Corsa

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"Lo stiamo perdendo, un'altra dose di emoglobina presto!!!"

Il suono stridulo della barella cozzava con il vociare allegro dei bambini, che ignari di tutto, facevano avanti ed indietro nella strada principale, incuranti dell'orrore che vi aveva appena preso luogo...

Un ragazzino, con i capelli verdi ed il corpo martoriato da innumerevoli colpi, veniva issato d'urgenza su una barella, diversi infermieri e volontari si susseguivano al suo fianco, cercando, in tutti i modi possibili , di mantenerlo in vita

Ma il suo braccio penzolava , senza forza, dal bordo della barella, ancora teso, in un ultimo atto di amore, verso l'altro ragazzo che era ancora in ginocchio

Non si accorse di nulla Katsuki, né che il suo corpo veniva spostato, né della voce delle persone che gli ponevano domande su domande

"È catatonico, dobbiamo portarlo con noi"

"Le sue mani...le sue mani sono piene di sangue, dobbiamo chiamare la polizia"

"È solo un ragazzo!!! Non può averlo ridotto così"

Nel frattempo, una ragazza gentile, stringeva la mano di Izuku cercando di tenerlo sveglio..

Fissava i suoi occhi verdi che sembravano appannati, come se un velo invisibile vi fosse posato sopra

"Chi ti ha ridotto così?"chiese accarezzandogli il viso, cercando di non sfilare la maschera dell'ossigeno

Vide le sue labbra muoversi e si chinò su di lui

La sua voce era un sussurro a malapena udibile, ma la ragazza fu certa delle sue parole e le ripeté, senza alcun timore, alla polizia ore dopo....

Le labbra di Izuku , piene di tagli sanguinanti, pronunciarono la frase che avrebbe cambiato tutto...

Guardò un'ultima volta verso di lui e lo disse

I:"villain... s-sono stati...i...villain...."

Venne issato sull'ambulanza e le sirene furono accese, un infermiere andò da Katsuki

"Ragazzo, dobbiamo andare"

Lo prese da sotto le ascelle, forzandolo ad alzarsi, vide che l'unica cosa che fece, prima di venire sollevato, fu raccogliere qualcosa a terra

Era tentato di chiedergli cosa fosse, ma l'urlo degli altri soccorritori lo fece desistere , ed iniziò a correre, con Katsuki in braccio, fino a farlo salire sull'ambulanza

Venne fatto sedere di fianco ad Izuku, ma i suoi occhi non lo vedevano...stavano fissi sulla sua mano stretta a pugno, chiusa, come a voler sigillare e proteggere, l'ultimo dono che lui gli aveva fatto

<<Kacchan...ti h-ho p-portato m-metà dolce.. p-possiamo...p-possiamo parlare?>>

Aprì la mano e vide il dolce...anche quello era schiacciato...anche quello era macchiato di sangue

"LO STIAMO PERDENDO!! CARICA!!! ......"

"....LIBERA!!!...."

"....LIBERA!!!..."

Biiiiiiiiiiip......



Il piccolo pasticcino cadde a terra

Nessun altro suono arrivò alle sue orecchie...

Non vide nulla...

Non sentì nulla...

Non provò nulla....

Lui non era più...

Lui non era mai stato.....

Lui....non era nulla....

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