Le creatrici del caffè

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"Le creatrici del caffè"

Il titolo torreggiava a mezza pagina sul foglio del giornale, retto dalla persona a fianco al letto. Aldo prese coscienza: di colpo i suoi occhi, fino ad allora inutilizzabili, cominciarono a vedere di nuovo, anche se non si muovevano. La stanza: candida, asettica e le lenzuola bianche, uniformi, lentamente lo portarono alla consapevolezza di essere in ospedale.

Focalizzò la persona a fianco al letto: la maniera di piegare la pagina, il vestito scuro, sobrio, ma non costoso e la maniera di grugnire sommessamente mentre leggeva gli suggerì familiarità.

"Papà."

Al pensiero non seguì la parola.

Il corpo gli prudeva in maniera strana, era tutto coperto di qualcosa: sembravano bende, o gesso, ma prudeva in maniera insopportabile.

Non riusciva a muoversi. Si sarebbe grattato dappertutto, come un indemoniato, ma le sue mani erano irrimediabilmente immobili.

Qualcuno l'aveva messo con il busto leggermente piegato e da quella posizione poteva guardare quasi tutta la stanza.

La porta bianca era aperta e gli arredi a colori tenui erano essenziali.

L'ultima cosa che ricordava era di essere salito sulla sua moto.

Il padre si alzò, lasciò il giornale su di lui e uscì, con un gesto usuale e con una preoccupazione occultata nel vedere il figlio su quel letto monocromatico. Era sempre stato un uomo attivo e non stava mai troppo seduto e, anche se avesse trovato un minimo di forza in sé stesso, aveva paura di affrontare la probabile e crudele realtà.

Di nuovo il titolo di quella pubblicità: le creatrici del caffè gli sventolò vicino alla faccia.

Dalla porta aperta entrò una ragazza di una bellezza estrema, quasi eterea, dai lunghi capelli d'oro, uno sguardo e un sorriso altrettanto puri. Le mani scomparivano nel camice che faceva pensare a una dottoressa e dalla mano destra pendeva un filo, mentre il movimento della manica faceva pensare che fosse lei a srotolarlo. Si avvicinò ad Aldo e guardò il titolo sul giornale. Assentendo in un gesto di approvazione lo guardò con i suoi occhi verde acqua, gli accarezzò la testa e Aldo sentì la fasciatura che lo copriva. Infine gli sorrise e passandogli la mano soffice e calda sugli occhi, per invitarlo delicatamente a chiuderli.

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