Capitolo 10

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Ognuno di noi, sotto sotto pensa di aver capito come sarà la propria vita. Ma quello che nessuno considera mai è che anche la vita ha i suoi progetti per noi, che ci piaccia o no. E così non rimane che scegliere tra accettare il cambiamento e andare avanti o opporsi ad esso restando indietro.  

Barry Allen



-Come stai? Ti vedo pallida-

-Bene, sono solo un po' stanca-

Soffio sul caffè nella mia tazza e ne bevo un sorso, mentre evito di incrociare gli occhi della mia migliore amica; quegli occhi così simili a quelli del fratello, tranne che per il colore.

Ginny.

-Sei sicura? C'è qualcosa che vuoi dirmi? Hermione, sai che puoi parlare di Ron con me-

"Se solo sapessi"

E' sabato mattina e siamo a casa mia. Una sola settimana è passata da quando sono stata da Zabini per provare gli incantesimi di protezione. Oddio, sembra passata davvero un'eternità di tempo. Quante cose sono cambiate.

Stiamo aspettando Harry, che circa mezz'ora fa è stato chiamato al Ministero: sono finalmente arrivati i rapporti dell'autopsia sul corpo di Malfoy.

Ora che ci penso è abbastanza strano che lo abbiano sepolto prima di ricevere i risultati dell'esame autoptico.

Chiederò a Shacklebolt.

-Hermione ci sei?-

Ginny mi sventola una mano davanti:

-Si... Si... Scusami. Mi sono solo ricordata che devo chiedere una cosa al Ministro. Ma...- Ripenso alla sua frase di poco fa. Ron? Che sappia che abbiamo avuto problemi? Forse lui le ha parlato di me? –Perché dovrei parlarti di Ron? Che vuoi dire?-

Lui non c'è, è da suo fratello al negozio, come quasi tutti i sabato mattina e adesso che Ginny mi ha riportato alla mente ciò che è successo, mi rendo conto che mi manca.

Lei arrossisce leggermente: -L'ho incontrato ieri ai Tiri Vispi ed era strano. Aveva una faccia...-

Sento il battito aumentare: -Ah... Ecco... Beh... Abbiamo avuto una piccola discussione l'altro giorno...- inizio a dire, ma vengo salvata dal campanello.

Mi alzo e mi dirigo nell'ingresso. Quando apro la porta per poco mi sento svenire: Harry mi sorride, mentre dietro di lui c'è Blaise.

-Eccomi, ho chiamato anche Zabini, per poter analizzare i risultati insieme- inizia Harry, ma io sono totalmente concentrata sul suo accompagnatore che ghigna apertamente lanciandomi un'occhiata raggelante.

Mi sposto di lato e li lascio entrare. Quando mi passa accanto, rabbrividisco.

"Mantieni la calma, non può aggredirti" mi dico.

Li seguo in cucina: Ginny prepara altre due tazze di caffè, mentre loro si siedono attorno alla penisola, prendendo posto di fronte a me.

-Dunque... Qui c'è il rapporto. Non l'ho ancora letto, ma Shacklebolt mi ha detto che sembra non esserci nulla di strano. L'ha tenuto lui fino a questo momento, ma in realtà è pronto da tre giorni. Credo possiamo fidarci della sua analisi-

Ecco perché il funerale si è svolto ieri.

-Posso vederlo?- chiedo.

Harry me lo porge, mentre vedo la mano di Zabini stringersi a pugno.

Lo ignoro: qui dentro troverò sicuramente le prove della sua colpevolezza. Appena lo apro però ho un sussulto. Non ci avevo pensato. Nella mia breve carriera da Auror, non ho per fortuna mai dovuto lavorare ad un caso di omicidio. Finora l'avevo solo studiato sui libri: in un rapporto autoptico, ci sono le fotografie della scena del crimine.

I miei occhi incrociano subito quelli vitrei di Malfoy e devo ingoiare per tenere a bada la nausea.

-Hermione tutto bene? Sei bianca come un lenzuolo-

Quasi non sento Ginny accanto a me.

-Tutto bene-

Mi faccio forza e giro immediatamente quella foto. La cosa però non mi è di alcun aiuto perché ce ne sono subito delle altre; la scena fotografata senza il corpo ed un'altra ancora peggiore: il corpo di Malfoy ripreso per metà. La osservo per un attimo, notando, oltre al foro di proiettile all'altezza del cuore, anche una sottilissima (e quasi invisibile) cicatrice che gli percorre il busto, che è il risultato dell'autopsia.

Chiudo gli occhi e passo le foto ad Harry, mentre prendo il rapporto e inizio a leggerlo:


PROTOCOLLO n° 7394

ESAME AUTOPTICO n° 472

Nome: Draco Lucius Malfoy

INIZIO ESAME IN DATA: 22 Settembre 2001

FINE ESAME IN DATA: 25 Settembre 2001

RAPPORTO:

Dalle analisi effettuate si certifica che la vittima è stata uccisa per mezzo di un incantesimo, nello specifico, un Avada Kedavra.

Suddetto incantesimo ha provocato l'estinzione di tutti i liquidi corporei, ivi compreso plasma e cellule sanguigne.

Un proiettile è stato estratto dal polmone sinistro e inviato al reparto della scientifica di Scotland Yard per ulteriori analisi.


Mi fermo un attimo e guardo Harry, che ha il viso leggermente verdognolo e sta ancora guardando le foto insieme a Blaise:

-Harry, il proiettile è stato inviato ai Babbani. E' sicuro?- chiedo preoccupata.

-Ehm...- alza gli occhi e mi guarda con gratitudine, probabilmente per il fatto di averlo distratto da ciò che stava guardando –Si... Antares ha detto che se ne sta occupando personalmente. Serve solo scoprire il modello, in modo da risalire alla pistola. Ha detto che ci farà sapere al più presto-

Con la coda dell'occhio vedo Zabini stringere la mascella.

"Il cerchio si stringe. Non hai scampo"

Annuisco e continuo a leggere:


Si certifica inoltre che il corpo fosse già privo di vita al momento dell'impatto con il proiettile, in quanto non vi sono tracce di necrosi sui tessuti circostanti.

Il contatto con il suolo, avvenuto dopo caduta dal Big Ben, non ha provocato alcun danno all'organismo, salvo rottura delle seguenti articolazioni: occipito-atlantoidea; scapolo-omerale; omero-ulnare; radio-ulnare; sacro-iliaca; coxo-femorale; femoro-tibiale; femoro-rotulea e tibio-tarsica.

Nessun altro segno è stato rinvenuto.

Si invia questo rapporto all'ufficio del Ministro della Magia, Shacklebolt Kingsley, con allegata richiesta di ritiro del corpo dal nostro reparto, per procedere alle normali operazioni di sepoltura.

Firmato:

Medimago

Clarke Elijah


Finisco di leggere e chiudo gli occhi, mentre le immagini di Malfoy ai piedi di Westminster, mi passano velocemente davanti.

Poggio il fascicolo sul ripiano e mi alzo per bere un bicchiere d'acqua.

Perché dev'essere così difficile?

Respiro, cercando di calmare il battito impazzito. Devo concentrarmi su Malfoy del mio sogno; Malfoy ancora vivo.

Vedo Harry guardarmi interrogativo:

-Puoi prenderlo. Non c'è scritto niente che non sappiamo già- rispondo alla sua tacita domanda.

Lo vedo allungare una mano e riaprire il fascicolo.

Blaise accanto a lui, non stacca gli occhi dal foglio. Sembra preoccupato e stupito, ma allo stesso tempo nervoso e arrabbiato.

Ghigno: "Ti incastrerò"

Finiscono entrambi di leggere: -Non ci resta che aspettare il rapporto della balistica- dice Harry.

"Oh si. E io attendo quel momento con ansia" penso, sorridendo tra me e me.

Zabini si alza: -Bene, se non c'è altro io andrei. Ho un appuntamento- dice e nella sua voce colgo una nota di nervosismo.

-Si certo, va pure- dice Harry leggermente stranito. Quando la verità verrà a galla, sono sicura che anche lui ci rimarrà molto male.

***

La neve è ancora qui.

Il sole questa volta è scomparso, sostituito da enormi nuvole grigie.

Nessuna traccia di Malfoy.

-Malfoy ci sei?-

Sento un rumore di foglie dietro di me. Mi giro e mi metto in guardia:

-Mi chiedevo quando saresti tornata-

-Che è successo quando sono scomparsa?- gli chiedo curiosa.

-Niente di niente Granger. Sei sparita sia tu che il serpente-

Questo è strano. Che significa?

-Ora se non ti dispiace, continuo a cercare un modo per uscire di qui-

Si allontana.

-Malfoy...-

Non mi considera e continua a camminare.

-Ti racconterò cos'è successo- dico con tono tranquillo, so già che funzionerà; infatti si blocca immediatamente e si gira a guardarmi in attesa.

-Prima però ho bisogno che tu mi dica qual è l'ultima cosa che ricordi- concludo.

Impreca: -Ne ho abbastanza delle tue sciocchezze! Dimmi la verità Mezzosangue, ORA!-

Rimango senza parole per un secondo: perché continua a comportarsi così?

Che fine ha fatto il nuovo Malfoy degli ultimi tre anni?

"E' sconvolto" mi suggerisce una vocina.

Non mi importa.

Gli dirò la verità, ma non mi lascerò mettere i piedi in testa.

Faccio due passi avanti e lo fronteggio: -Chiamami ancora Mezzosangue e giuro che me ne vado. Non mi rivedrai più. E fidati, io sono l'unica che può darti una mano-

Non sopporto di sentirmi chiamare ancora in quel modo. I tempi di Hogwarts e delle pubbliche umiliazioni sono finiti. Lui era cambiato e adesso, shock o no, non ha il diritto di trattarmi così.

In realtà comunque, non saprei proprio come aiutarlo, lui è morto e questo è un sogno.

Una proiezione della mia mente.

Eppure c'è una parte di me che mi suggerisce di essere in errore.

Il suo cuore batte.

E soprattutto, quando io sono sparita, lui è rimasto qui.

Perché?

C'è solo una spiegazione plausibile: un limbo.

Scuoto la testa. No, è impossibile.

Rimane in silenzio, così faccio un passo indietro e incrocio le braccia. Lui mi supera e si avvicina al mausoleo, sedendosi sugli scalini dell'ingresso:

-L'ultima cosa che ricordo è che mi trovavo in un posto molto affollato. Non so dirti dove esattamente. Poi il buio e mi sono ritrovato qui- mi dice senza guardarmi.

Un posto affollato?

Mi ritorna in mente il giorno in cui abbiamo trovato il suo corpo e Blaise gridava che era colpa sua perché si erano visti la sera prima e avrebbe dovuto riaccompagnarlo a casa.

Ma dov'erano?

-Un posto affollato?- chiedo incuriosita. Forse un locale magico?

-Si... Ma non so... Ricordo solo che ero con Blaise ed ero piuttosto arrabbiato-

Un nodo mi avviluppa lo stomaco nel sentir nominare quel traditore.

Un momento. Era arrabbiato? E se avessero litigato e poi lui l'avesse aggredito?

-Perché?- chiedo. La mia voce assume un tono strano, adirato. Devo mantenere la calma. E' meglio che non sappia chi l'ha ucciso.

-Non ricordo-

-Provaci Malfoy, è importante-

-Granger smettila. Ti ho appena detto che non ricordo-

Stringo i pugni.

-Ti ho detto tutto, ora tocca a te- continua lui.

-Tu... Tu sei... Morto- dico, ma la voce mi trema.

Lo vedo chiudere gli occhi, e sospirare: -Non è possibile. Io non me lo ricordo- E' nervoso.

Non rispondo.

Il suo sguardo torna a posarsi su di me: -Dovrei ricordarmelo. Qualcosa mi sarà pur successa. E inoltre io non mi sento morto. Il mio cuore batte...- Inizia di nuovo ad agitarsi.

-Ma non avverti dolore e non sanguini...- intervengo amareggiata.

Stavolta rimane lui in silenzio per qualche minuto: -Com'è successo? Ho avuto un incidente o mi sono sentito male?-

Oh no... E ora?

Ingoio a vuoto, incapace di far uscire le parole:

-Granger, che c'è? E' semplice da dire no?-

Mi torna in mente la foto di stamattina; i suoi occhi vitrei. Possibile che non riesca a reagire e a mantenere il sangue freddo?

Mi blocco e abbasso lo sguardo.

Lui si alza e si avvicina. Indietreggio automaticamente.

-Dimmi la verità. Devo sapere-

Alzo gli occhi e l'immagine del suo sguardo fisso nel vuoto e coperto dal sottile velo della morte, viene immediatamente sostituita da quella qui davanti a me: due occhi grigi in tempesta e più vivi che mai.

Devo farcela:

-Nessun incidente... Nessun malore...-

-E allora come...?-

Si acciglia immediatamente, ma poi la consapevolezza inizia a farsi spazio sul suo viso, accompagnata da una rabbia sempre maggiore, che si manifesta con un leggero tremolio del suo corpo.

-CHI E' STATO?-


Mi sveglio di soprassalto.

Come farò a dirglielo?

***

-Puoi passarmi il pollo?-

Sono alla Tana, ma non riesco a stare tranquilla.

Ron questa mattina mi ha informato dell'invito di Molly a pranzo, come quasi tutte le domeniche. Non ho potuto rifiutare, ma questa volta, per la prima volta, vorrei davvero trovarmi a casa mia e continuare a lavorare sul caso.

Nessuno, neanche lui, sembra essersi accorto del mio malessere, perché sto cercando di mascherarlo in tutti i modi. Sta funzionando, tranne che per un piccolo particolare: Ginny.

Continua a lanciarmi sguardi furtivi, ma la ignoro di proposito. Il discorso che abbiamo iniziato ieri è rimasto in sospeso e non ho nessuna voglia di riaprirlo. Non ha senso che io le racconti cos'è successo tra me e Ron se poi non posso raccontarle il resto. Sarebbe come mentire e ho già mentito a troppe persone. Non può andarci di mezzo anche lei.

Passo la teglia del pollo a Ron e poi sbocconcello qualcosa dal mio piatto, ma non ho fame.

"CHI E' STATO?"

Le parole di Malfoy mi risuonano nella mente: ci ho riflettuto per tutta la mattina, ma so già che non dirò la verità neanche a lui. E' già abbastanza sconvolto. Prima di rivelargli il nome di Blaise, troverò delle prove certe che lo incastrino.

Si ma da dove dovrei iniziare?

Se solo quel legame mi fornisse un altro indizio...

-Hermione cara, stai bene?-

La signora Weasley mi guarda preoccupata, attirando l'attenzione di tutti su di me.

-Si si. Sto bene, sono solo un po' stanca, tutto qui-

-Come procedono le indagini?- interviene il signor Weasley –Siete riusciti a trovare il colpevole?-

-Non ancora. Ma ci stiamo lavorando, giusto Herm?- risponde Harry.

-Esatto- dico io con un sorriso.

-Ehi... Sci shono anghe io!- dice Ron con la bocca piena.

Prima che possa rispondere acidamente, interviene Ginny:

-Tu sta zitto. Ultimamente passi più tempo da George che al Ministero!-

La rabbia che stavo iniziando a provare svanisce.

Ron non si sta interessando minimamente al caso e sono sicura che tutto sia dovuto al fatto che la vittima è Malfoy.

Sta assumendo un comportamento davvero infantile.

Cosa mai potrà cambiare nel nostro mondo, se non cambiamo noi per primi?

Lui però sembra non averlo ancora capito.

Scuoto la testa, e con sollievo mi accorgo che l'attenzione è stata sviata da me.

Solo la mia amica continua a guardarmi insistentemente e allora alzo gli occhi, lanciandole uno sguardo interrogativo. Finalmente si gira e inizia a parlare con Harry.



Finito di pranzare, decido di uscire in giardino: un po' d'aria fresca mi farà bene.

Ron si è buttato sul divano con Harry e George e credo dormiranno per almeno le prossime quattro o cinque ore.

Un po' li invidio: non so cosa darei per dormire serenamente anche solo per una notte.

Ma a quanto pare il destino sta decidendo per me e io sto iniziando ad accusarne i colpi: ultimamente i miei capelli hanno perso la lucentezza che avevano acquisito negli ultimi anni e le occhiaie diventano sempre più scure ogni giorno che passa.

Per quanto ancora riuscirò ad andare avanti così?

Mi siedo su una piccola panchina che è stata aggiunta nel cortile vicino l'ingresso e mi rilasso, godendomi il sole e la temperatura frizzantina tipica dell'autunno.

Appena chiudo gli occhi però, crollo in un sonno profondo e mi rendo conto di rimanere cosciente.

Sicuramente sto per rincontrare Malfoy.


Intorno a me è tutto buio.

Prima che possa dire qualsiasi cosa inizio a sentire un brusio e una musica di sottofondo.

Non capisco: che sta succedendo?

-Altro?-

Sussulto: questo è Blaise. Cerco di capire da dove proviene la voce, ma sembra che si trovi contemporaneamente ovunque. E' tutta intorno a me, esattamente come quel brusio e quella musica.

Un pianoforte.

-No, e abbassa la voce per favore-

Malfoy.

-Come fai a essere così calmo? A volte davvero non ti capisco-

Silenzio.

-Non guardarmi così. Lo sai cosa penso sulla faccenda- E' di nuovo Blaise a parlare.

-E io per l'ennesima volta ti ripeto che è tutto un bluff. Nessuno ne è a conoscenza-

A conoscenza di cosa?!

Stavolta è Blaise a rimanere in silenzio:

-Piuttosto, di cosa volevi parlarmi?- gli chiede Malfoy.

-Ecco vedi...- Avverto nervosismo nel tono di voce di Zabini –Ci ha chiamati tramite Patronus...-

-Cos'hai fatto?- Anche Malfoy si innervosisce.

-Voleva sapere tutto e quindi ho mandato lei...-

-ZABINI COS'HAI FATTO?!-

Mi riparo le orecchie con le mani: tutta la conversazione sembra essere amplificata, di conseguenza il grido appena lanciato da Malfoy mi perfora i timpani.

-Stai tranquillo. Le ho spiegato come passare inosservata-

Sento una sedia grattare a terra e una mano sbattere sul tavolo:

-NON ME NE IMPORTA! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?! Dovevi saperlo soltanto tu! Nessun altro! Mi fidavo!-

-Ti prego Dra, abbassa la voce, neanche il Muffliato riuscirà a coprire le tue gri...-

Un altro colpo sul tavolo: -TACI! Giuro che se succede qualcosa, ti riterrò responsabile. Giuro che me la pagherai!-

Malfoy fa quasi paura.

-DRACO ASPETTA!-

Silenzio, poi in lontananza sento solo una porta sbattere.


Intorno a me è ancora tutto buio, quando improvvisamente mi sento risucchiare all'indietro. Sento che sto tornando alla realtà.

-Hermione...-

Si, qualcuno mi sta chiamando.

-Hermione, dai svegliati-

Questa voce...

-Non è il momento di addormentarsi su!-

Ginny.

Riapro gli occhi e l'unica cosa che vedo è una macchia rosso carota indistinta. Sbatto le palpebre e il viso della mia migliore amica pian piano si mette a fuoco. I suoi capelli mi sfiorano le braccia, mentre lei è china su di me e cerca di svegliarmi.

Un momento, china?

Realizzo che nell'addormentarmi mi sono praticamente distesa sulla panchina, usandola come letto.

-Oh finalmente! Buongiorno dormigliona-

-Che ore sono?-

Il sole è ancora alto in cielo. Non può essere trascorso molto tempo da quando sono uscita in giardino.

-Tranquilla, è passata solo mezz'ora da pranzo. Ero in camera mia, aspettavo che salissi come al solito, ma non ti ho vista arrivare e sono scesa io. La mamma mi ha detto che eri uscita e quindi sono venuta a cercarti-

-Mi ero addormentata. Scusami, ma ultimamente sono piuttosto stanca...-

Si siede accanto a me.

-Sono tornati vero?-

La guardo interrogativa.

-Oh non fingere con me. Io non sono Ron e neanche Harry. Quei due non si accorgerebbero di un'ovvietà neanche se gliela mettessi sotto il naso-

-Ginny...-

-Sto parlando degli incubi. Sono tornati vero?-

Mi zittisco.

-Sei stanca, si vede da chilometri. I tuoi capelli stanno diventando più intricati dei rami di un nido...-

-EHI!-

Ginny ridacchia: -E hai due occhiaie che fanno paura. E' evidente che non dormi abbastanza-

Sospiro amareggiata.

-Hai ragione. Sono tornati-

E come mi ero ripromessa di non fare, mento. Ancora una volta.

-Hermione dovresti parlarne con qualcuno. Magari un Medimag...-

-No... Passeranno. Cercherò soltanto di stare più a riposo. Li ho già sconfitti una volta, ce la farò di nuovo-

-Non essere testarda... Lo sai che lo dico nel tuo interesse. A me sono stati d'aiuto-

-Lo so e ti ringrazio, ma riuscirò a tenerli sotto controllo-

Una parte di me, in questo momento, vorrebbe risponderle acidamente: maledetto legame con Malfoy.

-Non stressarti. E' vero, mio fratello non sta lavorando come te, Harry e Zabini, ma non per questo tu devi lavorare anche per lui-

"Oh Ginny, se solo sapessi..."
Gli occhi mi si fanno lucidi. Odio mentire.

Lei se ne accorge, ma sicuramente ne fraintende il motivo, perché mi abbraccia e subito dopo mi chiede:

-Che sta succedendo con Ron?-

Almeno su questo posso dirle tutto. Ho bisogno di confidarmi. Le racconto del nostro litigio e con un leggero imbarazzo, dell'episodio accaduto ieri. Infine gli espongo i miei dubbi sul suo impegno nel lavorare al caso.

-Mio fratello è un idiota. Come al solito pensa solo a sé stesso. Non si è minimamente accorto che tu stai di nuovo male e sta cercando in tutti i modi di evitare i suoi doveri da Auror. Hermione devi parlarci-

-Per dirgli cosa? Che mi trascura? Scusa, ma non sono il tipo. Dovrebbe accorgersene da solo-

Lei rimane in silenzio per un attimo: -Hai ragione, ma devi parlarci. Digli che deve impegnarsi di più sul lavoro. Se continua così rischia di perderlo-

Annuisco.

Su forza rientriamo. Credo di avere il rimedio giusto per farti dormire serenamente almeno per qualche ora.

"Oh magari!"

Nel frattempo mi torna in mente il sogno:

"NON ME NE IMPORTA! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?! Dovevi saperlo soltanto tu! Nessun altro! Mi fidavo!"

Le parole di Malfoy mi riecheggiano in testa.

Si fidava di Blaise e lui l'ha tradito?

Ma cos'ha combinato?

Cos'è che doveva sapere solo lui?

E soprattutto chi è questa lei che ha mandato da qualche parte?

Che sia Daphne?

Chi li ha mandati a chiamare?

Cosa nascondevano?

"E' tutto un bluff. Nessuno ne è a conoscenza"

E di nuovo mi pongo la stessa domanda: a conoscenza di cosa?

C'è solo un modo per scoprirlo: devo parlare con Malfoy.

Al momento però sono troppo stanca. Qualche ora di sonno mi farà bene.

Seguo Ginny nella sua stanza.

La vedo estrarre dal cassetto della scrivania una boccetta con dentro una pozione trasparente:

Sgrano gli occhi: -Quello è Distillato della Morte Vivente? Non lo berrò mai!-

-No, non preoccuparti, è una pozione soporifera che gli somiglia molto, ma che provoca solo un sonno profondo e senza sogni. E' molto più potente di quelle in commercio però: ogni goccia corrisponde ad un'ora di sonno. Solo se ne abusi c'è il rischio che tu non... Beh... Hai capito no?- (*)

Annuisco e le prendo dalle mani la boccetta, osservandola in controluce: effettivamente non è del tutto trasparente. Sembra fatta di fumo. E' di un grigio molto chiaro, e si disperde all'interno dell'ampolla formando delle piccole volute che subito si dissolvono.

Ginny me la toglie dalle mani e la agita. La vedo immediatamente cambiare colore e consistenza: diventa liquida e nera.

Rabbrividisco: -Ginevra sei sicura che serva solo per dormire?-

-Fidati... L'ho usata tantissime volte. E' un vero toccasana, ma bisogna fare molta attenzione alle dosi-

Si avvicina alla scrivania e versa un po' d'acqua in un bicchiere, dopodichè mi porge di nuovo la boccetta:

-A te l'onore. Ricorda, una goccia un'ora-

Credo che tre ore possano bastare.

Con il contagocce lascio cadere la pozione all'interno dell'acqua e subito vedo formarsi al suo interno delle ramificazioni nere, che spariscono quasi subito, mentre l'acqua diventa leggermente più torbida.

La bevo senza pensarci più di tanto: non ha sapore, ma subito sento la stanchezza farsi più pressante e con l'aiuto di Ginny mi stendo sul suo letto.

Chiudo gli occhi e finalmente Morfeo viene a trovarmi senza ulteriori indugi.



Quando mi sveglio vedo che fuori è già buio.

La testa però non mi fa più male e mi sento davvero molto meglio.

Mi stiracchio leggermente mentre la porta della stanza si apre.

E' di nuovo Ginny: -Ben svegliata-

Ci sorridiamo.

-Devi darmi la ricetta di quella pozione-

-Oh non l'ho preparata io-

-E allora chiedila a chi te l'ha data-

-Puoi farlo tu stessa-

Mi acciglio.

-L'ha preparata Blaise-

Il cuore salta un battito.

Devo stare molto attenta. 



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(*) Questo tipo di pozione soporifera (caratteristiche fisiche ed effetti) è di mia invenzione per cui soggetta a Copyright.


Spazio Autrice:

BUONASERAAAA LETTORI :) Ecco il capitolo finalmente! Oggi non credevo che sarei riuscita ad aggiornare, ma per fortuna ce l'ho fatta :D 

Beh, che ne pensate? Teorie??? Avete qualche indizio in più su Malfoy e Zabini. Sono curiosa di sapere se avete elaborato qualcosa di nuovo alla luce di questo sviluppo ;) 

Fatemi sapere.

Altra curiosità: nel testo, come sicuramente avrete notato sono stati inseriti dei numeri: il primo è davvero banale, il 7 seguito dal 394. E' ovvio il riferimento. Ma chi si ricorda a cosa si riferisce il 472? ;) E' una stupidata vi avverto ;) 

Detto ciò... 

Questo può sembrare un capitolo di passaggio, ma FIDATEVI non lo è per niente ;) Diciamo che ci sono sempre i miei soliti "dettagli" inseriti NON casualmente qua e là ;) Fate attenzione ;) 

Grazie tantissimo per i voti, le visualizzazioni e i commenti al capitolo precedente e se vi piace mi raccomando, votate anche questo :*

Infine l'avviso più importante di tutti: DOMENICA PROSSIMA NON CI SARA' L'AGGIORNAMENTO ;(

Perchè? 

Lunedì 20 ho un esame ;( 

Spero di riuscire a pubblicare durante la settimana successiva, ma non vi assicuro nulla per il momento. Posso solo darvi appuntamento a domenica 27 ;( 

Stavolta purtroppo sono seria. 

Per fortuna però ci sono le vacanze di Pasqua tra poco (si lo so, ancora manca un mese, ma per me il tempo ha tutto un suo corso strano) e in quei giorni scriverò a più non posso, perchè tutta la trama e tutti i dettagli sono già decisi :D 

Ne vedremo delle belle non dimenticatelo ;) 

Ok, dopo questo monologo che tra poco diventerà più lungo del capitolo in sè, vi abbandono. Domani ricomincia il tran tran :( Vi auguro una splendida settimana e ci risentiamo presto :* 

Un bacione :*

Stay Tuned 

Iron9208

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