Capitolo 54

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Nessuna lealtà è dovuta ad un traditore 

Tito Livio


Quando finalmente riesco a calmarmi un attimo, torno a guardarli, sinceramente divertita, anche se il mio subconscio mi tiene ancorata alla verità, e mi riporta alla mente le parole pronunciate da Ginny pochi istanti fa: "Quando tu l'hai accusato dell'omicidio di Malfoy abbiamo visto perfettamente quanto stavi soffrendo nell'accusarlo..."

Già... Ma ciò che loro non sanno è che in quel momento non ero realmente io. Perché per quanto mi dispiacesse accusarlo vista la fiducia che avevo riposto in lui, la sofferenza che loro hanno visto, non apparteneva a me, ma a Draco.

"E il sollievo quando l'hanno assolto"

E neanche quel sollievo era mio.

Era suo.

-Herm... Scusaci davvero. Ho detto ad Harry che era impossibile-

Sorrido: -Non preoccupatevi. Lo capisco. E' normale che lo abbiate pensato, ma vi assicuro che non provo nulla nei confronti di Zabini. Semplicemente credo che...-

"Che lui sappia la verità e voi no"

-Il caso a cui stiamo lavorando ci abbia uniti di più. Tutto qui. Lui è fidanzato e sta per diventare padre. E...-

"Tu sei innamorata di Draco"
-Io... Beh... Ero innamorata di...-

"DRACO!"

-Ron-

"Santo Godric"

Metto a tacere la mia coscienza, sostenendo lo sguardo di Ginny che sembra visibilmente sollevata: -Il fatto che tu parli al passato di lui... Herm... Io... Sono felice... Cioè... Certo lo so, ci vorrà del tempo, ma alla fine...- Fa un passo verso di me, con gli occhi lucidi –So che la supererai. Noi rimarremo con te per sostenerti-

"Ti sosterrebbero ancora se sapessero cos'hai fatto in questi giorni?"

-Mio fratello è un vero idiota e capirà presto l'errore che ha commesso. O glielo farò capire io a suon di sberle- continua, stringendo il pugno e diventando improvvisamente seria.

Le sorrido in risposta, cercando di soffocare la mia coscienza, ma soprattutto il senso di colpa che mi sta stritolando.

-Sta tranquilla. State tranquilli. Andrà tutto bene. Io sto bene. Non dovete preoccuparvi per me. E non voglio che ciò che è successo tra me e Ron rovini anche i vostri rapporti- dico, girandomi verso Harry.

Entrambi mi guardano con una dolcezza infinita negli occhi, ricordandomi ancora una volta che non la merito.

Non merito niente da parte loro, neanche e soprattutto il loro affetto.

-Me lo promettete?-

Silenzio.

Torno a guardare Ginny, che ha assottigliato le labbra.

-Gin... Me lo prometti?- ripeto.

-Herm... Non posso- mi risponde greve.

-Ginny è tuo fratello. Io sono la tua migliore amica, ma lui è tuo fratello. Devi perdonarlo-

Silenzio.

Per quanto la rabbia nei confronti di Ron sia tanta, non posso non dire queste cose.

E' davvero suo fratello ed essere la causa di una rottura tra di loro sarebbe un peso troppo grande da sopportare per me.

"Soprattutto quando scoprirà ciò che hai fatto tu con..."

No.

Non lo scoprirà.

Perché...

Perché...

Draco è...

Ingoio...

Draco è morto...

E...

Nessuno oltre me e lui sa cos'è successo veramente.

Lui non tornerà...

Può sembrare una vigliaccheria pensarla così, ma non è alla faccenda di Ginny che mi riferisco, nè al fatto che potrebbe scoprire qualcosa.

E' semplicemente ora che inizi a guardare in faccia la realtà...

Lui non tornerà.

Non posso sperare nel contrario.

Non quando ne sono così profondamente convinta ed ogni parte di me lo sa.

Per quanto io ci speri, so che non succederà mai, quindi è inutile che lo faccia.

E per quanto riguarda la verità su me e lui... Ginny non la saprà mai... Harry non la saprà mai... Perché io non parlerò...

"Porterò questo segreto nella tomba con me"

Rabbrividisco per la natura tenebrosa e oscura del pensiero che ho appena fatto...

-Herm! No! Va bene! Va bene! Te lo prometto! Farò pace con lui!-

La mia migliore amica mi riporta alla realtà e mi rendo immediatamente conto delle lacrime sfuggite al mio controllo.

Non posso.

Non posso continuare così...

Sono già così emotivamente coinvolta?

Si... Lo sono...

E se penso a come andrà a finire...

Come potrò mai farcela?

Come farò a tracciare l'altra metà di questa grande parentesi che ho aperto?

Come farò a disegnare l'altra parentesi?

Quella di chiusura?

Come farò?

Non lo so...

Ma mi sono ripromessa una cosa: non allontanarmi da lui. Vivere questi ultimi momenti che rimangono come se quella fine non dovesse mai arrivare.

Ed è così che farò.

Qualsiasi cosa succederà dopo, io non devo cambiare il mio modo di agire.

Non adesso che... è troppo tardi.

Mi alzo in piedi di scatto e vedo Ginny sussultare.

Mi avvicino a lei, e la abbraccio di slancio.

-Grazie- dico.

Lei ricambia l'abbraccio immediatamente, dandomi un po' di conforto, anche se, ancora una volta, la mia mente non fa altro che farmi notare l'ovvio: ancora una volta, mi sono distratta da Ron... per ripensare a lui... a Draco.

"Draco che era innamorato di te ancor prima che tu iniziassi anche solo ad accorgerti di lui"

No... Innamorato è una parola grossa... Non so cosa provasse...

E mi rendo improvvisamente conto di una cosa: dopo ciò che è successo dentro quel pensatoio e il limbo trasformatosi nella torre di Astronomia, non abbiamo più avuto modo di parlare di ciò che ho scoperto...

Di ciò che lui mi ha mostrato...

Non che lui me ne parlerebbe apertamente se mi azzardassi anche solo a prendere il discorso, anzi... probabilmente mi respingerebbe, chiudendosi in sé stesso.

Ma non mi importa... Devo almeno fare un tentativo.

Ed è ciò che farò...

E forse...

Se riuscirò a fare chiarezza...

Potrò parlargli a cuore aperto anch'io.

-Prego- mi risponde nel frattempo la mia migliore amica.

Animata da un'improvvisa nuova consapevolezza, o per meglio dire, da un nuovo obiettivo, mi separo da lei e mi risiedo, girandomi verso Harry: -Devi promettermi la stessa cosa tu- dico risoluta, asciugandomi col dorso della mano, le guance.

-Certo che te lo prometto Herm- risponde lui con un leggero sorriso –Siete entrambi miei amici e purtroppo non posso fare a meno di nessuno dei due. Siete la mia famiglia lo sai-

-E voi la mia- rispondo di getto.

E so che a parlare sono io.

La vera Hermione.

Ancora una volta.

Adesso è tutto sistemato.

Qualsiasi cosa scoprirò, a qualsiasi conseguenza andrò incontro... Che sia Azkaban o qualcosa di peggiore, ammesso che esista, lo farò a testa alta.

Perché adesso, dietro di me, lascerò ogni cosa al suo posto.

Ognuno di loro...

Ginny, Harry, Blaise, Astoria e si... persino Daphne... ognuno di loro ha trovato la serenità che meritava.

"Tutti tranne te"

Non mi importa nulla di me.

-Herm...-

Ginny mi richiama.

Alzo gli occhi, attendendo una sua risposta: -C'è un'altra cosa...- inizia, distogliendo immediatamente lo sguardo da me.

Torno seria anche io: -Dimmi-

-Pensi che... Beh... Ecco... Quando ho incontrato mio fratello... Voleva disperatamente parlarti. Pensi che potresti farlo? Ci riusciresti?-

Parlare con Ron...

Ci riuscirei?

Rimango in silenzio per qualche secondo.

Dovrei dargli la possibilità di parlarmi ancora?

Dopo tutto il tempo in cui mi ha mentito?

"Gli ho mentito anch'io"

Già...

Quindi la cosa giusta è dargli questa possibilità.

Del resto, non ho forse deciso di sistemare ogni cosa prima del mio inevitabile arresto?

Forse dargli la possibilità di spiegarsi è la cosa giusta da fare, anche perché so che stavolta non farebbe più di tanto male.

Certo, la delusione è tanta, ma se i miei sentimenti sono realmente cambiati, non posso non affrontare questo problema.

Sarei ipocrita nell'ostinarmi a rimanere rinchiusa in questa rabbia. Io amavo Ron, con tutta me stessa e la rabbia che provo è ovviamente dovuta a ciò che ha fatto. Perché credevo che anche lui mi amasse.

Ma se penso a come sono andate le cose con Draco... non posso far altro che lasciarla andare.

Perché alla luce dei fatti, ci siamo traditi a vicenda...

"Lui ti ha tradita prima"

Si è vero... Questa storia andava avanti da Settembre, ma... alla fine, quando io ho baciato Draco... Tecnicamente stavo ancora insieme a Ron...

Quindi...

Devo incontrarlo e lasciare che si spieghi.

-Va bene- rispondo quindi.

Ginny mi guarda leggermente stupita: probabilmente non si aspettava di convincermi così facilmente.

-Davvero?- chiede infatti.

-Si, davvero. Gli parlerò- dico seria, senza però perdermi in spiegazioni che non potrei comunque dare.

-O...Ok!- risponde lei con un sorriso incerto.

-Herm, sei sicura?- interviene Harry.

Mi giro a guardarlo: -No, non ne sono sicura. Ma credo che un chiarimento sia necessario. Solo così potrò andare avanti-

Annuiscono entrambi: -Brava, è questo lo spirito giusto- dice Ginny con un sorriso leggermente tirato.

Io però non ricambio, rimanendo seria: -Sarà meglio allora che vada-

-No, aspetta! Bevi il tuo thè prima. Quell'idiota può aspettare ancora un po', non trovi?- interviene di nuovo Ginny tornando seria anche lei, ma provocandomi un leggero sorriso:

-Certo-

***

Ok...

Posso farcela...

Posso farcela...

Hermione calmati...

Calmati...

Respiro a fondo, ma il nodo che avverto allo stomaco è sempre lì e non accenna a diminuire.

Devo farlo.

Devo farlo per chiudere questa storia una volta per tutte.

Ma per quanto continui a ripetermelo, non riesco a varcare la soglia di casa mia.

Non riesco neanche ad aprire la porta.

Perché per quanto so che sia giusto farlo, mi sembra anche terribilmente strano.

Sto per chiudere definitivamente con Ron, la persona di cui sono sempre stata innamorata, il mio migliore amico, colui con il quale sono cresciuta tra incomprensioni, litigi, ma anche affetto che a poco a poco si è trasformato in amore.

Il mio primo amore.

Colui che credevo mi sarebbe rimasto accanto per tutta la vita e a cui io sarei rimasta accanto per tutta la vita.

E invece, eccomi qui, davanti questa porta che, una volta superata, farà inevitabilmente cambiare tutto.

Ed è strano.

Anche perché, se penso a ciò che sarà, non provo dolore ma, vigliaccamente forse, sollievo.

E se dovessi dare una spiegazione razionale al perché, ce ne sarebbe solo una. Una che ho preso in considerazione, ma che forse non ho il coraggio di ammettere apertamente.

I miei sentimenti sono davvero cambiati.

Ed è per questo... Per rispettare i miei sentimenti e, anche se non lo meriterebbe, anche i suoi, che devo farlo.

Devo chiudere definitivamente con lui.

Butto fuori l'aria e faccio un passo avanti, afferro il pomello e lo giro.

Ed è così che mi ritrovo a casa.

La mia casa.

Mi sembra così strano rientrare qui anche se sono mancata solo per pochi giorni: mi fermo un attimo, guardandomi intorno.

Questa è la mia casa.

La mia casa.

Eppure una volta ricordo di aver letto in un vecchio libro di latino babbano che "La casa è dove si trova il cuore".

E si... Quei vecchi poeti latini avevano proprio capito tutto già da allora.

Perché possiamo essere babbani o maghi...

Possiamo appartenere ad epoche e secoli diversi, addirittura a mondi diversi, ma questa è una delle poche verità che ci accomuna tutti sotto un unico nome: genere umano.

Ma forse, c'è qualcosa che quel poeta latino non aveva considerato.

Qualcosa di una sfumatura leggermente diversa.

A volte è proprio il cuore ad essere la nostra casa.

Là, dove tutta la nostra vita è racchiusa, dal primo respiro che facciamo alla nascita, fino al presente.

Dal primo frammento di immagine che vediamo quando apriamo gli occhi per la prima volta, fino al presente.

Dal primo suono che avvertiamo, fino al presente.

Ogni cosa, dalla prima all'ultima, tutte le esperienze, i ricordi, le emozioni e i sentimenti vissuti sono racchiusi nel cuore, la nostra vera ed unica casa.

Ed è proprio qui che decidiamo chi lasciare entrare e chi uscire.

Personalmente però, posso dire con certezza che finora, chiunque sia entrato nella mia casa, non ne è mai uscito veramente.

Perché può succedere qualsiasi cosa, ma ogni persona che entra a far parte delle nostre vite, inevitabilmente lascia un segno ed è quel segno che, nella maggior parte dei casi, si incide a fuoco nel cuore e che è impossibile da cancellare.

"Com'è successo con Draco"

Già... Com'è successo con Draco.

Sorrido inevitabilmente.

E' entrato nel mio cuore, nella mia casa, ma non attraverso il legame, bensì con la parte più vera del suo essere: sé stesso.

E ha sconvolto tutto.

Perché ciò che ha lasciato è ben più di un semplice segno.

E' e rimarrà una cicatrice.

Ma non una cicatrice normale come quella che ho sul braccio o come quella di Harry.

No.

Una cicatrice invisibile agli occhi di tutti, tranne che ai miei: una cicatrice fatta di ciò che in così poco tempo ci ha legati.

Qualcosa che ancora non so definire, ma che so per certo non essere il legame.

Ed ecco che ciò che ho detto a Blaise si ripresenta nella mia mente come un chiodo fisso.

Ma non è il momento.

Non è questo il momento di pensarci.

C'è qualcosa che devo ancora affrontare.

E devo farlo adesso.

Mi riconcentro.

Butto un'occhiata su per la scala, ma l'oscurità è totale, quindi so per certo che non lo troverò al piano di sopra.

Mi giro verso il salotto, dove il fuoco nel camino è acceso.

Devo entrare...

Devo farlo.

Lo stomaco si riannoda immediatamente.

Respiro profondamente e mi avvicino.

Appena supero l'arco, lo vedo.

E' girato di spalle davanti il lavandino ed armeggia con qualcosa: probabilmente non mi ha sentita entrare.

Rifletto un attimo su cosa fare: dovrei richiamarlo o rimanere in silenzio, nell'attesa che si giri?

Ed ecco che la soluzione sorge spontanea: opto per la seconda.

Così incrocio le braccia al petto e inizio ad osservarlo: sembra che stia preparando qualcosa, perché sento il rumore di una frusta sbattere contro il vetro di quella che suppongo essere una ciotola.

Schiocco la lingua involontariamente: se spera di risolvere tutto con il cibo ancora una volta, si sbaglia di grosso.

Lo schiocco però ha attirato inevitabilmente la sua attenzione: infatti si gira distrattamente, ma non si accorge immediatamente di me, tornando a guardare davanti a lui subito dopo.

Ma dopo un paio di secondi il rumore si interrompe e lui si blocca; si gira lentamente, questa volta con sguardo attento e quando intercetta la mia figura sobbalza: -Oddio! Herm!-

Si, era decisamente una ciotola con una frusta.

E dico era perché è appena caduta rovinosamente sul pavimento, andando in pezzi e rovesciando il suo contenuto che però, a causa della penisola, non riesco a vedere.

Ghigno in maniera involontaria, ma inevitabilmente divertita per ciò che è appena successo.

-Mi hai spaventato!-

Non rispondo, continuando a guardarlo con la stessa espressione.

Lui ignora completamente il disastro e si precipita da me, rischiando quasi di scivolare a causa della sostanza ancora a me ignota presente sul pavimento.

-Oddio... Sei tornata! Oddio! Sono stato così in pensiero!-

Il mio ghigno sparisce immediatamente, lasciando il posto ad un'espressione sicuramente glaciale, perché lui si blocca, con un braccio a mezz'aria proteso verso di me: -Herm... Io...-

-Tu... Cosa?- dico, con voce stranamente calma e controllata, ma allo stesso tempo furiosa.

-Io... Mi dispiace-

-Questo l'hai già detto. A quanto pare non c'è altro che tu debba dirmi. Ginny avrà capito male. Me ne vado-

Sciolgo le braccia, facendo un passo indietro e voltandomi per raggiungere l'uscita.

-No! Herm, aspetta!-

Mi blocca, afferrandomi per un polso, ma mi libero immediatamente, strattonandolo: -Non mi toccare- dico, quasi schifata, tornando a guardarlo e fulminandolo con gli occhi.

Stranamente, stavolta, non sto urlando.

Ancora una volta, mantengo questa calma glaciale, che fa quasi paura persino a me.

Lui ritira la mano, guardandomi dispiaciuto: -Scusa scusa... Ma ecco, vedi... Ginny ha ragione... Ma... quando l'hai incontrata?-

Stringo le labbra: se crede che risponderò ad una qualsiasi delle sue domande si sbaglia.

Forse lo intuisce, perché nell'arco di un secondo aggiunge: -Voglio parlarti... voglio spiegarti ciò che è successo... Dall'inizio-

Dall'inizio...

Queste parole mi colpiscono dritte al cuore come una lama rovente...

Dall'inizio...

Facendomi capire irrimediabilmente per quanto tempo mi abbia preso in giro...

-Non ho bisogno delle tue inutili spiegazioni. Non voglio saperlo. Non sono qui per questo-

-No... Herm ti prego! Tu hai il diritto di sapere come siano andate le cose!-

-Ho il diritto, ma non voglio sentire nulla di tutta questa storia! Niente Ronald!-

-Per favore... Herm... Per favore! Dammi la possibilità di spiegarti!-

Forse i suoi occhi lucidi, o forse più semplicemente il mio senso di colpa, mi bloccano.

Non mi danno la possibilità di replicare.

Perché, per quanto io possa negarlo, una parte di me è ancora irrimediabilmente legata a lui, forse quella della vera Hermione, quella che riprenderà il sopravvento appena tutta questa storia con Draco sarà finita e il legame sarà spezzato, ed è proprio quella parte che reclama la verità in questo preciso istante.

Vuole sentire cos'è successo.

Vuole sentire come sono stata presa in giro per tre mesi...

Tre lunghi mesi...

Chiudo gli occhi, sospirando: -Va bene- dico sottovoce.

Quando li riapro però non lo guardo in faccia, facendo un passo di lato e superandolo.

Mi accorgo del suo leggero sorriso: -Grazie... Grazie Herm...-

Lo ignoro, raggiungendo la penisola e sedendomi su uno degli sgabelli.

Dopodichè poggio le braccia sul legno e inizio a giocare con le dita.

Avverto uno spostamento d'aria e lui rientra nel mio campo visivo, dall'altra parte del ripiano.

-Oddio, che disastro...- dice tra sé, guardando il pavimento e rendendosi conto di ciò che ha combinato qualche minuto fa.

Agita la bacchetta e dopo qualche secondo fa qualche passo avanti, tornando a guardarmi e sedendosi proprio di fronte a me.

Tengo gli occhi ostinatamente piantati sulle mie mani, mentre lui si gratta un orecchio, schiarendosi la voce con un piccolo colpo di tosse.

-Ecco... Io... Ho pensato e ripensato a cosa ti avrei detto... Ma ecco vedi... Non ci sono riuscito. Ho provato e riprovato a fare un discorso, ma non ce l'ho fatta...-

Rimango in silenzio, assottigliando le labbra e trattenendomi dal rispondere acidamente: prima parlerà, prima tutto questo finirà com'è giusto che sia.

-Non so neanch'io bene come sia iniziata... Non so perché quella prima volta io abbia ricambiato il suo bacio...- Si porta le mani ai capelli, abbassando la testa e stringendosi i ciuffi tra le mani.

Il mio stomaco invece continua a contorcersi sempre di più.

-Forse per quello che era appena successo...-

La morte di Malfoy... E' a questo che si riferisce.

-Non lo so... Ma lei sembrava capirmi...-

Rialzo la testa, fulminandolo con lo sguardo di nuovo: lei lo capiva?!

Lei?!

-Lo so... Lo so è sbagliato... Ma tu sembravi così presa dalla situazione e non ho voluto caricarti ancora una volta dei miei problemi. Non volevo darti un'altra preoccupazione come ho fatto in passato-

-E allora hai pensato bene di tradirmi? Pensavi che quello non sarebbe stato un problema? Che non sarebbe stata una preoccupazione per me?! Che saresti riuscito a nasconderlo?!- rispondo di getto, iniziando ad agitarmi –Cosa diavolo avevi in testa Ronald?!-

-Lo so... Lo so! Ho fatto un terribile errore. Da quel primo bacio... Mi sono sentito terribilmente in colpa. Volevo dirtelo!-

Sollevo un sopracciglio, scettica.

-E' vero! Volevo dirtelo quel giorno stesso! Ma quando sono arrivato a casa e ti ho guardata negli occhi... Non ce l'ho fatta-

Schiocco ancora una volta la lingua: -Ma per favore- dico spazientita.

-Te lo giuro Hermione. Devi credermi-

-Continua- dico seccata.

Lui si prende un secondo, poi continua a parlare: -Beh... Ho provato ad ignorare la cosa inizialmente... Ci siamo allontanati. Lei sapeva benissimo che tu eri la mia fidanzata e ci siamo ritrovati d'accordo sul fatto che fosse stata una debolezza dettata dal momento...- si ferma, espirando rumorosamente e portandosi i palmi delle mani sugli occhi. Li preme contro le orbite, mentre riprende la parola: -Poi però... E' successo di nuovo... E... E quella volta... Ecco vedi... Non siamo riusciti a fermarci e...-

-Basta- intervengo.

Se credevo che sarei riuscita ad ascoltarlo mi sbagliavo.

Perché fa male comunque.

Si tratta comunque di lui.

Di Ron.

Del mio primo amore e di colui che fino a poco tempo fa amavo con tutta me stessa.

E fa male.

"Pensa se scoprisse anche lui ciò che hai fatto"

Già... Ma a quanto pare, per come stanno le cose, io adesso non devo dargli alcun tipo di spiegazione.

Anche perché lui mi ha tradita diverse settimane prima che succedesse ciò che è successo con Draco.

E non mi ha mai detto la verità...

Sento la rabbia ribollirmi dentro come lava bruciante.

Devo mantenere la calma.

Devo farlo.

Lui nel frattempo ha scostato le mani e mi guarda dispiaciuto: -Hermione, ti prego lasciami finire...-

-No... Non posso ascoltare altro. Non ce la faccio- rispondo sinceramente.

Non mi importa che possa percepire la mia fragilità in questo momento.

Non mi importa di ciò che pensa, che prova o che farà.

Non mi importa più nulla di lui.

"Bugiarda"

Già... Non è forse quello che sono diventata ultimamente?

Forse non mi importa più di lui in quel senso... Ma ciò non toglie il fatto che per me è stato e resterà una persona importante.

E chiunque venga tradito da una persona importante, che sia un amante, un amico o un familiare, non potrà non provare anche solo una goccia di dolore.

Lo guardo negli occhi: -Mi dispiace ma non posso ascoltarti. Sarà meglio che vada via- continuo alzandomi e voltandomi per allontanarmi.

-Hermione per favore! Credi che sia facile per me? Stare qui a vederti stare male a causa mia?! Credi che non stia soffrendo anche io per ciò che ti sto facendo? Per ciò che ti ho fatto?-

E come in un replay, torno a girarmi verso di lui e a guardarlo furiosamente: -Non osare! Non osare tentare di passare per la vittima della situazione!-

-Non voglio fare la vittima! Sto soltanto cercando di farti capire che neanche per me è facile! Non lo è e non lo è mai stato! Mi sento in colpa Herm! Un senso di colpa che tu neanche immagini!-

"Oh si che lo immagina"

Metto a tacere immediatamente la mia coscienza.

-Credi che sia stato facile per me guardarti ogni giorno e sapere di... averti tradita? Di aver tradito la persona e la cosa più importante che ho?!- Si gira di lato, distogliendo lo sguardo da me –Non so perché non te l'abbia detto prima... Te lo giuro... Non lo so... Avrei voluto, ma puntualmente mi ripromettevo che lo avrei fatto il giorno dopo e così... senza neanche accorgermene, un anno è praticamente passato... E quando è successo ciò che è successo tre mesi fa... Mi sono sentito ancora più in colpa... Avevo tradito te a causa di qualcuno che adesso era morto e...-

Ma io non lo sto già ascoltando da almeno tre secondi perché tutto ciò che ho sentito, sono solo due parole:

"Un anno"

Un anno.

Un anno.

Sgrano gli occhi, mentre lui continua a parlare, ma tutto ciò che dice, giunge alle mie orecchie come un suono confuso.

Inspiro.

Espiro.

Un anno.

Inspiro.

Espiro.

Un anno?!

Mi tradisce da... un anno?!

365 giorni... Non 90, ma 365.

-Cos...- pronuncio a mezza voce, ma lui non sembra sentirmi perché continua a parlare.

-Cosa?!- provo a chiedere di nuovo e per fortuna riesco a parlare un po' più forte.

Stavolta infatti mi sente, perché si ferma, girandosi verso di me e guardandomi confuso: -Cosa?- chiede a sua volta.

Sposto lo sguardo dritto nel suo: -Cos'hai detto?!-

-Ho detto che mi dispiace, che lo so che non avrei dovut...-

-No... Da quant'è che va avanti questa storia?!-

-Da quando è iniziato tutto Herm... Te l'ho detto. Da quando lui è arrivato quel giorno in ufficio io non sono più stato lo stesso-

Una pugnalata.

Dritta, precisa, e micidiale.

Quindi è questo che significava per lui il "Da quando è iniziato tutto" seguito dalla parola "Malfoy" la prima volta che glielo chiesi.

Non si riferiva affatto all'omicidio di Draco, ma... al momento in cui Draco ha iniziato a lavorare con noi... Da un anno prima.

Esattamente nello stesso momento in cui ha anche deciso di lasciare il lavoro...

Tutta la realtà dei fatti mi investe in pieno, come un treno lanciato a folle velocità.

Ogni sua parola pronunciata diverso tempo fa assume... un altro significato...

Avrei dovuto capirlo! Avrei dovuto capirlo! Quella sera a cena, quando ci siamo spostati in terrazza e mi disse che voleva lasciare il lavoro, quello era un indizio che avrei dovuto ricollegare quando l'altro giorno mi ha confessato di avermi tradita e che tutto era iniziato da Malfoy... Avrei dovuto ricollegare le due cose! E invece non l'ho fatto!

Sono stata una stupida!

Ecco cosa significava quella visione del Big Ben che ho avuto...

Stava ad indicare il tempo come avevo immaginato... Ma non tre mesi... Ma...

Un anno...

Da quando Draco aveva iniziato a lavorare con noi...

Il Big Ben voleva semplicemente indicarmi Draco... Non il suo omicidio...

Draco...

-Tu... Tu...-

Rialzo lo sguardo, fissandolo nel suo, mentre sento la rabbia montarmi dentro ad ondate.

Lui mi guarda timoroso.

-Tu... Mi hai... Mi hai tradita... Mi tradisci da... un anno... per colpa di... di... di Draco?!-

Lui sgrana gli occhi: -L'hai chiamato per nom...-

-RISPONDI!-

Si zittisce immediatamente, ingoiando.

Faccio un passo avanti: -Da un anno?!- chiedo controllando a stento la voce e sbattendo una mano sul tavolo.

Non sento più dolore adesso, ma solo rabbia.

Rabbia mista a ribrezzo.

Un anno...

Un anno...

Io lo amavo con tutta me stessa e lui... mi tradiva da... un anno...

Un anno...

Non mi risponde, continuando a rimanere in silenzio...

Aggiro la penisola e mi avvicino sempre più furiosa: -Un anno Ronald?!- chiedo ancora.

-Io... Io... Herm pensavo che l'avessi capito... Io... Te l'ho detto l'altro giorno... Ti ho detto che era da quando era arrivato Malfoy...-

-NO! Tu mi hai detto "Da quando è iniziato tutto"! Tutto! E per tutto io intendevo il suo omicidio! Come diavolo hai potuto Ronald?! COME?!-

-Lo so Herm! Lo so! Ho sbagliato!- Si rimette in piedi facendo un passo avanti e allungando una mano verso di me.

-Stammi lontano!- grido.

Ogni remora... Ogni traccia di senso di colpa che avrei anche potuto provare nei suoi confronti è appena sparita, perché questa scoperta cambia tutto. TUTTO.

Se mi avesse tradita negli ultimi tre mesi avrei anche potuto perdonarlo... Perché anch'io ho le mie colpe e in quest'ultimo periodo il mio sentimento nei suoi confronti è diminuito, non posso negarlo.

Ma questo... No, questo non posso perdonarlo.

Perché lui mi ha tradita quando io ero ancora innamorata di lui con tutta me stessa.

Quando per me non esisteva nessun altro al di fuori di lui.

Quando credevo che per lui non esistesse nessun'altra al di fuori di me.

Quando le sue mani, le sue labbra accarezzavano soltanto me... o meglio... così credevo.

Perché per lui non esistevo soltanto io... C'era anche lei. C'era Marjorie.

Ed improvvisamente quel senso di violazione torna prepotente, più forte di quanto non abbia mai fatto finora.

Ripenso ad ogni momento vissuto insieme durante quest'ultimo anno ed ecco che ognuno di essi viene distorto; distorto da un'altra variabile... una terribile variabile...

Ogni suo sorriso, carezza, gesto, parola...

Tutto improvvisamente mi sembra una grande, enorme, bugia.

Ogni "Ti amo" si trasforma in un "Ti prego perdonami"

Ogni "Ti aspetto" in un "Per favore non tornare"

Ogni "Non vedo l'ora di vederti" in un "Voglio stare con lei"

Lei...

Lei...

Lei...

LEI.

Io lo amavo... Lo amavo.

Come ho potuto...

Come ho potuto essere così cieca...

Io lo amavo e lui invece no...

Io lo amavo e lui mi tradiva...

E questo... E' un tradimento che non posso perdonare...

No... Non posso...

Forse adesso me lo meriterei, si è vero... Ed ecco perché lo avrei perdonato... ma allora no...

Assolutamente no...

"Non so neanch'io bene come sia iniziata... Non so perché quella prima volta io abbia ricambiato il suo bacio... Forse per quello che era appena successo"

L'arrivo di Draco... Non la sua morte...

Stupida...

Stupida...

"Lui era sollevato per la sua morte, non sconvolto... La sua morte lo ha solo spinto a lasciare gli Auror, perché come ha detto –La morte ancora ci insegue-"

Ma adesso che so ciò che so... Forse il motivo reale per cui ha lasciato il lavoro... ero io.

Perché adesso che Draco non c'è più probabilmente si è reso conto di ciò che ha realmente fatto... Perché forse ha capito di avermi tradita per un motivo assolutamente futile...

Un motivo che non potrò mai comprendere...

Quindi mi chiedo... Perché?!

Perché mi ha tradita... Perché?! Lo meritavo forse?! Ho forse fatto qualcosa di sbagliato?!

"No! Non sei tu quella che ha sbagliato. E' lui!"
-Per favore non piangere! Non piangere Herm, ti prego!-

Mi sento sfiorare la mano che tengo poggiata sul tavolo e reagisco d'istinto, ritraendomi di scatto: -NON TOCCARMI HO DETTO!- grido facendo qualche passo indietro e rendendomi conto che di nuovo le lacrime sono sfuggite al mio controllo.

-Perché lo hai fatto?!- lascio uscire senza pensarci più di tanto –Perché mi hai tradita?!-

-Io... Hermione non lo so... Non lo so neanch'io cosa mi sia preso... Per favore... Perdonami-

Ignoro la sua supplica: -Non lo sai?! Non lo sai?! Ti sei ritrovato per sbaglio nelle sue mutande?!-

Arrossisce violentemente, sgranando gli occhi, ma non me ne importa. E' il legame a guidarmi in questo momento: lo so non solo perché la frase che ho appena detto non l'avrei mai detta se fossi stata in me, perché forse troppo "scurrile" per il mio solito modo di parlare, ma anche perché nel petto avverto un bruciore costante che mi infiamma il cuore e le vene.

La mia rabbia, mista al suo disgusto.

-Hermione io... Non lo so... Non so perché... Te l'ho detto, non volevo caricarti ancora una volta dei miei problemi... Volevo lasciarti tranquilla. Tu sembravi felice...-

-Felice?! Felice?! Io ero più sconvolta di te!-

-Non sembrava...-

-Lo ero! Ma mi sono sforzata! Ho affrontato la situazione di petto! Ho provato a mettere da parte tutto e ho provato a dargli una seconda possibilità!-

-Non potevo... Ti prego... Cerca di capirlo...-

-Avrei potuto capirlo se me ne avessi parlato! L'avremmo affrontata insieme! Come ogni volta!-

-Non volevo Herm... Non volevo. Non era giusto caricarti ancora una volta dei miei problemi! Non potevo essere debole ancora una volta davanti a te! Sono io l'uomo tra noi, sono io che devo consolare te, aiutarti a superare i momenti difficili e...-

-Ci si aiuta a vicenda! A vicenda! E io ti avrei aiutato! Lo sai che lo avrei fatto! E invece che diavolo hai fatto?! Mi hai tradita! Perché mi hai tradita?! Perché Ronald?!-

-Per favore perdonami...-

-PERCHE' RON?! PARLA!-

-Te l'ho detto... Non lo so... Ma per favore... Perdonami... Tutto ciò che voglio sei tu! Sei sempre stata tu... E per sempre così sarà... Io... Io ti amo Herm... Ti amo con tutto me stess...-

E di nuovo viene interrotto...

Viene interrotto dalla mia mano, che ancora una volta ha incontrato la sua guancia... ancora una volta per dargli uno schiaffo...

-Non osare dire che mi ami. Il tuo non è amore. Forse lo era, ma adesso non è più così. Quindi taci. Chi ama non tradisce- sibilo.

Stringe le labbra, ma immediatamente torna a guardarmi, dispiaciuto e in lacrime anche lui: -Hermione... Per favore... Perdonami...-

-No... Non lo farò... Ma ci tengo a dirti una cosa- rispondo con lo stesso tono di voce, basso e inquietante.

Mi prendo un attimo prima di continuare...

-Non credere neanche per un istante di potermi riconquistare-

Un altro respiro.

-Non credere che la mia rabbia sia quella di una donna col cuore spezzato dal suo grande amore...-

Lui mi guarda stupito.

-Perché io non ti amo più. Da oggi in avanti tu per me non esisti più. Puoi fare ciò che vuoi, sei libero. Puoi tornare da lei o rimanere da solo. Non mi importa-

Lo fulmino con lo sguardo.

-Ti do un giorno intero, ventiquattro ore intere per lasciare la mia casa e al mio ritorno non voglio trovarti-

-Hermione ti prego-

-Taci. Voglio che te ne vada e se qualcuno ti chiederà qualcosa, abbi il coraggio di assumerti le tue responsabilità per una volta. E' questo che significa essere uomini Ronald. Assumersi le proprie responsabilità e cercare di rimediare ai propri errori immediatamente-

Faccio un passo indietro, mentre lui rimane fermo, ammutolito, in piedi davanti a me.

-Non cercarmi e lascia che ti dica un'ultima cosa-

Aspetto che torni a guardarmi e riprendo: -L'hai odiato tanto, l'hai disprezzato e non te ne faccio una colpa. Ma adesso è morto. Mi hai tradita per qualcuno che è morto. E vuoi sapere perché è morto?-

Lui si acciglia.

-Vuoi sapere perché è morto, Ronald?- ripeto a voce più alta.

Stringe le labbra e la sua espressione cambia, indurendosi.

-E' morto, perché a differenza tua, lui è stato molto più uomo di te-

Mi do appena il tempo di vedere la sua reazione sgomenta e la sua bocca aprirsi, probabilmente per ribattere, che immediatamente mi smaterializzo.

Ed ecco che quando riapro gli occhi mi ritrovo nel bel mezzo di un'altra cucina.

La sua cucina.

Sono di nuovo a casa di Draco, in piedi al centro della stanza.

E le lacrime continuano a scendere dai miei occhi silenziosamente.

Ma a differenza delle altre volte, cerco di darmi un contegno.

Non posso piangere per Ron... Non posso...

In cuor mio so che, a prescindere dal suo tradimento, probabilmente lo avrei lasciato io...

"Puoi piangere per averti presa in giro"

Si... Posso.

Ed è per questo che piango, ma silenziosamente.

Come una vigliacca che alla fine ha avuto ciò che meritava.

La ruota ha girato, restituendomi ciò che gli ho fatto...

"E' lui il vigliacco"

E' vero. Lo è.

Ma ultimamente lo sono stata anch'io.

E adesso che sono sola e la lucidità, insieme alla ragione, sono tornate a bussare alle porte della mia mente, non posso far altro che pentirmi per lo schiaffo che gli ho dato.

Forse non ne avevo il diritto.

Forse non avrei dovuto.

Piango ancora: mi sono meritata ciò che ha fatto?

"Lui ti ha tradita un anno fa. Un anno! Non lo meritavi di certo! Gli sei sempre rimasta accanto. L'hai amato con tutta te stessa per tre anni! Non lo meritavi!"

Mi copro il viso con le mani, ma non permetto ad alcun suono di uscire dalle mie labbra.

Il dolore che provo in questo momento è enorme, ma sono certa di una cosa. Ed è una verità che ho detto anche a lui poco fa.

Il dolore che provo non è legato all'amore che provavo per lui e che ha tradito.

Non provo più amore per lui.

Il dolore che provo è legato a me.

Lui ha appena distrutto tutto ciò che poteva ancora legarci in qualche modo.

Quel minimo di fiducia che avrei ancora potuto provare nei suoi confronti...

Quel minimo di rapporto che avremmo ancora potuto conservare...

Perché se lui mi avesse tradito in questi ultimi tre mesi ed io negli ultimi giorni... allora forse avremmo potuto perdonarci a vicenda e perlomeno rimanere in contatto...

Ma questo...

Questo non posso superarlo.

E' uno scoglio troppo grande per me...

-Stavo per mandarti un Patronus. Ero venuto per fare delle ricerche nella biblioteca, ma non ti ho trovat...-

E' Blaise.

Alle mie spalle, si sta avvicinando dal salone.

E se si è interrotto è solo per un motivo.

Il mio viso.

Perché al suono della sua voce, mi sono girata a guardarlo e mi ha vista in faccia.

-Granger, che diavolo è successo?- mi chiede infatti e a queste parole, non posso far altro che reagire spontaneamente: scoppio a piangere e lo raggiungo.

E non me ne importa niente se non se lo aspetta.

Non me ne importa niente se non è nei modi di un Serpeverde lasciarsi andare a questo tipo di manifestazioni.

Non me ne importa niente se non è abituato a mostrare il suo affetto, perché negli ultimi giorni mi ha dato più affetto lui di quanto ne abbia ricevuto da chiunque altro intorno a me in questa realtà.

Non me ne importa niente, perché lo abbraccio di getto, esattamente come una volta facevo con Harry o con Ginny.

Abbraccio uno dei miei migliori amici.





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Spazio Autrice:

BUON POMERIGGIO MIEI PICCOLI SHERLOCK <3 Prima di ogni cosa: VI CHIEDO ENORMEMENTE SCUSA! Davvero! Dovevo aggiornare ieri ma per problematiche personali non ho più potuto <3 Sapete che non è mia abitudine darvi dei falsi appuntamenti (tramite bacheca intendo) e poi non rispettarli :( Mi sento in colpa sappiatelo <3

Detto questo, passiamo al capitolo: Beh, che ne dite? Piaciuto il colpo di scena? ;) Qualcuno di voi se lo aspettava che Ron la tradisse da un anno o questo ennesimo mio "Nihil est ut videtur" ha funzionato? ;) Spero vivamente di si :D  Fatemi sapere che ne pensate :D E più in generale, vi è piaciuto il capitolo? Spero di essere riuscita a farvi emozionare per come volevo. La questione del tradimento per me è qualcosa di delicato. Lo è sempre stato come argomento e credo che per quante volte io possa scrivere in tal proposito, ogni volta sarà sempre e comunque un po' difficile ;) Ecco perchè non so cosa ne sia uscito fuori <3

Piaciuto il finale? TRANQUILLI NON E' UNA BLAMIONE XD Ahahha! La scriverò, probabilmente in separata sede, ma non è questo il luogo xD 

Dunque...

Adesso... 

Vi dico...

Ufficialmente...

PREPARATEVI :D

Ci siamo ;) Ho già buttato giù qualche rigo del prossimo capitolo e vi anticipo una cosa: sarà una BOMBA... nel senso letterale del termine xD Spero che riuscirò a far cadere le vostre mandibole sul pavimento xD (No ok, non sono simpatica lo so; sono solo emozionata perché stiamo arrivando dove volevo xD) 

Non vi annoio ulteriormente, e passo a ringraziarvi uno per uno per i voti, i commenti e le visualizzazioni al capitolo precedente. Inoltre voglio davvero ringraziarvi per tutto l'affetto che mi mostrate costantemente. Non finirò mai di dirvi che siete fantastici <3 DAVVERO GRAZIE DI CUORE <3 (State facendo diventare smielata una Serpe eh, non va bene :/ ) 

Do come al solito il benvenuto ai nuovi lettori e ringrazio tutti coloro (vecchi e nuovi) che hanno aggiunto Lumos ai propri elenchi di lettura <3 E anche e soprattutto quelli che stanno facendo passaparola *-* VI ADORO TUTTI <3

Vi do appuntamento alla prossima settimana (Non so darvi ancora un giorno preciso) e vi chiedo di tenere d'occhio i social, specialmente Instagram, che ho deciso utilizzerò molto più spesso <3 Cercherò di postare tutti gli avvisi lì, di modo che non vi sfuggano (visto che spesso le notifiche di Wattpad sono inesistenti <3) 

Mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (Arlen)

P.S. Chi di voi ha visto "Voldemort -Origins of the Heir"? Che ne pensate? Io personalmente L'HO AMATO <3 Se non lo avete ancora visto, vi consiglio di farlo, lo trovate su You tube ed è gratuito perchè è un film fan-made (ed è soprattutto ITALIANO). Attendo i vostri pareri :* A presto :*

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