a lui care se non prestasse fede al giuramento fatto, nessun umano deve saperlo, mai.

Posiziono le mani sul suo petto e spingo, creando pressione, schiacciando i suoi polmoni, simulando la pressione sott'acqua, preparandolo alla sensazione, in modo tale che possa restare lucido nonostante il il dolore e il fastidio, è molto importante per dare al suo corpo la forza necessaria per la nascita delle branchie. Intrappolato in una spirale di dolore e confusione finirebbe per annegare, il dolore è una parte integrante dell'ascensione e ma deve essere cosciente della sua forza, l'oceano accoglie solo i più forti, non c'è posto per i deboli.

Lo sprono a concentrarsi per riuscire a controllare la crescita delle zanne, siamo predatori quando non siamo sulla terra, sotto sforzo il suo corpo risponde bene, le zanne crescono, alcune serie di scaglie ricoprono le sua braccia e gambe, è medito di sudore ma tiene duro, sei davvero in gamba Ethan.

Finito l'allenamento, la tensione provocata dalla discussione è scemata, adesso come promesso cerco di spiegargli come funziona l'uso della persuasione, non sono convinto che possa diminuire il carico di stress a cui è sottoposto e che non userà mai questa capacità per nuocere agli altri e compiere atti illegali, ma rispetto sempre la parola data.

<< Dunque per usare la persuasione devi mantenere il contatto visivo con la persona, poi focalizzi la tua attenzione sulle corde vocali, quando parli devi metterci sicurezza, forza e desiderio. All'inizio può aiutarti essere arrabbiato o felice, le emozioni posso influire sulla persuasione, nella durata e nell'efficacia. Per capire se effettivamente tu la stia utilizzando, dovresti udire come un piccolo eco nelle tue stesse parole man mano che pronunci >>.

<< Per sbaglio mi era capitato di usarla una volta, ricordo la sensazione, ma se sulla emh... nostra specie non ha effetto e nemmeno sugli animali con chi posso fare pratica? >>

<< La sperimentazione umana non fa parte dell'allenamento, ti ho solo presentato la teoria, nel caso in cui dovessi avvalerti di questo potere >>.

<< Va bene, va bene però voglio provarci lo stesso >>.

Ethan si posiziona davanti allo specchio in bagno e comincia a fare dei gargarismi? Non riesco a trattenermi e scoppio in una potente risata, rido di gusto facendo ridere a sua volta anche lui. Decido di lasciargli un po'di privacy e vado in cucina, il suo gatto grigio viene a strusciarsi tra le mie gambe, lo prendo in braccio e lo coccolo osservando fuori dalla finestra la tormenta di neve.

<< Se per oggi abbiamo finito io vorrei tanto cenare, ti va una pizza James? >>

Di nuovo quella sua espressione innocente, spensierata così umana, così viva, mangiato dal senso di colpa e incapace di parlare annuisco, continuando a grattare le orecchie a Merluzzo.

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