Capitolo 27

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  Non appena la guarigione è avvenuta, esci e guarisci qualcun altro.

Maya Angelou  



-Cosa?!-

-Si Herm. Ad Housel Bay c'è la villa estiva dei Malfoy. Ricordi qualcosa adesso?- mi ripete Harry.

-No!- rispondo di getto, ma mi sento travolgere da un uragano: ecco perché quella visione prima di smaterializzarmi... Ecco perché mi sono sentita spingere verso quel posto.

Immaginavo già che fosse qualcosa legato a Malfoy, ma adesso, averne la conferma, mi terrorizza.

Avvertire le sensazioni che avvertiva lui quando mi ritrovo davanti a determinati luoghi o persone o addirittura cose, come il profumo di Daphne per esempio, mi ricorda tanto un legame che conosco bene... Quello tra Harry e Voldemort...

Rabbrividisco...

Silente aveva paura di guardare negli occhi Harry in quell'ultimo periodo... perchè temeva che lui potesse essere posseduto...

E se capitasse anche a me?

Se Malfoy fosse rimasto legato a me e potesse usarmi come mezzo per tornare indietro?

Se potesse possedermi?

Ma soprattutto... Se lui lo sapesse? Si spiegherebbe quella preoccupazione che ha ostentato fino alla fine...

Non una preoccupazione come la mia, dovuta al legame, ma dovuta al fatto che mi vede ancora come un mezzo.

Gli occhi mi diventano lucidi.

-Harry... scusami... Il mal di testa sta peggiorando...- dico, tenendo lo sguardo basso.

-Oh, ma si certo! Ti lascio riposare! Scusami Herm! Dormi un po'! Ti farà bene! Tornerò più tardi!- mi risponde lui precipitosamente, rialzandosi in piedi.

Mi da un bacio sulla testa, e io lo abbraccio leggermente, sempre senza guardarlo e appena fa due passi indietro mi giro su un fianco, dandogli le spalle e aspettando che esca.

Il rumore della porta mi fa capire di essere rimasta sola.

Mi rimetto seduta e afferro la brocca con un bicchiere poggiati sul comodino accanto al mio letto. Bevo quasi tutta l'acqua che c'è dentro, prima di iniziare a sentirmi un po' più calma.

"Rifletti... rifletti..."

All'improvviso mi viene in mente una cosa: gli Horcrux sono oggetti i cui frammenti di anima al loro interno, appartengono ad un assassino. L'assassino divide la sua anima uccidendo qualcuno e ne pone un frammento in un oggetto...

Inizio a respirare più regolarmente.

Harry è stato l'ultimo Horcrux, oltretutto creato involontariamente, dopo che Voldemort aveva cercato di ucciderlo.

Faccio un respiro profondo.

Io non posso essere un Horcrux... perché Malfoy non è un assassino, ma al contrario, è la vittima di tutta questa storia.

Parte dell'agitazione che avevo addosso scivola via, ma ne rimane comunque una parte dovuta alle mille domande che ho in testa: perché si è instaurato questo legame? Perché proprio con me? E fino a che punto questo legame si sta spingendo?

E se alla fine lui riuscisse comunque a controllarmi?

"No... Calma..."

Calma.

Non devo agitarmi.

Devo fare delle ricerche...

"Hai già cercato nel reparto proibito di Hogwarts e non c'è niente"

Troverò un altro modo, ma devo scoprire di cosa si tratta.

Mi giro di nuovo verso il comodino, e dopo aver armeggiato per qualche secondo, riprendo qualche goccia della pozione soporifera. Mi stendo nuovamente e chiudo gli occhi.

Quando mi sveglierò penserò al da farsi.

***

Quando mi risveglio è sera. Fuori continua a nevicare e la stanza è completamente immersa nel buio, tranne che per due pozze di luce sul pavimento che entrano dalla finestra.

Non vedere niente mi spaventa, così, velocemente, allungo una mano e accendo la candela sul comodino.

La luce mi fa tranquillizzare, ma quando torno a girarmi e guardo verso il fondo della stanza, lancio un piccolo urlo strozzato, incrociando due iridi su cui si riflette la fiamma della candela: è lui. E' qui.

E adesso devo riuscire a fare ciò che non sono mai riuscita a fare: fingere.

Afferro la bacchetta di slancio, ma prima che possa lanciargli un incantesimo, lui mi disarma e si avvicina.

Mi tiro indietro contro il cuscino:

-Che diavolo vuoi Zabini?- chiedo in tono di sfida –Che ci facevi al buio in quell'angolo?-

Da quanto tempo è li?

Lui non risponde, ma continua ad avvicinarsi, così scendo velocemente dal letto, avvicinandomi alla finestra e recuperando la bacchetta finita lì vicino. Gliela punto contro: -Non avvicinarti- lo minaccio.

Lui continua a camminare, ignorando ciò che ho appena detto e facendosi sempre più vicino.

Purtroppo non posso far finta di non ricordare assolutamente niente perché capirebbe immediatamente che sto mentendo; quindi devo continuare a comportarmi esattamente allo stesso modo di come ho fatto fino al giorno prima della festa.

Un passo dopo l'altro, me lo ritrovo a circa un metro di distanza, così scatto di lato per sfuggirgli, ignorando il dolore all'addome che si fa sempre più forte, ma lui è di nuovo più veloce e mi afferra per le spalle bloccandomi poi contro il muro. Sembra il replay di una scena già vissuta:

-Zabini, lasciami!-

Lo respingo e lui sembra, per una volta, darmi ascolto. Lo guardo stranita: -Che diavolo vuoi?- ripeto –Sei contento che sia stata fatta fuori? Scommetto che tu c'entri qualcosa, non è così?- gli chiedo facendo un passo avanti e ripuntandogli la bacchetta contro.

Vedo un'ombra di sorpresa passare sul suo volto. Voglio proprio vedere come reagirà: non può di certo accusarmi di far finta di non ricordare, perché sa che le sue parole equivarrebbero ad una confessione e l'Hermione che conosce lui, ligia alla legge e ai doveri, non perderebbe tempo a denunciarlo.

Peccato che l'Hermione che conosce lui, non esista più.

Ed è proprio questo il vantaggio che ho.

Una fitta all'addome mi fa chiudere un occhio e piegare leggermente, ma continuo a tenere la guardia alta e ad osservarlo.

-Giuro che ti incastrerò Zabini! Saprò se ci sei tu dietro tutto questo! Harry mi ha detto che siete stati voi due a trovarmi e non sono una stupida, so ancora fare dei semplici collegamenti!-

Lui si apre in un ghigno: -Buona fortuna allora. Io non ne so niente questa volta, ma sai mi piacerebbe conoscere il colpevole e stringergli la mano- Il ghigno si allarga, mentre nella mia mente risuonano solo due parole: "questa volta".

E' una confessione?! Ha praticamente ammesso di aver ucciso Malfoy?

Faccio un passo avanti, e stavolta mi apro in un sorriso: -Stai tranquillo. Troverò il modo di incastrarti anche per le altre volte- dico –E ora vattene- lo minaccio di nuovo con la bacchetta.

Ogni traccia di divertimento sparisce per lasciar posto a un'espressione furiosa.

Non mi aggredisce per fortuna, ma ciò che dice subito dopo mi fa gelare il sangue nelle vene:

-Ti aspetto Mezzosangue. Non potrai nasconderti per sempre qui dentro o in qualunque altro posto. Quando uscirai, io sarò lì. Inizia a guardarti le spalle-

Mi lancia un ultimo inquietante sorriso per poi Smaterializzarsi.

Prima che possa riflettere sulle sue parole però, un'altra fitta mi costringe a piegarmi su me stessa: mi avvicino al letto con difficoltà, ridistendendomi immediatamente. Controllo le fasciature, ma per fortuna sono ancora bianche e pulite.

Dopo un mese passato distesa qui sopra, il mio corpo fa fatica a rimanere in piedi anche solo per brevi periodi. Appena recupero fiato, mi giro verso il comodino per bere, ma i miei occhi intercettano immediatamente la fiala con la pozione soporifera che mi hanno dato i Medimaghi.

"Inizia a guardarti le spalle"

Mi gelo sul posto.

Ecco cosa ha fatto mentre io dormivo. Ne sono sicura. I miei sensi si sono messi all'erta.

"Per un olfatto allenato, il Veritaserum ha un leggero odore... L'odore del sangue di Drago"

Con mani tremanti afferro la brocca dell'acqua e la poggio sulle gambe.

Un olfatto allenato eh?

Chissà che non funzioni anche per le altre pozioni.

Conosco solo un'altra persona brava con le pozioni quanto Zabini: Malfoy.

E Malfoy è legato a me.

Quindi forse...

Abbasso leggermente la testa e annuso il contenuto della caraffa: niente.

Il contenuto sembra essere normale acqua.

Forse mi sbagliavo.

Chiudo gli occhi e mi concentro:

"Aiutami" penso senza riflettere. Di nuovo la mia mente agisce da sola.

Annuso un'altra volta: niente.

Non può essere. E' troppo semplice.

"Aiutami" penso di nuovo.

Cerco di rilassarmi.

Butto fuori l'aria e poi, timorosa, ci provo di nuovo.

Immediatamente mi arriva al naso una fragranza speziata che mi provoca quasi uno starnuto.

Apro gli occhi meravigliata, quasi aspettandomi di trovare un cambiamento nel contenuto della brocca, ma non è successo nulla: sembra ancora semplice acqua.

Annuso di nuovo, stavolta tenendo gli occhi aperti e di nuovo la stessa fragranza mi colpisce: ma cos'è?

Menta?

No...

Questa è più dolce...

E'...

E'...

Anice?

Anice! Ma certo!

L'anice è l'odore dell'assenzio!

E l'assenzio... viene usato per...

Ingoio, mentre il cuore batte all'impazzata.

Le parole del libro di pozioni mi passano nella mente più veloci di un fulmine:

"Con la mano sinistra usare il cilindro graduato per ottenere 40 once liquide di essenza di assenzio.

Con la mano destra tenere il calderone con una leggera angolazione e versare dieci gocce di essenza di assenzio"

Le parole delle istruzioni per preparare...

-Il distillato della morte vivente- dico sottovoce.

Ma sono sicura che questo non sia semplice distillato. Afferro il bicchiere e ne verso un po'.

Lo metto in controluce ed ecco ciò che mi aspettavo: l'acqua è torbida, non trasparente.

Se non avessi fatto attenzione, l'avrei bevuta senza farci caso.

Questa è la sua pozione soporifera.

E' una pozione soporifera che gli somiglia molto, ma che provoca solo un sonno profondo e senza sogni. E' molto più potente di quelle in commercio però: ogni goccia corrisponde ad un'ora di sonno. Solo se ne abusi c'è il rischio che tu non... Beh... Hai capito no?"

La voce di Ginny mi risuona nelle orecchie, mentre io mi ritrovo a pensare che per l'ennesima volta Blaise ha tentato di uccidermi.

***

-Avanti- dico dopo aver sentito bussare alla porta.

Sono in stanza con Ginny. Dalla sera della visita di Blaise, sono passati cinque giorni durante i quali ho cercato di non rimanere più da sola, di stare sveglia il più possibile e dormire soltanto durante la notte, quando ero certa che Ron fosse con me.

Di giorno lui è a lavoro, motivo per il quale mi raggiunge sempre Ginny, che al momento è libera dai suoi impegni con le Holyhead Harpies e mi tiene compagnia.

In questi giorni sono venute moltissime persone a trovarmi: Neville e Hanna, Luna, Angelina, George, i signori Weasley e persino Bill, Fleur e Charlie che non vedevo da Pasqua.

Adesso però, non ho la più pallida idea di chi possa essere: l'unico che mi viene in mente è Harry, ma lui è andato al Ministero meno di un'ora fa ed è impossibile che sia già di ritorno.

-Permesso- sento dire e riconosco immediatamente la voce, prima che la sua testa ricoperta di capelli neri come quelli di Sirius faccia capolino dalla porta.

-Antares!- dico con un sorriso –Vieni! Entra!-

Mi sorride sincera a sua volta ed entra richiudendosi la porta alle spalle.

-Ciao Hermione! Come stai?- mi chiede preoccupata –Ho saputo che ti eri svegliata e sono corsa qui il prima possibile. Mi devi perdonare se ci ho messo così tanto a venire, ma il lavoro mi ha tenuta molto occupata!- continua dispiaciuta.

-Non preoccuparti! Capisco perfettamente cosa vuoi dire. Non fa niente!- rispondo osservandola e notando che ha portato dei fiori: tulipani gialli.

Lei segue la direzione del mio sguardo e rendendosi conto di cosa sto guardando si affretta ad aggiungere: -Ecco qui! Ti ho portato un piccolo pensiero, sai... come augurio di una pronta guarigione- mi sorride di nuovo, avvicinandosi e infilandoli nel vaso, dove ci sono già i fiori di Luna.

-Grazie!- dico ammirandoli e allungando una mano a carezzarne un petalo.

-Beh, come ti senti?- mi chiede, sedendosi sulla sedia accanto al letto.

-Meglio! Molto meglio per fortuna. Credo che uscirò presto di qui- rispondo felice –E tu? Come stai? Non ci vediamo da un po'. Novità dal fronte Babbano?- chiedo riferendomi al caso di Malfoy. Lei essendo l'investigatore capo della polizia babbana, comunica praticamente solo con Harry che invece è il nostro caposquadra.

-No... Purtroppo no...- dice mesta –Credo che se neanche voi riuscite a trovare qualcosa, i Babbani non avranno molte chance-

Annuisco seria: ha ragione purtroppo.

-Ma per ora non pensare al lavoro. Concentrati sulla tua salute. E' più importante!- mi dice preoccupata.

Le sorrido in risposta.

-Cos'è successo?- continua.

-Non lo so... Non me lo ricordo. Ero alla festa del Ministero questo è sicuro, ma l'ultima cosa che ricordo è di aver ballato con Ron... poi ho il vuoto- dico, cercando di risultare quanto più sincera possibile. Non devo dimenticare che anche lei è un detective e che sa leggere il linguaggio non verbale, oltre al fatto che ho accanto anche la mia migliore amica che mi conosce meglio di chiunque altro.

-Capisco... Mi dispiace! Ma sta tranquilla! Sono certa che ricorderai presto tutto quanto e incastrerai il colpevole!- risponde accalorandosi –Pensi che... Beh... Possa c'entrare con il caso?-

-Non lo so...- rispondo, fingendomi dispiaciuta.

Lei mi afferra una mano: -Vi darò una mano per quanto mi sarà possibile! Non preoccuparti! Quando vuoi io ci sono!- mi dice con sguardo determinato.

Somiglia così tanto a Sirius in questo momento che mi sento in colpa a doverle mentire.

Mi apro di nuovo in un sorriso leggero: -Grazie Antares. Grazie di cuore-

***

-Signorina Granger la sua guarigione, da quando si è svegliata è rallentata, ma in ogni caso, credo che il suo caso abbia del miracoloso come le ho già detto! Non avevamo mai visto nulla del genere!-

Sorrido in direzione dello stesso Medimago che mi ha visitata per ultimo il giorno del mio risveglio.

Sono passati altri dieci giorni dalla visita di Antares e per fortuna le ferite sembrano essersi completamente rimarginate.

Do un'ultima occhiata alla cicatrice, ancora molto rossa, prima di riabbassare il pigiama e sospirare. Ginny mi guarda con gli occhi lucidi. Sa perfettamente cosa sto pensando in questo momento: quelle cicatrici rimarranno per sempre a deturpare il mio corpo esattamente come quella sul braccio sinistro. Mi giro a guardarla: -Beh adesso posso dire di aver battuto Harry- dico sorridendo per cercare di tirarla su di morale.

Lei scoppia in una breve risata dandomi un buffetto sulla spalla: -Stupida-

Ridacchio anch'io per poi tornare a prestare attenzione al medico.

-Credo di poter dire con sicurezza che adesso può lasciare il San Mungo. Le prescriverò un unguento da applicare sulle cicatrici due volte al giorno, in modo che l'infiammazione si allievi quanto prima possibile. Noi però dobbiamo rivederci subito dopo Natale per una visita di controllo-

Annuisco.

-Perfetto signorina. Può andare a fare le valigie a questo punto- mi sorride lui –Ma si ricordi. Niente sforzi e stress per almeno quindici o venti giorni!-

-Non si preoccupi dottore, ci penserò io. Se la troverà ancora una volta qui come paziente, saprà di chi è la colpa- interviene Ginny indicandosi.

Scoppio a ridere: -No no! D'accordo! Niente sforzi eccessivi!- Mi rialzo dal lettino –La ringrazio- continuo porgendogli la mano –Ci rivediamo tra qualche giorno allora, Buon Natale!- dico.

Già... E' quasi Natale. Oggi siamo già al 18 Dicembre...

"Tre mesi dal suo omicidio"

"Tre mesi che le indagini sono praticamente ferme"

Inoltre sono passati esattamente sedici giorni da quando mi sono risvegliata.

Sedici giorni in cui non ho avuto il coraggio di tornare là...

No... Non è il momento di pensarci. Quando sarò a casa deciderò.

"Devi tornare da lui. Lo sai"

Eccola qui. La mia coscienza di nuovo all'attacco.

Tornerò.

Arrivata in stanza, mi avvicino all'armadio per recuperare le mie cose.

-No!- mi richiama Ginny, facendomi sobbalzare –Scusa!- dice immediatamente, notando la mia reazione

-Hai sentito il Medimago! Niente sforzi! Quindi ora tu ti siedi su quel letto e lasci fare a me-

-Ma Gin! Posso far...- protesto.

-Niente ma! Su! Siediti!-

Sbuffo contrariata, ma l'ascolto e mi risiedo sul materasso, mentre la osservo rifare il mio borsone.

Dopo dieci minuti sembra che tutto sia pronto: -C'è un'ultima cosa qui...- dice titubante.

-Cosa?- chiedo curiosa.

Si gira di nuovo verso l'armadio e ne estrae qualcosa di lungo, nero con delle sfumature verdi.

-Ma quello è...-

-Il vestito. Ecco, io ed Harry abbiamo pensato di farlo riparare e ora... Eccolo qui, come nuovo- mi interrompe di nuovo avvicinandosi e porgendomelo.

Lo osservo accarezzandolo all'altezza dell'addome dove sono stata ferita e notando immediatamente che non c'è più traccia di nessuno strappo.

Un flash mi attraversa la mente: Blaise che si materializza pian piano davanti a me... io che vengo sbalzata via contro quella roccia.

Il respiro mi si mozza: -Herm, va tutto bene?- mi chiede immediatamente Ginny preoccupata –Hai ricordato qualcosa?-

Chiudo gli occhi, scuotendo la testa in senso di diniego: -No, no. Era solo una fitta allo stomaco. Credo sia il fatto che il mio corpo non sia ancora abituato a stare in piedi per lunghi periodi- rispondo immediatamente.

Lei mi guarda dubbiosa: -Sei sicura?-

Annuisco: -Non preoccuparti. Era solo una fitta. Sto bene-

Lei sembra rasserenarsi un po': -Ok.. Dai... Stiamo per tornare a casa e così potrai riposare- risponde.

Mi rialzo lentamente, fingendo di essere cauta nei movimenti: -Come torniamo?- chiedo.

-Mio padre dovrebbe essere qui a momenti con la macchina-

Sorridiamo entrambe, ricordando il mio secondo anno ad Hogwarts. Il signor Weasley ne ha comprata una nuova solo l'anno scorso, quando ormai era certo di non avere più "bambini" intorno che potessero combinare disastri.

Ci avviamo pian piano all'uscita, Ginny con il mio borsone e io con solo i mazzi di fiori in mano.

-Arrivederci signorina Granger! Auguri per tutto!- mi saluta l'infermiera all'ingresso.

La saluto di rimando e poi esco fuori.

Per mia fortuna c'è il sole e neanche un filo di neve. Mi fermo un attimo e respiro a fondo: mi mancava percepire questo calore piacevole sul viso, mischiato all'odore dell'inverno ormai alle porte e al classico aroma di Londra, un misto di natura e fumi che si levano dai mezzi in circolazione.

Osservo la strada: lucine dorate e addobbi natalizi ormai sono ovunque, come a volermi sottolineare quanto tempo sia passato.

Sorrido verso Ginny, anche se avverto un po' di tristezza di fondo attanagliarmi le viscere e insieme raggiungiamo il marciapiede, dove noto subito una piccola auto nera e lì accanto la signora Weasley che si sbraccia cercando di attirare la nostra attenzione.

Ci avviciniamo: -Oh Hermione, cara! Che bello rivederti in piedi! Come ti senti?-

Mi abbraccia, ma per fortuna non mi stringe tanto: -Bene- rispondo con un sorriso.

Il signor Weasley nel frattempo scende dall'auto e dopo avermi salutata, aiuta Ginny a mettere il borsone e i fiori in macchina.

-Ma guardati! Sei sciupata! So che non puoi mangiare molto al momento, ma conosco un brodo di pollo che è un vero toccasana! Te lo preparerò appena arrivati a casa, d'accordo?- mi dice nel frattempo Molly sorridendomi preoccupata.

Le sorrido: -Va bene- rispondo, cercando di risultare entusiasta. So che è inutile cercare di oppormi.

Partiamo e dopo circa mezz'ora abbondante, inizio a intravedere il mio quartiere. Sembra passata un'eternità da quando sono stata qui l'ultima volta.

Anche qui le decorazioni natalizie abbondano, ma c'è una differenza con il centro di Londra, queste sono magiche, quindi c'è di tutto: pupazzi di neve incantati che camminano per il giardino e giocano con i bambini, stelle comete che svolazzano sui tetti, le lucine che non sono collegate tra loro dai fili dell'elettricità, ma che si illuminano per magia di mille colori diversi e tanto altro.

Quando la macchina imbocca il vialetto d'ingresso di casa mia e apro la portiera per scendere, rimango senza parole: ero convinta che la nostra sarebbe stata l'unica casa senza decorazioni e invece eccola qui davanti a me, ancor più piena e ricca delle altre: su tutto troneggia un'unica parola composta da piccoli fuochi d'artificio che scoppiano continuamente: BENTORNATA! Tutto intorno invece ci sono lucine colorate, neve che scende dal tetto in piccoli fiocchi e addirittura piccoli draghi sputafuoco, di colore azzurro e bianco.

Sono sicura che tutto provenga dai "Tiri Vispi".

Sorrido, mentre la porta si apre e ne escono Harry, Ron, George, Angelina, Neville e Luna.

-BENTORNATA!- urlano tutti quanti compresa Ginny accanto a me.

Sento le lacrime riaffiorare, mentre Ron mi si avvicina e lo abbraccio, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

-Voi siete pazzi!- dico con voce rotta dal pianto e sorridente allo stesso tempo, quando mi calmo un po' e riesco a tornare a guardarlo in volto.

-Oh beh! Grazie Herm- mi sorride lui, non lasciandomi andare e abbassandosi un po' per darmi un bacio che ricambio felice.

Ci avviciniamo all'ingresso dove pian piano tutti mi salutano.

-OOOOK! ORA TOGLIETEVI TUTTI! LA SIGNORINA QUI PRESENTE HA BISOGNO DI RIPOSO!- grida poco dopo Ginny, facendo sobbalzare tutti. Si avvicina e dopo avermi presa sottobraccio, mi trascina praticamente dentro casa, facendomi sedere con gentilezza sul divano e sistemandomi i cuscini.

-Grazie mamma- dico ridacchiando e lei mi lancia un'occhiataccia: -Herm vuoi che dica a tutti cos'è successo in ospedale poco fa?- mi sussurra indicando la mia pancia.

-Oh dai, sto solo scherzando!- protesto –E comunque adesso sto bene, stai tranquilla!- cerco di rassicurarla.

Lei sbuffa, prima di allontanarsi.

Noto solo adesso che in cucina regna il caos, o per meglio dire, è ricoperto di cibo. Hanno organizzato una festa di bentornato. Pian piano infatti, tutti mi raggiungono nel salotto e si siedono qua e là.

Sono felice che siano venuti.

Sento che avere tutti loro al mio fianco mi aiuterà.

Ron si siede accanto a me e mi sorride. Ricambio immediatamente e lui si gira subito dopo a parlare con Harry, mentre con la mano cerca la mia e la afferra.

Appena lo fa però avverto immediatamente qualcosa dentro di me stringersi. Una morsa al petto che quasi non mi fa respirare.

Cerco di non darlo a vedere, mentre tutto intorno sembra rallentare.

Sto avendo un infarto?

Faccio dei respiri profondi, ma questa sensazione di disagio non si placa.

Rialzo gli occhi e sembra che davvero tutti si muovano più lentamente.

Sbatto le palpebre più volte e sento di iniziare a boccheggiare: mi manca l'aria.

Tutti iniziano a muoversi sempre meno, e non sento più alcun suono, se non un fischio che aumenta a mano a mano che tutto rallenta.

Il petto ormai è completamente compresso in una morsa dolorosa. Ecco perché questa mancanza d'aria: non riesco a respirare davvero.

Vedo Ginny dire qualcosa; mi guarda preoccupata, e muove le labbra molto, ma davvero molto, lentamente. Tutto inizia a danzare e a sfarfallare intorno a me. Ron si gira, sempre al rallentatore e anche lui mi guarda. Tutto si fa sempre più confuso, finché le tenebre non mi avvolgono e io mi lascio andare con quella sensazione di oppressione che pian piano si affievolisce.

"Che fosse...?"





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Spazio Autrice: 

BUONGIORNOOOO E BUONA DOMENICAAAA :) Ecco qui un nuovo capitolo :)

Forse (anzi senza forse) è un po' più "breve" dei precedenti e chiedo venia per l'assenza di Dramione, ma non preoccupatevi ;) Ci sarà ben presto :) Secondo voi cos'è successo ad Hermione? Che sia un infarto davvero? 

So che vi sembra un capitolo di passaggio... ma sapete benissimo che con me niente è mai di passaggio ;) Prestate attenzione a tutto :D Per chi ancora è in dubbio sappiate che si, ve lo confermo, ho la mente contorta ;) 

Beh... e adesso che succederà secondo voi? Mi fa piacere leggere le vostre teorie che diventano sempre più numerose ;) Vi dico che qualcuno di voi ha azzeccato qualcosina, ma naturalmente non dirò chi o che cosa :D Ciò che vi posso dire è che pian piano ci stiamo avvicinando a qualcosa di "interessante".... Credo vi piacerà... Mi raccomando continuate a seguire con attenzione, anche perché questa è la quiete prima della tempesta ;) (che tra parentesi sto scrivendo) e ne vedrete delle belle :) Ahahha!

Altro avviso: FORSE E STAVOLTA DICO DAVVERO FORSE, presto inizierò a pubblicare due volte a settimana :) Siete contenti? ;) Tutto dipende se in questa settimana riuscirò a portarmi ancora avanti o meno con la scrittura. Spero tanto di si :) Avrete mie notizie :)

Vi ringrazio come al solito per le visualizzazioni e i voti al capitolo precedente *_* Stavolta siete stati davvero tantissimi! :) Chiedo ancora una volta la vostra collaborazione per far crescere ancora Lumos che, come ben sapete, è iscritta ai Wattys 2017 e vi ringrazio ancora una volta per i commenti stupendi che mi avete lasciato *-* Per me è un onore <3 

Per il momento vi do appuntamento a domenica prossima, ma vi dico più delle altre volte di rimanere sintonizzati su questa rete ;) (NON SI SA MAI) ahahaha!

Quindi mi raccomando 

Stay Tuned :*

Iron9208

P.S. L'INVERNO E' ARRIVATO FINALMENTE! OGGI E' IL 16 LUGLIO! :) CHI DI VOI E' APPASSIONATO DI GAME OF THRONES COME ME? *-* No perchè io ho gli occhi a cuoricino da tipo un mese ;) Ahahahaha :) E soprattutto: chi di voi ha visto il video di Kit Harington in versione... Daenerys? ;) Giuro che non la smettevo di ridere :) Ok... Adesso mi dileguo :) Buona giornata miei cari :*

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