Sesta lettera

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28 Settembre, 2019
Cara Aria,
Perdonami! Perdonami! Vorrei inginocchiarmi e abbracciare le tue gambe, vorrei affondare il viso nella tua sottana per impregnarla di lacrime, per dimostrarti il mio pentimento!
Mi chiederai cosa abbia fatto di così abominevole per cui io chieda scusanti, ora ti spiegherò tutto. Le luci dell'alba si stanno infilando attraverso la finestra e ancora non riesco a dormire. Si sentono i rumori del mattino, e, sebbene potrebbero accorgersi di me, io continuo a scrivere.
Stanotte,Angel mi ha portato di nascosto ad una festa. Non potevo crederci! Sapendo che avrei affondato le mani nel suo manto soffice e che avrei scompigliato il suo ciuffo, sentivo una fiamma spietata squartarmi il petto e ansimavo silenziosamente. Avrei voluto spogliarmi e portare il mio ragno in disparte, per poter entrare nel suo stesso corpo. Oh, quanto lo amavo in quel momento! Mentre procedevamo per la strada, tanti demoni ci guardavano malignamente, ma entrambi li ignoravamo. Poi sentii il complimento.
-Con quella minigonna sei uno schianto!- disse Angel, prima di trascinarmi verso la destinazione della festa. Quelle parole, ah non riusciresti a capire quello che ho provato! La fiamma di prima stava bruciando il mio cuore. L'amore mi rompeva, mi squartava e urlava nel mio essere le sue esigenze sessuali e morali. No, per ora, non sgridarmi! Una tua parola velenosa potrebbe accoltellarmi l'anima.
Arrivammo alla "666 Hell" verso le nove di sera. Dalla facciata fucsia e dall'insegna traslucida, avevo capito che il luogo della festa non era adatto per la castità. Il mio compagno, col mento, mi invitò a seguirlo e fui invasa da una folla di corpi nudi. Non riuscivo a vedere i tavoli, o i divani per come quell'orgia di mostri avesse avvolto il locale. Angie mi portò vicino ad un pouf e ci sedemmo. Illuminato dalle luci a led, era ancora più attraente. Il corpo magro dell'aracnoide era più sensuale che mai, grazie alle gambe distese e alle multiple braccia appoggiate ad un tavolino di legno nero. La sclera nera risplendeva inquieta e vagava per la sinuosa traiettoria che i camerieri eseguivano per raggiungere i clienti. Oh, com'era bello! Com'era bello! Com'era bello!
Un cameriere si avvicinò a noi. In mano aveva un vassoio striato da fili di polvere bianca. Accanto a essi cannucce sottili riposavano inermi.
Appena la schiena del demone si inclinò verso di noi, il gigolò prese una cannuccia e infilò l'estremità di essa nella narice destra. Poi si sentì un risucchio e mi accorsi che la prima striscia di polvere era scomparsa.
-Vuoi provare?- chiese Angie, porgendomi una cannuccia. Goffamente, cercai di imitarlo anche se sentii un prurito insistente dentro il naso. -È roba forte, attenta!- avvertì il ragno, malizioso. Non riuscii ad ascoltarlo. Davanti a me pegasi dal manto candido volavano in mezzo alla folla, frustandola con le loro ali piumate. Ninfe bellissime dalla veste candida iniziarono a danzare sul palco e, dolcemente, mi invitarono ad unirsi al loro gruppo. Feci un sorriso ebete e mi avvicinai a loro. Non potevo accorgermi di nulla, non riuscivo a sentire le grida degli altri invitati. Volevo avvicinarmi a quel palco. Senza accorgermene, mi ritrovai posata su un palo, con le braccia avvolte intorno alla sbarra e le gambe divaricate. Le ninfe continuavano a danzare davanti alla mia visuale. Il bacino cominciò a roteare, le braccia si staccarono e alzai una gamba. In sottofondo doveva sentirsi "Be my daddy" di Lana del Rey. Alcune figure mi stavano osservando, con un sorriso maligno stampato sui loro volti.
Angie, intanto, sorrideva malignamente e, ogni volta che compievo un movimento osceno, allargava la sua smorfia cattiva. Ti giuro che non è colpa mia! Lo so! Volevo staccarmi dal palo ma sembrava che mi ci fossi incollata! All'improvviso la musica finì e tutti gli spettatori si allontanarono, per poter compiere le loro faccende.
Il locale, man mano si svuotava e, lentamente riprendevo la mia lucidità.  Ero stordita e non potevo udire le parole di Angie che si riversavano potenti nelle mie orecchie. Camminavo lentamente e la vista si schiariva a stento. Cos'era successo? Perchè avevo ballato su un palo?
Perdonami di nuovo! Sono una sgualdrinella disgraziata ma che ha un tormento d'amore potente e distruttivo!
Con amore
Tua Daphne

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