Etere

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Una luce bianca colpì i suoi occhi e, per un secondo, pensò che era stato tutto inutile, come ci si poteva connettere alla coscienza di qualcuno che non ha più una mente? Il cui cuore è fermo , così come il respiro...come poteva , anche solo, essersi illuso di averne il diritto? Ed in che modo stava cercando nuovamente di profanare il suo corpo? Quanto dolore avrebbe ancora subìto a causa sua?

I suoi piedi si mossero, nella distesa bianca e senza forma, li trascinava lentamente, uno dietro l'altro mentre le mani erano abbandonate lungo i fianchi

"....smettila Kacchan...ti prego...non lo dirò più...non lo dirò mai più...ti prego...basta...."

Esisteva un pavimento in quel posto? Katsuki non lo sapeva...continuava a trascinare un piede dietro l'altro a testa china

"...Deku....ti prego....."

L'eco della sua voce risuonava quasi come un urlo in un posto così silenzioso

Le sue ginocchia scivolarono a terra e la testa si piegò fino a posarsi sulla superficie fredda

"...Ti prego....Deku....ti prego...."

Una goccia salata iniziò un percorso in discesa sul suo volto, gli occhi, per un secondo, sembrarono contenere lava, da quanto non piangeva?

Era stato una o due settimane prima che le sue mani colpissero per togliergli la vita? E perché aveva pianto nel buio della sua stanza?

<<Finocchio di merda
...vieni qui....>>

Il braccio di Izuku venne orrendamente piegato

<<Era questo che volevi? È questo che fai nella stanza di sera con quel pezzo di merda? Eh MerDeku? Quanto puoi fare schifo più di così? Tu non sei niente e non vali niente....>>

I ricordi sfiorarono la sua mente e la lacrima cadde a terra producendo un rumore sordo

"Kacchan?"

Gli occhi di Katsuki si sollevarono ed il suo cuore si fermò

I:"Kacchan.....cosa ci fai qui?"

Il ragazzo con i capelli verdi avanzò verso di lui, un sorriso enigmatico sul volto ed un rivolo di sangue a sporcare la pelle chiara

Si chinò davanti all'altro ragazzo, che tratteneva il respiro, e piegò leggermente la testa

I:"cosa ci fai qui Kacchan?"

La domanda venne ripetuta molte volte prima che la bocca del biondo si aprisse

Katsuki non riusciva nemmeno a respirare, non riusciva a parlare, continuava ad osservare, con gli occhi spalancati, le piccole lentiggini su quel viso, sembrava quasi che un'intera costellazione percorresse lo strato sottile della pelle, fermandosi, in piccoli rialzi più scuri

Avrebbe voluto allungare la mano e sfiorarle una ad una, ma il ragazzo con i capelli verdi si scostò

Sorrise di nuovo mentre si sedeva di fronte a lui

I:"mi hai ucciso Kacchan?"

Katsuki non rispose, mise semplicemente la testa tra le gambe ed un gemito di dolore si propagò per la distesa

Izuku sorrise di nuovo

I:" perché sei triste? Non è quello che volevi?"

Katsuki fece segno di no con la testa

I:"perché non mi guardi?"

Un singhiozzo squarciò l'aria

K:"n-non...n-non posso...non ci riesco...."

Passarono pochi secondi e la voce di Izuku giunse di nuovo alle sue orecchie, ma, questa volta , il viso di Katsuki si sollevò subito

Un Izuku bambino sorrideva davanti a lui e lo guardava incuriosito

I:"va meglio così Kacchan? Stai bene?"

Katsuki allungò la mano per afferrare,quella più piccola, davanti a lui, ma le sue dita ci passarono attraverso

I:"non puoi toccarmi qui...."

Il piccolo Izuku si allontanò saltellando

I:"camminiamo un po' Kacchan?"

Il biondo annuì e si alzò in piedi

Quando i suoi occhi guardarono l'orizzonte, però, vide che la distesa bianca non c'era più....

Ora erano circondati da alberi verdi ed un sole caldo riscaldava i loro volti

Il piccolo Izuku continuò a saltellare, ed il biondo lo seguì, fino ad arrivare ad un piccolo fiume, dove Izuku si sedette

Katsuki si mise, in piedi , vicino a lui

I:"ti ricordi questo posto Kacchan?"

K:"....si...."

Gli occhi del biondo guardarono ogni stelo d'erba, scivolarono sul profilo del piccolo fiume fino a posarsi su un tronco di legno che lo attraversava

K:"venivamo qui a giocare....da piccoli"

Izuku gli fece segno di sedersi al suo fianco e, quando lo fece, guardò il tronco

"guarda...."disse sorridendo

Quattro bambini, in fila indiana , stavano attraversando il fiume, camminando sul tronco

In testa alla fila, un bambino biondo, faceva scoppiettare il sudore sulle sue mani

K:"nessuno di voi avrà mai un Quirk forte come il mio...."

Sorrideva fiero ed, a malapena, notava l'ultimo bambino della fila , che lo guardava adorante

"Sai Kacchan..."disse il piccolo Izuku di fianco a lui "questo....questo è il giorno in cui sono successe due cose molto importanti..."

Katsuki guardava la scena che si ripeteva, ancora ed ancora, davanti a lui

Si girò verso il piccolo Izuku

K:"che cosa?"

Il bambino sorrise

I:"questo è il giorno in cui mi sono innamorato di te..."

Sentirono un tonfo ed il rumore di un tuffo...

Katsuki si girò, col cuore in gola, e rivide la scena che ricordava perfettamente

Il piccolo Katsuki era caduto in acqua, ma rideva, non poteva mostrarsi debole davanti a quelle scartine...

Ma il bambino con i capelli verdi sorpassò tutto gli altri e si caracollò ad aiutarlo

<<Stai bene?>>

La scena si congelò di nuovo ed Izuku, al suo fianco , parlò

I:"questo è il primo giorno in cui ...mi hai ucciso....e, se guardi bene, riuscirai a vedere il momento esatto in cui il mio cuore si è spezzato..."

Una lacrima solcò il viso di Katsuki...

Guardò di nuovo verso i due bambini e la scena ripartì

Il piccolo biondo tirò uno schiaffo alla piccola mano tesa verso di lui

<<Non ho bisogno del tuo aiuto MerDeku...tu non sei niente, non vali niente e non conti niente...>>


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