Capitolo 13 (Parte II)

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

  Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso.
Khalil Gibran  



Ora basta.


Quasi le strappo i fogli di mano: la rabbia mi percorre da capo a piedi.

-Oh oh, nervosetta Granger? O forse dovrei dire Mezzosangue?- mi chiede sorridendo.

-Qui gli unici a pagare sarete voi due Greengrass- rispondo con voce tremante.

-E' una minaccia?- sogghigna –Non mi coglierai impreparata la prossima volta-

-Non ci sarà una prossima volta. Perché vi incastrerò prima- dico sorridendo.

Mi guarda seriamente e all'improvviso si alza in piedi, puntandomi contro la bacchetta.

-Non sono stata chiara forse. Giuro che non avrò pace fin quando non la pagherai Mezzosangue-

Estraggo la bacchetta a mia volta e la disarmo.

Mi guarda furiosamente, dopodichè recupera la bacchetta ed esce dalla stanza, zoppicando nuovamente.

"Sei una brava attrice Greengrass"

Adesso devo sbrigarmi. Controllo l'orologio. E' passata mezz'ora da quando Blaise ha lasciato questa stanza. E sono sicura che il suo interrogatorio sia ancora in corso. Posso farcela.

Mi affretto a controfirmare il verbale e lo faccio evanescere nel cassetto della scrivania in ufficio, che tengo sempre chiuso a chiave. Dopodiché esco e risalgo le scale per raggiungere il corridoio che mi porterà alle altre sale interrogatori.

Ci metto poco a trovare quella che sto cercando. Fuori infatti trovo Ron ed Harry:

-Ci sono novità?- chiedo.

-Oh Hermione! Ron mi ha appena informato che hai finito con la Greengrass! Ti stavamo raggiungendo!- risponde il mio migliore amico.

-Non fa niente. E' già andata via. I verbali sono al solito posto- dico tranquilla. Entrambi conoscono il posto in cui conservo i documenti importanti –Quindi? novità?- ripeto.

-Non ancora- risponde Ron.

-Allora entriamo- propongo.

Nella stanza oscura trovo un altro Auror di cui non ricordo il nome, ma che so di aver già visto: fa parte della squadra mandata da Shacklebolt quel giorno a Westminster.

-Tu, da quanto ne so, eri il suo migliore amico, giusto?-

Questa voce.

-Si esatto- risponde Blaise.

Mi giro, rimanendo senza parole.

-Lei?- chiedo colpita ad Harry.

Lui fa un cenno di assenso: -Non chiedermelo. Non me l'aspettavo neanch'io-

Devo ammettere che vedendola di profilo somiglia ancora di più a lui. A Sirius.

Antares Electra Black: è lei a condurre l'interrogatorio.

-Allora mi saprai dire se ultimamente c'era qualcosa di diverso in lui, no?- chiede nel frattempo.

-No... Era come sempre- risponde Zabini con tranquillità.

"Bugiardo!" Vorrei urlare: si vede che è abituato a mentire.

-No? Nessun cambiamento? Insomma, è stato trovato morto. E' ragionevole pensare che il suo assassino lo minacciasse da un po', non trovi?- lo incalza Antares dubbiosa.

"Però, che intuito!"

-No. Non mi ha mai parlato di niente- risponde lui, mantenendo sempre lo stesso tono.

-Parlato? Non ti ho chiesto se ti abbia detto qualcosa. Ma solo se tu abbia notato qualcosa di diverso-

Mi trattengo a stento dal sorridere. E' davvero brava.

Blaise la guarda con aria di sufficienza: -Draco non cambiava mai atteggiamento, neanche se gli succedeva qualcosa. Dovevo essere io a fargli domande dirette e se qualcosa non andava, me ne parlava. E l'ultima volta che... che glielo chiesi, mi disse che era tutto normale- risponde agitandosi leggermente e lasciando che la voce gli si spezzi in gola come a voler far credere che sotto sotto è disperato.

"Che serpe!"

Potrebbe dire qualsiasi cosa su Malfoy e nessuno riuscirebbe a replicare perché lui è la persona che lo conosceva meglio. In più mette in atto una sceneggiata che convincerebbe anche i più scettici.

Stringo i pugni, mentre combatto con la parte di me che in questo momento vorrebbe entrare lì dentro e affatturarlo.

L'influenza di Malfoy? No... Questa sono io al cento percento.

Antares lo guarda severamente: -Ok va bene...- si limita a rispondere -Quando l'hai visto per l'ultima volta?- domanda.

-Quella sera stessa-

Ci siamo quasi. Sono proprio curiosa di sapere cosa dirà.

-E cosa avete fatto?-

-Siamo usciti a bere una Burrobirra-

-Di martedì sera?- chiede Antares perplessa.

-Si, perché è vietato?- risponde lui acidamente.

-Stai calmo Zabini. Di cosa avete parlato? L'hai visto diverso rispetto ai giorni precedenti?-

-Ti ho già detto che era come sempre. Abbiamo parlato del più e del meno. Lavoro soprattutto- continua riacquistando la calma.

-Devi essere più specifico-

-In quei giorni avevamo da poco finito una missione su alcuni traffici illegali di folletti. Siamo stati impegnati tutti e quattro e lavoravamo in coppia. Io con Draco e Weasley con Hermione. Potete chiedere anche a loro due, ve lo confermeranno. Eravamo rientrati quel pomeriggio dopo aver sistemato gli ultimi dettagli. I rapporti parlano chiaro. Potete controllare anche quelli-

Mi blocco immediatamente:

"-Herm dovresti cercare nel tuo archivio il rapporto sul traffico illegale di folletti di cui ti sei occupata un paio di settimane fa. L'ha richiesto il Ministro-

-Ci ho già pensato io. Shacklebolt mi ha chiesto di ricordartelo questa mattina, ma quando sono arrivato in ufficio non c'eravate, così me ne sono occupato personalmente. Spero non sia un problema- "

Oh no... No no no... Non può essere! E se avesse combinato qualcosa con il mio rapporto e mi ritrovassi nei guai?

Maledetto! Me ne assicurerò appena possibile, ma per il momento devo continuare ad ascoltare.

-Non avete parlato di nient'altro?- lo incalza Antares.

-Questioni personali che con Draco non c'entrano nulla- replica Blaise.

-Lascialo decidere a me. Parla-

-Non credo le possa interessare la mia vita privata detective- risponde lui con finto tono reverenziale e sottolineando l'ultima parola –Ti assicuro che voglio arrivare alla verità quanto te e tutti voi dietro quel vetro- continua guardando la finestra specchio –Draco era il mio migliore amico e credimi se ti dico che la mia vita privata non è utile ai fini dell'indagine- Stringe leggermente un pugno alzando il tono di voce: -Se volete incastrare il colpevole, non è me che dovete interrogare...-

-Che vuoi dire?- lo interrompe Antares.

-Fammi finire. Non è me che dovete interrogare e se credete che ci sia io dietro tutto questo, beh allora lasciatemi dire che state prendendo un abbaglio-

-Blaise spiegati. Vuoi dire che sai chi è il colpevole?-

Sento tutti intorno a me irrigidirsi, come in attesa: come fanno a non capire che sta mentendo?!

"Perché per loro è un interrogatorio informale, esattamente come lo sarà il mio. Nessuno crede veramente che lui sia il colpevole"

Stringo i pugni e la rabbia mi travolge di nuovo. Non è così... non può essere così. Harry e Ron si sono fidati di me subito. Sono certa che almeno loro non gli credano.

Mi giro a guardarli e per fortuna incrocio i loro occhi che mi fissano sbalorditi: come immaginavo, non gli credono.

Con le labbra mimo un "Lo so" poi mi giro a guardare di nuovo Zabini.

-Sto solo dicendo che mentre voi state qui a perdere tempo con me, c'è ancora un assassino a piede libero che potrebbe benissimo decidere di fuggire e far perdere le sue tracce. O potrebbe decidere di uccidere ancora- continua lui e stavolta lascia cadere del tutto la maschera di calma, mostrando la rabbia che lo pervade. Sbatte un pugno sul tavolo, poi gira gli occhi e li punta dritti verso di me. Istintivamente, faccio un passo indietro, ma poi ricordo che non può vedermi, quindi mi rilasso.

-Lo sai benissimo che dobbiamo interrogarti Zabini. E' la prassi. Inoltre tu sei stato l'ultimo a vederlo. Quindi è necessario, ma questo non significa che sospettiamo di te-

-Lo spero bene- risponde lui ancora arrabbiato.

-L'hai visto per caso diverso dal solito quella sera?-

Ed ecco ciò che aspettavo: un piccolo segno che confermerà ad Harry quello che volevo fargli capire sin dall'inizio. Blaise sta mentendo.

Una piccola contrazione, sicuramente involontaria, della sua guancia, come a voler ghignare è spuntata sul suo volto appena Antares gli ha posto quella domanda.

Mi giro di nuovo verso il mio migliore amico: -Sta mentendo, non è vero?- mi sussurra all'orecchio.

Gli sorrido leggermente e annuisco.

-Bene- si limita a dire evitando il mio sguardo e tornando a guardare Blaise.

-Per l'ultima volta e non voglio ripeterlo più, era tutto normale- risponde quest'ultimo –Era tranquillo. Ora se abbiamo finito di perdere tempo, ho del lavoro che mi attende- conclude, alzandosi.

-Siediti. Ho ancora qualche domanda da farti- replica immediata Antares.

Lui sbuffa, ma l'ascolta e si risiede.

-Sappiamo che la domenica precedente vi siete visti, non è così?-

-Si-

-E che cosa avete fatto?-

-Per chiedermelo significa che lo sapete già- ghigna.

Antares mantiene la calma per fortuna: -Rispondi per favore-

-Dunque, eravamo io, lui, Daphne e Astoria e abbiamo mangiato a casa di Draco. Sei contenta?- la provoca.

-E potrei sapere cosa avete mangiato?-

Un secondo di esitazione: non se lo aspettava.

"Forza mia cara serpe, rispondi"

Sorrido apertamente alla sua reazione ed Harry e Ron mi guardano soddisfatti.

- Sformato d'agnello e verdure- risponde.

Il sorriso mi si gela sulle labbra. Che significa?

Rimango basita e come me anche Ron.

Harry invece, notando le nostre espressioni ci guarda interrogativo. A rompere il silenzio è Ron che si gira verso di me: -Ma... Ma è la stessa cosa che ha detto lei-

Annuisco: sono confusa.

-Lei?- chiede Harry.

-Daphne- risponde Ron.

Non capisco. Ero sicura che avrebbero fornito tre versioni diverse su cosa avessero mangiato quel giorno e invece loro due hanno detto la stessa cosa. Possibile che si siano messi d'accordo e abbiano dimenticato di avvisare Astoria? No, lo escludo. Daphne tiene troppo a sua sorella e per quel poco che ho potuto capire, anche Blaise, molto probabilmente proprio a causa della serpe bionda. Non l'avrebbero mai lasciata in balia del Ministero col rischio di essere scoperta. C'è un'unica possibilità: mi sembra paradossale, ma è l'unica plausibile. Quel giorno Daphne e Blaise hanno mangiato insieme, probabilmente proprio con Malfoy, mentre Astoria è rimasta a villa Greengrass.

"Ma allora perché dire ciò che hanno detto? A che scopo?"

Non capisco più niente.

Devo parlare con Malfoy e sperare che ricordi almeno qualcosa. 

Stasera, niente pozione soporifera.

-Hermione?- Harry mi passa una mano davanti il viso e mi riprendo immediatamente.

-Si... Si... Scusa, dicevi?-

-Stai bene? Cosa ne pensi?- mi chiede perplesso.

-Si... Sinceramente non lo so... Devo rifletterci...- rispondo mostrando tutta la mia titubanza.

-Secondo te dovremmo chiedergli altro?-

Prima che possa rispondere, sento Antares riprendere la parola: -Ho un'ultima cosa da dirti e mi appello a te come suo migliore amico-

Blaise, come tutti noi, la guarda interrogativo. Che vuole fare?

-Se stai conducendo delle indagini per conto tuo e hai scoperto qualcosa, dovresti informarci, o almeno informare la tua squadra. Ti assicuro che vogliamo dare tutti una mano e trovare il responsabile, esattamente quanto te-

"Ce l'hai davanti!" grida la mia coscienza.

-Non lo conoscevo personalmente, ma non dimenticare che era pur sempre mio cugino. So cos'ha fatto in passato... il suo ruolo nella guerra... So che l'ha fatto per amore dei suoi genitori, ma so anche che se n'è pentito. Quindi ti prego, non commettere i suoi stessi errori imboccando una via che per amor di giustizia verso di lui, ti porterà inevitabilmente alla solitudine e a fare scelte sbagliate. L'amore e l'odio sono due facce della stessa medaglia separate da un confine molto sottile. Se lo superi, perderai te stesso-

Wow. Certo che ci sa proprio fare con le parole.

Rimaniamo in silenzio, incapaci di dire qualsiasi cosa. Anche Blaise sembra esserne rimasto sinceramente colpito, ma torna ad indossare la sua maschera immediatamente:

-Non sto conducendo nessuna indagine. Ne so esattamente quanto voi- dice lentamente e in tono neutro.

-D'accordo. Mi fido di te. So che farai la cosa giusta alla fine- gli risponde lei sorridendo.

Vorrei gridare davvero adesso, dirle che sta sbagliando.

Calma... Calma... Posso farcela... Devo farcela...

Rifletto...

Devo incastrarlo in qualche modo, ma come? Per quanto mi sforzi, non riesco a trovare neanche uno straccio di prova. Dovrebbe compiere qualche passo falso, ma so già che è impossibile. Oppure dovrei indurlo io a compierne uno, ma come? Mi tiene d'occhio e ben presto so che cercherà di sbarazzarsi anche di me. No è impossibile.

Un passo falso...

Impossibile...

Un attimo...

Ma certo!

Se non posso incastrarlo io, non è detto che non possa incastrarsi da solo. E conosco un solo modo per far sì che accada.

Sorrido.

-Herm che c'è?- mi chiede Harry.

Mi giro verso di lui e con le labbra articolo un'unica parola, senza emettere alcun suono, in modo che solo lui e Ron possano leggerla senza che l'Auror nella stanza lo capisca:

"Veritaserum"

***

-Non si può, è illegale-

-Dobbiamo invece! E' un caso di omicidio ed è giusto farlo-

-Hermione! Ragiona! Il Ministero l'ha bandito. Se lo utilizzassimo passeremmo dei guai seri-

-Lo sapremmo soltanto noi tre. Non preoccuparti-

-No, mi dispiace. Come tuo superiore non posso lasciarti usare una sostanza illegale come quella-

Dopo aver fatto uscire quella parola, Harry mi ha subito trascinata in ufficio, seguito da Ron e adesso sono cinque minuti che discutiamo sul da farsi.

Lo vedo alzarsi dalla sua scrivania e andare verso la porta: -Devo raggiungere Shacklebolt. Credo che ormai l'interrogatorio sia finito e devo giustificare questo anticipo sulla data. Herm, per favore non fare sciocchezze!-

Annuisco.

-Mi dispiace Herm. Vorrei poterlo usare anch'io, ma la legge parla chiaro- interviene Ron.

-Sta tranquillo- rispondo con un sorriso.

Harry esce dalla stanza, e mi rilasso leggermente sulla sedia: non posso usare il Veritaserum, ma devo far parlare Zabini e l'unica soluzione sensata mi sembra proprio quella.

Ho chiesto di farlo interrogare di nuovo tra una settimana, e di studiare un modo per fargli assumere la pozione a sua insaputa, ma Harry mi ha più volte ripetuto che è illegale usarla per gli interrogatori.

"Illegale usarla per gli interrogatori, ma non: usarla in altre occasioni"

Rimango impressionata dai miei stessi pensieri per almeno un minuto. A quanto pare compirò un'altra pazzia: farlo parlare in un'occasione che non sia un interrogatorio ufficiale.

E inizio subito ad avere qualche idea.

-Ron-

Mi guarda.

-E se la utilizzassimo comunque, ma non per un interrogatorio ufficiale?- chiedo nel tono più innocente possibile.

-In che senso?- mi chiede corrugando la fronte.

-Se lo facessimo parlare davanti a tutti, ma non durante un interrogatorio del Ministero?- sorrido.

-Intendi in qualche altro luogo pubblico?- E' sempre più perplesso.

-Diciamo di sì...- rispondo, rimanendo sul vago.

-Herm cos'hai in mente?- mi chiede stranito-Di qualsiasi cosa si tratti, non credo sia una buona idea-

-Ricordi cosa c'è ogni anno alla fine di questo mese?- chiedo, sempre più felice. Forse le cose inizieranno davvero a cambiare stavolta.

-Intendi...- la sua espressione si fa sbalordita.

-Esatto. Proprio quella. La festa del Ministero-

Ogni anno, da quando la guerra è terminata, Shacklebolt organizza una festa per celebrare "il trionfo del bene sul male"come lo definirebbero i Babbani.

Ricordo ancora la prima volta che fu organizzata: il periodo coincideva con la conclusione dei lavori di ricostruzione di Hogwarts ed ecco perché da allora il Ministro ha deciso di mantenere quella data: 30 Ottobre.

Perfetto.

Il problema adesso è solo uno: devo procurarmi del Veritaserum e devo farlo in fretta.

Dubito che riuscirò a trovarlo tanto facilmente qui al Ministero e anche ammesso che lo trovi, non potrei di certo rubarlo. Inoltre non è una pozione che si trova facilmente in commercio e non posso procurarmela ad Hogwarts: per quanto voglia aiutarmi, non credo che la McGranitt sarebbe disposta ad infrangere la legge.

C'è solo un modo: devo prepararla io.

Ci vorrà un sacco di tempo però. Gli ingredienti li troverò i a Diagon Alley e il ciclo lunare avrà inizio questo venerdì per fortuna, ma la pozione richiede un tempo di preparazione di ventisette giorni esatti, giorni durante i quali chissà cosa potrebbe combinare Zabini con l'aiuto di Daphne.

"Non importa. Qualsiasi cosa farà non gli servirà. Dirà la verità"

Sorrido leggermente: finalmente arriverò alla soluzione del caso.

Un pensiero improvviso però mi riporta alla realtà: guardo il calendario. Venerdì sarà il 5 Ottobre, il che significa che dopo ventisette giorni sarà il due Novembre.

L'entusiasmo che mi ha colta all'inizio si spezza: non sarà pronta in tempo.

Non ce la farò.

Stringo i pugni: Zabini la farà franca.

***

Finalmente arriva l'ora di tornare a casa.

Con Ron raggiungiamo l'uscita e ci Smaterializziamo.

Nonostante la delusione di oggi pomeriggio, e il mio nervosismo generale, in questo preciso momento sono leggermente più serena: dopo tanto tempo, mi sento una persona normale che alla fine di una lunga e interminabile giornata di lavoro torna a casa col suo fidanzato.

Prima di varcare la soglia, gli stringo la mano e lo guardo con un sorriso sincero; lui ricambia lo sguardo leggermente confuso:

-C'è qualcosa che non va?- mi chiede.

-No. Sono felice che tu sia venuto a lavoro con me, tutto qui- rispondo mentre il mio sorriso si allarga.

-Oh! Ecco beh... Mi dispiace essere mancato in questo periodo, ma lo sai... George...- inizia imbarazzato evitando il mio sguardo, ma lo interrompo con un bacio veloce:

-Non ti preoccupare, va bene così. Recupererai e io ti aiuterò- gli dico subito dopo.

Lui mi sorride a sua volta, ancora in leggero imbarazzo: -Grazie- risponde –Ah quasi dimenticavo! A quando la nostra cena?-

Stavolta sono io ad imbarazzarmi: -Ron, io... Senti, mi dispiace per l'altro giorno, non volevo addormentarmi. Scusami- gli dico sinceramente, mentre ripenso al sogno fatto quella sera e distolgo lo sguardo da lui.

-Ehi, non hai nulla di cui scusarti. So che sei impegnata con questo caso e sono io a dovermi scusare con te perché ti sei fatta carico anche del mio lavoro- mi risponde, afferrandomi delicatamente il mento e girando il mio viso verso di lui, in modo che i nostri occhi si rincontrino.

Gli sorrido e lo abbraccio: -Grazie-

Lui ricambia la stretta e rimane in silenzio.

-Facciamo Giovedì, d'accordo?- gli chiedo dopo qualche secondo.

Lui annuisce e con un ultimo bacio entra in casa.



Dopo cena, salgo in camera.

I miei occhi si fissano immediatamente sul comodino, dove un raggio lunare illumina un'ampolla. Anche da questa distanza riesco a vedere le volute simili a fumo che volteggiano al suo interno. Mi avvicino e l'afferro, incantandomi per un attimo a guardare quel gioco tentatore.

Sarebbe facile: agitarla, togliere il tappo, afferrare il bicchiere con un po' d'acqua e lasciar cadere sette gocce al suo interno. Sarebbe facilissimo dimenticare ancora una volta le mie responsabilità.

Perché di questo si tratta: per qualche strano motivo, sogno o non sogno, è legato a me e lasciarlo relegato lì, in un angolo della mia mente, mi sembra ingiusto.

Malfoy.

L'ultima volta era arrabbiato perché ero scomparsa per due giorni. Ora ne sono passati quattro...

"Sarà furioso"

Stringo le dita intorno alla pozione e chiudo gli occhi.

No, non lo farò. Posso farcela. Resisterò.

Devo arrivare fino in fondo.

Li riapro e velocemente infilo la fiala nel cassetto del comodino. Continuo ad osservarla anche mentre richiudo il cassetto, ma centimetro dopo centimetro, sento sempre più che sto facendo la cosa giusta.

Mi metto a letto e con un ultimo profondo respiro mi abbandono alle tenebre.


Tutto intorno a me è buio, tranne per il fuoco che arde nel camino alla mia sinistra. Sono di nuovo stesa a terra, per cui mi rimetto in piedi ed estraggo la bacchetta.

-Malfo...-

All'improvviso mi sento afferrare da una forza invisibile che mi spinge contro il muro e mi blocca i polsi ai lati della testa.

"Ma che...?"

-Malfoy! Sei tu?!- chiedo cercando di nascondere il leggero senso di panico che si sta impossessando di me.

L'unica cosa che vedo è un'ombra precipitarmi addosso e per riflesso chiudo gli occhi.

Mi sento bloccare ulteriormente: -Quattro giorni. Quattro giorni rinchiuso qui senza sapere niente. Che diavolo hai in testa Mezzosangue?- dice con voce bassa, rabbiosa e gelida.

Un brivido mi percorre la schiena: -Lasciami- rispondo con decisione.

Mi aspettavo di trovarlo arrabbiato, ma non fino a questo punto.

Che gli prende?

I nostri sguardi si incrociano e di nuovo un brivido mi attraversa il corpo: i suoi occhi di solito freddi e calcolatori, sono in fiamme. Non li avevo mai visti così. Non è semplice rabbia: è furia mista ad odio.

-Per favore... Lasciami- ripeto.

Io che chiedo per favore a Malfoy?

Sento la presa sui polsi farsi più stretta, ma fortunatamente almeno lui fa un passo indietro permettendomi di tornare a respirare con più tranquillità.

Sento le mani diventare insensibili, ma devo resistere e spiegargli:

-Ci sono stati degli interrogatori-

Lui rimane fisso sul posto a guardarmi senza dire niente: -Dovevo essere lucida, ecco perché non sono tornata-

Perché mi giustifico?

-Devo chiederti una cosa...- dico insicura e lui fa una smorfia di disgusto, guardandomi ancora più furioso: -Prima mi lasci qui per giorni a marcire e ora ritorni pretendendo...-

-MALFOY! NO!-

-TACI! Non ti dirò niente! NIENTE! TROVERO' UN MODO PER USCIRE DI QUI E QUANDO TORNERO' ALLA REALTA' GIURO CHE MI VENDICHERO' DI CHI MI HA FATTO QUESTO! E se mi intralcerai, la pagherai anche tu! ORA VATTENE!- risponde raggiungendo a grandi falcate l'uscita.

Appena la porta sbatte i miei polsi vengono liberati e me li massaggio, cercando di far passare l'intorpidimento.

Possibile che non capisca l'importanza di ciò che sto facendo? E' vero, l'ho lasciato qui per qualche giorno, ma non è forse lui ad avermi raccomandato di incastrare il colpevole? Perché reagire in questo modo?

"NON HO BISOGNO DELL'AIUTO DI QUALCUNO CHE NON VUOLE AIUTARMI!"

Mi tornano in mente le sue parole e tutto si fa immediatamente più chiaro: è convinto che non lo voglia aiutare veramente.

Non è abituato a fidarsi degli altri, tranne forse che di Blaise. Ha sempre fatto tutto da solo e adesso, essere bloccato qui e sapere di non poter uscire in alcun modo, qualsiasi cosa provi a fare, lo fa arrabbiare. L'unico modo che ha è affidarsi completamente a me, colei che ha sempre ritenuto solo una sporca Mezzosangue, nonostante i nostri rapporti ultimamente fossero migliorati e questo non fa che far aumentare la sua rabbia. Del resto si sa, per quanti sforzi si possano fare, i pregiudizi non scompaiono mai del tutto.

Forse una piccola parte di lui, quella che è cambiata alla fine della guerra, lo ha spinto dopo il nostro primo incontro, a mettermi alla prova per vedere se lo avrei davvero aiutato, ma io ho continuato per la mia strada, non preoccupandomene e limitandomi a fargli delle domande, senza informarlo su ciò che davvero sta succedendo e poi a sparire per giorni interi.

Solo dopo le sue scenate gli ho raccontato dei sogni e di come l'abbiamo trovato ai piedi del Big Ben e questo mi ha portata a pensare, erroneamente, che gli potesse bastare, soprattutto dopo l'ultimo sogno in cui mi ha raccomandato di incastrare il colpevole. Mi ha portata a pensare che lui fosse tranquillo perché sapeva che io avrei risolto le cose, facendomi dimenticare il dettaglio più importante di tutti: lui rimane e rimarrà sempre Draco Malfoy.

Mi riscuoto dal mio torpore, sentendo un'esplosione all'esterno.

Cosa sta succedendo?!

Mi precipito fuori: la neve è di nuovo alta, ma quello che vedo immediatamente è solo un'enorme nuvola di polvere mista a nevischio, proprio di fronte a me.

-Ma che...? MALFOY!- grido, ma non ricevo risposta.

Che gli sia successo qualcosa?

Scendo i gradini di corsa e inizio a farmi strada nella neve. Avvicinandomi capisco che la polvere che vedo non è altro che pietra frantumata.

"Oddio"

L'aria si fa irrespirabile.

Mi copro la bocca e il naso con un braccio e continuo ad avanzare. Gli occhi iniziano a bruciare irritati, ma nonostante diventino lucidi, riconosco la sua sagoma inginocchiata vicino la tomba.

Tiro un sospiro di sollievo e a fatica lo raggiungo.

Mi dà le spalle e posso solo vedere il suo mantello che diventato grigio a causa dei detriti. Anche i suoi capelli sono dello stesso colore.

Mi accorgo subito di quello che manca.

La lapide.

Ci metto un secondo a capire ciò che ha fatto: l'ha fatta esplodere.

-Che cosa hai fatto?!- gli chiedo, inalando una boccata di quell'aria tossica che mi fa tossire subito dopo.

Non mi considera e rimane in silenzio.

Faccio un passo avanti e mi accorgo di un graffio sulla sua guancia sinistra leggermente arrossato, ma che non sanguina.

-Malfoy!?-

Nessuna risposta, tranne i suoi pugni che si stringono maggiormente.

Prima però che possa dire qualsiasi altra cosa, vedo tutto intorno a me bloccarsi. I frammenti di pietra e neve che fino a un attimo fa svolazzavano liberamente si fermano e i miei occhi riescono a metterne a fuoco qualcuno. Poi come se stessi guardando un film al contrario, vedo quello stesso pulviscolo che viene risucchiato velocemente in un unico punto e sotto i miei occhi stupiti, la lapide si ricompone.

L'aria si rischiara e ricomincia a nevicare. Mi guardo intorno: nessuna traccia di ciò che è appena successo.

Torno a guardare Malfoy e lo vedo stringere con forza la bacchetta e rimettersi in piedi ringhiando. La punta di nuovo contro la lastra: -RE...-

-NO!-

Mi metto a correre e slanciandomi in avanti riesco a deviargli il braccio prima che l'incantesimo vada a segno, facendogli colpire un albero poco distante.

Sorrido leggermente, ma lui si strattona e mi spinge via violentemente. Perdo l'equilibrio e cado a terra, emettendo un rantolo di dolore.

-NON OSARE MAI PIU'!- urla.

-Che diavolo ti salta in testa?!- rispondo alterata, rialzandomi e non riuscendo più a trattenermi –Non sappiamo dove siamo! Potevi farci uccidere!-

Avanza verso di me e mi punta la bacchetta contro: -IO SONO GIA' MORTO!-

Alzo la bacchetta a mia volta: -Abbassala Malfoy o ti Schianto, ora!-

Tutto inutile, rimane immobile.

Non mi resta altra scelta:

"Expelliar..." inizio a pensare agitando la bacchetta, ma lui mi anticipa con un Protego e l'incantesimo si riflette contro di me, disarmandomi.

Afferra al volo la mia bacchetta e la infila nella tasca del mantello:

-Vattene. Adesso- mi intima, di nuovo con voce fredda.

-NO!-

-Bene, allora ti schianterò così ti risveglierai sicuramente- risponde avvicinandosi.

Non mi lascerò intimidire da lui: -SMETTILA!-

Ghigna e fa un altro passo.

Indietreggio:

-Tu sei convinto che non voglia dirti niente, ma come al solito, non hai capito! Ti ho detto tutto quello che so-

Continua a puntarmi la bacchetta contro e l'espressione di rabbia sul suo volto non cambia.

-Sei convinto che io voglia usarti solo per ottenere informazioni utili, ma sto cercando semplicemente di incastrare il colpevole!- continuo, riferendomi a ciò che mi ha detto l'ultima volta e vedo un lampo d'ira passa nei suoi occhi: se lo ricorda.

-Taci. Ne ho abbastanza di te e delle tue bugie!-

Lo ignoro: -Sei stato tu a dirmi di incastrarlo!- continuo come per sottolinearlo maggiormente -E se sono mancata per tutto questo tempo è solo perché dovevo mantenere la lucidità per gli interrogatori! Possibile che tu sia così ottuso?!-

-HO DETTO TACI!-

-NO! TI SEMBRA DI ESSERE ALL'INFERNO?! BEH SAPPI CHE LA' FUORI E' PEGGIO! Sono state due settimane da incubo! Devo guardarmi le spalle continuamente, le indagini vanno a rilento, gli indizi mancano e l'unica cosa che ho in mano sono dei sogni dei quali non posso parlare a nessuno! Sono tornata oggi per collaborare con te, per aggiornarti e non sfruttarti, ma evidentemente ho sbagliato! Sei tornato ad essere l'odiosa serpe di una volta e a questo punto mi chiedo se tu sia mai davvero cambiato! Mi aggredisci definendomi una Mezzosangue che non vuole aiutarti solo perché non riesci a vedere oltre il tuo naso! Beh sappi che non siamo tutti come te Malfoy! Non tutti pensiamo al nostro tornaconto personale! Esistono persone che tendono la mano a tutti, anche a quelli che li hanno umiliati per anni. Adesso lo sai, ma stai tranquillo, me ne vado e stavolta non tornerò più. Sono stanca! Sono stanca di te e della tua presunzione!- concludo. 

Ho il fiatone e la gola brucia, ma finalmente mi sento più libera. Non è servito a nulla perché niente di ciò che potrei dire o fare gli farebbe mai cambiare idea. Lo osservo un'ultima volta e mi sembra quasi una statua: negli occhi leggo ancora furia, mista a qualcos'altro che non riesco a decifrare. Il corpo è immobile, il braccio ancora sollevato a tenere la bacchetta. Distolgo lo sguardo, abbasso il volto e mi giro. Me ne andrò e stavolta non tornerò davvero più.

Non so come fare per risvegliarmi, ma devo trovare un modo e uscire alla svelta.

Inizio a camminare, mentre gli occhi involontariamente si fanno lucidi. Non è il momento di piangere. Sfogherò la mia frustrazione, ma non qui e non adesso.

Salgo lentamente i gradini e rientro dentro il mausoleo.

Mi guardo intorno, come per memorizzare ogni angolo di questo posto. E' l'ultima volta che lo vedo e per quanto ne so, potrebbe tornare utile nelle indagini ed essere anche questa stanza un indizio.

Dopo aver finito di esaminarla, mi riavvicino al fuoco e mi siedo lì davanti.

Avverto subito una differenza: ne avverto il calore.

"Che significa?!" penso stupita. Non avvertivo il calore del sole qualche giorno fa, né il gelo della neve.

"Non deve importarti. Non tornerai più qui dentro" mi risponde la mia coscienza. E ha ragione. Sospiro, dopodichè mi distendo a terra lungo un fianco e chiudo gli occhi. Forse se provo ad addormentarmi invertirò il processo e tornerò alla realtà.

Libero la mente e mi concentro solo sullo scoppiettio delle fiamme.

I minuti passano, ma non succede niente. Riapro gli occhi e mi rimetto seduta emettendo un sospiro frustrato che rimbomba tutto intorno.

"Maledizione. E' tutto inutile!"

Sbatto un pugno a terra.

"Per favore. Voglio uscire" penso. Non neanch'io con chi sto parlando. Sto impazzendo.

Scrollo la testa e l'afferro con le mani, mentre le lacrime iniziano a scendere.

Perché a me?

-Granger-



---------------------------

Spazio Autrice: 

BUONA DOMENICA DELLE PALME RAGAZZI!!! ECCOMI QUIIII! Contenti di questo capitolo?? E' davvero lunghissimo stavolta :) Che ne dite? Vi è piaciuto?? E che mi dite di Malfoy? 

Cosa succederà adesso?? 

E naturalmente non dimentichiamoci di Blaise ;) Cosa ne pensate? 

Aspetto i vostri pareri come al solito con ansia. 

Ringrazio tutti per i commenti le visualizzazioni e i voti al capitolo precedente. Non posso ancora credere di aver raggiunto quota 2K! Grazie *-* 

Naturalmente stavolta non posso darvi appuntamento a Domenica prossima, essendo Pasqua e purtroppo non potrò aggiornare in anticipo perchè questa sarà una settimana intensa (FINALMENTE TORNO NELLA MIA SICILIA DOPO TRE MESI *.*) e come potete immaginare sono impegnata con le ultime lezioni ed esami, oltre che con le valigie da preparare  >.< Giuro che aggiornerò appena possibile, non ritardando eccessivamente. E come promesso, durante queste vacanze cercherò di scrivere quanti più capitoli possibile ;) 

Beh dopo questo poema, vi lascio ;) Un abbraccio a tutti e mi raccomando 

Stay Tuned :* 

Iron9208 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro