Capitolo 53

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  L'antidoto contro cinquanta nemici è un amico

Aristotele  



Ci siamo.

Mi rimetto in piedi mentre il Wizengamot fa il suo ingresso.

Osservo velocemente tutta la sala.

La sala del processo.

Un processo a porte chiuse: ci sono solo loro, noi Auror e Daphne.

Sono seduta nello stesso identico punto dell'altra volta.

Blaise invece è seduto accanto a me.

Abbasso lo sguardo verso il centro della stanza, incrociando quello di Daphne, in piedi in catene, davanti la sedia su cui vengono fatti sedere i prigionieri e gli imputati.

Mi fulmina immediatamente per poi spostare gli occhi su Blaise e cambiare espressione.

E ciò che vedo mi fa sentire in colpa: disperazione mista a fiducia.

Mi sento in colpa.

Terribilmente in colpa.

Ma so già cosa devo fare.

Non ho avuto modo di farlo prima perché il Ministro non ha potuto ricevermi.

Non ho avuto modo di farlo durante il processo perché data la sua confessione, secondo l'intero Wizengamot, non era necessario ascoltare testimoni.

Ma c'è una cosa che loro non sanno e cioè che io non ho sporto denuncia.

Che io, ufficialmente, non ricordo nulla ed è su questo che faccio affidamento: sulla mia nuova capacità di mentire, perché stavolta, lo farò per un valido motivo.

So già che non metterò Harry nei guai, perché lui si è limitato a fare il suo lavoro.

Già... Harry...

Sposto ancora lo sguardo ed eccolo lì, alle spalle di Daphne, accanto a Campbell.

Devo parlargli... Per quanto non voglia, è giusto che chiarisca con lui, che è sempre stato il mio migliore amico.

Del resto non posso prendermela per ciò che ha fatto: non sa tutta la verità. Non sa cosa sta realmente succedendo e sarei un'ipocrita nel continuare a non parlargli.

Perché se qui c'è qualcuno che dovrebbe essere arrabbiato, quello è proprio lui.

"Se solo sapesse la verità"

Già... Se solo sapesse.

Ma non posso dirgliela: non capirebbe. Sono sicura che non capirebbe.

Penserebbe immediatamente al legame degli Horcrux, cosa che peraltro ho sospettato anche io, ma che so essere impossibile.

E' qualcosa di diverso.

Qualcosa che, per il momento, devo e voglio proteggere.

Continuo a guardarlo, finchè, forse sentendosi osservato, lui gira la testa verso di me.

Ci guardiamo per qualche secondo, mentre percepisco Blaise al mio fianco guardarci a sua volta, ma Harry non cambia espressione, limitandosi ad assottigliare le labbra, teso e, forse con molta probabilità, leggermente arrabbiato.

Tocca a me fare il primo passo.

Glielo devo.

Inarco leggermente le labbra, in un piccolo sorriso.

Un unico piccolo sorriso che, spero, valga più di mille parole.

Un sorriso per far pace con lui e per... chiedergli scusa.

Ma non per ciò che è successo tra noi, ma per ciò che, ben presto, scoprirà su di me.

Lui sgrana leggermente gli occhi: non se lo aspettava.

Scioglie le mani che teneva intrecciate davanti al busto e la sua postura, rigida fino a questo istante, si rilassa leggermente.

Si umetta le labbra, distogliendo lo sguardo e puntandolo su Shacklebolt, forse a disagio per un secondo, ma poi torna a guardarmi e, finalmente, ricambia il sorriso.

E io sento il cuore riscaldarsi.

E' tutto apposto.

So che alla fine tutto tra noi si sistemerà davvero.

Com'è sempre stato e come sempre sarà.

Mi apro in un vero e proprio sorriso e ci guardiamo solo per qualche altro secondo.

Dopodichè torno a guardare il Ministro.

Il Wizengamot ha preso posto, mentre lui se ne sta in piedi davanti lo scranno, con un foglio in mano.

Si schiarisce la voce: -Bene... Questa commissione si è riunita e dopo un'attenta analisi siamo arrivati ad un verdetto-

Il silenzio è totale, nonostante nella stanza ci siano almeno una quarantina di persone.

-A nome di tutta la comunità magica, dei maghi e delle streghe facenti parte di questo Wizengamot, io Kingsley Shacklebolt, attuale Ministro della Magia inglese, in virtù del potere conferitomi dalla legge magica e rappresentandola io stesso, dichiaro la qui presente Daphne Greengrass colpevole del reato a lei ascritto...-

Chiudo gli occhi.

Lo immaginavo.

-Per tali motivi condanniamo l'imputata a diciotto mesi di reclusione presso la prigione di Azkaban. Inoltre dispongo il sequestro immediato e la distruzione della sua bacchetta-

-NO!-

Riapro gli occhi immediatamente, spostandoli su Daphne.

E' lei ad aver appena urlato.

Shacklebolt si ferma, sollevando gli occhi dal foglio e guardandola: -Signorina Greengrass la prego di fare silenz...-

-NO! NO! NO! Non potete! Non potete condannarmi!- risponde lei agitata: la maschera di compostezza che ha tenuto finora, ormai caduta.

-Signorina Greengrass glielo ripeto...-

-NO! NO! IO NON SONO COLPEVOLE! MINISTRO IO NON SONO COLPEVOLE!- fa qualche passo avanti, ma le catene che la legano alla sedia alle sue spalle, la bloccano immediatamente.

Ringhia arrabbiata, non sembra quasi più lei: -NON POTETE! VOI NON POTETE FARMI QUESTO!- grida agitando le braccia.

Shacklebolt fa un solo cenno col capo ed ecco che Harry, e Campbell accanto a lui, scattano in avanti, afferrandola. Lei si dimena immediatamente:

-LASCIATEMI! LASCIATEMI! POTTER NON OSARE TOCCARMI!- Tenta di liberarsi, strattonandosi, ma loro due la tengono stretta.

-Signorina Greengrass si calmi, altrimenti dovrò ricorrere ad un Petrificus- interviene ancora Shacklebolt.

Ma Daphne non lo ascolta: -NO! VOI NON POTETE! LASCIATEMI HO DETTO!- continua a dimenarsi, fin quando gira la testa verso di noi, ma non guarda me. Fissa lo sguardo su Blaise: -BLA! TI PREGO! HO FATTO COME MI HAI DETTO! AIUTAMI! PER FAVORE! AIUTAMI! DIGLIELO TU! DIGLIELO! BLAISE!- grida.

Ha fatto come le ha detto? Che significa?!

Blaise accanto a me si irrigidisce maggiormente, facendo mezzo passo in avanti e non staccando mai gli occhi da lei: l'unica cosa che vi leggo è dispiacere.

-BLA TI PREGO! AIUTAMI!-

Blaise gira la testa verso il Ministro che lo sta già guardando dubbioso, probabilmente confuso anche lui per le parole di Daphne. Sta per aprire bocca, ma non posso lasciarglielo fare.

Rischierebbe troppo.

Devo essere io.

Io e soltanto io.

E' il momento di intervenire.

-NO- dico ad alta voce.

Daphne si blocca immediatamente, spostando gli occhi da Blaise a me. Il resto dei presenti si gira di scatto a guardarmi, compreso Shacklebolt.

Vorrei ritirarmi, nascondermi nell'ombra, ma non è questo il momento.

Faccio un respiro profondo.

-Granger, che vuoi fare?- la voce agitata di Blaise mi giunge in un sussurro, ma lo ignoro.

Faccio un passo avanti, in modo da farmi vedere meglio.

-Signorina Granger, lei... cosa?- mi chiede Shacklebolt a sua volta, leggermente scioccato.

-Ministro, non avete ascoltato la mia testimonianza- dico decisa.

-Signorina Granger, come abbiamo già spiegato all'inizio, vista la confessione della qui presente signorina Greengrass, non abbiamo bisogno di altre testimonianze, neanche della sua- mi risponde lui con calma.

-Questo mi è chiaro Ministro, ma ciò che forse non è chiaro a tutti voi, onorati membri di questa commissione, è che questo processo non avrebbe dovuto avere luogo-

Mi sento afferrare il polso: -Granger, che stai facendo?- mi sussurra ancora una volta Blaise, ma tiro via il braccio, liberandomi gentilmente.

-Non avrebbe dovuto avere luogo? E perché mai?- interviene uno dei maghi dietro il Ministro.

-Beh è semplice- dico, e sento un ghigno formarsi sul mio volto –Perché io non ho mai sporto denuncia verso la qui presente imputata-

A queste mie parole si solleva un mormorio generale.

-Cosa?! Signorina Granger, cosa sta dicendo? Lei non ha sporto denuncia?!- interviene una strega.

-Esattamente. Questo processo è basato su una segnalazione da parte di un altro Auror, di cui non voglio riportare il nome, poiché sono sicura che agisse in buona fede-

-Kingsley, è davvero così?- la strega si gira verso Shacklebolt, guardandolo scioccata.

Il ministro apre e chiude la bocca più volte. Poi lentamente annuisce.

Il mormorio si fa più forte, così ne approfitto: -Non avendo sporto denuncia chiedo quindi di essere quantomeno ascoltata-

Shacklebolt torna a guardarmi, ancora dubbioso: -Signorina Granger, la signorina Greengrass ha confessato. La sua testimonianza sarebbe superflua-

-Ministro, io avrei voluto parlare con lei prima che il processo iniziasse, per esporle le mie preoccupazioni, ma non mi è stato possibile, quindi non mi resta altro da fare che intervenire adesso. Ho riflettuto in questi giorni. Mi sono sforzata di ricordare, ma è stato tutto inutile. Non ricordo assolutamente chi sia stato ad aggredirmi su quella scogliera. Era buio e c'era un temporale-

-Non abbiamo ancora idea del perché lei si trovasse lì signorina Granger- interviene un altro mago.

-Se avessi potuto testimoniare come avrei dovuto fare, sarebbe stata la prima cosa che avrei detto. Mi trovavo lì per il caso che sto seguendo-

Altre voci concitate: -Si riferisce per caso all'omicidio del signor Malfoy?- mi chiede lo stesso mago.

Reprimo a stento un brivido nel sentire quella domanda, ma mi faccio forza e rispondo con ancor più convinzione: -Precisamente. Mi trovavo lì per dei precisi motivi che riguardano proprio quel caso e che non esporrò in questa sede perché superflui e soprattutto elementi sensibili in un caso di omicidio che, come ben sapete, è ancora lontano dalla sua risoluzione-

Mi stupisco.

Mi stupisco per ogni parola che lascia le mie labbra.

Questa fluidità, questo tipo di linguaggio, questa cortese e finta adulazione verso un intera commissione formata dai più grandi maghi e streghe, al fine di fargli cambiare idea. Tutte queste cose non mi appartengono.

Ne sono certa.

Questo non è il mio modo di fare.

Questo è il modo di fare di Draco.

Me ne rendo conto all'improvviso, ma stavolta, non ne rimango turbata, anzi, tutto il contrario.

Perché stavolta sento di potercela fare.

Sento che questa è la strada giusta da seguire e che forse mi porterà al risultato sperato.

Perché sono sicura che se avessi agito come al solito, gridando all'ingiustizia e tentando il tutto per tutto, seguendo l'istinto, questa volta non avrei ottenuto nulla.

Lo devo ammettere: i Serpeverde sono sempre stati degli ottimi calcolatori e dei fini oratori.

-Non le chiederemo nulla sul caso stia tranquilla, ma...- il mago si gira verso Shacklebolt –Kingsley, questo cambia leggermente le cose, non trovi?-

Il Ministro mi guarda ancora per un secondo, per poi girarsi verso il mago: -Non cambia nulla. Abbiamo comunque la confessione della signorina Greengrass-

-Ministro- intervengo –Se mi permette... La signorina Greengrass come ben sa al momento dell'arresto si trovava a casa di Blaise Zabini, qui presente. E c'ero anch'io. Quando è stata condotta qui al Ministero nelle sale interrogatori, dopo aver rilasciato la confessione, ha detto di essere stata vittima del Veritaserum-

Sento Blaise accanto a me congelarsi sul posto e anche il mio cuore prende a battere più velocemente: se dovessi sbagliare anche solo una parola, ci ritroveremmo tutti nei guai.

-Veritaserum?!- chiede la strega di prima –E perché mai?!-

-Me lo chiedo anch'io. Quel pomeriggio Daphne è venuta da noi, e noi le abbiamo semplicemente posto qualche domanda. Abbiamo notato che qualcosa non andava e il mio collega qui accanto potrà sicuramente confermarvelo...-

-Qualche domanda?- interviene un altro mago.

-Si. Io e Blaise stavamo riesaminando il nostro caso e avevamo bisogno di alcuni chiarimenti da parte di Daphne. Abbiamo notato che qualcosa non andava fin da subito, ma non abbiamo potuto indagare oltre perché un gruppo di Auror ha fatto irruzione arrestandola-

Il mormorio si fa sempre più alto, ma prima che qualcun altro intervenga, continuo: -Lei ha detto di essere sotto l'influenza del Veritaserum, ma naturalmente sappiamo tutti che è illegale e né io, né il mio collega qui presente, andremmo mai contro la legge. Conosciamo perfettamente le conseguenze. Ora, io credo e qui mi appello al buon senso del Wizengamot, che la signorina Greengrass potesse trovarsi in uno stato confusionale, non conseguente a qualche trauma fisico, quanto più all'influenza di un molto più probabile Confundus. Ho fatto delle ricerche ed effettivamente tutto ciò che ho visto in lei, corrisponde agli effetti di quell'incantesimo-

-Signorina Granger...- inizia il Ministro, venendo interrotto subito.

-No Kingsley- è la strega a prendere la parola –La signorina Granger ha ragione-

Lui la guarda ancora più scioccato.

-Signor Zabini, lei conferma quanto detto dalla sua collega?- chiede quindi la strega a Blaise.

Batto le palpebre, non rendendomi conto di essere rimasta bloccata per tutto questo tempo: mi riscuoto.

E' come se fossi stata in uno stato di trance.

Wow.

Il legame ancora una volta, ha preso il sopravvento.

Posso quasi avvertire, nel frattempo, Blaise accanto a me, tremare, ma non mi giro a guardarlo.

Passano un paio di secondi: -Si, signora. Confermo. Credo anch'io che la signorina Greengrass fosse sotto l'influenza di un Confundus e ho infatti passato gli ultimi due giorni cercando di capire chi possa averglielo lanciato-

Espiro, leggermente più sollevata.

Ed è così che tutta la commissione inizia a parlare concitatamente, iniziando ad ignorarci.

E per la prima volta da quando ho iniziato il mio discorso, oso girarmi.

Incrocio immediatamente gli occhi di Daphne, che mi guarda scioccata.

E la mia risposta è automatica: ghigno di rimando.

Ed ecco che lei si irrigidisce improvvisamente, guardandomi male e spostando gli occhi su Blaise.

Trattengo un sorriso e continuo a spostare lo sguardo, incrociando poi quello di Harry che mi guarda sinceramente stupito.

Gli sorrido leggermente più insicura di prima: non so come l'avrà presa.

E come immaginavo lui non ricambia: anzi, storce leggermente la bocca da un lato, alzando gli occhi al cielo e scuotendo leggermente la testa, per poi abbassarla.

So già cosa mi sta dicendo, ma non mi importa. Ciò che mi preme capire è se ciò che ho appena fatto lo abbia fatto arrabbiare.

Il sorriso sparisce dal mio volto e inizio a guardarlo dubbiosa.

Lui torna a guardarmi, ma non mi sorride.

Fa un'altra smorfia con la bocca, per poi sollevare leggermente le spalle, come a voler dire "Quel che è fatto è fatto".

Tiro un sospiro di sollievo.

E' tutto apposto.

Quasi.

Dovrò parlargli; dovrò spiegargli perché me la sono presa così tanto.

E lo farò.

Lo farò quando il processo si concluderà.

Infine, mi giro del tutto verso Blaise.

Mi guarda con un'espressione che non riesco a decifrare.

-Zab...-

-Che Salazar mi salvi dall'incrociare mai la vostra strada- mi interrompe –Voi due siete pazzi. Pazzi, Granger- mi sussurra.

Ed io gli sorrido sinceramente, anche se vorrei scoppiare a ridere.

-Non ringraziarmi-

-Infatti non lo farò- mi ghigna lui in risposta.

Sto per rispondere quando...

-Bene...-veniamo interrotti da Shacklebolt, che leggermente dubbioso, riprende la parola: –Alla luce... di... di quanto appena accaduto, credo di poter dichiarare questo processo sciolto- Sembra che neanche lui creda alle proprie orecchie –Ci occuperemo di assegnare un paio di Auror alla signorina Greengrass per capire chi potrebbe celarsi dietro il sortilegio di cui con molta probabilità è stata vittima-

-Ministro- interviene Blaise -Se permette, potrei occuparmene io stesso come stavo già facendo-

Segue un attimo di silenzio.

-E sia- risponde Shacklebolt subito dopo –Infine... Credo che sia mio dovere rettificare la sentenza. Le accuse nei confronti della signorina Greengrass decadono a partire da questo momento e la sua confessione è invalidata. Di conseguenza la dichiaro non colpevole e dispongo il suo immediato rilascio-

Sorrido, stringendo i pugni.

Ce l'ho fatta.

Ce l'ho fatta.

Mi giro verso Blaise con un sorriso a trentadue denti: -Ripeto Zabini, non ringraziarmi-

Ma lui si limita a guardarmi, ancora incredulo.

Nel frattempo sotto di noi, al centro della sala, Campbell e Allen, che era rimasto nelle retrovie con Wright, si avvicinano a Daphne: agitano la bacchetta ed ecco che le catene ai suoi polsi vibrano per poi scattare e aprirsi.

Lei rimane bloccata e, esattamente come Blaise, incredula, fin quando, il rumore del metallo sulla pietra generato dalle catene stesse che cadono sul pavimento, non la riscuote.

Fa un passo di lato, allontanandosi velocemente dai due Auror e solleva lo sguardo sul Wizengamot, lasciandolo scorrere su tutti i membri e indugiando un secondo di più sul Ministro.

Quando però Shacklebolt incrocia il suo sguardo, ha di nuovo un sussulto, e si volta verso di noi: -Blaise!- dice.

Ed ecco che Blaise si riprende a sua volta e sparisce dalla mia vista.

Quando guardo di sotto, lo vedo lì, accanto a Daphne e la sta abbracciando, sollevandola da terra: si è Smaterializzato.

Mi ritrovo a sorridere senza neanche rendermene conto, mentre nel petto avverto un calore che si irradia dal cuore verso l'esterno: Draco.

Già... questo è lui...

Ed io...

Ingoio, smettendo di sorridere subito dopo: adesso che tutto è sistemato, resta solo una cosa da fare.

Una cosa che cambierà per sempre la vita di ognuno di noi, ma che finalmente renderà giustizia a lui: trovare chi si nasconde dietro il mio soggiogamento e soprattutto, trovare riscontro della mia effettiva e certa colpevolezza.

Batto le palpebre, con gli occhi lucidi, mentre continuo ad osservare Blaise e Daphne che felici continuano ad abbracciarsi e a parlare tra loro in maniera concitata.

Ed improvvisamente mi rendo conto di un'altra cosa: non posso.

Non posso parlarne con lui.

Non posso dirgli ciò che ho scoperto.

Non posso rovinare il nostro rapporto, ma soprattutto la sua felicità.

Non adesso che, almeno lui, è riuscito a recuperarla.

Perché con la scarcerazione di Daphne, per quanto, probabilmente, Astoria potesse avercela con lui, adesso tutto si risolverà.

E almeno loro potranno avere il tanto meritato lieto fine.

"Quando tu ti consegnerai"

Certo... Quando io mi...

Interrompo il flusso dei miei pensieri, accorgendomi che Blaise e Daphne si sono separati rimanendo uno accanto all'altra e che, quest'ultima, con le braccia ancora poggiate su quelle di lui, è girata leggermente nella mia direzione.

La sua espressione è seria, ma qualsiasi cosa stia provando al momento, non lo lascia intravedere.

Si limita ad osservarmi; Blaise probabilmente se ne accorge perché si gira verso di lei, per poi seguire il suo sguardo fino ad arrivare al mio. Dopodichè sposta alternativamente gli occhi su di me e su di lei, sussurrandole infine qualcosa all'orecchio.

Lei risponde, senza mai staccare gli occhi dai miei, ma ben presto il nostro contatto visivo viene interrotto dal portone della sala che si spalanca e da una persona che correndo fa il suo ingresso: Astoria.

-Daph!-

Indossa un mantello da viaggio che cela, ad occhi ignari, le sue forme. Ha il volto arrossato e sembra affaticata.

Blaise la raggiunge immediatamente, ma lei si scansa e corre ad abbracciare la sorella, scoppiando a piangere.

Daphne ricambia l'abbraccio immediatamente, mentre Blaise lentamente le raggiunge, guardandole dispiaciuto.

Ed ecco la risposta alla domanda che ancora non gli avevo posto: Astoria si era sicuramente arrabbiata con lui per questa storia.

-E così ce l'hai fatta-

Sussulto, girandomi anch'io di scatto.

Alla mia sinistra c'è Harry ed io, presa dalla scena di sotto, non l'ho completamente sentito arrivare.

Dopo il piccolo shock iniziale, la mia mente elabora ciò che mi ha appena detto.

Torno a guardare Daphne ed Astoria che continuano ad abbracciarsi e a consolarsi emozionate: -E' così che dovremmo rimanere- rispondo, leggermente enigmatica, infatti mi accorgo immediatamente del suo sguardo dubbioso.

Mi prendo un secondo per rispondere, dopodichè sospiro e torno a guardarlo dritto negli occhi.

Allungo una mano, afferrando la sua: -Uniti-

L'ho colto di sorpresa, perché è questo tutto ciò che leggo nel suo sguardo.

Ci mette qualche secondo, mentre mille emozioni si susseguono sul suo viso, ma alla fine mi risponde.

E la sua risposta non è fatta di parole, ma di gesti.

Quel tipo di risposte che ognuno di noi vorrebbe e dovrebbe sempre ricevere.

Gesti concreti.

Mi stringe la mano e mi tira a sé, abbracciandomi: -Mi sei mancata-

Ricambio immediatamente, non lasciando, però, che le mie emozioni prendano il sopravvento.

Perché se lo permettessi, non so se riuscirei a recuperare il controllo.

Non ora.

Non più.

-Anche tu- rispondo quindi sinceramente, ma soprattutto in un sussurro strozzato.

Rimaniamo fermi così, semplicemente ad abbracciarci per chissà quanto e il suo abbraccio mi risulta così fraterno, ma soprattutto familiare, che non posso far altro che abbassare totalmente le mie difese e chiudere gli occhi, concedendomi, dopo molto tempo, di tornare ad essere, almeno per qualche minuto, la vecchia Hermione.


***

-Sei pronta?-

Annuisco.

-Bene, vieni-

Siamo di nuovo qui.

Anzi, sono di nuovo qui.

Grimmuld Place numero dodici.

Casa di Harry e Ginny.

E se sono qui è per un solo motivo: la mia migliore amica.

E' arrivato il momento di tranquillizzarla, cercando di darle ciò che cerca: risposte a domande di cui neanch'io conosco la soluzione.

Ma devo almeno provarci.

Glielo devo: a lei e al mio migliore amico.

Perché sto mentendo ad entrambi da mesi e quando scopriranno la verità, tutta la verità, mi odieranno.

Seguo Harry fin davanti la porta: dopo un leggero colpo di bacchetta, questa si apre con un cigolio.

Varchiamo l'ingresso ed immediatamente sento la voce di Ginny provenire dalla cucina: -Harry, sei tu?-

Ma lui mi guarda con un leggero sorriso, non rispondendo.

Lo guardo dubbiosa: che vuole fare?

-Aspetta- mi dice.

Rimaniamo fermi per qualche secondo, finchè dopo un leggero sferragliare in lontananza, inizio a sentire dei passi avvicinarsi.

E allora capisco: Harry è rimasto in silenzio per attirarla nell'ingresso.

-Harry?- chiede infatti di nuovo lei; la sua voce molto più vicina.

-Si, sono io Gin- risponde finalmente lui perché ormai la mia amica sta per giungere nell'ingresso.

-Oh, sei rientrato prima. Com'è andata? Hai visto per caso Herm...- risponde lei, bloccandosi a metà domanda non appena finisce di salire la piccola scala.

Ci ritroviamo faccia a faccia.

Si ferma immediatamente, guardandomi incredula: -...Mione- conclude zittendosi.

Le sorrido leggermente, senza dire nulla, ma lei non me ne lascia il tempo perché si riscuote e scatta in avanti, abbracciandomi di slancio: -Hermione!- dice semplicemente.

La sento iniziare a piangere e mi affretto a ricambiare l'abbraccio.

-Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace! Giuro che mi dispiace! Io non lo sapevo! Non lo sapevo! Me l'ha detto Harry! Volevo ucciderlo con le mie mani! Davvero! L'avrei voluto affatturare! Non Harry naturalmente! Ma quello stronzo di mio fratello!- dice precipitosamente, provocandomi un leggero riso, che contagia anche lei, nonostante stia allagando la mia spalla.

-Gin...- provo a dire.

-Scusami! Scusami! Davvero! Perdonami Herm! Ti prego!-

-Ginny-

-No, davvero, scusami!-

-Ginevra!- la richiamo con voce ferma.

E finalmente si zittisce, separandosi da me lentamente e asciugandosi gli occhi.

-Non devi scusarti di nulla. Sono io che devo chiederti scusa per averti fatta preoccupare- dico con serietà.

Non le lascio il tempo di ribattere: -Non dovevo scappare in quel modo quel giorno. Non avrei dovuto mandarti solo un Patronus il giorno dopo. Avrei dovuto parlare a quattr'occhi con te, ma ero fuori di me...- mi interrompo un attimo, distogliendo lo sguardo da lei –Quindi sono io che ti chiedo scusa- concludo.

-Ti capisco. Ti capisco Herm! Ed è per questo che ti chiedo scusa io e non te ne faccio assolutamente una colpa! E' stata colpa mia invece, perché avrei dovuto indagare più a fondo! Ho sempre frequentato il negozio! Sicuramente molto più di te e avrei dovuto accorgermene sin da subito! Invece non avevo capito niente! E mi dispiace!-

Lentamente sento il mio stomaco contorcersi... già... il tradimento di Ron...

Per quanto, con molta probabilità, i miei sentimenti adesso siano cambiati, è pur vero che il suo tradimento rimane...

E fa male...

Perché prima che io stessa lo tradissi... prima che mi lasciassi travolgere da ciò che si è instaurato con Draco... io amavo Ron... E lui invece... Aveva già intrapreso una relazione con un'altra...

E se penso alle sue mani che... mi hanno sfiorata...

Le sue labbra che mi hanno baciata...

E i nostri corpi che si sono toccati fino ad arrivare alle nostre anime...

Dopo che probabilmente... Magari anche lo stesso giorno... Aveva già baciato e accarezzato altre labbra e un altro corpo, ecco che il senso di violazione torna ad impossessarsi di me... Ed è impossibile da scacciare.

-Herm, tutto bene?- interviene Harry, probabilmente stranito dal mio silenzio.

Mi riprendo immediatamente: -Si... Si tutto bene- dico, ma senza una particolare inflessione di tranquillità nella voce.

"Come ci siamo arrivati fino a questo punto? Come possono essere cambiate così tanto le cose in così poco tempo?"

-Vieni... Ti preparo un thè- interviene Ginny, animandosi improvvisamente di nuova energia; ogni traccia di lacrime versate, ormai scomparsa.

Forse la mia espressione parla più di quanto io vorrei.

Annuisco senza dire altro e mi limito semplicemente a seguirla in cucina, sentendomi d'improvviso lontana anni luce da tutto.

Mi fa accomodare al tavolo ed è lì che rimango seduta, ferma con le mani sul legno a girarmi le dita, fin quando Harry si siede di fronte a me e mi squadra preoccupato.

Alzo gli occhi e ricambio lo sguardo: -Sto bene. Non preoccuparti- gli dico.

La mente completamente altrove.

-No... Non è vero. Non stai bene- mi risponde a voce bassa, cercando di non farsi sentire da Ginny che si è spostata vicino ai fornelli.

Ed è così che mi torna in mente Blaise.

Possibile che, entrambi, siano dei così attenti osservatori?

O forse sono io che ultimamente sono diventata un libro aperto per gli altri?

Stringo le labbra: -Finirà presto. Non dovete preoccuparvi per me. Dico davvero-

Lui stende le braccia, poggiando le mani sulle mie: -Lo sai che per qualsiasi cosa noi siamo qui per te, vero? Io sono qui. Come tu ci sei sempre stata per me-

Abbasso lo sguardo sulle nostre mani: -Si, lo so- rispondo. Il senso di colpa mi impedisce quasi di respirare, ma devo resistere. Presto potrò tornare a casa.

La sua casa.

-Hermione-

Rialzo gli occhi guardandolo in attesa:

-C'è una cosa che non ti ho detto-

No.

Non anche lui.

Per favore.

Cos'altro può essere successo?

-Sta tranquilla. Non è niente di grave-

Probabilmente ancora una volta, il mio viso parla al posto della mia voce.

-Cos'è successo?-

-E' una cosa che ti riguarda. Una domanda che devo farti e a cui voglio che tu risponda sinceramente-

Annuisco: -Certo Harry-

-Promettimi che risponderai con sincerità-

Sincerità...

Sincerità...

Oddio... E se avesse capito qualcosa?

Il cuore accelera, ma mi impongo di mantenere la calma. Devo mantenere la calma.

-Certo Harry! Non potrei mai mentirti!- dico, facendo finta di indignarmi leggermente.

La sua espressione tesa, per fortuna, si rilassa: l'ho convinto.

-Va bene. Allora... Ricordi il giorno dopo che siamo andati dai Malfoy?-

-Si certo- rispondo immediatamente, mentre il mio cervello inizia a mettersi in moto: dove vuole arrivare?

-Ti avevo chiesto se tu credessi a Zabini ed è successo quello che sappiamo bene entrambi. Mi hai praticamente detto della Greengrass-

-Harry, io... Ti ho già detto quel giorno che non l'avrei denunciata. E' fondamentale rimanere tutti uniti. Hai dimenticato a cosa stiamo lavorando?- rispondo, incapace di trattenermi. Questa storia brucia, mi fa ribollire di rabbia, ma la mia parte ancora razionale sa che è giusto calmarsi.

Devo dar ascolto alle mie parole.

Dobbiamo restare uniti.

-Herm... Lo so bene... Non ti chiederò scusa per ciò che ho fatto perché so perfettamente che se tu ragionassi lucidamente, al mio posto, avresti fatto la stessa identica cosa-

Ragionassi lucidamente?

Che vuole dire?!

E se...

E se davvero avesse capito tutto?!

-Se ragionassi lucidamente? Harry, io sono lucidissima! Cosa stai dicendo?- chiedo infastidita, cercando di tenere a bada l'irritazione che pian piano sale sempre di più.

-Ci sto arrivando. Stavo dicendo. Ricordi che ti chiesi se tu gli credessi?-

-Si certo. E ti ho già detto che gli credo-

-Lo so. Non saremmo qui altrimenti-

Lo osservo senza dire nulla, ma soprattutto non capendo.

Lui abbassa la testa, interrompendo il contatto visivo e ritirando le mani dalle mie.

Si risistema gli occhiali e si umetta le labbra: è nervoso.

-Harry, per Godric, vuoi parlare? Cosa c'è?-

-E' da quel giorno a casa dei Malfoy che l'ho notato... E con il tempo la cosa è andata peggiorando. Quindi Herm... ecco... Io... Devo chiedertelo... Ho visto che...- inizia quasi a balbettare –Ho visto che tu... Ecco... Ti sei legata molto a Zabini ultimamente... Passi molto tempo con lui, ti ha soccorso quando ti sei sentita male a casa sua... Ti ho trovata a casa sua quando abbiamo arrestato la Greengrass... Ed eri sparita da casa quando... E' successo quello che è successo con Ron...-

Lo guardo scioccata, mentre la mia mente, in un balzo, mi porta alla soluzione, o meglio, alla domanda che sta per farmi.

Giusto un secondo prima che lui riapra bocca: -Quel giorno a casa dei Malfoy, tu lo hai raggiunto... E da quel giorno in poi... Beh... Ho visto che voi due vi siete legati molto... E beh... Ecco... Non ci sarebbe nulla di male...- vedo il suo viso imporporarsi, man mano che la domanda sta per venire a galla –Non te ne farei assolutamente una colpa se così fosse, ma... Ecco...-

Nel frattempo Ginny è di ritorno, tenendo in mano un vassoio con la teiera e delle tazze.

Ci guarda incuriosita, probabilmente per le espressioni che sia io che lui abbiamo in volto.

Ed io vorrei sprofondare.

-Herm sei per caso innamorata di Zabini?-

Ho ancora gli occhi su Ginny quando quelle maledette parole escono dalla bocca di Harry, cosa che mi permette di vedere esattamente il momento in cui anche l'espressione della mia migliore amica cambia, facendosi a dir poco scioccata.

-HARRY!- grida.

E il mio migliore amico sussulta, girandosi verso di lei con aria colpevole.

Io invece rimango completamente spiazzata.

Ma so già che Ginny gli farà un bel discorso di rimprovero, prima ancora che io abbia anche solo pensato vagamente a quali parole mettere in fila.

-Avevamo detto che non glielo avremmo chiesto!-

O forse no.

-Cosa?!- chiedo basita.

Forse ho capito male.

Devo aver capito male.

Ed ecco che anche Ginny torna a guardarmi: -Beh... Herm...- anche lei inizia ad imbarazzarsi –Ecco vedi... Noi l'abbiamo trovato strano. Così da un giorno all'altro... Sapevamo che eravate dei buoni colleghi e... quando tu l'hai accusato dell'omicidio di Malfoy... Abbiamo visto perfettamente quanto stavi soffrendo nell'accusarlo... E il sollievo quando l'hanno assolto. O meglio... Harry mi ha raccontato di quando avete scoperto la verità su di lui quella sera... Ehm... Ecco... Non abbiamo potuto non pensarlo... Lui era scappato praticamente piangendo, tu l'hai seguito e non siete più tornati... Herm... Noi... Non te ne faremmo una colpa, davvero... Ma sai... La sua situazione... Lui e Astoria...-

Si blocca non appena rincrocia il mio sguardo che, se ne avessi la possibilità, in questo momento probabilmente lancerebbe fulmini e saette.

-Herm... Noi...- dice velocemente, cercando di riprendersi.

-Voi cosa?!- chiedo ancora una volta, sempre più fuori di me.

-Noi... Davvero...-

-Voi state insinuando che io sia innamorata di Blaise?!- chiedo, ripetendo ciò che hanno detto, ma più per convincere me stessa che una cosa così assurda sia davvero uscita dalle loro labbra, piuttosto che per non aver capito cos'abbiano effettivamente detto.

Silenzio.

-Voi... Oddio...- mi porto una mano alla fronte, sfiorandola fino ad arrivare tra i capelli –Voi... Voi pensate...- I miei occhi si posano sulle assi di legno del tavolo, spostandosi velocemente da un punto all'altro, mentre una scarica di adrenalina mi percorre da capo a piedi –Voi pensate che...- le mie labbra si assottigliano, formando subito dopo un sorriso, un sorriso dovuto all'assurdità del loro pensiero.

"Non è esattamente assurdo. Hanno solo sbagliato il soggetto" interviene la mia coscienza.

No... Assolutamente no. Io non sono innamorata di Draco.

-Voi pensate che io sia innamorata di... Blaise...- ripeto ancora una volta sottovoce, mentre il mio sorriso pian piano si allarga sempre di più.

-Herm... Scusaci... Noi...- mi risponde Ginny mortificata e, dal tono, capisco che teme la mia reazione.

Ma ciò che faccio subito dopo, spiazza sia lei che Harry, esattamente come hanno spiazzato me con la loro domanda: risollevo la testa e guardo prima lei e poi lui sorridendo.

-Dite sul serio?- chiedo con ilarità.

Loro due si guardano, improvvisamente straniti, per poi tornare a guardarmi.

-Ce... Certo- dice lei incerta.

Ed è così che scoppio a ridere.

E l'atmosfera cambia leggermente, alleggerendosi.

Mi guardano ancora per qualche secondo, mentre io continuo a ridere, molto probabilmente studiandomi per capire se sto bene o sia uscita completamente di senno, ma poi si rilassano e mi sorridono a loro volta.

-Te lo dicevo che era impossibile Harry!- dice Ginny, lasciandosi contagiare dalla mia risata.

-Dovevo immaginarlo che era tutta opera tua- intervengo io, riuscendo a calmarmi.

Avrei forse dovuto reagire male a questa insinuazione, ma non ce l'ho fatta.

E non solo per l'assurdità della questione, ma anche perché ho bisogno di rassicurare i miei amici.

I miei migliori amici.

Che tutto è ancora normale.

Che va ancora tutto bene.

Che...

Io sono stata tradita da Ron... l'amore della mia vita e che... soprattutto... nella mia vita... non c'è nessun altro al momento... Che io... Non sono innamorata di nessun altro... Soprattutto... Non di una serpe...

Non di Malfoy...

Non di Draco...

Ma io... Io non mi sono innamorata di Draco...

No... Non posso innamorarmi di lui...

No, no e ancora no.

Loro hanno bisogno di sapere che io sono ancora la vecchia Hermione...

Ed è questo che dimostrerò di essere.

E' questo che farò: dimostrerò che, nonostante tutto quello che è successo, che mi è successo, nel profondo, in qualche recondito angolo del mio essere, una piccola parte del mio cuore è ancora quella di sempre. Ancora lì. E batte imperterrita: senza paura di ciò a cui questa strada mi condurrà. Perché se c'è una cosa che non gli manca è il coraggio.

Ed è con questo che, in un modo o nell'altro, arriverò alla fine.

Ed ogni cosa... Andrà al suo posto.




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Spazio Autrice: 

Ma buon pomeriggioooo a tuttiiiii miei piccoli Sherlock :D Eccomi di nuovo quiii <3 Come state? :D Come potete vedere, sto cercando di rispettare il più possibile il limite di una settimana, anche se non riesco mai ad aggiornare di domenica xD 

Ebbene, che ne dite? Piaciuto il risvolto? Vi aspettavate una cosa del genere? 

E del chiarimento con Harry? E con Ginny? ;) 

Diciamo che questo capitolo, così come il prossimo, fanno parte di tutto questo grande cerchio che (non ricordo se l'avessi già detto) sta per chiudersi. Se vi avevo detto che si era già chiuso, mi correggo, dicendovi di aggiungere anche questo tassello e il prossimo capitolo. Dopodichè entreremo davvero nella fase finale ;) Ebbene, qualcuno riesce a immaginare già cosa riguarderà il prossimo? ;) Io scommetto di si ;) Cosa vi piacerebbe leggere? (A parte il ritorno in scena di Draco ovviamente ;) ). Ormai mi conoscete un minimo per poter fare delle supposizioni e quelli che hanno capito il mio modo di ragionare sanno che prima di iniziare una cosa nuova, voglio sempre chiudere quelle vecchie... Quindi?? ;) Cos'è rimasto da chiarire?? Attendo vostra risposta <3 

Passo a ringraziarvi come al solito per i voti, i commenti e le visualizzazioni al capitolo precedente e mi scuso se non dovessi aver risposto a tutti i commenti, ma come sicuramente saprete meglio di me, Wattpad in queste ultime settimane ha dato non pochi problemi con le notifiche ecc >.<

Do il benvenuto ai nuovi lettori che sono sempre di più e, lo ammetto, sempre più veloci nella lettura o.O Wow! Mi avete stupita ve lo giuro :) Ma sono davvero contentissima che Lumos vi stia piacendo *-* Mi ha fatto piacere anche sentire qualcuno di voi sul mio canale You Tube, che vi invito, qualora non l'aveste ancora fatto, a seguire, se vi va, iscrivendovi :) Colgo l'occasione per ricordarvi che potete trovarmi anche su Facebook,Twitter e Instagram :) Trovate i primi due contatti sul mio profilo Wattpad, mentre per Instagram vi basta cercarmi come "arlenb.owen" :D 

Che dire? 

Ringrazio anche i miei piccoli stalker ;) E davvero, credetemi quando dico che non siete pochi e che secondo me prima o poi vi incontrerò davvero per strada e... dovrò scappare credo ;)

Ad ogni modo...

Vi do appuntamento al prossimo capitolo che spero di far arrivare entro una settimana :D 

Vi mando un bacione enorme :*

E mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (Arlen)


P.S. Grazie per le minacce comunque ;) :P Vi voglio bene anch'io xD 

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