Capitolo 35

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La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente.

Albert Einstein


Sono seduta sul divano della Tana, le mani poggiate sulle ginocchia; la schiena rigida.

Per quanto cerchi di rilassarmi, il mio corpo rimane in uno stato di tensione perenne.

"Non cedere alle emozioni" continuo a ripetermi.

Devo rimanere lucida per ciò che sta per accadere.

Accanto a me, Ron parla tranquillamente con George del negozio; sposto lo sguardo e vedo Ginny armeggiare accanto alla cucina insieme a Molly.

"Un normale Natale in una famiglia normale..." penso amaramente.

Getto un'occhiata all'orologio che ho al polso: le otto meno cinque.

Harry è uscito qualche secondo fa. Dovrebbe tornare a momenti.

Sento il cuore accelerare, mentre osservo la lancetta dei secondi avanzare...

"Sbrigati Harry"

-HERMIONE!-

Tiro un sospiro di sollievo, mentre mi alzo di scatto, fingendomi preoccupata.

Tutti si fermano, girandosi verso la scala da cui Harry ha appena gridato.

-Hermione!- ripete lui, spuntando finalmente sui gradini e scendendo gli ultimi velocemente.

-Che c'è? Che succede?- chiedo, fingendomi allarmata.

Lui si ferma ai piedi dell'ultimo gradino e recupera fiato: -Il Ministro! Mi ha appena contattato! Vuole che andiamo immediatamente in ufficio!-

-Cosa?!- interviene il signor Weasley stranito.

-Adesso?!- chiede Ginny accigliandosi.

-Perché?!- chiede infine Ron.

-Non lo so! Ha detto semplicemente di andare subito! Credo si tratti del caso! Dobbiamo muoverci!- risponde Harry agitato.

-Ma... E' Natale!- protesta Ron.

-Sapete già cos'è successo oggi. Abbiamo preso la persona sbagliata. Probabilmente ci sono sviluppi! Hermione ti prego andiamo-

-Si... Andiamo- dico leggermente titubante. Mi giro verso Ron: -Stai tranquillo. Torneremo presto-

Harry nel frattempo si avvicina a Ginny e le dice qualcosa, per poi darle un bacio veloce e rivolgersi agli altri: -Scusateci, ma dobbiamo andare. Non posso mancare- inizia a dire guardando Molly.

Lei gli sorride: -Non preoccupatevi, andate! Sbrigatevi! Vi lasceremo un pezzo di torta-

Sorridiamo entrambi, mentre raggiungiamo l'uscita.

Ci chiudiamo la porta alle spalle, sospirando entrambi per il sollievo:

-E una è fatta- mi sorride colpevole lui.

-Harry dobbiamo nasconderci, non è prudente stare qui fuori- sussurro.

-Giusto, vieni seguimi. Quanto manca?-

Controllo l'orario: -Due minuti-

-Ok. Vieni. Sbrighiamoci-

Ci affrettiamo verso il bosco, senza però correre. Una volta coperti dai primi alberi, ricontrollo l'orologio: -Trenta secondi-

Rimaniamo in silenzio, mentre ci afferriamo per mano e appena scattano le otto ci smaterializziamo.

Riapro gli occhi: davanti a me vedo le colonne del salone principale e alla mia sinistra la grande porta finestra.

I drappeggi, i tavoli e le sedie della festa sono spariti, lasciando il grande salone completamente vuoto.

-Eccovi-

Ci giriamo a destra verso l'ingresso, e vediamo Shacklebolt venirci incontro.

Fa un paio di passi, ma la mia vista viene oscurata da qualcosa che mi si para davanti all'improvviso.

Blaise si è appena smaterializzato davanti a me.

D' istinto faccio un passo indietro.

-Perfetto, ci siamo tutti- continua il Ministro.

Zabini si gira a guardarci, ma appena incrocia i miei occhi, li distoglie immediatamente.

E' nervoso.

-Blaise, faremo una Smaterializzazione congiunta ok? Devi essere tu a condurci nel luogo- continua Shacklebolt e lui annuisce.

-Bene. Hermione, Harry datevi la mano e date una mano a lui-

Senza pensarci afferro la mano di Harry alla mia sinistra, rendendomi conto subito dopo che devo essere io ad afferrare la mano di Blaise.

Lo guardo, leggermente dubbiosa e lui si irrigidisce maggiormente, rendendosi conto della stessa cosa.

Rimane fermo, mentre Shacklebolt gli si affianca.

Faccio un respiro profondo e senza indugiare gli afferro la mano.

Lo sento reagire come se volesse scrollarsela via, ma si ferma immediatamente.

-Pronti?- chiede il Ministro.

-Si- risponde Harry al posto mio.

-Al mio tre. Uno, due, tre!-

Mi sento risucchiare all'altezza dello stomaco e non oppongo resistenza. Non mi sono mai piaciute le Smaterializzazioni congiunte, specie quando non so dove mi condurranno.

Tutto davanti a me scorre velocissimo, facendomi salire immediatamente la nausea, così chiudo gli occhi.

Ad un certo punto i miei piedi toccano il suolo e sento tutto fermarsi.

Siamo arrivati.

Apro gli occhi e getto un urlo, staccandomi immediatamente da Blaise.

Siamo sulla scogliera ad Housel Bay.

La luna è sempre piena e alta nel cielo.

Mi ritraggo verso Harry, che mi afferra per le braccia: -Stai calma- mi sussurra all'orecchio.

-Che... Che ci facciamo qui?- chiedo, cercando di calmare il battito impazzito.

Zabini però non mi risponde, voltandosi e iniziando a camminare.

Faccio un respiro profondo: "Non può succedermi niente"

Mi separo da Harry e insieme seguiamo Blaise.

Alla mia destra intravedo lo spuntone di roccia contro cui sono finita e instintivamente la mia mano corre a sfiorare lo stomaco. Noto che è affilato e appuntito ed è un vero miracolo che sia ancora viva.

Distolgo lo sguardo e mi concentro sul resto.

Camminiamo per dieci minuti abbondanti, anche se immagino già dove stiamo andando.

E se fosse così...

Scuoto la testa.

No, non può essere così.

Finalmente ci fermiamo: sono dietro Blaise, quindi mi sposto per poter vedere oltre e quando lo faccio ho un piccolo tuffo al cuore.

In lontananza intravedo la facciata bianca di una casa che conosco: la villa estiva dei Malfoy.

Siamo a circa cinquecento metri occhio e croce.

Ciò che avevo pensato poco fa mi precipita addosso: il legame tra me e Malfoy è diventato talmente forte dal farmi superare i confini di un incantesimo potente come l'Incanto Fidelius.

Con molta probabilità parte della sua coscienza si è riversata nella mia, facendomi venire al corrente di informazioni che altrimenti non avrei mai potuto conoscere e forse questo fa si che anche gli incantesimi mi riconoscano come se fossi lui.

"Non c'è nessun legame. Era la mia mente" mi ripeto ancora una volta.

Rabbrividisco istantaneamente, mentre anche Harry si sposta accanto a me, guardandosi intorno confuso: -Siamo arrivati?- chiede.

Come sospettavo: non vede la casa. Io invece si.

"Non significa niente"

-Si- risponde Blaise alla mia sinistra, buttandomi un'occhiata veloce. E' accigliato, probabilmente non si fida ancora di me.

Mi affretto a imitare Harry e mi guardo anch'io intorno con curiosità.

Ai miei occhi però, non sfugge un dettaglio in lontananza che purtroppo mi fa girare la testa di scatto: c'è un uccello che si è appena alzato in volo dal tetto e si dirige nella nostra direzione.

Blaise si gira apertamente verso di me e sta per aprire bocca, ma viene interrotto da Shacklebolt: -E' arrivato il momento Blaise. Diglielo-

Lui mi fulmina con lo sguardo per poi dire sottovoce: -Il luogo è la loro residenza estiva, qui ad Housel Bay-

Sento Harry dietro di me trattenere il fiato.

Mi giro di nuovo, continuando ad osservare quel volatile che si fa sempre più vicino e quando ormai si trova a poco meno di due metri da noi, ne riconosco la razza: è un corvo.

Ho appena il tempo di pensarlo però, perché appena si abbassa inizia a trasformarsi.

Stavolta sono io a trattenere il fiato: è un Animagus.

Un vortice confuso si forma davanti ai nostri occhi e pian piano vedo comparire la gonna di un vestito lunga fino ai piedi, nera.

Risalgo con lo sguardo la figura: compare prima la vita, poi il corpetto del vestito dello stesso colore della gonna con uno scollo a cuore e delle maniche aderenti alle spalle che seguono la forma delle braccia.

E' un vestito semplice, ma elegante, perfetto per la persona che lo indossa: Narcissa Black Malfoy.

Spalanco leggermente la bocca, rimanendo senza parole, mentre frammenti di ricordi mi passano davanti gli occhi: le piume sulle due scrivanie di Malfoy, i corvi la mattina del ritrovamento a Westminster e al cimitero durante il funerale, il corvo a Malfoy Manor quando l'abbiamo perquisito, il corvo a casa di Malfoy quando l'abbiamo perquisita la seconda volta e infine quello stesso corvo quando è stato appiccato l'incendio alla stanza dell'arazzo.

A volte erano due, a volte uno solo, ma ora capisco tutto: erano Narcissa e Lucius Malfoy.

Sono scioccata.

-Buonasera Narcissa-

La voce di Shacklebolt mi riporta alla realtà, così torno in me e inizio a osservarla meglio.

-Buonasera Ministro, Blaise. Buonasera signor Potter, signorina Granger-

Abbasso leggermente la testa in segno di saluto, mentre mi rendo conto di quanto sia cambiata: la sua voce è seria, ma non riesce a nascondere una raucedine di fondo; i capelli, di solito biondi, adesso in più punti sono striati di grigio e raccolti in una crocchia disordinata dietro la testa.

Il viso è tirato e sembra invecchiata di molti anni: le rughe sono accentuate e gli occhi, uguali a quelli del figlio, sono gonfi con due borse chiaramente evidenti e subito sotto dei segni scuri, sintomo di molte notti insonni.

E' distrutta.

Avverto una fitta al petto: dolore misto a una tristezza molto forte mi pervade, facendomi diventare gli occhi lucidi.

E' Malfoy?

Sbatto le palpebre più volte per alleviare questa sensazione e per fortuna riesco a tornare lucida.

Lei nel frattempo ha estratto la bacchetta e una rete di luce dorata si è formata davanti a noi: è una cupola di incantesimi protettivi.

Si apre un varco largo quanto una porta proprio davanti a Blaise e lei ci fa segno di passare.

Dopo Zabini, entra Shacklebolt, poi io e infine Harry.

Narcissa richiude la cupola e inizia a farci strada verso la casa.

Rimaniamo in silenzio, finchè giungiamo davanti la porta.

L'ultima volta che sono stata qui era deserto, quindi sono molto curiosa di vedere dove si nascondevano.

Lei la apre con un colpo di bacchetta e la seguiamo in silenzio.

Le candele sono accese e mi costringo nuovamente a fingere: mi guardo intorno con finto stupore, mentre i miei occhi si soffermano un attimo sul ballatoio al piano di sopra, da cui intravedo la porta della stanza di Malfoy.

Torno a guardare in basso e giro la testa da ambedue le parti, notando immediatamente che Blaise non mi stacca gli occhi di dosso. Stavolta non mi farò cogliere impreparata.

Narcissa si avvicina alla libreria nell'angolo: -Da questa parte per favore- Allunga una mano sfilando un libro, che però in realtà rimane bloccato al suo posto, spostandosi solo un po' verso l'esterno: è un meccanismo di apertura a scatto.

Spalanco gli occhi, mentre la libreria inizia a scivolare lungo la parete, rivelando un passaggio segreto.

"Stupida. Avrei dovuto capirlo"

Mi sporgo leggermente, ma tutto ciò che vedo è una scala che si perde nell'oscurità, fiancheggiata da un muro di pietra.

Lei inizia a scendere e la seguiamo. L'oscurità è totale, ma solo per pochi secondi, perché ben presto ci ritroviamo ai piedi della scala in un piccolo disimpegno con mura di pietra: davanti a noi una porta antica e due candele accese ai lati.

Varchiamo l'ingresso dopo di lei, rimanendo stupiti.

Ci ritroviamo in un salotto abbastanza ampio e l'arredamento questa volta rispecchia perfettamente quello del Manor.

Sulla sinistra c'è un camino acceso, scavato nella roccia e davanti ad esso, due poltrone e un divano di pelle neri, con un tappeto sul pavimento di pietra grezza.

Di fronte a noi si apre un corridoio che conduce al resto della "casa", mentre sulla destra c'è un grande tavolo di legno con due candelabri accesi, circondato da una mezza dozzina di sedie.

Infine tutte e quattro le pareti sono ricoperte da librerie, piene di volumi disposti ordinatamente su quattro file di mensole.

E' stupendo.

Mi sento tirare il pantalone dal basso con garbo e abbasso lo sguardo, sobbalzando leggermente: un elfo vestito di un semplice straccio abbastanza pulito, mi guarda serio, con due grandi occhi a forma di palla da tennis che mi ricordano molto quelli di Dobby.

-La signorina vuole gentilmente dare il mantello a Triny?-

Dovevo immaginare che i Malfoy non avrebbero rinunciato ai loro servigi.

Riluttante, mi tolgo il mantello e glielo porgo, per poi tornare a concentrarmi sull'ambiente intorno a me: dal corridoio in lontananza vedo avvicinarsi una figura, ma so benissimo di chi si tratta stavolta.

Lucius Malfoy fa il suo ingresso in sala: -Ministro. Blaise- dice con voce cupa. Quella voce che non sentivo da anni, mi fa rabbrividire istantaneamente. I suoi occhi, dello stesso colore di quelli di Malfoy, si spostano immediatamente su me ed Harry: abbassa leggermente la testa a mo' di saluto.

Ricambiamo, ma per quanti sforzi faccia per rimanere calma, non riesco comunque a non irrigidirmi.

Chiudo fuori dalla mente i ricordi che minacciano di tornare ancora una volta a pervadermi e mi concentro sulla sua figura: anche lui è completamente diverso dall'ultima volta che l'ho visto; i capelli sono come al solito lunghi e biondi e anche qui, si inizia a intravedere qualche capello grigio; sotto gli occhi due profonde occhiaie gli segnano il volto e anche i suoi lineamenti sono solcati da molte più rughe.

Anche in questo caso avverto una sensazione di malessere, ma che non ha niente a che fare con la mia.

E' di nuovo Malfoy?

-Triny per favore preparaci del the-

E' Narcissa a parlare e immediatamente distolgo lo sguardo dall'uomo per posarlo nuovamente su di lei.

-Prego, accomodatevi- dice subito dopo, mentre l'elfa sparisce lungo il corridoio.

Ci avviciniamo al divano, mentre Lucius Malfoy siede su una poltrona e Narcissa sull'altra.

Mi siedo tra Harry e Blaise, e accanto a lui, si siede Shacklebolt.

-Bene...- dice quest'ultimo, schiarendosi la voce, leggermente in imbarazzo –Grazie per averci ricevuti con così poco preavviso e soprattutto...- si interrompe di nuovo –In un giorno così...-

Immediatamente mi rendo conto di cosa manca qui dentro: non c'è nulla che ricordi che oggi è Natale.

Ma non mi stupisco: posso solo immaginare il dolore che provano.

Davanti alla perdita di qualcuno che ci è caro, siamo tutti uguali. Non esistono più né cognomi, né ideologie più o meno corrette. Siamo tutti dei semplici umani a cui viene strappata una parte del proprio cuore e quello strappo fa male. Molto male.

-Non si preoccupi- risponde Narcissa sempre con la stessa voce cavernosa.

Silenzio.

Inizio a sentire anch'io il disagio pervadermi, ma ben presto Shacklebolt ricomincia a parlare: -Come sapete... Blaise questo pomeriggio è stato sottoposto a processo...- esita per un attimo –Le prove raccolte hanno portato la signorina Granger e il signor Potter ad accusare lui-

Narcissa si gira a guardarmi per un attimo, ma senza una particolare espressione: non sorride, né mi guarda con risentimento. Sento però al contempo due occhi fissi su di me alla mia destra e mi giro leggermente, incrociando lo sguardo corrucciato di Lucius Malfoy.

Cercando di non rabbrividire di nuovo, torno a concentrarmi su Shacklebolt: -Le ho visionate io stesso ed erano molto convincenti... Se non fosse che... Anche Blaise ha raccolto delle prove, peraltro molto simili e ha accusato proprio Hermione-

Stavolta l'espressione di Narcissa cambia: una leggera nota di sorpresa le dipinge il volto: -Cosa?- chiede stupita.

-Già... Chiunque ci sia dietro ha cercato di metterli uno contro l'altro e stava per riuscirci, facendo finire in carcere un innocente... Naturalmente le prove hanno pesato più a carico di Blaise, ma il tuo messaggio è stato provvidenziale-

Noto immediatamente il tono confidenziale che usano, ma non me ne stupisco. Sono anni ormai che collaborano.

Lei chiude la bocca ancora aperta per lo stupore iniziale e sorride leggermente in direzione di Blaise: -Sono contenta- si limita a dire, con voce ancora rauca, ma stavolta affettuosa.

Blaise ricambia il sorriso per poi intervenire: -Devo chiederle una cosa Narcissa... Come avete fatto a sapere del mio processo? Chi vi ha contattati?- si gira a guardare anche Lucius, che però rimane in silenzio, guardandolo in maniera strana. Sembra che voglia trasmettergli qualcosa con lo sguardo: ma cosa?

Blaise sussulta leggermente, spalancando gli occhi: -E' stata...-

-E' stata Triny- interviene Narcissa nuovamente –Ci ha detto lei del processo e delle accuse contro di te-

Lui si gira immediatamente a guardarla, ma lo shock sembra non placarsi.

-Narcissa... Lucius... Se siamo qui... Se ho portato anche Harry ed Hermione con me, oltre a Blaise, è per un motivo ben preciso. Innanzitutto io dovevo accertarmi che il biglietto provenisse davvero da voi, anche se ne ero sicuro quasi totalmente, ma se ci sono anche loro due, il motivo è uno: la verità. Devono sapere come stanno le cose, in modo tale da potersi fidare di Blaise come un tempo-

Mi muovo leggermente a disagio sul divano, mantenendo lo sguardo fisso sulle mie mani.

Tornare a fidarmi di Blaise? Come potrei dopo ciò che mi ha fatto?

-Capisco...- inizia Narcissa –Beh... Allora non credo di dover essere io a parlare questa volta. Il signor Potter e la signorina Granger adesso hanno la conferma che Blaise era qui quella... quella notte...- si interrompe un attimo, distogliendo lo sguardo da me ed Harry. Si schiarisce la voce e continua –Ma adesso... Devi essere tu a continuare...- conclude girandosi a guardare Blaise.

Lo guardo anch'io, di nuovo stupita: cosa ci sta nascondendo? Anche il Ministro sembra conoscere il suo segreto. La sua espressione è tesa.

Cosa può essere di così grave?

-Blaise...- lo incoraggia Shacklebolt –Sai che puoi fidarti di loro. Non è Hermione la colpevole. Puoi fidarti. Dico davvero-

Lui mi butta una leggera occhiata, che stavolta però non mostra disprezzo o rabbia: è semplicemente timorosa, quasi impaurita.

Io lo guardo dritto negli occhi, sostenendo il suo sguardo, ma cercando di rimanere serena.

Sono curiosa, questo è certo, e non mi fido di lui, ma la sua espressione stavolta mi sembra sincera.

Si gira abbassando lo sguardo e comincia a parlare: -Quando... quando la guerra è finita...- inizia serio, ma anche titubante. Si sta sforzando di far uscire le parole, ma è palese che non vorrebbe farlo.

-Sapete entrambi che Draco ha annullato il suo matrimonio-

Mi acciglio: cosa c'entra il matrimonio combinato di Malfoy con tutto questo? Non dico una parola però e continuo ad ascoltarlo.

-Il matrimonio era con Astoria Greengrass. Nessuno sapeva perché lo avesse fatto, tranne lui, io, Astoria e Daphne- Si zittisce un attimo stringendo i pugni, per poi aprirli di scatto e strofinarsi le mani. Il suo nervosismo continua ad aumentare.

-E il motivo ero io-

Spalanco gli occhi: non vorrà mica dire che...

-Io e Astoria stiamo insieme da ormai cinque anni-

Sento la mia bocca aprirsi automaticamente per stupore: ora capisco perché il giorno dell'interrogatorio di Astoria lui fosse così nervoso.

-Quindi... il bambino è tuo?- chiedo. E' la prima volta dopo molto tempo, che gli parlo in maniera così diretta senza accusarlo di qualcosa.

Lui torna stringere i pugni: -Si- risponde stizzito.

-Ma... Tutto questo cosa c'entra con...- inizia Harry.

-Fammi finire Potter- lo interrompe Blaise –Quando le nozze furono annullate... i signori Malfoy chiesero più volte a Draco il motivo del suo gesto, ma lui non ci tradì mai. Tra le famiglie purosangue è in vigore una legge per la quale quando le nozze vengono stipulate tramite contratto, i due contraenti non possono in alcun modo frequentare altre persone al di fuori della controparte. Se si infrange questa regola, la pena è la disederazione immediata sia per chi l'ha infranta sia per l'amante-

-Ma è orribile!- rispondo di getto, incapace di trattenermi.

Blaise sembra congelarsi sul posto. Narcissa sembra accennare ad un sorriso, mentre invece sento gli occhi di Lucius Malfoy trapassarmi, ma non mi importa.

Come si può fare una cosa del genere a chi è innamorato?

-Ad ogni modo, quando finì la guerra, Draco... si ribellò ed annullò le nozze rivolgendosi direttamente al Wizengamot. Io e Astoria continuammo a nasconderci anche grazie al suo aiuto e a quello di Daphne, finchè Astoria ha scoperto di essere incinta qualche mese fa. A quel punto abbiamo deciso di uscire allo scoperto. Il contratto era ormai stato reciso e non c'erano prove contro di noi di aver infranto la legge. Io...- alza gli occhi verso Lucius e lo guarda tristemente –Io sapevo che avevate litigato perché lei non capiva il motivo dell'annullamento. Ho taciuto come un vigliacco e ora me ne pento. Abbiamo deciso di dirvi la verità... ma forse avremmo dovuto farlo prima. Mi dispiace Lucius, se solo fossi venuto prima, lei e Draco avreste... Avreste potuto fare pace...-

La voce di Blaise si spezza e lui riabbassa gli occhi, lucidi, chiudendoli per qualche secondo. Mi giro a guardare Lucius Malfoy: il suo viso è impassibile e non tradisce alcuna emozione. Sembra completamente freddo e distaccato, se non fosse per gli occhi, che sembrano due nuvole in tempesta.

"Gli stessi di quelli di Draco quando è arrabbiato"

Mi giro di scatto verso Blaise, allontanando l'ultimo pensiero.

Narcissa si è allungata verso di lui e poggia una mano sulle sue, strette tra di loro: -Non è colpa tua. Non potevi sapere cosa sarebbe successo. Io e Lucius capiamo la tua posizione e le tue scelte. Non si può comandare un cuore innamorato- gli dice dolcemente, mentre lui riapre gli occhi e la guarda disperato: -Se avessi parlato prima, Draco non avrebbe mai litigato con lui. E... quando è... quando è morto sarebbe stato in pace con suo padre. E' colpa mia...- risponde con voce rotta.

Lucius si alza immediatamente e a grandi passi raggiunge il corridoio da cui era comparso, sparendo nell'oscurità.

Narcissa lo segue con lo sguardo, con un'espressione triste in volto, mentre Blaise si porta le mani alla testa e inizia a piangere silenziosamente. Shacklebolt gli da qualche pacca sulla spalla e anche Narcissa si avvicina, inginocchiandosi davanti a lui, come una madre che cerca di consolare il proprio figlio.

Avverto una grande tristezza pervadermi, ma stavolta questi sono i miei sentimenti, lo sento chiaramente.

Malfoy ha lasciato dietro di sé un vuoto enorme, non solo in Blaise, ma anche in Lucius Malfoy, con il quale aveva litigato, credo da ben tre anni, perché il contratto fu invalidato proprio nel periodo successivo alla fine della guerra.

-Quella sera... Si è arrabbiato anche con me...- continua Blaise –Si è arrabbiato perché ho rivelato la vostra posizione ad Astoria. Perché io avevo accennato qualcosa a lei Narcissa... E ci ha convocati con il Patronus... Abbiamo litigato e lui se n'è andato... Avrei dovuto seguirlo... Avrei dovuto fermarlo... Invece l'ho lasciato andare... Sono venuto sulla scogliera, dove avevo detto ad Astoria di aspettarmi e nascondersi e l'ho portata qui da voi per dirvi la verità... Credevo di fare la cosa giusta... per fare in modo che lui e suo padre facessero pace... Che Lucius se la prendesse con me... E... mentre io vi dicevo la verità... Lui... Mio fratello... moriva...-



"-NON ME NE IMPORTA! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?! Dovevi saperlo soltanto tu! Nessun altro! Mi fidavo!-

-Ti prego Dra, abbassa la voce, neanche il Muffliato riuscirà a coprire le tue gri...-

Un altro colpo sul tavolo: -TACI! Giuro che se succede qualcosa, ti riterrò responsabile. Giuro che me la pagherai!-

Malfoy fa quasi paura.

-DRACO ASPETTA!-

Silenzio, poi in lontananza sento solo una porta sbattere"



Ecco di cosa parlavano quella di sera! Ora so cos'è successo! Ora so che non sta mentendo.

Malfoy si è arrabbiato con lui perché Blaise aveva detto tutto ad Astoria, mettendo a rischio l'incolumità dei genitori.

Non è stato lui ad ucciderlo, anzi... Voleva solo fare una buona azione per permettere al suo migliore amico di fare pace con il padre.

Rabbrividisco immediamente. Ancora una volta quei sogni mi stavano indicando la giusta direzione, ma ho frainteso tutto.

Narcissa, con gli occhi pieni di lacrime, gli scioglie le mani strette a pugno e lo abbraccia rimanendo in ginocchio: -Blaise... Sssh... Lui lo sa... Ovunque sia adesso lo sa... Sa che le tue intenzioni erano buone-

Ovunque sia...

"Dentro di te" risponde la mia coscienza.

"No. Dentro di me non c'è niente. Tutto ciò che c'è stato è stato frutto della mia immaginazione... Tutto... Dall'inizio alla fine..."

Avverto un grande dolore avvilupparmi il petto all'improvviso e mi rendo immediatamente conto che non sono io a provarlo.

"No... E' tutto frutto della mia immaginazione"

Il dolore aumenta.

"E come li spieghi tutti gli indizi che hai avuto? Il dialogo che hai ascoltato tra Blaise e Malfoy? La lettera? Il mantello...Ciò che lui ti ha raccontato..."

Chiudo gli occhi: la mia coscienza ha ragione... Non posso ignorare ciò che è successo... Ma non posso accettarlo... Perché... Se Malfoy fosse davvero in un limbo... vorrebbe dire che... quel bacio c'è stato veramente... E che io... Ho davvero tradito Ron.

Ma in questo momento non posso pensarci.

La morsa nel petto rimane costante e mi concentro su di essa: somiglia terribilmente a quella che mi ha fatta svenire poco tempo fa, ma stavolta capisco che non si tratta di dolore fisico. E' più profondo: è dolore emotivo. E' disperazione.

Disperazione scatenata da ciò a cui sto assistendo.

"Ovunque sia adesso, lo sa"

Un'altra fitta.

Si... Lo sa...

Lui è legato a me...

Ed è come se fosse qui.

Blaise si alza: -Scusate...-

Non guarda nessuno in viso, ma si gira e raggiunge la porta d'ingresso, sparendo dietro di essa.

Non ci penso due volte e scatto in piedi anch'io.

-Herm. Che fai?- mi chiede Harry stupito, ma io prima di rispondere lo supero e aggiro il divano.

-E' innocente, adesso lo so e lo deve sapere anche lui. Torno subito-

Ignoro i loro sguardi stupiti e mi affretto anch'io a raggiungere l'uscita.

Il disimpegno è deserto, così mi affretto a salire la scala e torno nell'ingresso della casa. Deserto anche questo: ma dove può essere andato?

Alla mia destra la porta che conduce sul retro è socchiusa: forse è li dentro.

Mi avvicino, evitando di fare rumore e sbircio dentro, ma qui l'oscurità è totale, quindi sono costretta ad aprire un po' di più la porta e infilarmi. Nonostante tutto sia buio, capisco che lui non è qui dentro, perché i miei occhi, dopo essersi riabituati all'illuminazione fioca, intravedono una sagoma al di là della finestra, seduta di spalle sul pavimento della veranda.

E' lui.

Attraverso la stanza e faccio scorrere la finestra.

Lo vedo irrigidirsi, per poi girarsi di scatto.

Appena mi vede torna serio, ma non mi sfuggono i suoi occhi lucidi. Mi guarda con un'espressione indecifrabile, ma so perfettamente come si sente in questo momento: ha ancora dei dubbi su di me, non riesce a fidarsi.

Si gira di nuovo a fissare un punto in lontananza e io rimango ancora in silenzio.

Più i secondi passano, più mi tornano in mente tutte le frasi che mi ha rivolto dall'inizio di questa storia, fino a ieri. Ogni parola detta con odio... ogni volta che mi ha chiamata Mezzosangue... ogni cosa... qualsiasi dettaglio... anche l'aggressione.

Sospiro...

Non dovrei essere qui: dovrei essere furiosa con lui per avermi fatto tutto ciò, ma contemporaneamente ai ricordi delle sue parole, dentro di me sale la consapevolezza che tutte quelle parole e azioni avevano un perché. Avevano un senso che non è quello che io gli davo fin dall'inizio.

Erano l'opposto.

Lui voleva semplicemente vendicare la morte del suo migliore amico. Posso arrabbiarmi per il modo in cui mi ha insultata, ma non avrebbe senso perché lui mi credeva colpevole. Forse... lo crede ancora, o più semplicemente pensa che sia implicata nel suo omicidio in qualche modo, ma se sono qui... è proprio perché è arrivato il momento che sappia la verità.

Devo essere sincera con lui, come lui lo è stato con noi.

E dimostrargli che di me può fidarsi. Che io sarò il mezzo con il quale lui potrà farsi perdonare da Malfoy.

Prendo un respiro profondo e mi avvicino di due passi.

-Vattene-

Lo ignoro. Ho il cuore che sta per esplodere, ma so che ciò che sto per fare è la cosa giusta.

Mi avvicino ancora fino a mettermi accanto a lui e mi inginocchio, rimanendo però ad una certa distanza.

Per fortuna non reagisce in alcun modo, ma si limita ad ignorarmi.

Stringo leggermente la stoffa dei pantaloni... Da dove dovrei iniziare?

Come faccio a spiegargli?

Un vortice di immagini mi passano davanti: questi tre mesi riassunti in poco più di qualche secondo, ma quando le immagini tornano a ciò che è successo la scorsa notte, rallentano e alcune parole mi risuonano in testa:


"E' una cosa stupida che risale alla nostra infanzia... Una volta abbiamo litigato e..."


Sorrido leggermente, senza farmi notare e alzo gli occhi al cielo osservando le stelle.

-Vergeben-

La parola esce quasi in un sussurro, ma siamo circondati dal silenzio, infatti lui mi sente immediatamente e si gira a guardarmi spalancando gli occhi.

-Sei tu ad esserti introdotta in casa mia quindi. Avevo ragione!- assottiglia lo sguardo e la sua espressione cambia diventando furiosa in un istante.

Non mi lascio spaventare, ma continuo ad osservarlo. Lui, notando che non rispondo, si blocca leggermente, forse stranito, per poi tornare a dire: -Sei stata tu... Scoprirò cosa c'entri con questa storia e allora...-

-Ich vergebe dir- 






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Spazio Autrice: 

Eccola qui: FINALMENTE LA VERITA' E' USCITA! TUTTA LA VERITA' E NIENT'ALTRO CHE LA VERITA'! :D  

<Giuro solennemente di non avere buone intenzioni>

Questa è stata la prima frase che ho detto nel primo istante in cui ho aperto Word per iniziare a scrivere Lumos xD E mi sa che adesso vi è chiaro il perchè ;) Ahahahahah!

Quei corvi vi hanno insospettito sin dall'inizio, mi avete chiesto in tanti chi fossero e molti di voi lo avevano già supposto ;) Quindi adesso posso dirvelo: AVEVATE RAGIONE :D Ahahahah!

Che ne pensate?

Altro punto importante: finalmente la verità su Blaise è venuta a galla :) Eravate dubbiosi se si trattasse di Astoria o di Daphne, ma ecco svelato anche questo mistero ;D Adesso capite cos'era quella strana parte inserita nel capitolo 34 parte 1, che sembrava fuori posto e come distaccata dal resto? xD Cosa ne pensate di questa coppia? E soprattutto adesso c'è una grande implicazione da questa rivelazione: Astoria quella notte era con Blaise quindi non è la nostra assassina ;) Giusto? ;) 

Che ne pensate? 

Oddio sono ansiosa di conoscere le vostre opinioni e soprattutto che faccia avete fatto appena avete concluso questo capitolo :D 

Ogni tassello è finalmente tornato al proprio posto *-* Quindi adesso che succederà? ;) Teorie? 

Vi ringrazio come al solito per i voti al capitolo precedente e per i commenti che mi lasciate *-* Vi prometto che tra poco tornerà Draco, lo giuro e finalmente avremo il nome del colpevole :D Sono contentissima che il trailer vi piaccia e adesso sapete perché c'erano tutti quei corvi ;) Adesso mi dileguo e vi do appuntamento a domenica :) 

Mi raccomando 

Stay Tuned :* 

Iron9208


P.S. La legge sui matrimoni tra Purosangue è un'idea personale e pertanto protetta da Copyright. Scusate se sono fissata, ma è giusto specificare :*

P.P.S. Ho di nuovo aggiornato in anticipo eh xD 

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