Colpo di Fulmine

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Persecutio.

È così che l'ho chiamato, sulla scia infida su cui mi ha trascinato il latino.

Vi è mai capitato di vivere la vostra vita, fare sempre le stesse cose, andare a scuola tutti i giorni e parlare sempre con le stesse persone senza che cambi mai assolutamente niente? E poi, un giorno, vedere una persona, un ragazzo, notarlo tra la folla alle otto di mattina, tra tutti gli studenti in procinto di varcare i cancelli. E da lì cambiare tutto il vostro modo di essere e di pensare?

Ecco, a me è successo.

Persecutio, l'ho chiamato.

Alto, ma non troppo. Carino, ma non troppo.

Castano, con gli occhiali dalla montatura spessa, quasi a nascondere quei suoi occhi celesti. Ma uno può avere i capelli castani e gli occhi celesti? Che ha fatto Dio quel giorno? Ha dispensato una certa quantità di peculiare bellezza, ma a una persona sola?

Ma non è nemmeno niente di tutto questo a renderlo particolare, no. Sono quelle sue stranissime e stramaledettissime bretelle!

Non ho mai visto nessuno indossare le bretelle, nessuno. Non dal vivo, almeno. Eppure lui lo fa. E anche con una disinvoltura che mi manda in crisi, perché non è che assomigli a Steve Urkel, anzi! E non è nemmeno uno di quegli hipster del cavolo che si danno tante arie ultimamente.

E da quando l'ho visto, una volta, una ― singola ― volta, lo vedo di continuo. Sempre. Ovunque.

E lo guardo. E lo fisso. E spero un giorno di trovare il coraggio di parlargli, ma per dirgli cosa? Che ho sviluppato questa ossessione per i suoi occhi? Per il suo viso? Per le sue bretelle?

Tutto di lui non passa inosservato, eppure mi sembra di essere l'unica a restarne affascinata.

Sono intrigata dal suo aspetto e mi chiedo quale mente possa racchiudere: se è intelligente, se è simpatico, se è buono.

Ho voglia di pararmi di fronte a lui e tirargli quelle bretelle sul petto... quel petto... e fargli male come lui neanche sa di farne a me, e di chiedergli "Perché?". Perché in un mondo di cinture lui indossa le bretelle? Cosa lo rende diverso? Cosa lo rende speciale? O forse è speciale solo ai miei occhi?

È un'ossessione per il mio cuore, una persecuzione per la mia mente.

E mi trovo a desiderare di essere io, a mia volta, l'oggetto dei suoi tormenti, di stillare in lui anche solo una goccia della curiosità che lui ha ispirato in me.

Così decido di farlo, di provarci.

Ho indossato un paio di pantaloni blu e una camicia bianca e ho comprato una cravatta e un paio di bretelle blu, a tinta unita.

Sono in piedi davanti al cancello della scuola e lo vedo arrivare.

Viene verso di me, mi guarda, mi squadra, dalla testa ai piedi.

Non parlo. Gli sto sbarrando la strada. Tremo, ma non ho nessuna intenzione di farmi da parte.

Sono sempre in silenzio davanti a lui, che torna a guardarmi negli occhi: «Ciao». E mi sorride.


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Il prompt era questo:

https://www.wattpad.com/646092524-mettiti-in-gioco-anche-tu-2-giorno-12-colpo-di



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