Capitolo 37

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  Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni

Eleanor Roosevelt



Chiudo la porta d'ingresso e vengo avvolta dall'oscurità. Ci siamo.

Il cuore inizia a battere molto più velocemente e sento il fiato mozzarsi ad ogni gradino che percorro.

Arrivo davanti la porta della camera da letto e allungo una mano: prima di aprirla faccio un respiro profondo.

Entro in stanza e vedo subito Ron addormentato tra le coperte.

Una fitta di senso di colpa mi attraversa, ma mi impongo di rimanere lucida.

Sto tornando indietro anche per lui: per mettere le cose in chiaro e scoprire la verità una volta per tutte.

Mi affretto a cambiarmi, cercando di fare meno rumore possibile. Mi avvicino al letto e mi distendo.

"Ok... Ci siamo"

Chiudo gli occhi e mi sento risucchiare immediatamente.

Stavolta la sensazione è un po' più sgradevole però: è come se fossi stata tirata a forza.


Riapro gli occhi.

Eccomi qui di nuovo. Sono nello stesso identico punto in cui sono sparita ieri: vicina al camino.

La stanza è ancora distrutta e la neve si è accumulata anche qui tra le rovine, facendo diventare bianco ogni frammento di roccia. Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che i miei piedi sono immersi in un manto soffice.

Mi guardo intorno, ma prima che possa anche solo concentrarmi su cosa fare o dire, sento dei passi alle mie spalle:

-Che diavolo ti salta in mente?-

Ma che..?

Mi giro.

-Ti ho detto che ho ricordato tutto! Dovevi tornare indietro! Devi fermare tutto!-

Mi aspettavo qualsiasi cosa: imbarazzo, silenzio, persino pentimento per ciò che è successo, ma di certo non questo.

-Mal...-

-Non è stato Blaise! Non è stato lui! Ora ricordo! Non è stato lui!- grida come in preda al panico.

-MALFOY!- urlo per superare la sua voce e zittirlo, cosa che fortunatamente funziona. Si blocca con le mani tra i capelli e mi guarda confuso e arrabbiato allo stesso tempo.

-Devi tornare indietro! Devi scagionarlo!- dice arrabbiato.

-Non ce n'è bisogno!-

-Cosa?-

-E' stato scagionato! Non è Blaise il colpevole. C'è stato il processo, ma aveva un alibi ed è stato dimostrato-

Lo vedo sbiancare: -Cosa?!- chiede senza fiato.

Se ha ricordato tutto, avrà ricordato anche dei suoi genitori: -Non preocc...-

-COME L'HANNO DIMOSTRATO?! Come?!- chiede fuori di sé.

-E' arrivato un biglietto in tribunale. Shacklebolt l'ha letto per poi dichiarare Blaise innocente ed è uscito-

Inizia a camminare avanti e indietro, furioso: la postura rigida, i pugni stretti.

Posso solo immaginare cosa gli stia passando per la mente in questo momento:

-Malfoy-

-TACI!- urla senza guardarmi.

-I tuoi genitori sono al sicuro!- grido, facendo un passo avanti.

-NO! TACI! Non è vero! Sono stati scoperti! Nessuno doveva saperlo! Nessuno! Adesso sono in pericolo... Nessuno... Io... Adesso li troveranno! LI TROVERANNO! O forse li hanno già trovati!- grida fuori di sé. I suoi occhi tornano dello stesso colore del ghiaccio.

-BASTA- dico a voce alta, bloccando il suo andirivieni afferrandolo per un braccio –Fermati! Non è successo niente! Smettila Malfoy-

Lui con uno strattone si libera della mia presa, ricominciando a camminare: -NO! Stai mentendo!-

-MALFOY!! Li ho incontrati! Stanno bene!- Si gira a guardarmi, ma la sua preoccupazione è evidente.

-Il Ministro ci ha detto tutto...- aggiungo abbassando un po' la voce –Blaise ci ha portati ad Housel Bay, ma solo qualche ora fa, non subito dopo il processo! Siamo stati attenti! Sappiamo quanto sia delicata la loro posizione-

Mi interrompo ripensando a questa sera –Ho scoperto di Blaise e Astoria- dico cercando di distrarlo per un attimo.

La sua espressione cambia: -Lo sai?- chiede con voce cupa, ma allo stesso tempo stupita.

-Si. Ci ha raccontato tutto della notte in cui avete litigato. Ci ha spiegato come stanno le cose. Perché tu hai annullato il matrimonio e...- mi blocco. Forse non dovrei nominare suo padre.

-E?- mi incalza.

-So... Di tuo padre-

Si irrigidisce, voltandomi le spalle e avvicinandosi al camino: -Sono in pericolo!- ripete dopo qualche secondo, quasi come se volesse sviare il discorso. Non vuole parlare di suo padre, è comprensibile, non vuole mostrarsi vulnerabile, ma forse dimentica che riesco ad avvertire le sue emozioni e l'unica cosa che sento in questo momento è disperazione e dolore.

Lo guardo dispiaciuta: -So che ricordi tutto adesso. Di Blaise, di Astoria, del bambino, dei tuoi genitori e di cos'è successo quella notte. Ma c'è qualcosa che non sai-

Rimane fermo dov'è, senza proferire parola, così ne approfitto: -Blaise si sente in colpa nei tuoi confronti e nei confronti di tuo padre-

Ancora nessuna reazione. Mi avvicino: -Ha detto che quella notte non avrebbe dovuto lasciarti andare. Avrebbe dovuto fermarti, spiegarti e invece con Astoria è andato a parlare con i tuoi. Voleva uscire allo scoperto in modo che...- esito cercando di tenere a bada la tristezza che mi pervade ricordando le parole di Blaise –Che tu potessi far pace con tuo padre. Non avrebbe mai messo a repentaglio la vita dei tuoi... Stava solo cercando di fare una buona azione verso... suo fratello-

Rialzo gli occhi che involontariamente avevo abbassato e lo vedo sussultare.

Si gira a guardarmi, ma i nostri occhi si incrociano solo per un secondo, perché distolgo lo sguardo velocemente, turbata da quello che vedo nel suo: smarrimento.

Rimango in silenzio. Sento i suoi occhi fissi su di me e percepisco il mio battito aumentare, mentre le scene di ieri sera mi precipitano di nuovo addosso.

Le scaccio via e ricomincio a parlare, facendo attenzione a non guardarlo mai: -Gliel'ho detto-

Dopo qualche istante mi risponde: -Cosa?-

-Ho detto a Blaise di te. Del nostro legame. E gli ho detto la verità su cos'è successo sin dall'inizio. Come facevo a sapere tutte quelle cose. Gli ho detto degli indizi lasciati dai sogni e del... mio legame con te nella realtà-

Rialzo gli occhi e lui ricambia il mio sguardo freddamente.

So già che cosa sta pensando.

-Era giusto che capisse come stanno le cose- continuo –Ma sta tranquillo, non ho detto niente oltre lo stretto necessario. Non c'era niente da dire-

Il suo viso si rilassa leggermente e questo, non so per quale strano motivo mi ferisce. Sostengo il suo sguardo fin quando non si gira di nuovo verso le fiamme, rimanendo in silenzio.

Avverto un nodo allo stomaco farsi sempre più stretto, ma cerco di mantenere il controllo perché potrebbe accorgersene. Mi giro e raggiungo quella che una volta era l'uscita, quasi in un gesto istintivo.

Scavalco i detriti e mi avvicino al mandorlo.

Che mi aspettavo? Non dovrei aspettarmi niente! E soprattutto non dovrei sentire niente! Non dovrebbe importarmi di cosa pensa, fa o dice.

Non dovrebbe importarmi se a lui importa... di quello che è successo ieri sera.

E invece... mi importa... E sono sicura che c'entri qualcosa quel legame.

Si, dev'essere così.

In condizioni normali... Se lui fosse stato ancora vivo...

Lo stomaco si stringe ancora di più.

Non sarebbe mai successo niente.

Non avrei risposto al bacio, e lui non mi avrebbe mai baciata.

"Non avrebbe mai baciato la So-tutto-io Mezzosangue Granger"

Una fitta al petto.

Se fosse ancora vivo...

Sento le lacrime bruciare in gola, ma mi trattengo.

Ho sbagliato.

Ho sbagliato tutto.

Ho tradito Ron e la cosa peggiore è che non posso confessarglielo almeno fin quando il caso non si chiuderà.

C'è solo una cosa che posso fare: comportarmi come Malfoy.

Fare in modo che creda che io la pensi come lui. Che quel bacio è stato uno sbaglio dettato dal momento.

So che la pensa così: ho visto il sollievo di poco fa. Un'espressione inequivocabile.

Si... Farò così.

E' l'unica soluzione possibile e sono sicura che queste sensazioni strane che provo e che non dovrei provare, spariranno a poco a poco.

Mi giro, e torno indietro, più decisa che mai.

E' ancora davanti al fuoco con una mano poggiata sul bordo di marmo del camino e mi da le spalle, come quella volta in cui l'ho visto piangere.

Lo affianco, ma prima che possa aprir bocca, lui mi anticipa: -Come stava?- mi chiede senza guardarmi e fissando il fuoco con un'espressione indecifrabile sul volto.

Mi acciglio leggermente.

Forse percependo il mio sguardo confuso, aggiunge: -Mia... Mia madre... Come stava?-

Stringe la mano a pugno.

Il mio battito aumenta nel vederlo così e ogni mia intenzione precedente decade in un battito di ciglia.

-B... Bene- balbetto incerta, ma si gira immediatamente, fulminandomi con gli occhi. Sa che sto mentendo.

Sospiro: -Giusto... Tu sai quando mento- rispondo, rivolgendomi più a me stessa che a lui –Non... non sta bene. Si vede. E' palese. La... la tua perdita l'ha distrutta e... ha distrutto anche tuo padre- continuo cercando inutilmente di non bloccarmi. So come si sente in questo istante, non solo perché avverto una morsa che mi sta stringendo il petto, ma anche perché è la stessa stretta che ho avvertito appena ho incrociato lo sguardo di Narcissa Malfoy ad Housel Bay.

I suoi pugni continuano a stringersi, ma rimane in silenzio, con lo sguardo fisso davanti a sé.

-Adesso collego tutto...- continuo, abbassando la voce involontariamente.

Finalmente sembra riprendersi e si gira a guardarmi.

-L'avevo sospettato quando l'arazzo al Manor ha preso fuoco e pensavo che il colpevole fosse Blaise- continuo –Pensavo che lui ti avesse rapito perché voleva sapere dove fossero i tuoi, ma tu non hai parlato e per questo ti avesse ucciso-

Lui storce impercettibilmente la bocca, ma continua a non parlare.

-Ora so che non è lui l'assassino, ma sono convinta che il movente del... del delitto sia comunque questo. La lettera minatoria parlava di un segreto e conteneva una piuma nera di corvo. Shacklebolt ne è convinto quanto me, anche se non sa della piu...-

-E' questo- mi interrompe distogliendo lo sguardo, mentre io lo sposto su di lui, incredula; con l'ansia che avevo addosso fino ad un attimo fa, avevo dimenticato il dettaglio più importante: lui ricorda tutto.

-Ricordi chi è stato?- chiedo velocemente, sentendo l'inquietudine crescere.

Non mi risponde, ma si raddrizza e infila le mani nelle tasche dei pantaloni, rimanendo fermo come una statua di ghiaccio.

-Malfoy... Chi è? Chi è stato?-

Silenzio.

Perché? Perché non vuole dirmelo?

-Malfoy per favore...-

Chiude gli occhi, e un guizzo di sofferenza gli attraversa il volto.

Ma perché fa così?

Non è stato Blaise, ma perché si comporta come se lo fosse?

A meno che...

Mi immobilizzo anche io, mentre un pensiero mi attraversa velocemente la mente come una scossa: e se fosse qualcuno che lui considera amico al pari di Blaise?

-Tu... Tu lo conosci non è vero?- chiedo col fiato corto.

Riapre le palpebre, ma il suo silenzio che si protrae è una risposta più che sufficiente.

-Mal... Malfoy devi dirmi chi è! Devo... dobbiamo arrestarlo! Deve pagare per ciò che ha fatto!- dico accalorata.

Mi volta le spalle un'altra volta, ma non lascerò che si allontani questa volta: -Fermati!-

Allungo una mano, gli afferro la manica della camicia e facendo leva mi sposto in avanti per bloccarlo.

Per fortuna non oppone resistenza, ma continua a fissare il vuoto anche quando gli sbarro la strada.

Mi sovrasta, data la differenza d'altezza e se volesse potrebbe spingermi via senza sforzo, ma non lo fa.

Rimane fermo, con lo sguardo perso e la testa dritta: riesco a sentire la bufera che ha dentro però.

Lo guardo dal basso: mi rendo conto di ritrovarmi a pochi centimetri dal suo petto, esattamente come ieri sera. Mi imbarazzo immediatamente e faccio un piccolo passo indietro, mentre il cuore inizia a battere di nuovo più velocemente.

-Per favore... dimmi chi è- sussurro.

Lui trattiene il fiato e batte le palpebre lentamente.

-Pensa... pensa a tua madre... non credi che vorrebbe giustizia per te? O... Tuo padre...-

Si irrigidisce, così mi correggo immediatamente: -Pensa a loro... ma pensa anche a Blaise. Si sente in colpa perché secondo lui se fosse rimasto con te non ti sarebbe successo niente. Non credi che fargli arrestare il colpevole lo farebbe sentire meglio?-

Stringe di nuovo i pugni e allora capisco: -E'... è qualcuno che conoscete entrambi vero? Un vostro amico?-

-Basta così- risponde.

Fa un passo indietro e io torno a respirare più tranquillamente.

-Vattene Granger-

Cosa?

-No, devi dirmi quel nome!- protesto.

-Vattene-

-NO!-

Ho urlato, non era mia intenzione, ma è la frustrazione a guidarmi in questo momento.

Non mi risponde.

-Devi dirmelo anche se non vuoi! Sei l'unico che può incastrarlo! Non vuoi vendicarti?- chiedo retoricamente e senza aspettare una sua risposta continuo –Beh forse tu non vorrai, ma io si! Non sono più quella che ricordi! Il legame con te mi ha cambiata e l'unica cosa che voglio adesso è vendetta! Per aver preso in giro me e Blaise per tutto questo tempo e per quello che ti ha fatto!-

Mi zittisco: ho parlato troppo un'altra volta.

Mi maledico mentalmente, mentre recupero fiato.

Rimane in silenzio, ma non voglio forzarlo.

Abbasso gli occhi: -So che è difficile... ma per favore...- dico di nuovo a voce bassa e calma –Per favore... Pensa a noi che siamo là fuori... Cerchiamo la verità dal primo momento e tu adesso stai proteggendo una persona che credevi amica e che invece ti ha tradito. Ti prego...- Gli occhi diventano lucidi, mentre la morsa nel petto si stringe sempre più.

Silenzio, ma stavolta solo per pochi secondi.

Un sussurro mi fa rialzare lo sguardo: è stato lui ad emetterlo?

-Cosa?- chiedo mantenendo la voce calma. Azzardo a fare un passo in avanti, e notando che rimane fermo, inizio a riavvicinarmi a lui.

-Non... non ho sentito- dico titubante. Spero che ripeta quel nome.

-E' stata...-

Stata?! E' una donna!

Spalanco gli occhi e lui stringe i pugni.

-E' stata Daphne-

Se credevo che la verità mi avrebbe fatta stare meglio, mi ricredo immediatamente.

Sento un macigno precipitarmi addosso.

Lo guardo scioccata: -Daphne?! Come... Com'è possibile?-

Ripenso a tutto ciò che lei ha fatto finora: mi è sempre sembrata sincera.

E' sempre stata dalla parte di Blaise, lo ha aiutato a mettere la lettera minatoria a casa di Malfoy, mi ha bloccata a casa di Blaise e lo ha difeso fino all'ultimo istante prima del processo, mi ha aggredita su quella scogliera e ha cercato di convincere Harry della mia colpevolezza.

Ma...

Se invece avesse fatto tutto questo per distogliere l'attenzione da sé?

Sento il terreno mancarmi sotto i piedi: certo... avrebbe senso.

"Chiunque ci sia dietro ha fatto in modo di lasciare delle tracce che vi portassero ad accusarvi a vicenda. Sono sicuro che vi abbia osservati per tutto questo tempo e che abbia deciso solo alla fine, per come si erano messe le cose, di far ritrovare la lettera e quel mantello a casa di Blaise. Se invece Blaise avesse agito nel tuo stesso modo Hermione, il colpevole avrebbe fatto ritrovare quelle prove a casa tua"

Ci ha osservati e chi meglio di lei conosce ogni dettaglio di tutto ciò che è successo?

Ha cercato di uccidermi e stava per far incastrare Blaise.

Non credo avrebbe ucciso anche lui perché farlo significava lasciare sua sorella da sola per sempre ed è troppo legata ad Astoria per farle una cosa del genere.

Ogni singolo ricordo che ho di lei mi passa davanti e pian piano prende un significato diverso da quello che gli avevo dato inizialmente.

La nausea si impossessa di me mentre lo stomaco si stringe. La sensazione di mancamento ritorna e mi sento precipitare nel vuoto, mentre tutto si fa buio per un attimo.

Sto tornando alla realtà?

All'improvviso un dolore al braccio mi costringe a riprendere coscienza del mio corpo: riapro gli occhi e ne incrocio un altro paio, grigi, animati da qualcosa che non comprendo.

E' Malfoy e io sono ancora qui.

Abbasso lo sguardo e capisco cos'era a povocarmi dolore: è la sua mano stretta attorno al mio polso.

Ma perché?

Mi tira con leggerezza e immediatamente mi rendo conto che tutto, intorno, aveva una strana angolazione: stavo per svenire.

Quando capisce che ho recuperato il controllo, mi lascia andare senza dire altro.

-Ne... Ne sei sicuro? Insomma... L'hai vista?-

Mi guarda truce e mi zittisco.

Non può essere vero... La credevo capace di qualsiasi cosa, persino uccidere me... ma non lui.

Lui... Oddio...

Avverto ancora quella sensazione di oppressione al petto: sta soffrendo e non si preoccupa del fatto che io lo possa sentire.

Lo guardo, ancora sconvolta, ma è girato di lato e sembra osservare qualcosa in lontananza.

Mi avvicino lentamente e allungo una mano, poggiandola sul suo braccio: non si scosta, ma si limita a girare la testa verso di me per meno di un secondo.

-Mi dispiace- dico tristemente –Mi dispiace che sia lei...-

-Ora capisco perché ha cercato di ucciderti... ora puoi arrestarla- risponde mantenendo lo sguardo fisso davanti a sè.

Sento gli occhi pizzicare, mentre da voce ai miei pensieri.

Faccio un passo avanti: l'oppressione al petto non mi dà tregua e non mi importa di cosa penserà o dei sensi di colpa che mi assaliranno dopo.

Voglio solo aiutarlo.

Mi giro e lo abbraccio circondando il suo torace e chiudendo gli occhi: -Mi dispiace- ripeto.

Si irrigidisce immediatamente, ma ancora una volta non mi allontana. Non ricambia l'abbraccio, ma non mi importa: voglio solo che questa morsa si allenti, che la sua sofferenza si allevii.

Abbasso la testa, poggiando la fronte proprio sopra il suo cuore impazzito –Mi dispiace, mi dispiace...- dico ancora una volta con voce rotta –Ti prego calmati-

Rimaniamo così, fermi per chissà quanto, finchè avverto qualcosa sfiorarmi la spalla sinistra per poi scendere e arrivare dall'altro lato all'altezza delle costole.

E' il suo braccio.

Mi attira a sé e torno ad appoggiare l'orecchio sul petto: il cuore è ancora irregolare, ma sembra che pian piano stia rallentando.

Lo stringo ancora di più chiudendo gli occhi.

Rimango ferma, mentre anche l'altro braccio mi sfiora e mi cinge.

Il suo cuore rallenta a poco a poco, e insieme a lui si allenta anche la morsa che avverto dentro di me.

Sta funzionando.

Sorrido leggermente e mi abbandono all'unico suono che avverto.

Non so quanto tempo passi prima di lasciarci andare, ma so che quando mi separo da lui, mi sento meglio.

Alzo gli occhi senza che l'imbarazzo prenda il sopravvento e finalmente lo vedo ricambiare il mio sguardo.

Cerco di afferrargli la mano, ma lui sembra riscuotersi e l'allontana distogliendo lo sguardo da me. E' confuso, si vede chiaramente.

-Ce la faremo- mi limito a dirgli con determinazione.

Prima che possa avere qualche reazione però, entrambi veniamo bloccati da una raffica di vento gelido improvvisa, che ci travolge. Il mausoleo è distrutto, quindi nulla può ripararci dalle intemperie.

Rimango ferma incapace di muovere anche solo un muscolo, quando mi sento afferrare la mano.

E' lui, che senza pensarci un attimo, mi tira a sé immediatamente, avvolgendo di nuovo le braccia intorno a me, stavolta più in alto, proteggendomi la testa.

Mi accuccio contro di lui istintivamente. Non vedo niente, sento solo il vento ulurare e un rumore assordante in sottofondo.

Che cosa può succedere ancora?

Percepisco il vento aumentare, fin quando succede qualcos'altro.

Perdo contatto con il suo corpo di nuovo e vengo avvolta dalle tenebre.

-DRACO!- urlo spaventata facendo un passo indietro.

Intorno a me solo oscurità e frastuono.

"Dove sei?"

Poi mi rendo conto che quello da cui sono avvolta non è semplice oscurità, ma un vortice di fumo nero che gira velocemente attorno al mio corpo.

Alzo gli occhi: il cielo è in tempesta: fulmini e pioggia ne fanno da padrone e il vento sembra quasi diventare visibile.

Ma dov'è lui?

-Draco!- grido ancora una volta. Mi giro, sperando di riuscire a vedere qualcosa, ma è tutto inutile.

E adesso?

E se fosse sparito veramente?

Devo uscire da qui.

Allungo un braccio, ma quando sono a pochi centimetri, una scossa elettrica mi colpisce il palmo, facendomi ritirare la mano con un piccolo grido di dolore.

Il vortice sembra rallentare, finchè si ferma del tutto e si condensa in un unico punto davanti a me.

Che cos'è?

Prende sempre più forma e lentamente sembra assumere quella di una persona.

Mi ritraggo ancora, spaventata, portando una mano sulla bacchetta nella mia tasca, ma mi blocco subito dopo: quel fumo si è trasformato in una persona e quella persona è proprio Malfoy.

Mi guarda stranito, come se non si rendesse conto di ciò che ha appena fatto: -Granger...-

Non gli lascio neanche il tempo di finire ciò che stava per dire, perché corro verso di lui e gli butto le braccia al collo, scoppiando a piangere.

Oddio.

Che cosa è appena successo?

Perché ha assunto quella forma?

Che significa?

E perché il vento è improvvisamente cessato?

Sento le sue braccia avvolgermi di nuovo e cerco di mantenere la calma.

-Granger?- mi dice dubbioso.

Istintivamente mi stringo di più a lui e un singhiozzo sfugge al mio controllo.

-Granger- ripete, ma stavolta avverto qualcosa di diverso nel suo tono: gentilezza?

Respiro profondamente, cercando di calmare la paura che ho avuto.

E' ancora qui.

Non è successo niente.

Riapro gli occhi.

-Granger... Guarda-

Sgancio le mani dalla sua nuca e facendole scivolare giù lentamente mi scosto da lui, evitando di guardarlo, imbarazzata. Ma non ho bisogno di concentrarmi su ciò che non devo fare, perché vedo immediatamente qualcosa di diverso intorno a me: la neve ai miei piedi è sparita.

Trattengo il fiato e sposto lo sguardo lentamente verso il camino; i detriti e le rocce sono spariti e se il vento è cessato, c'è un motivo: quello che credevo essere ormai irrimediabilmente distrutto, si è risanato.

Il mausoleo è di nuovo integro, ogni pietra al suo posto, ogni finestra risplende di verde, lasciando filtrare la luce esterna.

Apro la bocca scioccata: -E' di nuovo... è di nuovo integro- dico con voce roca, affrettandomi ad asciugare anche le ultime lacrime.

-Guarda- ripete lui alzando un braccio.

Seguo ciò che mi sta indicando e vedo brillare qualcosa sul muro proprio sopra il camino, una scritta.

"Non est futurae non praesens"





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Spazio Autrice: 

E....

FINALMENTE.....

DOPO 2 SETTIMANE DI ASSENZAAAA.....

RIECCOMIIIIIIIIIIIIIII :D 

BUONASERA MIEI CARIIIIII <3 VI SONO MANCATA?? ;) 

ECCOVI QUI IL NUOVO CAPITOLO CON IL NOME DEL TANTO AGOGNATO COLPEVOLE!

Avete fatto supposizioni su supposizioni: avete creato teorie, castelli che veramente Sherlock Holmes poteva solo accompagnare ;) Vi ho fatto diventare tanti piccoli investigatori e sono troppo felice per questo :D Sono contenta che Lumos vi abbia preso fino a questo punto *-* Però alla fine eccoci qui :) Ecco il colpevole! Qualcuno di voi l'aveva supposto, altri avevano pensato a qualcun altro (teorie stupende anche le vostre lo premetto! :D) 

La vera colpevole è lei: la nostra "cara, buona e vecchia" Daphne Greengrass ;) Ve lo aspettavate?? 

Secondo voi perchè lo avrà fatto? :) Cosa può averla spinta a farlo???

Poi altro punto: Draco che si trasforma in fumo? Beh se ci fate caso non è la prima volta che succede ;) Ma secondo voi perché? 

Piaciuta la scena (o forse sarebbe meglio dire l'intero capitolo) Dramione? xD Troppo sdolcinata? Troppo OOC per Draco? Fatemi sapere che ne pensate perchè sapete che i vostri pareri sono fondamentali per me. 

Vi ringrazio tantissimo per i voti e i commenti al capitolo precedente *-* E vi ringrazio tantissimo per avermi attesa pazientemente in queste due settimane. Come sapete avevo una scadenza importante da rispettare :( Ho adorato il fatto che mi abbiate stalkerata chiedendomi di aggiornare e sappiate che è dispiaciuto anche a me non poterlo fare :( Comunque a qualcuno di voi ho detto che avrei spiegato il motivo per cui ho perso un pò di giorni per pubblicare: ebbene, ho stilato un nuovo file di word con tutto il riepilogo di Lumos capitolo per capitolo elencando tutto ciò che mi serviva. Perchè questo capitolo e il prossimo soprattutto dove tornerà Blaise, sono due capitoli di FONDAMENTALE importanza e devo fare un lavoro perfetto per non tralasciare alcun dettaglio. Come sapete finora un pò di verità è già venuta fuori, adesso uscirà il resto :) E dovevo per forza perdere un pò di tempo ;) Spero mi capiate.

COOOOOOOOMUNQUEEEEEEEEEEE....

Non voglio tediarvi ancora con questi dettagli di cui a voi sicuramente frega poco (sorry).

Vi chiedo umilmente scusa per il ritardo e vi devo informare che ahimè TORNERO' A PUBBLICARE UNA VOLTA A SETTIMANA almeno per ora. Ho esami a breve, e la tesi che tra poco sarà da sistemare di nuovo (chi ha già una laurea mi capirà sicuramente) e sono di nuovo in pari tra pubblicazione e capitoli scritti. Quindi spero abbiate pietà di me <3 Sappiate però che da questo momento, dopo il prossimo capitolo, tutto (o quasi) sarà in discesa ;) So già ciò che deve succedere e non mi rimane che scriverlo :) 

Ok adesso concludo questo enorme spazio autrice che sta diventando più lungo del capitolo e vi do appuntamento a DOMENICA PROSSIMA <3 Vogliatemi bene lo stesso ve ne prego <3

Vi informo infine che purtroppo Lumos NON è entrata nella rosa dei candidati Wattys ;( Però vi ringrazio comunque per il sostegno <3 Siamo quasi a 15 mila *-* E per me vale molto di più un vostro commento sincero e un voto <3 Vi adoro <3 

A domenica :*

Mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (e per chi mi vuole chiamare per nome può chiamarmi Arlen ;D Ahahah <3 )


P.S. Mi sono salvata per 6 minuti dal pubblicare di Lunedi xD

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