Se hai girato pagina ti ringrazio, ora posso entrare più nel dettaglio nella storia.

Come detto poc'anzi mi sono stabilita sul vostro pianeta, in una nazione che voi chiamate Italia

Devo dire che non mi sono trovata subito a mio agio, le abitudini, il cibo e le usanze erano totalmente diverse

Tuttavia questo cambiamento non mi ha spaventato, anzi ho subito amato il vostro paesaggio e la pace che vi siete riusciti a creare

Non vedere più bambini in lacrime, sangue e corpi stesi al suolo era già un passo avanti per me

Al posto di quello scenario macabro i miei occhi, come i miei capelli e le mie narici, conobbero quello che voi riconoscete come mare; la sua salsedine e la sua brezza mi colpirono a viso aperto, tanto che mi stabilì in un piccolo paesino su un isola, così da non destare troppi sospetti.

Mi meravigliai quando notai una somiglianza con il mio vecchio pianeta.....sto parlando della cattiveria che è presente nell'essere umano; non fraintendetemi, ho trovato persone gentili e accoglienti, ma sfortunatamente erano davvero poche, rispetto a quelli che non ci misero niente ad etichettarmi come la stramba dell'isola.

Piano piano riuscì a far attenuare quelle voci; inoltre scoprì che, per il vostro calendario, io avevo diciotto anni e che avrei dovuto frequentare l'ultimo anno di superiori; così mi rimboccai le maniche e mi iscrissi a scuola e trovai un lavoro part-time, per permettermi da vivere, nella pizzeria del paese.

Ma voi vi starete ancora chiedendo....Valentina e l'armatura?

A piccoli passi ci sto arrivando, a piccoli passi, non potevo non farvi prima conoscere un quadro generale della situazione

Quandi dicevamo...... ero riuscita a trovare lavoro per permettermi una piccola casa, semi-distrutta, e i miei studi, finché non arrivò quel fatidico Sabato sera, dove la mia vita si stravolse nuovamente.....

Ah ovviamente per scoprirne di più non vi basta che girare pagina, giuro che non interromperò la storia più di tanto, quindi non posso che augurarvi una buona lettura