Capitolo 28

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  La verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici

Anonimo



Riapro gli occhi e sopra di me vedo dei rami. Rami di...

"Mandorlo?!"

Com'è possibile?

Mi metto a sedere concentrandomi su quello che avevo lasciato come un cespuglio e che adesso ritrovo come un albero di medie dimensioni.

Wow! Le mie mani sono affondate nella neve. Abbasso lo sguardo e proprio accanto al tronco, c'è la lapide.

"Sono tornata"

Sorrido.

Dopo qualche secondo però noto qualcosa che non va: il tronco del mandorlo non è liscio, ma scheggiato e anche in più punti. Mi alzo, avvicinandomi immediatamente per analizzarlo: sembra che sia stato colpito da qualcosa.

"O qualcuno"

Che sia stato Malfoy?

Lo accarezzo dispiaciuta per poi fare un respiro profondo e prepararmi mentalmente ad affrontarlo.

Chiudo gli occhi un attimo, mentre mi giro: "E' arrivato il momento"

Li riapro, ma ciò che mi si para davanti è uno spettacolo orrendo, che mi fa indietreggiare automaticamente. Qualcosa che non mi sarei mai aspettata di vedere.

E' tutto distrutto.

Gli alberi intorno, sono abbattuti; il terreno è solcato da profonde spaccature, come se fosse stato rivoltato e la neve, in quei punti, è sparita. In realtà sembra essere rimasta sospesa nell'aria, che risulta polverosa, proprio come quando aveva cercato di distruggere la lapide la prima volta: un mix di detriti e neve, irrespirabile.

Ma stavolta, ad essere stata distrutta non è la lapide.

Rabbrividisco, mentre i miei occhi passano in rassegna questo disastro.

A essere stato distrutto, questa volta, è proprio il mausoleo.

Il patio è completamente raso al suolo: le colonnine sono a pezzi, e l'unica cosa rimasta integra e che ancora si riesce a vedere sotto i grossi detriti di pietra, sono i primi scalini.

Continuo ad osservare: dietro quello che una volta era il patio, è rimasto ben poco. L'arco che costituiva il telaio del portone si regge ancora in piedi, ma sembra essere molto fragile, anche perché la parete che lo circondava è sparita. Si vede solo qualche pietra ancora impilata l'una sull'altra, ma per il resto, riesco a vedere perfettamente l'interno, o per meglio dire, quello che era l'interno della stanza. Perché quello che vedo adesso non è altro che il paesaggio, fatto da alberi distrutti, che si estende dietro il mausoleo, che mi fa capire che anche le altre pareti non ci sono più. L'unica che è ancora in piedi è quella a sinistra, dove c'è il camino. Ai quattro angoli, sono rimaste, per metà, le grosse colonne che sorreggevano tutto.

All'interno di quella che una volta era la stanza, riesco a vedere solo grossi massi di forma irregolare, mischiatI a tegole di legno spezzate, che occupano praticamente tutto lo spazio che era il salone.

"I resti del tetto"

Il portone, infine, giace ancora sulla sinistra, spezzato, laddove era andato a finire quando Malfoy l'ha fatto esplodere.

Malfoy. Ma dov'è?! Mi guardo intorno, incapace di articolare qualsiasi tipo di suono.

Dopo qualche minuto le mie gambe si decidono e iniziano a muoversi, facendomi fare qualche passo avanti e permettendomi di avvicinarmi. Con un po' di fatica scavalco gli enormi piloni di pietra davanti l'ingresso, rendendomi conto che l'unica cosa rimasta al suo posto è il pavimento anche se scalfito e malconcio.

Supero l'arco di pietra dell'ingresso aggirandolo, per paura che possa cadere da un momento all'altro e mi blocco immediatamente. A sinistra, la parete del camino, come avevo visto da lontano, è ancora in piedi, ma non è quello a stupirmi, bensì le fiamme. Il fuoco è acceso e scoppietta, lanciando bagliori che colpiscono i frammenti verdi del vetro delle finestre, sparsi ovunque.

Com'è possibile?

Mi avvicino, facendo attenzione a dove metto i piedi e pian piano avverto il calore scaldarmi.

Mi inginocchio lì davanti, mentre guardandomi ancora intorno, sento gli occhi farsi lucidi.

L'ultima volta che sono stata qui, avevo iniziato a sentirla come la mia casa e adesso... non c'è più. Questo posto era diventato familiare per me, come un conforto e ora non esiste più.

Adesso sembra Hogwarts nell'immediato dopoguerra.

Sospiro amareggiata, tornando a guardare le fiamme. Mi rimetto in piedi dopo qualche tempo e mi guardo intorno.

Sono qui da almeno dieci minuti, ma ancora nessuna traccia di Malfoy.

Ma dove si è cacciato?

Ok, è stato sicuramente lui a distruggere tutto: ma se... Se fosse passato oltre?

Sento l'ansia stringermi lo stomaco.

No... Non può essere passato oltre... Non ci credo...

"Si invece... Hai detto la verità. Quella era l'ultima cosa da fare. Tu sei tornata alla realtà, perché non ancora morta, lui invece..."

E' morto davvero.

No... Non voglio crederci.

"La sua guarigione, da quando si è svegliata, è rallentata"

Le parole del Medimago mi tornano in mente.

E se la mia guarigione fosse rallentata proprio perché lui è davvero morto e il nostro legame si è spezzato?

No... Non sarei qui... Questo posto rappresenta la base di tutto. Non sarei finita qui se il legame non esistesse più. Dev'esserci un'altra spiegazione.

Ricordo improvvisamente cosa è successo prima che mi risvegliassi qui dentro: quella morsa al petto, quasi come se fosse stato un infarto.

E se... E se invece fosse stato proprio a causa sua? Non è la prima volta che avverto qualcosa che alla fine si riconduce a lui, mentre sono sveglia.

E se quella sensazione è legata a lui...

Un altro brivido mi scuote mentre riavverto quel senso di soffocamento stringermi la gola.

Si... Se quella sensazione è legata a lui vuol dire che...

Ingoio mentre riesamino tutto lentamente con lo sguardo.

Vuol dire che gli è successo qualcosa.

E forse... Immagino anche cosa.

-MALFOY!- grido.

Niente... Nessuna risposta...

-MALFOY! DOVE SEI?! RISPONDI!-

Silenzio.

La mia mente però non vuole saperne di liberarmi dal ricordo di quel soffocamento.

E se fossi arrivata troppo tardi?

"Lui è già morto, non può morire di nuovo"

Giusto. Non devo perdere la calma. Mi guardo intorno.

-MALFOY! PER FAVORE SE MI SENTI RISPONDIMI!-

Ancora niente.

Sto perdendo le speranze. Forse è davvero passato oltre e mi sto solo illudendo.

Inizio a percepire un senso di vuoto farsi di nuovo spazio nel petto, quando le mie orecchie si mettono in allerta, avvertendo un piccolo rumore, oltre il crepitio delle fiamme.

Sembrerebbe... sembrerebbero quasi dei... ciottoli?

-MALFOY!- grido di nuovo. Il rumore diventa sempre più chiaro: si, sono proprio dei ciottoli che cadono, ma dove?

Afferro la bacchetta.

-Homenum Revelio!- dico ad alta voce, ma non succede nulla.

"Malfoy non è più vivo" penso immediatamente "Ecco perché non funziona"

Dovrò cercarlo da sola.

Il suono sembra però provenire da ogni parte e sarà difficile trovarlo.

-MALFOY PER FAVORE SE SEI TU CONTINUA A FARE RUMORE! TI CERCO!- grido, chiudendo subito gli occhi per lasciare che sia il mio udito a guidarmi.

Sinistra. Il rumore proviene proprio da sinistra.

Li riapro sollevata e con un leggero sorriso e mi dirigo in quella direzione.

Il rumore sembra farsi più forte, segno che sono sulla strada giusta: inizio a cercare ovunque senza magia. Non posso spostare i massi, rischierei di far crollare ancora di più i detriti e di schiacciarlo del tutto.

Un passo... Due passi... Tre... Quattro...

Mi fermo. Il rumore è molto più vicino a me.

No... E' davanti a me, ne sono certa.

Mi avvicino velocemente a quella che sembra essere quasi una piramide di pietra e ne ho la conferma: il rumore arriva proprio da qui.

-Malfoy!- dico con sollievo –Sono qui! Adesso ti tiro fuori-

Osservo tutta la struttura, e quando mi abbasso per studiarne la base, ciò che vedo mi mozza il fiato ancor di più.

Una mano impregnata di sangue si intravede da una fessura e ai miei piedi c'è una bacchetta: la sua bacchetta.

L'afferro, infilandola in tasca.

Devo sbrigarmi.

I massi più in alto per fortuna sembrano essere removibili senza alcuna conseguenza.

-WINGARDIUM LEVIOSA!- urlo, mettendoci tutta la forza di cui sono capace, vista la grandezza dell'oggetto, che per fortuna dopo pochi secondi si solleva: lo scaglio lontano e quando tocca terra, sento il terreno sotto di me vibrare.

Oddio. Devo stare attenta.

Sposto un altro masso e stavolta presto più attenzione nel farlo cadere.

Adesso però arriva la parte difficile.

I massi sono incastrati l'uno con l'altro come a formare la corolla di un fiore complicato. Se ne sposto uno, gli altri schiaccerebbero del tutto lui.

"Pensa Hermione. Pensa"

Devo distruggerli a poco a poco.

Provo con il primo, ma immediatamente gli altri si spostano verso il basso.

No!

Così non va bene! Assolutamente!

Potrei provare a rimpicciolirli... Ma comunque non potrei farlo con tutti contemporaneamente.

"PENSA!"

Se solo potessi avere una mano... Ma lui ha fatto esplodere tutto e adesso è finito qui sotto...

Un attimo...

Esplodere...

Ma certo!

Esplodere! Devo farli esplodere contemporaneamente! Questo si che posso farlo! E lancerò un Protego subito dopo, per proteggerlo!

"Idea stupida, non funzionerà" mi ammonisce la mia coscienza.

Ma è l'unica possibile! Devo fare almeno un tentativo.

-Ok... Malfoy... Se mi senti... Mantieni la calma qualsiasi cosa succeda. Sto per tirarti fuori- dico, cercando, in realtà, di mantenere io stessa la calma per prima.

Posso farcela.

Indietreggio di qualche passo.

Respiro profondamente.

Inizio a osservare la scena. Se non ce la facessi... non so cosa succederebbe...

No... Non devo pensarci. Stringo la bacchetta nella mano.

Ora o mai più!

-BOMBARDA!- urlo di nuovo. Tutto davanti a me esplode, ma senza curarmi di ciò che accade e dei frammenti che inevitabilmente mi raggiungono, lancio un Protego, per coprire Malfoy. Non lo vedo ancora, la mia vista è oscurata dal nuvolone di calcinacci che si è appena sollevata, ma ancora una volta non importa. So che la mia protezione è andato a segno. Se non fosse così lo sentirei.

Quando finalmente la polvere si dirada, inizio a vedere la sua sagoma. Sembra essere ancora tutto intero. Mi avvicino velocemente e mi inginocchio.

-Malfoy!- dico tossendo subito dopo.

La polvere, a poco a poco sparisce, permettendomi di vederlo finalmente. E' ricoperto di polvere di cemento. Il suo viso, il suo mantello e persino i suoi capelli di solito biondi, sono diventati grigi.

Per non parlare del sangue che cola da diverse ferite sul suo volto, sulle mani, come avevo già notato prima, e anche sui vestiti.

-Malfoy- ripeto con un filo di voce –Mi senti?-

Il suo viso è girato verso di me, permettendomi di vedere un lungo graffio sulla sua guancia sinistra.

Ha gli occhi chiusi. Forse è svenuto per via dell'onda d'urto provocata dall'incantesimo.

Mi abbasso a sentirgli il cuore, di nuovo, ma stavolta batte regolare.

Lo immaginavo perché del resto, io, nella realtà, sono solo svenuta.

E quella morsa che ho avvertito è sicuramente il dolore che ha provato lui quando è rimasto schiacciato sotto le macerie.

-Malfoy per favore... Svegliati- dico con il senso di colpa che inizia a farsi sentire di nuovo.

Inizio a pulirlo con la magia mentre aspetto che si risvegli e dopo quella che sembra un'eternità lo sento emettere un rantolo di dolore.

Stringe le palpebre e la sua espressione si fa sofferente.

-Malfoy!- dico sollevata –Oddio...-

Lo vedo riaprire gli occhi confuso e cercare di parlare.

-No... non parlare- dico, mentre mi adopero per far comparire un bicchiere d'acqua.

Lo aiuto a bere, cercando di non farlo muovere eccessivamente.

-Gra... Grang... er- dice con voce gracchiante, iniziando a tossire subito dopo.

-Non parlare ti ho detto- lo rimprovero, mentre i miei occhi tornano a farsi lucidi.

E' colpa mia. Solo mia se ha fatto quello che ha fatto.

Gli do un altro sorso d'acqua, mentre allontano quei pensieri da me e mi adopero per cercare di capire cosa posso fare.

Mi rimetto in piedi, mentre lui, recuperando lucidità, mi segue con lo sguardo.

Gli volto le spalle immediatamente, prima che possa notare le mie lacrime e mi riavvicino al camino, iniziando a spostare i detriti che si trovano nelle vicinanze. Ci metto un po', e quando finalmente sono soddisfatta, chiudo gli occhi, sperando che funzioni ancora e penso ad un materasso un cuscino e una coperta.

"Pop"

Li riapro: si, per fortuna funziona ancora.

Torno indietro.

E' arrivato il momento di spostarlo, ma lui, testardo, ha già capito e sta cercando di rialzarsi da solo.

-Malfoy! NO! Stai fermo!- gli dico cercando di bloccare il suo tentativo sul nascere.

Il suo schiaffo sulla mano arriva immediatamente, facendomi bloccare.

"E' arrabbiato. E' comprensibile"

-Lascia che ti aiuti!- protesto, ma l'occhiata che mi lancia mi fa gelare.

Forse sarà meglio lasciarlo fare.

A fatica si rimette in piedi, mentre io lo seguo a breve distanza. Fa solo pochi passi, quando lo vedo praticamente cadere di lato. Scatto immediatamente in avanti, gli afferro il braccio sinistro, me lo passo intorno al collo e lo sorreggo.

Cerca di liberarsi immediatamente dalla mia presa, ma è debole, lo sento, quindi il suo tentativo è inutile.

-Lasciami fare...- dico con voce seria –Per favore... Lasciami fare-

Io che chiedo per favore a Malfoy... Chi l'avrebbe mai detto?

Lui sembra assecondarmi, ma poi con uno strattone che mi coglie di sorpresa, riesce a liberarsi.

Ha usato la mia stessa strategia dell'altra volta.

-Malfoy!-

Mi ignora, facendo qualche passo avanti, ma perde l'equilibrio e cade a terra in ginocchio.

-Non osare avvicinarti- mi intima con la stessa voce roca di poco fa.

Lo assecondo, sarà meglio non contrariarlo ancora.

Abbasso lo sguardo e intercetto la sua bacchetta nella mia tasca.

Per quanto il mio istinto mi dica di aiutarlo, perché è disarmato, in questo momento preferisco rimanere ferma.

Rialzo lo sguardo e lo osservo: si è rimesso in piedi e ha quasi raggiunto il materasso. Si ferma li vicino e praticamente ci si lascia cadere sopra, voltandomi le spalle e rimanendo fermo.

Cosa devo fare?

Spiegargli?

Si... Forse è la miglior soluzione.

-Malfoy...-

Non mi risponde come immaginavo. Mi ignora.

-Devi ascoltarmi! Ti devo spiegare-

Silenzio. Ancora.

Mi avvicino e senza aspettare una risposta inizio a parlare: -Quella notte...quando mi sono introdotta in casa tua per recuperare quella piuma... Ti ho detto di aver ritrovato anche la lettera e che qualcuno forse gliel'aveva riportata dopo il nostro sopralluogo...-

Quanto è difficile dire la verità?

-...Ti ho mentito...-

-Taci- interviene lui.

-No! Devi sapere come sono andate le cose! Ti racconterò la verità!-

-LA VERITA'?!- scatta immediatamente lui, rimettendosi seduto e gridando per quanto la voce glielo permetta. Scoppia a ridere furioso: -NON SO CHE FARMENE DELLA TUA VERITA'!-

Un capogiro lo coglie di sorpresa, me ne accorgo immediatamente, ma non reagisco perché per fortuna è rimasto seduto. Metto a freno la mia preoccupazione e lo lascio continuare. E' giusto. Me lo merito.

-VOGLIO CHE TE NE VADA! ORA!-

-NO! DEVO DIRTI TUTTO! E TU MI ASCOLTERAI!-

Lo vedo guardarsi intorno, sicuramente alla ricerca della bacchetta.

-E' inutile che la cerchi- dico afferrandola dalla mia tasca e mostrandogliela.

-Dammela!-

-Prima mi ascolterai-

-Ho detto di ridarmela!-

Cerca di alzarsi, ma inutilmente. E' bloccato.

Sorrido leggermente, nonostante mi senta a pezzi, e inizio a camminare avanti e indietro senza più guardarlo; poi prendo un respiro: -Quando sono entrata nel tuo studio, sono andata immediatamente vicino la libreria, dove sapevo che avrei trovato la piuma, per via di quel sogno che avevo fatto. L'ho recuperata, ma della lettera, all'inizio, non c'era alcuna traccia, anche perché nel sogno, come ti ho detto, tu l'avevi portata con te. Non me ne sono preoccupata, perché io in realtà ero lì per altro. Stavo per andarmene, quando è arrivato qualcuno...-

Faccio un altro respiro profondo, mentre le immagini di quella notte mi tornano vivide in mente e il cuore ricomincia a battere un po' più forte. Mi giro verso di lui, ricominciando a osservarlo: ricambia il mio sguardo, guardandomi ancora male, ma sembra irrigidirsi alle mie parole.

-Mi sono rintanata in un angolo, rimanendo disillusa e cercando di non fare rumore. Dalla porta del tuo studio è entrata una figura incappucciata che si è avvicinata alla scrivania, vi ha depositato qualcosa ed è fuggita subito dopo. Nella corsa il mantello è svolazzato via e ho visto le sue gambe scoperte, e ho capito immediatamente che si trattava di una donna-

Non si muove ancora, ma immagino già come reagirà quando gli dirò del tunnel.

-Sono rimasta ferma in quel punto per non so quanto tempo. Avevo paura che si trattasse di una trappola- continuo, senza tralasciare alcun dettaglio. Non mi importa che venga a conoscenza di cosa ho provato lungo questo calvario, anzi, è importante che lui adesso sappia tutta la verità, in modo che capisca quello che anche io ho rischiato in tutta questa storia per arrivare al colpevole.

-Quando mi sono decisa a muovermi, mi sono avvicinata alla scrivania e ho trovato quella lettera, notando immediatamente la calligrafia femminile. Avevo il colpevole a due passi e me l'ero lasciata sfuggire...- dico abbassando lo sguardo di nuovo, mentre i ricordi tornano a sommergermi.

Ingoio e continuo a parlare: -L'ho analizzata per qualche minuto, ma poi l'ho dovuta lasciare lì, come ti ho già spiegato... Ma ciò che non ti ho detto è che dopo ho ringraziato il cielo per non averla presa-

Stringe un pugno.

-Stavo per andarmene, ma mi sono bloccata appena ho sentito un profumo. Quella donna aveva lasciato una scia inconfondibile dietro di sé. L'ho seguita immediatamente, ma più camminavo, più l'ansia che avevo addosso scemava. Quando me ne sono accorta, mi sono chiesta perché e ho capito che ciò che stavo provando era un senso di familiarità: conoscevo quella fragranza. Ma di nuovo ho capito l'errore quasi subito: non ero io a conoscerla, eri tu. Era il mio legame con te a farmela avvertire come familiare. E questo poteva voler dire solo una cosa: tu quella persona la conoscevi-

Faccio una pausa: -Ho continuato a camminare e quella scia mi ha portata nell'altro corridoio... fin quando si è interrotta... esattamente a metà...-

Mi fulmina con lo sguardo.

Lo ignoro e continuo: -Non poteva essersi smaterializzata perché Harry aveva aggiunto un incantesimo anti-smaterializzazione. Ho provato ad arrivare fino al salone, ma niente. Quel profumo si interrompeva esattamente davanti a quel quadro della via Lattea. Mi sono ricordata che anche nel sogno che avevo fatto, tu ti eri fermato proprio lì davanti e allora ho capito... C'era un passaggio segreto- dico alzando gli occhi.

La sua espressione è un mix tra rabbia, stupore e incredulità.

-Ho iniziato a cercare l'apertura e quando il meccanismo è scattato mi sono ritrovata davanti ad una parete di pietra.

-Come diavolo hai fatto a passare?- mi chiede sospettoso.

-Sul retro della tela c'era una frase... La frase di uno dei sogni...-

-Non ho mai inciso nessuna frase da nessuna parte-

Stavolta sono io a rimanere stupita: -Cosa?- chiedo immediatamente.

-Mi hai sentito-

Non ci posso credere. Ma allora quella frase da dove è spuntata?

-Giuro che c'era! Era lì!-

Lui mi fulmina con lo sguardo e allora capisco.

-E' stato il legame a far... a farmela vedere! Ma certo! Malfoy, dev'essere così!- dico incapace di trattenermi, come se la mia intuizione fosse qualcosa che può migliorare la situazione in questo momento.

Naturalmente la sua espressione non cambia.

Torno seria anch'io:- La frase era in latino e diceva "Le risposte troverai, se la luce accenderai". Nel sogno io avevo agito accendendo la bacchetta e così ho pronunciato lo stesso incantesimo ed è così che la parete si è aperta. Ho trovato il tunnel...-

Lui mi guarda ancora più furioso di prima.

-L'ho percorso tutto e una volta arrivata dall'altro lato, la soluzione è arrivata spontaneamente: ho aperto l'altro lato con un Nox- continuo, intuendo che anche in quel caso è stato sicuramente il legame a suggerirmi come fare per uscire. Distolgo lo sguardo da lui: –Non sapevo dove mi trovavo, ma solo dopo aver guardato fuori dalla finestra e poi essere uscita in corridoio... l'ho capito. Ero... Ero scioccata... Non ci potevo credere...- continuo iniziando a interrompermi –Sono arrivata nell'ingresso e ho notato la porta della cucina socchiusa. Mi sono avvicinata e dallo spiraglio ho visto il mantello... Il profumo era diventato intenso... Sapevo che era lì dentro, ma non dovevo farmi scoprire... dovevo capire se... se...- Ingoio –Se lui c'entrava davvero qualcosa- Mi interrompo e torno a guardarlo: il suo viso ha cambiato di nuovo espressione. E' teso e le labbra sono tirate in una linea dritta. Mi osserva attentamente e gli occhi sono in fiamme, lo vedo chiaramente.

Mi prendo un attimo per pensare esattamente a cosa dire... Ricordo perfettamente le parole di quel discorso che fecero Blaise e Daphne.

Prendo coraggio e continuo ancora una volta: -Sentii due persone rientrare dalla veranda subito dopo. La donna stava dicendo che aveva controllato, e che non era stupida. Che non c'era... Si riferiva a me naturalmente-

Lui aggrotta la fronte, ma lo ignoro e continuo, perché tra poco saprà anche lui come ne ho avuto la conferma–Poi ha cercato di rassicurare il suo interlocutore dicendo che non aveva lasciato tracce, ma l'altro l'ha rimproverata dicendole che il suo profumo era peggio di qualsiasi altra cosa ed è stato lì che ho riconosciuto la sua voce... Era Blaise ... Lei naturalmente ha protestato e hanno avuto un battibecco. Poi... Lui si è meravigliato che lei non mi avesse trovata a casa tua e lei lo ha preso in giro. Lui ha ribattuto dicendo che molto probabilmente ero stata trattenuta da...dalla mia dolce metà... da Ron... ma lei lo ha rimproverato dicendogli che doveva stare più attento e lui ha risposto "per quella piccola..." ma è stato interrotto di nuovo. Sicuramente si stava riferendo alla bugia che lui mi ha detto tempo prima...-

Lo vedo accigliarsi e così gli spiego:

-Quando abbiamo trovato i pezzettini di pergamena bruciata, lui disse che eri stato tu ad aver ricevuto una lettera da tuo padre e che dopo averla letta l'avevi gettata tra le fiamme-

Nessuna reazione verbale, ma noto le sue labbra stringersi ancora di più e i suoi pugni serrarsi.

-Comunque lui ha cercato di rassicurarla, ma lei non ne voleva sapere, così lui le ha detto che per quanto potessi essere intelligente, io non avrei mai sospettato di lui. Lei lo ha provocato dicendogli che era fin troppo sicuro come il fatto di trovarmi a casa tua quella notte e lui...- Sospiro, mentre gli occhi tornano lucidi –Lui ha detto "Quella mezzosangue mi sorprende spesso ultimamente"- ripeto esattamente le parole di Blaise. –Poi lei gli ha detto ancora una volta di stare attento perché non voleva che qualcuno li scoprisse e si è spostata quasi davanti la porta...ed è stato lì che ho scoperto che fosse...Daphne...-

Distolgo di nuovo lo sguardo da lui, perché adesso arriva la parte difficile: -Lei ha aperto la porta della cucina per uscire proprio un secondo dopo essere riuscita a spostarmi. Mi sono bloccata automaticamente ed è stato lì che lei ha detto quella parola... quella che mi hai detto anche tu... "Vergeben"... Lui le ha risposto qualcosa, ma non l'ho sentito... In quel momento sapevo solo che dovevo scappare. Sembrava che non mi avesse vista, così appena è uscita sono corsa nel corridoio e ho raggiunto la stanza da cui ero entrata... Ma ho notato immediatamente una differenza: la porta era aperta, mentre io invece l'avevo chiusa. Ho guardato dentro e... lui era lì... Ho provato a Smaterializzarmi, ma non ci sono riuscita, ottenendo soltanto che le assi del pavimento scricchiolassero e che lui mi sentisse. Mi ha subito detto che mi conveniva uscire allo scoperto... Ha detto che mi conosceva almeno un po' e che sapeva che non si sarebbe sbagliato. Ha iniziato a seguirmi, percependo il mio spostamento nell'aria... Sono tornata indietro, ma appena sono arrivata nell'ingresso ho trovato Daphne. Non ci ho pensato due volte e l'ho schiantata, riuscendo a fuggire dalla porta... Se fossi rimasta... mi avrebbero...- Mi interrompo immediatamente. Devo andarci piano. Io ho ormai imparato ad accettare la verità, ma lui non ancora. Per lui fino a poco tempo fa, Blaise e Daphne rappresentavano i suoi migliori amici.

Gli occhi sono ancora lucidi, ma recupero il controllo e continuo: -Il giorno dopo... Ho cercato di evitare di rimanere da sola con lui, ma quando ho finito la pausa pranzo e sono tornata al ministero, l'ho trovato dentro l'ufficio e prima che potessi scappare, mi ha bloccata contro il muro e... mi ha messo un braccio sulla gola... Mi ha detto che dovevo sperare che si riprendesse... Si riferiva a Daphne, e mi ha minacciata dicendo che quella volta avrei dovuto preoccuparmi di lui. Era una minaccia per dirmi di stare fuori da tutto. Dopodichè ha aggiunto una frase che hai detto anche tu a me una volta... o che comunque era molto simile e cioè che non gli erano mai piaciute le Serpi travestite da Leoncini...- sospiro, ripensando a quelle parole.

-Quando stavamo organizzando gli interrogatori... lui ha chiesto di interrogare Daphne, ma io l'avevo preceduto, chiedendo a Harry di essere io ad interrogarla... Durante gli interrogatori... beh... sono sorte delle incongruenze... Bl... Blaise ha detto di averti visto quella sera al pub... ed era vero come già sappiamo, mentre Daphne e Astoria hanno detto di averti visto a casa tua la domenica precedente. Sembrava tutto apposto, fin quando gli abbiamo chiesto cosa avevate mangiato quel giorno e hanno fornito due versioni diverse. Daphne e Blaise la stessa, mentre Astoria un'altra. Non ho ancora capito perché... E.... C'è un'altra cosa... Che... Non ti ho detto... O meglio... Non ti ho chiesto... perché dopo gli interrogatori io e te abbiamo litigato...-

-Parla!- mi interrompe lui.

Mi giro di nuovo a guardarlo, per studiare la sua reazione:

-Sapevi che Astoria è incinta?-

Lui spalanca gli occhi: -Cosa?- chiede ricomponendosi immediatamente.

-Astoria è incinta... ormai sarà al quarto mese circa-

-Chi è il padre?-

-Non lo sappiamo. Sappiamo solo che non sei tu-

Lui sembra sollevato, anche se velocemente torna ad indossare la sua maschera di indifferenza, o meglio, di rabbia nei miei confronti. Vedendo che non aggiunge altro, decido di continuare a raccontare:

-Poco tempo fa... ti ho chiesto del Veritaserum... e tu mi dicesti di chiedere a lui... Naturalmente non potevo e per questo ho cercato di entrare di nuovo nel tunnel da casa tua...-

Mi guarda ancora più truce: -Ma non ho potuto. Le protezioni erano state cambiate... Sicuramente da lui. Così... Ho deciso di rischiare ancora una volta... Ero sicura che dopo la mia prima incursione, non se ne sarebbe aspettata un'altra e che le difese intorno alla sua casa fossero basse. Così ho provato ad entrare e ci sono riuscita. Ma non avevo calcolato un particolare... Cioè che lui si fosse messo a guardia del passaggio. L'ho trovato che dormiva dentro quella stanza, mi ha sentita entrare, ma ha scambiato il rumore che ho fatto io, con quello di qualcuno che invece era in casa sua già da prima: una donna. Per fortuna lo ha chiamato e lui si è allontanato nel corridoio. In questo modo sono riuscita ad entrare e...- Salto il dettaglio della foto che ho trovato e continuo –Ho recuperato la fiala. Ad un certo punto però, lui è entrato nel sotterraneo... Mi sono immobilizzata, ma per fortuna era lì per prendere qualcos'altro ed è uscito senza sospettare nulla...-

Prendo un altro respiro: mi sto avvicinando alla festa sempre di più e io non so se sarò in grado di raccontare tutto ciò che è accaduto.

-Quando ho scoperto la verità sul mantello... ti ho raccontato che è stato appiccato un incendio... e che quell'incendio era per me, perché il colpevole mi aveva minacciata. Era stato lui... poche ore prima, quando siamo andati a controllare casa tua per la seconda volta. Io, entrando, sono corsa nel tuo studio, ma la lettera non c'era più. Lui mi ha immobilizzata alle spalle dicendomi che mancava poco... Che era ormai solo questione di giorni...- Ingoio, chiudendo gli occhi.

-Poi... Un giorno sono andata al cimitero... Per... Un sopralluogo- mento. Non posso certo dirgli che sono finita lì per non aver pensato a dove andare quando mi sono smaterializzata –E... Dopo aver analizzato tutto... E' arrivato Blaise... Sono andata via... ma in realtà mi sono nascosta nelle vicinanze e ho ascoltato cosa diceva... E... Non ho avuto più dubbi sulla sua colpevolezza... Perché... Ha detto che gli dispiaceva... che a volte ci pensava e che avrebbe voluto spiegarti perché... invece tu non lo hai ascoltato e... ed è andata a finire in questo modo... Poi... Poi ti ha detto che avrebbe voluto farlo ma che ci aveva pensato e secondo lui era giusto così... Si sarebbe liberato di me-

Riapro gli occhi, mentre le lacrime iniziano a premere, ma mi trattengo. Devo arrivare fino in fondo.

-Io... Avrei voluto dirtelo...- inizio con voce rotta -Quando hai iniziato a chiedermelo con insistenza, giuro che avrei voluto dirtelo... ma... sapevo che una cosa del genere...- mi interrompo. Non voglio dirgli che mi sono preoccupata per lui –Poi...- cambio la frase -Ti ho visto qui dentro... Quando... Beh... Lo sai...- dico riferendomi chiaramente a quando l'ho visto piangere -E non me la sono sentita... E poi... E' arrivata quella maledetta festa...-

Mi giro per un attimo verso di lui: -Mi hai chiesto perché ero vestita in quel modo su quella scogliera... Ora lo sai... Quella sera c'era la festa del Ministero alla villa di Shacklebolt. Avevo portato con me la fiala di Veritaserum. Lo avrei fatto parlare lì, davanti a tutti. Non mi importava se avrei rischiato il posto per aver usato una pozione illegale. Era ora che lui pagasse... A metà serata l'ho divisa in due calici e li ho scambiati con quello suo e di Daphne. C'ero quasi, ma... Lui prima di berlo si è fermato, l'ha annusato e ha detto a Daphne di buttare il suo drink. Poi ha iniziato a guardarsi intorno e mi ha intercettata... E... Lo ha bevuto comunque... Ha preso la mano di lei e hanno iniziato ad avvicinarsi... Sono scappata, ma non c'erano vie di fuga... Ero in trappola, fin quando ho sentito qualcosa comprimermi il petto e quando ho chiuso gli occhi per un attimo, ho visto uno scorcio di scogliera. Così ho deciso di smaterializzarmi e lasciarmi guidare, perché ho capito che si trattava del legame... il legame con te mi stava guidando...- Mi interrompo, col cuore in gola e il respiro mozzato, ma devo continuare. E' importante arrivare fino in fondo: -Sono arrivata alla scogliera... Un bel posto... E sono rimasta lì... Avrei voluto rimanerci di meno... Perché ad un certo punto ha iniziato a piovere e mentre cercavo di andare via sono stata attaccata...- Mi giro, incapace di guardarlo ancora –Mi si è materializzato davanti lentamente...- Sento le lacrime iniziare a scendere –Mi ha dato della stupida per aver provato ad incastrarlo, per aver usato le sue armi contro di lui... Mi ha chiesto come ho fatto a credere che non si sarebbe accorto che mancava quella fiala dalle tue scorte... Mi ha chiesto come facessi a sapere dove trovare quella stanza, come conoscevo quel posto... Ma naturalmente non ho parlato. Gli ho risposto che avrebbe dovuto uccidermi... e ha risposto che invece mi avrebbe torturata... Mi ha lanciato un Cruciatus che ho parato... e da lì abbiamo iniziato a duellare... Ecco perché avevo tutti quei graffi addosso... Poi... Mi ha detto che lui sa riconoscere l'odore del Veritaserum e che ne è immune... E li ha abbassato la bacchetta e sono stata attaccata alle spalle... Era Daphne... Sono stata sbalzata contro uno spuntone di roccia... che... che mi ha trapassata... Me lo hanno spiegato Ginny ed Harry quando mi sono risvegliata... E... Quando mi sono risvegliata... Dopo qualche giorno... Lui è venuto di notte... E mi ha minacciata di nuovo... Non mi ha fatto nulla... mi ha solo detto di iniziare a guardarmi le spalle e una volta andato via... io mi sono rimessa a letto e stavo per bere... Ma ho avuto paura... E il legame mi ha aiutata di nuovo... Ho sentito l'odore dell'assenzio... Aveva avvelenato l'acqua con la sua pozione soporifera...-

Cado in ginocchio, incapace di raccontare altro. Ci sono delle cose che ho tralasciato e che riportano tutte al mandorlo, ma non importa... Non posso dirgliele, non voglio che lui sappia che appartiene a me. Le lacrime continuano a scendere, incontrollate: finalmente gli ho detto tutto. Tutta la verità... Quella che ho avuto tanta paura di dirgli.

-Mi dispiace...- inizio –Non potevo... Non potevo dirtelo... Almeno fino a quando non avessi trovato le prove- continuo a piangere –Ti prego, cerca di capirmi...- mi interrompo di nuovo.

Il senso di colpa mi sta divorando, ma continuo a ripetermi che l'ho fatto per lui. Solo per evitargli questo dolore immane.

Dietro di me solo silenzio.

Mi faccio forza e lentamente mi giro: si è rimesso in piedi e fissa il pavimento.

-Ma... Malfoy- lo chiamo, sperando che non sia troppo arrabbiato con me.

-Non tornare mai più. Vattene... Non voglio più vederti- risponde in tono serio, senza guardarmi, per poi girarsi e allontanarsi.

Prima che abbia il tempo di dire qualsiasi cosa, tutto intorno a me si spegne.

Vengo avvolta dall'oscurità e mi sento tirare indietro.

Sto tornando alla realtà.




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Spazio Autrice:

Non ditemi che sono crudele ;) Non ditelo xD Non questa volta ;) Non dopo avervi fatto finalmente il regalo che tanto aspettavate ;) Volevo aspettare domani, ma dato che forse non riuscirò per degli impegni che mi porteranno via molto tempo, ecco a voi il capitolo leggermente in anticipo xD 

Dunque, pensate ancora che sia crudele?? XD

Ecco qui svelato il mistero xD Vi aspettavate un risvolto del genere?? E adesso... Che succederà?? 

Ci tenevo a riscrivere tutto in questo capitolo, e non limitarmi a riassumere i discorsi, anche per rinfrescare la memoria a tutti voi senza bisogno che torniate indietro a rileggere tutto ;) Questo rewind è importante sappiatelo, perchè da adesso in poi... "i giochi si chiuderanno"... " il cerchio si chiuderà"... Insomma avete capito: arriveremo alla verità a breve xD 

Mi piace la verità ;) Questo capitolo è proprio incentrato su questo tema... Ma... 

No... Non posso dire altro ;) Sto già parlando troppo :D 

Aspetto impaziente i vostri commenti e le vostre teorie e vi ringrazio tantissimo per i voti e i commenti bellissimi che mi avete lasciato finora *-* Vi adoro! Per me è un onore quando mi dite certe cose, anche perchè sinceramente non mi reputo così brava. Ringrazio i vecchi lettori e colgo l'occasione per dare il benvenuto a coloro che si sono aggiunti da poco e che in pochissimo sono arrivati sino a questo capitolo. 

Mi raccomando...

"Nihil est ut videtur" 

Ricordatevelo sempre miei cari ;) <3

E ora... 

Non mi resta che darvi appuntamento a domenica. 

Vi avverto però, che se non dovessi riuscire a pubblicare quel giorno non è per cattiveria, ma semplicemente perché devo partire per tornare in patria (SICILIA MIA ARRIVO!!). Mi attendono 12 ore di autobus... Quindi capitemi se l'aggiornamento non arriverà :/ Naturalmente pubblicherò al massimo lunedì e come promesso avrete quindi i due aggiornamenti che vi avevo anticipato. 

Non mi dilungo oltre e vi auguro una buona notte enorme o una buona giornata per chi di voi leggerà domattina :) 

Un bacio e mi raccomando:

Stay Tuned :*

Iron9208


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