Data: 22/02/2019

Ore: 15:52

Soggetto: "Paziente 0"

Sesso: F

Età: 38

Osservazioni

Il soggetto non presenta lesioni esterne, anche se segnaliamo come degno di nota ai fini di questa ricerca l'accorciarsi delle unghie delle mani, dovuto a recisioni del soggetto stesso, causate per mezzo della dentatura.

Le dita delle mani presentano inoltre leggere escoriazioni sulle estremità dei polpastrelli, dove mancano lembi di dimensioni limitate, anch'esse causate dall'azione volontaria del soggetto su se stessa.

I capelli appaiono spenti e opacizzati, facili alla caduta; la cute sulla testa è secca.

La paziente mostra un appetito continuo e in perpetuo aumento, che viene soddisfatto soprattutto con cibo di scarsa qualità, quali pizze, patatine, preparati precotti, cioccolate e surgelati, o di facile preparazione, come sughi della mamma.

Ad oggi non si riscontra una propensione all'assunzione di alcol, ma si continua il monitoraggio del soggetto anche da questo punto di vista.

Il ciclo di fertilità della paziente, monitorato in quanto femmina, assume una cadenza fastidiosamente regolare.

Il rito di accoppiamento con il maschio infatti non avviene in modo regolare, ma quanto meno sporadico. La motivazione può essere addotta dalla perenne presenza del terzo soggetto nell'habitat naturale della coppia, introdotta da ormai tre mesi.

Durante l'interazione verbale con il soggetto si è notata la propensione da parte sua a utilizzare sempre e unicamente una sola sillaba: sì.

Posta di fronte a quesiti mirati infatti, la paziente ha sempre e solo emesso tale parola.

Cronologia interazioni verbali

Quesito numero 1: Mi sono lasciata col mio ragazzo con cui sono andata a convivere dopo nemmeno un anno di fidanzamento a distanza, posso stare da voi per un po'?

Risposta: Sì.

Quesito numero 2: Hai fatto la spesa?

Risposta: Sì.

Quesito numero 3: I miei genitori vengono a trovarci domenica, va bene?

Risposta: Sì.

Quesito numero 4: C'è qualcosa che posso portarmi per pranzo a lavoro?

Risposta: Sì.

Quesito numero 5: Aiuti mia figlia a trovare casa?

Risposta: Sì.

Quesito numero 6: Hai pulito casa?

Risposta: Sì.

Quesito numero 7: Andiamo al parco con gli amici sabato pomeriggio?

Risposta: Sì.

Quesito numero 8: Vieni con me a fare una proposta per la casa che voglio comprare ma che non so ancora se posso permettermi perché non ho fatto una consulenza mutui?

Risposta: Sì.

Quesito numero 9: Vai a fare una presentazione di mezz'ora in un paese sperduto sulle montagne affrontando un viaggio di due ore in andata e due al ritorno anche se ovviamente non ti paghiamo la trasferta?

Risposta: Sì.

Quesito numero 10: Vieni con me alle nove del mattino dall'altra parte della metropoli a fare una consulenza mutui che so già che non accetterò perché sceglierò la mia banca che è differente?

Risposta: Sì.

Quesito numero 11: Può venire mio cugino un paio di giorni a stare a casa vostra dove già mi state ospitando perché sono senzatetto da mesi e lui ha avuto il barbaro coraggio di chiederlo a me, invece che a voi che siete i padroni di casa, e io gli ho detto che avrei chiesto a voi perché vorrei tanto che venisse?

Risposta: ...

Durante gli ultimi mesi passati a osservare la Paziente 0 della malattia nota come "RemisSìvite", il quesito numero 11 è stato il primo che non ha prodotto come risposta la sillaba "sì".

È stata invece riscontrata una serie di urla e sbattimenti di arti inferiori e superiori, con notevole stato di agitazione totale del soggetto, seguiti da un ripetersi continuo di epiteti e parole di dubbie origini, alquanto poco ortodosse, inutili da trascrivere in tale rapporto ai fini della ricerca.

Conclusioni

La RemisSìvite è congenita nell'individuo, non è contagiosa, né trasmissibile, a scanso di interventi duraturi nel tempo su soggetti ancora in tenera età. La malattia si manifesta in modo regolare, ma non prevedibile, e in qualsiasi tipo di ambientazione.

Possibili cure

Ad oggi non è stato possibile predisporre una cura per la Paziente 0, sia farmacologica che psicologica. Si consiglia quindi il prolungamento del periodo di osservazione del soggetto, fino a data da destinarsi.