Quattro Maschere

Brayan, poco distante da lui, notò una minuta e graziosa maschera. Si soffermò ad ammirarla colpito dal suo fascino e dalla sua eleganza.

Indossava un abito ampio, molto voluminoso, color rosa pesca. La gonna era arricciata e provvista di balze in tulle di tonalità diverse, mentre la parte superiore era un lucido broccato di seta, trapuntato di fantasie floreali. Il corpetto presentava una scollatura a cuore e riprendeva la fantasia della gonna ed era impreziosito da una moltitudine di perline argentate. Le maniche, a palloncino, si andavano a stringere e a chiudersi ai polsi. Le mani della giovane donna erano coperte da un paio di guanti bianchi e lisci, impreziositi d'oro, diamanti e gioielli. Sul capo portava una parrucca color miele e una corona di peonie rosa e rosse. La maschera in ceramica a forma ovale le copriva l'intero volto, lasciando intravedere solo il colore azzurro chiaro degli occhi. Era di un bianco spento, le guance erano screziate di rosa e le labbra piccole e sottili erano tinte di un rosso porpora.

In sua compagnia vi era un'altra maschera molto femminile, bellissima, ma non graziosa quanto lei. Indossava sempre un abito ampio, molto voluminoso, lilla, con sfumature celesti. La gonna presentava degli arricci azzurri solo sul davanti, mentre cadeva morbida e liscia sui fianchi e sul di dietro. Il fondo era munito di una balza in merletto bianco ed era interamente impreziosita da minuscole perline dorate. Il corpetto aderente, ricamato e abbellito da altre perline dorate, aveva il colletto alto, chiuso da una piccola gorgiera blu. Le maniche erano lunghe e strette. Le mani erano coperte da dei guanti azzurri in merletto bianco, impreziositi da piccoli anelli di zaffiri. Avvolto intorno alle spalle portava aggrovigliato uno scialle morbido e trasparente. I capelli lisci, lunghi e neri le incorniciavano il volto. Al capo portava un cappello viola a tesa larga, provvisto di una miriade di fasce e nastri lilla e azzurri e piume d'oca incastrati e legati fra loro. Il volto era coperto da una maschera viola brillantinata a forma di farfalla, le lasciava scoperti gli occhi smeraldini e le labbra a cuore erano velate di rosso.

Brayan scrutava ammaliato queste due giovani donne, quando giunse in loro compagnia un uomo dalla bauta rossa, decorata con perline rosse luccicose e dalle piume arancio attaccate alle due estremità. Si affiancò e prese sottobraccio la donna vestita in rosa. Subito dopo arrivò un altro uomo, vestito elegante come il suo compagno, ma con indosso una misera bauta color crema. Il fanciullo notò che entrambi gli uomini portavano lo stesso vestito in velluto nero in fantasia barocca dai filamenti dorati, provvisto di giacca lunga, aperta sul davanti, un panciotto corto accompagnato sotto da una camicia bianca inamidata, un paio di braghe corte nere, le gambe coperte da dei calzoni bianchi spessi in lana e ai piedi un paio di mocassini neri con il tacco alto e la suola rossa. Due perfetti aristocratici veneziani. Due uomini d'affari.

Il fanciullo incuriosito sempre di più da quel quartetto, si avvicinò a loro.

Notò che l'uomo con la bauta color crema pareva fissare con aria truce e severa sia l'altro uomo, sia la donna in viola che stava esageratamente vicino alla maschera rosa.

Infine vide invitare quest'ultima a un ballo.
Lei accettò molto volentieri e insieme si trascinarono al centro della sala, allontanandola dalle altre due figure che sembrava proprio non sopportare.

Forse era solo una sua impressione, dietro alle maschere era difficile vedere le vere espressioni e le vere emozioni delle persone che pullulavano quel grande palazzo sfarzoso.