Capitolo 57

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Nihil est ut videtur

Arlen B. Owen


Caldo.

Sento caldo.

Dove sono?

Cosa succede?

L'ultima cosa che ricordo sono delle mani e un senso di sicurezza improvviso.

Già...

Delle mani.

Le mani di Narcissa Malfoy.

Sua madre.

Non la mia.

Ma di nuovo, sembra che le nostre menti si siano fuse insieme.

Lui ha ripreso il sopravvento.

Mi sforzo di riaprire gli occhi ed immediatamente un raggio di sole mi colpisce in pieno volto.

Un raggio di sole che entra da una finestra alle mie spalle, sulla destra.

Sono sotto delle coperte, distesa in un letto.

Coperte che mi coprono fino a metà viso: ecco perché sento caldo.

Prima ancora di guardarmi intorno, sollevo la mano destra fino alla spalla sinistra.

Una fasciatura.

Mi sembra di vivere un deja-vu.

Ancora una volta.

Ma stavolta... sono viva per miracolo.

O forse sono già morta?

Provo a muovere le dita della mano sinistra, che per fortuna risponde ai comandi, senza particolari intoppi.

Provo a sollevare anche questa e, a parte un leggero pizzicore e dolore, sembra che tutto funzioni correttamente.

Ma ciò che mi preme di più... è capire in che condizioni si trovi la mia coscia sinistra.

Provo a muovere le dita dei piedi e appena il muscolo si contrae, il dolore è immediato e talmente forte che devo mordermi la lingua per non urlare.

Con la mano sinistra provo a sfiorare laddove so esserci la ferita, ma incontro immediatamente un'altra fasciatura.

Mi fermo, mentre gli occhi diventano lucidi.

Che cosa diavolo è successo alla mia gamba?

Cerco di distrarmi, prima che le immagini della notte scorsa tornino ad opprimermi.

Mi guardo intorno: dove sono?

Un comodino accanto al letto, alla mia destra, la finestra subito sopra e nella parete di fronte al letto un armadio e una scrivania; le pareti sono azzurre... Oddio...

Lo riconosco.

So dove sono: Housel Bay e questa è la camera di Draco.

"Sono ancora viva" penso immediatamente, ma vengo distratta da un leggero rumore.

E' talmente lieve che quasi non si sente.

E' lento e regolare.

E' il respiro di qualcuno.

E non è il mio.

Sollevo la testa di scatto a guardare verso il fondo della stanza; accanto alla porta è stata aggiunta una poltrona che riconosco immediatamente: è quella del salone sotto terra.

E' stata trasferita qui, in modo che qualcuno, a quanto pare, potesse sorvegliarmi, anche se al momento sta dormendo profondamente: Triny, l'elfa domestica.

La testa le ricade di lato su uno dei braccioli e ha la bocca semiaperta, mentre il corpicino quasi sparisce in confronto alla grandezza della seduta. Infine i piedi, più grandi del corpo, fuoriescono dalla poltrona e penzolano verso il basso.

Chissà da quanto è qui.

Mi ridistendo, sentendo la stanchezza precipitarmi addosso.

Forse questa, mista al calore che ancora mi avvolge, mi porta a richiudere gli occhi.

E di nuovo le tenebre mi avvolgono.

***

Quando mi risveglio, la camera è in penombra.

La luce fuori dalla finestra è sparita, sostituita dall'oscurità.

E' notte.

Rabbrividisco, ma immediatamente mi ricordo che adesso sono al sicuro.

Non devo temere.

La penombra è data probabilmente, da una candela accesa da qualche parte, forse la scrivania.

Le coperte, tirate fino a metà del viso, mi impediscono ancora una volta, di avere una visuale completa, ma per fortuna l'udito viene in mio soccorso.

Sento un lieve mormorio, proprio vicino a me.

-Triny ha sorvegliato tutto il giorno, ma la signorina non ha svegliato-

Questa è l'elfa, che sta parlando a bassa voce.

-Va bene. Va bene. Non preoccuparti. Vedrai che si risveglierà presto. Puoi andare a riposare adesso se vuoi-

Il cuore mi balza in gola: Blaise.

-La Padrona vuole che io assista padroncino Blaise e faccia qualsiasi cosa lui mi ordina. Quindi Triny non può lasciarla-

-Allora io ti ordino di andare a riposare e di tornare qui da me solo quando ti sentirai completamente in forze. E bada bene: non mentirmi, perché lo capirei- lo sento rispondere seriamente.

Segue un breve silenzio: -Davvero Triny può andare?-

-Te l'ho appena ordinato no?-

-Grazie! Grazie! Padroncino Blaise è bravo e di buon cuore. Grazie- sento rispondere l'elfa emozionata.

-Su forza. Non ringraziarmi. Te lo meriti. Ora va e sono io che ringrazio te Triny per l'aiuto-

-No! No! Padroncino Blaise non deve ringraziare! Triny è felice di servire i Padroni-

-Ed io invece voglio ringraziarti comunque. Adesso va-

-E' troppo gentile padroncino. Grazie. Triny tornerà quando lui ha detto e non mentirà. Lo giura-

-Brava. Buonanotte allora- la congeda lui.

-Buonanotte padroncino-

Sento uno schiocco che mi fa capire che Triny è andata via.

Dopodichè sento Blaise sospirare amaramente e compiere qualche passo, poi un fruscio e il lieve scricchiolio della poltrona.

Si è appena seduto.

Che ore saranno?

Quanto tempo può essere passato da quando mi sono risvegliata?

E soprattutto: perché, essendomi addormentata, non sono tornata da Draco?!

Che cosa significa?

Lentamente recupero lucidità ed ogni ricordo torna al suo posto, come i tasselli di un puzzle che viene ricomposto.

Sono stata attaccata dal suo assassino.

Sono stata attaccata e stavo quasi per morire.

Ma sono stata salvata appena in tempo.

Da Blaise e... e da...

Ed ecco che la mia mente trova una sola risposta.

-DRACO!- grido, scattando a sedere o almeno cercando di farlo, perché i miei muscoli non riescono a rispondere alla richiesta, facendomi inevitabilmente ricadere sul materasso, e lanciare un piccolo grido di dolore.

La mia maledetta gamba torna a farsi sentire oltre ai graffi e i lividi che ho sul resto del corpo.

-PORCA MISERIA! GRANGER!- urla Blaise spaventato.

Si rialza in piedi nel panico avvicinandosi a me velocemente.

-Dov'è?! Dov'è?! DOV'E', BLAISE?!- chiedo sconvolta, cercando di scendere dal letto, ma rischiando invece di cadere rovinosamente al suolo.

-GRANGER! Calmati!- risponde lui afferrandomi per la spalla destra, mentre io mi dimeno.

-Lasciami! Lasciami!-

-Granger!-

-Dov'è?!- grido fuori di me, interrompendomi subito dopo per via della tosse che mi scuote da capo a piedi.

Il dolore torna più forte di prima e sono costretta a ridistendermi per metà nel letto.

Blaise mi aiuta, dopodichè mi lascia andare, voltandomi le spalle e avvicinandosi immediatamente alla scrivania.

Armeggia con qualcosa che non riesco a vedere, per poi girarsi di nuovo verso di me con un bicchiere in mano.

Un bicchiere pieno di quella che sembra essere semplice acqua.

-Bevi- mi ordina allungandolo verso di me.

Lo guardo sospettosa, mentre la mia gola mi implora di fare come dice.

-E' solo acqua- mi risponde impaziente.

Non è il momento di dubitare di lui, non ho tempo da perdere. Devo capire.

Afferro il bicchiere cercando di rimettermi quantomeno seduta e ci riesco, nonostante il dolore lancinante all'anca sinistra.

Bevo velocemente cercando di tenere a bada la nausea.

-Vuoi dirmi dov'è adesso?- gli richiedo una volta finito.

-Chi Granger?- ribatte.

Perché fa finta di non sapere?

-Draco ovviamente! Dov'è adesso? Sta riposando?-

Un secondo di silenzio segue alla mia domanda.

-Granger è meglio che riposi tu- mi risponde poi in tono evasivo.

-Dimmi dov'è!- grido di nuovo.

Silenzio.

-BLAISE! VOGLIO SAPERE DOV'E'! DEVI DIRMELO!-

Ancora silenzio, mentre lui evita accuratamente di guardarmi.

-Che ti prende?!- chiedo non capendo.

Che sta succedendo?

Perché mi tratta così?

Lui però non mi risponde, né tantomeno mi guarda in faccia, approfittando del fatto di dover tornare indietro per posare il bicchiere.

-Blaise!-

-Granger smettila. Sei confusa. Hai subito un trauma molto forte. Stavi per rimetterci la pelle-

-No! No! Zabini! L'hai visto anche tu!-

-Granger...- si gira di nuovo a guardarmi e il suo sguardo è indecifrabile –Non è così-

-Si che è così! L'hai visto anche tu! Eri con me! Ho visto i suoi capelli e il suo volto! Era lui! E combatteva contro il suo assassino per difenderci! Lui è vivo!-

-Non lo è! Smettila!-

Mi fermo un secondo, accigliandomi: come può negare? Come fa a contraddirmi?! Io sono sicura di ciò che ho visto! E lui era lì! Sono sicura che lo abbia visto!

-Come puoi negare l'evidenza?! E' vero stavo male, stavo... per morire. Ma sono sicura di ciò che ho visto! Era lui! Era lì!-

Ma la mia mente mi riporta immediatamente ad un'altra possibilità: il suo fantasma.

Del resto è già comparso un paio di volte no? Ed una delle due è stata proprio lì al cimitero.

Quindi...

Ma non può essere! La sua tomba...

-Era lui Zabini! Non capisco perché tu mi stia mentendo! Credi che non sappia che la sua tomba è vuota?!-

La sua reazione è immediata: spalanca gli occhi e fa due passi in avanti, coprendo immediatamente la distanza che ci separa –Cosa?!-

Lo guardo ancora senza capire: -Perché reagisci così?! L'hai visto! Lo sai benissimo che c'era!- insisto –Ci ha salvati! Quindi dimmi dov'è! So che lo sai!-

-GRANGER! La sua tomba è vuota?!- mi interrompe però lui.

-SI!- grido per tutta risposta con la gola di nuovo in fiamme.

Perché è così sconvolto?!

-Perché me lo stai chiedend...-

-Perché Draco è morto!-

-Blaise io so cos'ho visto!-

-QUELLO NON ERA LUI! ERA LUCIUS MALFOY!-

Mi blocco: cosa?!

Lu... Lucius Malfoy?!

Quel Lucius Malfoy?!

Stavolta è il mio turno di rimanere scioccata: -C... cosa?- chiedo, sperando di aver capito male.

-Era Lucius Malfoy non Draco a difenderci!-

-COSA?!- chiedo ancora sconvolta, afferrando le coperte e scostandole per poi tentare di nuovo di portare le gambe fuori dal letto.

Lui però si riavvicina: -Sta ferma Granger! Non puoi alzarti!- mi rimprovera.

-NO! Tu menti! Tu stai mentendo!- dico per tutta risposta, ovviamente ignorando i suoi ordini e cercando di liberarmi dalla sua presa sulla mia spalla.

-Non puoi alzarti! La tua gamba è messa male!-

-Smettila di mentire! Lui è vivo! Tu lo sai! Tu lo sai e non vuoi dirmi dov'è! Dimmelo!- grido fuori di me, riuscendo a respingerlo come posso e a rimettermi in piedi.

Dopodichè tutto accade molto velocemente: sposto il peso sulla gamba sinistra e il dolore arriva immediato come una pugnalata, facendomi improvvisamente perdere le forze e cadere giù.

Per mia fortuna però lui mi sorregge, impedendomi di precipitare al suolo.

Mi sospinge di nuovo indietro sul letto, dove mi adagio lentamente cercando di riprendere fiato.

Ha ragione: sono messa male.

-Bla... Blaise... Per favore... Dimmi la verità- lo imploro, respirando a fatica, e tornando a guardarlo.

-Te l'ho già detto- si allontana, voltandosi di spalle –Era Lucius Malfoy. Siamo arrivati insieme-

Continuo a battere le palpebre come un riflesso condizionato, ma in realtà davanti ai miei occhi non vedo più Blaise.

Mi ripassano davanti le immagini di ciò che ho visto prima di svenire.

Quei capelli biondi... Quel viso... Quella voce...

Possibile che li abbia scambiati per quelli di Draco?

Ma quella voce... Era... Era identica.

"Ma hai sempre saputo che padre e figlio hanno la voce simile, fredda e strascicata"

Ed anche questo è vero.

Ero... Ero in punto di morte...

Era buio...

Quindi... possibile che Blaise abbia ragione?!

Era davvero Lucius Malfoy quello che ci ha difesi?

Lo stesso Lucius Malfoy che fino a tre anni fa era un Mangiamorte? Lo stesso che ha sempre professato la purezza del sangue e la superiorità dei Purosangue rispetto agli altri?

"Le cose sono cambiate"

Lo so che sono cambiate. Hanno collaborato con il Ministero per così tanto tempo che ormai fatico a rendermi conto di quanto effettivamente ne sia passato. Ma non posso fare a meno di meravigliarmene comunque, perché sì, è vero, Lucius Malfoy ha cambiato il proprio comportamento, una cosa che ognuno di noi può fare, ma cambiare il proprio modo di fare non significa necessariamente cambiare il proprio pensiero.

E adesso è strano per me sentire che lui, il mago Purosangue per eccellenza, abbia potuto davvero difendere me, la strega Mezzosangue per eccellenza.

"E' proprio a causa della sua collaborazione col Ministero se Draco è stato ucciso"

Molto probabile...

Draco...

Quindi...

Quindi a questo punto... non è cambiato niente?

-Quindi... Draco... è... è ancora... è ancora...- la mia voce esce quasi in un soffio, mentre la delusione mi pervade man mano che, la consapevolezza che Blaise non si sbagli, prende completo possesso di me.

Poi mi zittisco del tutto.

"E' ancora morto. Non è cambiato nulla" completa la mia coscienza al posto mio.

Mi rendo conto di star piangendo solo quando sento alcune gocce cadere sulle mie mani: ho piegato la testa verso il basso, ormai dimentica anche di Blaise.

Questa delusione fa molto più che male... è come se lo avessi perso per la seconda volta.

Anche se, quando è successo tutto la prima volta, i miei sentimenti erano molto, ma molto diversi.

Adesso invece... adesso capisco in minima parte cosa stia passando Blaise, cosa stia passando sua madre e... suo padre.

Lucius Malfoy.

Il nostro salvatore.

-E' morto?- chiedo con voce rotta, continuando a piangere e incapace di fermarmi. Rialzo gli occhi a guardarlo, ma lui evita accuratamente il mio sguardo.

E questo fa male.

Non perché vorrei un conforto da parte sua, ma perché so che se sta evitando i miei occhi è perché sta soffrendo anche lui come me, ed esattamente in questo momento.

Mi zittisco, anche se le lacrime continuano a scendere per un po'.

"Lui è ancora nel limbo. Puoi ancora vederlo"

Il limbo a cui non sono ancora tornata.

"Stavi per morire"

Anche l'altra volta stavo per morire, ma sono andata da lui, quindi perché adesso no?

La mia coscienza tace.

Neanche lei è in grado di darmi una risposta.

-Granger-

La voce di Blaise mi arriva da lontano, ma non posso non notare l'inevitabile stridio che produce.

La sua voce si spezza esattamente come ha fatto la mia poco fa.

Torno a guardarlo ancora, affrettandomi a darmi un contegno e ad asciugarmi le lacrime.

Gli lascio tutto il tempo che vuole per tornare a guardarmi.

-La sua tomba era vuota?- mi richiede non appena i nostri sguardi si rincrociano.

E adesso... solo adesso, la realtà mi precipita addosso come un macigno: il corpo di Draco è davvero sparito.

Annuisco: -Si-

Ed ecco che, ormai completamente lucida, mette a fuoco un altro dettaglio.

-Ho trovato un libro-

Si acciglia: -Dove?-

Ed è così che lentamente inizio a spiegargli tutto dal principio, raccontandogli dove si trovi adesso il libro, di come abbia ricordato di averlo già visto e di come, a quanto pare, io l'avessi completamente dimenticato.

Alla fine è completamente sotto shock, anche se tenta di nasconderlo a tutti i costi.

Dopo qualche secondo di silenzio aggiunge: -C'è ancora qualcosa che mi sfugge...-

-Cosa?- chiedo quindi.

-Che diavolo ci facevi lì Granger?!-

Ho appena il tempo di decidere cosa rispondere che ecco che la porta della stanza si apre: sia io che lui ci giriamo di scatto e devo ricorrere al poco autocontrollo che mi rimane per evitare di farmi prendere dal panico.

Davanti a me, Narcissa Malfoy.

Automaticamente sento il mio cuore stringersi: dopo ciò che ho ricordato, dopo quello che ho fatto quando lei mi ha afferrato la testa e mi ha detto quelle parole... Spero solo che... quel "Perdonami madre" l'abbia solo pensato e non pronunciato.

Mi sento arrossire, ma cerco di dissimularlo.

-Signorina Granger, si è svegliata- mi dice tranquillamente, senza alcuna particolare inflessione nella voce, quasi come una semplice constatazione.

Forse non devo temere; forse l'ho davvero solo pensato.

-Buonasera signora Malfoy- mi limito a dire, girando poi la testa verso Blaise –Quanto tempo è passato?- gli chiedo. Sarebbe dovuta essere la mia prima domanda, ma... il pensiero di Draco ancora vivo ha prevalso.

-Due giorni- mi risponde lui freddamente, tenendo lo sguardo fisso su Narcissa, la quale, notando il suo atteggiamento cambia espressione: -E' successo qualcosa?- chiede, accigliandosi, con tono leggermente preoccupato.

-Niente- risponde lui.

E' arrabbiato.

-Come sta Lucius?- chiede poi con voce un po' più calma.

Capisco immediatamente il perché di questa domanda: vuole dimostrarmi di aver detto la verità. Che quello che ci ha difesi era davvero Lucius Malfoy.

Non posso biasimarlo: in fondo al cuore, una piccola parte di me, spera ancora che mi abbia mentito.

Ed è per questo che sposto gli occhi su Narcissa, e so già che il mio sguardo è speranzoso.

-Bene. Le sue ferite non erano gravi. Si rimetterà completamente entro domani- risponde lei, con un tono visibilmente sollevato, mentre io sento crollare definitivamente l'ultimo granello di speranza che mi era rimasto.

Non c'è più alcun dubbio: Draco è ancora morto.

Ingoio a vuoto, distogliendo lo sguardo da lei e fissandolo sulle mie mani.

Non è cambiato niente.

Niente.

Anzi, la situazione adesso si complica.

Perché il suo corpo è sparito e non ho la più pallida idea del perché, né di come fare a ritrovarlo.

Ma... Sono sicura di una cosa: quel libro mi aiuterà.

Ne sono sicura.

Ho la sensazione che abbia a che fare con il legame, anzi la certezza, perché altrimenti, come si spiegherebbe il fatto che, appena l'ho afferrato, il dolore al petto è cessato?

E' la mia ultima possibilità.

Rialzo gli occhi e mi prendo un momento per osservare Narcissa: nonostante si sia trovata nel bel mezzo di una situazione di emergenza, sembra come al solito impeccabile. I capelli, sempre striati di grigio, sono tirati in un crocchia ordinata dietro la testa. Indossa anche stavolta un vestito nero, lungo fino ai piedi, non tanto dissimile da quello che indossava l'ultima volta che l'ho vista.

L'unica cosa davvero diversa stavolta è il viso: le occhiaie, nere, sono, se possibile, aumentate.

Ma cos'è successo dopo che io sono svenuta?

Inoltre c'è un altro dettaglio che mi sfugge...

"Era Lucius Malfoy. Siamo arrivati insieme"

Insieme?

Ma... Come hanno fatto a trovarmi? O meglio, perché sono venuti al cimitero anche loro?

Di certo Blaise non poteva conoscere i miei piani, né tantomeno Malfoy Senior.

Quindi... com'è possibile?

Sposto lo sguardo su Blaise, sospettosa, ma lui continua a non guardarmi, tenendo la mandibola completamente serrata e gli occhi ancora fissi su Narcissa.

-Come si sente?- mi chiede quest'ultima nel frattempo, così torno a guardarla: -B... Bene- rispondo –Ma... Cos'è successo? Come... Come mi avete trovata? Io... Grazie- dico confusamente, ponendo la fatidica domanda ed ecco che Blaise finalmente reagisce, girandosi a guardarmi di nuovo e fulminandomi con lo sguardo.

Narcissa inarca leggermente le sopracciglia, spostando lo sguardo tra me e lui: -Pensavo che Blaise gliene avesse parlato- dice stupita.

-Non ce n'è stato il tempo- interviene lui freddamente.

Narcissa lo guarda ancora per un attimo dubbiosa, poi torna su di me: -Credo che a questo punto non abbia più senso nasconderle alcuna informazione signorina Granger- dice seriamente.

A queste parole, qualsiasi mio pensiero su Blaise sparisce, e mi concentro del tutto su di lei, prestandole la massima attenzione.

-Come sicuramente saprà, un paio di mesi fa è stato ucciso il dottor Clarke-

Annuisco.

-Sono al corrente di ciò che avete fatto dopo l'arresto di Blaise- continua, con lo stesso identico tono di voce.

Ne rimango basita: si riferisce alla riesumazione del corpo di Draco e alla seconda autopsia che abbiamo effettuato, ma ne parla con tranquillità, come se la cosa non la toccasse. Come ci riesce?

Come può mantenere la calma in questo modo?

Ricordo perfettamente ciò che ha fatto per Harry durante la guerra: ha mentito a Voldemort e per farlo ci è voluto sicuramente un grande coraggio. Lo stesso coraggio che adesso sta dimostrando con questa tragedia. Lo stesso coraggio che sto vedendo in questo preciso istante.

Ha una forza interiore più grande di qualsiasi altra persona io abbia mai conosciuto, persino di qualsiasi Grifondoro io abbia mai incontrato, compresa me stessa.

Annuisco ancora: -Purtroppo si è reso necessario- preciso –Dovevamo capire perché fosse stato ucciso anche il dottor Clarke. Ma da...- mi fermo, evitando solo all'ultimo secondo di pronunciare la parola "autopsia" –Ma non è emerso nulla- mi correggo velocemente.

-Lo so bene. Kingsley ci ha informati. Resta il fatto che il medico legale è morto e per tali motivi abbiamo deciso, di comune accordo con lui e la detective Black di ricorrere ad un'ulteriore misura di sicurezza-

Antares Black: sua cugina.

Resto in silenzio.

-Dopo la nuova sepoltura abbiamo apposto un incantesimo sul terreno. Ciò che i Babbani definirebbero un allarme-

Il mio viso deve lasciar trasparire tutto il mio stupore, perché lei solleva leggermente gli angoli della bocca, in una sorta di sorriso comprensivo. La mia mente inizia a lavorare freneticamente, facendomi arrivare alla risposta che stavo cercando: ecco perché mi hanno trovata.

Ma non sposto ancora gli occhi su Blaise; prima devo assicurarmi di aver capito bene.

-Allarme?- chiedo quindi.

-Si- interviene però proprio lui, costringendomi a guardarlo. Non appena incrocio i suoi occhi, lui ovviamente mi guarda male, giusto un attimo prima che anche Narcissa si giri verso di lui –Se la tomba fosse stata violata in qualche modo, la mia bacchetta, così come quella di Narcissa e Lucius, avrebbero iniziato a vibrare e ad emettere scintille rosse. Ed è proprio quello che è successo l'altra sera- Annuisco, leggermente meravigliata.

-Abbiamo supposto che Clarke avesse scoperto qualcosa di importante, trascrivendolo nel rapporto autoptico, che successivamente è stato trafugato e sostituito. Probabilmente se ne sarà accorto e stava per denunciarlo, ma come sappiamo è stato messo a tacere- continua.

-Ma dall'autopsia non è emerso nulla di diverso, no?- facendo finta di non capire.

Non posso dire a Narcissa che quella bara è vuota.

Non posso assolutamente lasciar trapelare la verità.

-Esatto, quindi i due casi non sono collegati- risponde -Ma l'incantesimo è stato apposto subito dopo l'accaduto e nonostante ciò che è stato riscontrato abbiamo deciso di lasciarlo per una maggiore sicurezza-

Ha senso.

Tutto ha terribilmente senso.

-Dovevo esserne informata- rispondo dopo qualche secondo, con voce leggermente annodata.

-La colpa è mia- interviene Narcissa.

Mi giro di nuovo a guardarla, stupita.

-Ho detto io a Kingsley e a Blaise di non dire nulla a nessun altro. Non potevamo fidarci di nessun altro signorina Granger- continua seriamente.

Sento una stretta allo stomaco.

"Non potevano fidarsi di me"

Stringo le labbra, mentre lei continua –Mi fidavo ciecamente solo di Blaise ed il fatto che il dottor Clarke fosse stato ucciso quando lei si era risvegliata dal coma...-

-Lo capisco signora Malfoy- la interrompo, cercando di mantenere la calma. Non posso biasimarla. Ha pensato la stessa cosa che ha pensato Blaise, oltre al fatto che, probabilmente, in quel periodo, lui stesso li abbia informati dei suoi sospetti su di me. La mia mente invece è carica di risentimento.

-Però potevate informarmi quando avete capito che io non c'entravo nulla-

"Oh no... Tu c'entri eccome. L'hai forse dimenticato?"

La mia coscienza non perde mai occasione per ricordarmi qual è la verità.

-Granger, no-

Mi giro di nuovo verso Blaise, guardandolo infastidita.

-Io sono un bravo Occlumante, così come Narcissa e Lucius. E così come Shacklebolt. Avremmo saputo difenderci da attacchi alle nostre menti-

Il mio risentimento aumenta, ma mi trattengo dal rispondere acidamente perché ha ragione. Non mi sono mai allenata seriamente con l'Occlumanzia, di conseguenza non so se riuscirei mai ad oppormi ad un Legilimens.

-Capisco- rispondo cupamente, distogliendo lo sguardo da lui.

Mi sento offesa, profondamente, ma non posso di certo fargliene una colpa.

Adesso conosco la verità.

"Ma anche il suo assassino la conosce. Ormai non ha più senso"

Esatto.

Anzi, adesso c'è un altro problema.

La domanda di Blaise risuona nella mia mente come una campana, continuando a ripetersi all'infinito.

E devo sbrigarmi ad inventare una buona scusa, perché so per certo che tra poco quella domanda mi verrà posta da qualcun altro.

-Signorina Granger-

Ecco... appunto.

Torno a guardare Narcissa, mentre i battiti del mio cuore aumentano.

-Per quello che vale, ci tengo a dirle che dopo quanto accaduto l'altra sera e più in generale in questi tre mesi, io adesso mi fido di lei. Blaise ci ha raccontato tutto-

Il panico si impossessa di me di nuovo, ma non oso girarmi verso di lui. Non può avergli detto nulla. Il mio segreto è ben custodito. Me l'ha assicurato già una volta, quindi non devo dubitare della sua parola.

Giusto?

-Tutto?- chiedo quindi, lasciando per un secondo che la mia voce risulti insicura.

-Si. Blaise mi ha raccontato quanto si stia impegnando per arrivare alla verità. So perché è finita contro quello scoglio quando si è Smaterializzata qui ad Housel Bay. E ho potuto vedere io stessa le condizioni in cui si trovava quando lui l'ha portata qui l'altra sera. Ci tengo a ringraziarla davvero- conclude rimanendo seria, ma nel suo tono di voce avverto un senso di gratitudine reale.

E, come ho immaginato, non sa niente.

Tiro un sospiro di sollievo e inarco leggermente le labbra in un sorriso leggero: -Non c'è davvero bisogno che mi ringrazi. Lo ha già fatto una volta, ma davvero, non ce n'è bisogno. Mi limito a fare il mio lavoro-

-Lei ha fatto molto più che questo. Conosco perfettamente gli attriti che ci sono stati in passato tra lei e mio figlio. Avrebbe potuto benissimo rifiutare il caso, lasciare che venisse assegnato a qualcun altro...-

-No- la interrompo con gentilezza. Rialzo lo sguardo che avevo automaticamente abbassato –No. Non avrei potuto. Perché...- faccio una pausa, ricordando le mie parole di un anno fa, quelle che Draco stesso mi ha mostrato nei suoi ricordi –...se continuassi a serbare odio e rancore, allora prima o poi ci ritroveremmo punto e a capo. Voi avete iniziato a collaborare col Ministero. Lui era diventato un Auror e io credo lo avesse fatto per redimersi. Ne sono convinta, ora più che mai. Quindi ciò che sto facendo adesso è il minimo-

Lei non mi risponde, ma non posso non notare i suoi occhi diventare lucidi.

-Senza contare il fatto che, se non fosse per lei Narcissa...- continuo, mentre lei sussulta sentendosi chiamare per nome da me –A quest'ora la situazione sarebbe molto diversa-

Rimane in silenzio, ma so perfettamente che ha capito.

Se non fosse stato per lei, a quest'ora saremmo tutti morti.

La vedo abbassare lo sguardo e rimaniamo tutti e tre in silenzio.

C'è un leggero imbarazzo nell'aria, lo percepisco chiaramente, ma non è spiacevole, anzi tutto il contrario.

Perché questa è, in assoluto, la prima volta che io e Narcissa Malfoy ci ritroviamo a parlare e a chiarirci dopo la guerra.

Non ne avevo mai avuto la possibilità e averlo fatto adesso, per me è importante e supera di sicuro qualsiasi imbarazzo possa effettivamente crearsi.

-Signorina Granger, c'è solo una cosa che io vorrei davvero chiederle, ma non voglio che fraintenda-

Oddio... Non starà... No... E' impossibile.

"Calma Hermione. Non può pensare nulla!"

Come faccio a stare calma? E se avesse frainteso le mie parole? E se pensasse che tra me e Draco... oddio... Ci fosse qualcosa? O se... Oddio... No... Se avesse notato anche lei ciò di cui si era accorto Blaise quando Draco era ancora vivo?

"Ecco cosa succede quando una Grifondiota viene condotta ad un passo dalla morte"

Mi blocco.

Ma la mia coscienza da che diavolo di parte sta?

"Oh, beh, me lo sto chiedendo anch'io effettivamente"

Ecco... Perfetto... Sto anche parlando con la mia stessa testa adesso! Ottimo!

"Ehi! Non paragonarmi a te. Io ho ancora un po' di capacità di giudizio a differenza tua"
Impreco, mentre la risposta si crea da sola: è ovvio che abbia capacità di giudizio, è la mia coscienza.

Ma non lascio che questo monologo interiore prosegua, perché mi riconcentro su Narcissa che sta aspettando una risposta.

-Ehm... Certo, chieda pure- dico, cercando di risultare tranquilla, anche se il nodo nel mio stomaco si fa sempre più stretto.

-Non posso far altro che chiedermi cosa ci facesse lì. Perché si trovava in quel posto? Blaise mi ha assicurato di non averla avvertita. Quindi...-

Ecco la fatidica domanda.

Ma non posso esitare. Non devo farlo neanche per un secondo altrimenti capirà che sto mentendo.

-Ero lì di mia iniziativa. Da quando anche Clarke è stato ucciso, anch'io ho iniziato ad avere dei dubbi sul fatto che si trattasse di una terribile coincidenza. Così ho iniziato a sorvegliare la tomba ogni notte. Mi assicuravo che fosse tutto apposto e poi tornavo a casa. L'ho fatto anche l'altra sera, anche se, per via della festa, sono arrivata più tardi. E a questo punto, ringrazio Godric che sia andata così- rispondo.

Poi butto un'occhiata a Blaise che ha un'espressione a dir poco perplessa e continua ad osservarmi con la mandibola serrata: quando Narcissa andrà via, per me saranno guai.

Quest'ultima fortunatamente però, non lo guarda, rimanendo con gli occhi fissi su di me: -E quando è arrivata, che cos'ha visto esattamente?- chiede immediata.

-Ho visto della terra ammucchiata su un lato della lapide. Solo quella. Pioveva, quindi non riuscivo a vedere molto altro. Non ci ho pensato due volte e mi sono precipitata lì davanti, non rendendomi conto che il suo assassino potesse essere ancora nei paraggi- mento, anche se, all'incirca è più o meno ciò che è successo.

Avrei dovuto stare più attenta; avrei dovuto prevedere la possibilità che quel maledetto stesse tenendo d'occhio tutto. E invece... sono stata stupida ancora una volta.

-Mi ha aggredita alle spalle e quando mi sono rialzata abbiamo iniziato a duellare. Ho subito notato la sua corporatura e credo si trattasse di un uomo- inizio a raccontare, mentre quelle terribili immagini prendono il sopravvento e mi sento rabbrividire.

Non vedo più Narcissa.

Non vedo più le pareti della stanza...

Sono di nuovo a Kensal Green.

-Stava per uccidermi, ma sono riuscita a difendermi...-

Rivedo quella polverina verde intorno a me... i frammenti di quell'Avada Kedavra che solo grazie a Draco non mi ha colpita...

-Poi mi ha lanciato un Cruciatus che mi ha colpita di striscio alla gamba e...-

Il Cruciatus che mi sfiora... il graffio... che ben presto si trasforma in uno squarcio e inizia a sanguinare copiosamente... sempre più copiosamente...

-Ho iniziato a stare male poco dopo...-

Lui che mi attacca di nuovo e... lentamente... poco alla volta... mi sopraffa...

-Fin quando non mi ha Schiantata di nuovo e mi ha torturata...-

Mille lame incandescenti che tornano a trafiggermi il corpo... quel maledetto dolore ritorna ad impregnare ogni mio muscolo...

Sento la mia gamba sinistra lacerarsi ancora una volta...

Ogni singola cellula andare a fuoco e ricomporsi, in una danza sempre più crudele...

-Granger!-

-Signorina Granger!-

Sussulto, prendendo un respiro profondo.

Ma che...?

Sono a pochi centimetri dal viso di qualcuno.

-B... Blaise?- chiedo confusa.

I suoi occhi, per tutta risposta, mi scrutano preoccupati, mentre le sue mani mi tengono stretta per le braccia.

Che ci fa davanti a me?

Istintivamente mi ritraggo.

Era in piedi accanto alla scrivania, quindi com'è possibile che si sia spostato senza che me ne accorgessi?

O forse sono stata io a farlo?

Ma, anche in quel caso, com'è possibile, dato che io non posso assolutamente alzarmi?

Abbasso immediatamente lo sguardo, accorgendomi, infatti, di essere ancora seduta sul letto e che effettivamente è stato lui ad avvicinarsi a me, sedendosi poi sul materasso.

Ma come ho fatto a non accorgermene?

-Che... Che succede?- chiedo quindi, recuperando lucidità e accigliandomi.

-Le tue mani- risponde in tono ammonitore, lasciandomi poi andare, probabilmente capendo che sono tornata in me.

Io nel frattempo ho già riabbassato gli occhi, sgranandoli subito dopo: le mie dita sono strette attorno alla fasciatura che ho sulla coscia.

-Stavo... stavo per strapparla via?- sussurro, cercando di non farmi sentire da Narcissa alle sue spalle, cosa ovviamente impossibile.

Lui per tutta risposta si limita ad un cenno del capo.

Si.

-Io... Io non volevo! Non... non so cosa...- gli dico disperata, cercando di non gridare –Mi dispiace!-

Ma che cosa mi è preso?

Possibile che il ricordo abbia preso il sopravvento e che il panico si sia impossessato di me a tal punto da farmi distaccare così tanto dalla realtà?!

Improvvisamente, però, mi rendo conto di avere il fiato corto e il petto in fiamme ed è lì che poggio una mano chiusa a pugno, distraendomi da ciò che è appena successo.

Il petto è in fiamme.

Ho il petto in fiamme e questo... questo significa che...

Sento l'emozione pervadermi.

Il dolore che provo sta a significare soltanto una cosa: il legame c'è ancora.

Draco c'è ancora.

Non è successo nulla.

C'è ancora.

Gli occhi mi diventano lucidi.

"Ci sei ancora. Non è ancora tutto perduto. Il legame ha resistito. Tu, hai resistito ed io... sono ancora qui" penso immediatamente.

Una fitta acuta mi attraversa, come se... è sciocco anche solo da supporre... come se lui mi stesse rispondendo.

"Ci sei ancora. Ci sono ancora. E tornerò da te"

Un'altra fitta, leggermente più debole.

"Ci sono ancora... Sono ancora viva, sta tranquillo. Tornerò da te. Te lo prometto"

Possibile che abbia visto e sentito tutto?

Possibile che il mio distacco dalla realtà fosse dovuto a questo?

Del resto... quando lui si impossessò di me, io non ho forse rivissuto il suo rapimento e la sua... morte?

Un'ultima fitta di risposta ed ecco che il dolore... com'era arrivato... sparisce.

-Granger- Blaise mi richiama, ma a voce più bassa –Avevi iniziato a tremare- dice serio.

Lo guardo preoccupata: -Cosa?-

Batte le palpebre lentamente, in senso affermativo.

-Io non me ne sono accorta- dico velocemente –Devi credermi! Non l'ho fatto apposta! Non volevo strapparmi le fasciature o...-

-I tuoi occhi- mi interrompe e io mi blocco, trattenendo il fiato –Hanno cambiato colore- conclude. Il suo tono di voce risulta quello di una persona che non ha assolutamente idea di cosa stia succedendo, ma ovviamente sta mentendo per via di Narcissa.

Ed ecco la conferma a ciò che ho pensato poco fa: il legame c'è ancora e Draco ha preso il sopravvento su di me, rivivendo ciò che è successo due notti fa.

Sgrano gli occhi, ma mi zittisco, guardandolo disperata e afferrandogli gli avambracci.

-Signorina Granger è meglio che si riposi. Non sappiamo quale tipo di sortilegio quell'individuo potrebbe averle lanciato- interviene nel frattempo Narcissa, avvicinandosi ancora a noi, preoccupata –Come si sente adesso?-

-B... Bene- rispondo, ancora leggermente scioccata.

-Narcissa, se permette, me ne occuperò io stesso. Come sa, ho studiato un po' di negromanzia e conosco qualcosa sull'argomento- interviene Blaise, provando sicuramente a salvare la situazione.

-Certo! Ma lascia che ti dia una mano! Abbiamo molti libri che potrebbero tornarti utili, di sotto-

Blaise torna a guardarmi eloquentemente e capisco subito cosa vuole che ricordi: una conversazione avuta poco tempo fa in cui mi ha assicurato che cercherà un modo per far tornare indietro Draco.

Gli sorrido, cercando di non farmi notare dalla signora Malfoy.

-Grazie mille- risponde lui nel frattempo.

-Sarà meglio lasciarla riposare adesso signorina Granger-

-La prego, mi chiami Hermione- dico senza pensare e mordendomi la lingua poco dopo, notando il suo leggero sussulto.

Forse non avrei dovuto, ma non so perché, questa formalità mi sembra terribilmente sbagliata.

Mi guarda leggermente stupita, rimanendo in silenzio giusto quei secondi che bastano a farmi pentire del tutto di ciò che ho detto.

Poi, finalmente, si scioglie: -Ok, d'accordo. Allora... La chiamerò Hermione- dice poco convinta, aprendosi però in un sorriso cortese.

Non ha abbandonato la terza persona, ma non mi importa. Ciò che conta, lo ha già fatto.

-Grazie- dico sincera, ricambiando il sorriso.

Blaise nel frattempo si alza, frapponendosi tra noi due e interrompendo il nostro contatto visivo: -Narcissa, lei cominci pure ad andare. Io devo somministrarle le pozioni e poi la raggiungerò, d'accordo?-

Adesso mi beccherò una strigliata per quello che è appena successo.

Una piccola parte di me inizia ad implorarla di rimanere, ma ovviamente lei non può sentirmi ed infatti annuisce: -Certo. Ti aspetto di sotto. Lucius voleva parlarti un attimo-

Sospiro amaramente tra me e me.

Ci siamo.

-Arrivo subito- annuisce Blaise rispettoso.

-Bene, allora... a domani... Hermione. Buonanotte e si riposi, la prego-

Annuisco: -Buonanotte signora Malfoy. E grazie ancora- rispondo io, fintamente serena, mentre inizio ad avvertire l'ansia crescere.

I miei occhi seguono la sua figura fino alla porta e non appena questa si chiude alle sue spalle, mi giro di scatto verso Blaise: -I miei occhi hanno cambiato colore?!-

-Che diavolo avevi in testa Granger?!-

Le nostre domande escono nello stesso identico istante, entrambe pronunciate a mezza voce per evitare di farci sentire da Narcissa.

-Niente! Lo sai che non posso controllarlo!-

-Non cambiare argomento!-

Mi fermo: ma che significa?

-Che diavolo ci facevi lì?!- continua, probabilmente notando la mia perplessità.

Ma certo... non gliel'ho ancora detto...

-Io non volevo! E' stato Draco a dirmi di farlo!- inizio, ma lui mi interrompe.

-Oh certo! Adesso è Draco la nuova giustificazione per le stronzate che combini?!- mi risponde, alzando la voce.

-E' vero! Gli ho detto di Clarke e non ha voluto sentire ragioni!-

-E tu, da brava, cosa? Fidanzatina?! Hai acconsentito a fare una cosa del genere?! Granger hai perso completamente il senno?!-

Mi sento avvampare: Draco e io... Come si permette?!

-Come ti permetti?!- la mia voce esce più stridula di quanto vorrei –Sai benissimo come stanno le cose Zabini!- grido –E non sono pazza! Mi sono opposta in ogni modo possibile! Ma lo conosci e sai benissimo che quando ci si mette è più testardo di me e te messi insieme!-

-Non avresti dovuto comunque farlo! Non hai pensato neanche per un secondo che sarebbe potuta succedere una cosa del genere?!-

Rimango in silenzio: la risposta è ovvia.

-No, eh?! Ma di che mi meraviglio?! Sto facendo di nuovo lo stesso discorso! Voi Grifondioti non pensate mai alle conseguenze! E se invece di assecondarlo ti fossi fermata a riflettere per una volta, lo avresti capito!-

-Io non l'ho assecondato! Ti ho già detto che mi sono opposta!-

-Ma alla fine l'hai fatto comunque! Granger, per Salazar, anch'io vorrei che lui tornasse indietro e sto facendo di tutto per fa sì che ciò accada, ma resta il fatto che per il momento è ancora morto! E almeno fino a quando non troverò una soluzione a questo, vorrei che nessun altro ci lasciasse le penne!-

Rimango in silenzio, incapace di dire qualsiasi cosa.

Ha ragione ovviamente, ma ciò che mi colpisce di più è la sua preoccupazione per me. La sua frase sembra non riferirsi a qualcuno in particolare, ma io sento che è così; che le sue sono parole dirette a me, perché ormai, a prescindere dal legame che ho con Draco, che mi fa capire qualche dettaglio in più su di lui, ho imparato davvero a conoscere Blaise e so che questo è il suo modo di esprimere affetto e preoccupazione senza doversi esporre più del dovuto.

-Ti chiedo scusa- dico alla fine, a bassa voce, dopo un lungo silenzio.

Lo vedo bloccarsi, ma come immaginavo, non risponde, né si gira a guardarmi.

-Hai ragione, non avrei dovuto farlo... avrei quantomeno dovuto avvertirti, ma non volevo rovinare il giorno più bello, anzi, il periodo più bello della tua vita con una cosa del genere-

Silenzio.

-Era importante però che lo facessi, capisci? Con o senza di te, avrei comunque dovuto riaprire quella tomba prima o poi. Draco ha ragione. L'omicidio di Clarke non è una semplice coincidenza-

-Granger, avevamo già riesumato il suo corpo! Non c'era nulla di diverso!-

-Un corpo che adesso è sparito Blaise! E poi l'hai detto anche tu che il primo rapporto autoptico sembrava scritto da me! Mi risulta difficile credere che anche il medico legale avesse una calligrafia simile alla mia e a quella di Daphne!- dico accalorata, arrivando alla conclusione più ovvia, a cui sarei già dovuta arrivare tempo fa.

Sono stata davvero una stupida: avrei dovuto indagare più a fondo e invece, mi sono fidata di ciò che abbiamo visto alla seconda autopsia. E ancora una volta, ho dimenticato il dettaglio più importante che si ripete, in una sorta di gioco perverso, sin dall'inizio: in tutta questa storia, purtroppo... Nulla è come sembra.

-Dobbiamo confrontare di nuovo i due rapporti autoptici e...- faccio una pausa. Non ho scelta... devo arrivare fino in fondo –Dobbiamo confrontare le foto... Se c'è qualche differenza, la troveremo sicuramente lì- concludo con più sicurezza di quanta io ne abbia in realtà.

-Lo so Granger- si limita a rispondere lui, voltandosi verso di me e avvicinandosi con un calice in mano –Ma adesso, per i casini che hai fatto devi solo rimanere a riposo. Bevi questo-

Mi porge il calice ed io eseguo il suo ordine senza esitazione, nonostante questa maledetta pozione abbia il sapore più brutto che io abbia mai sentito finora.

Lascio che la mia mente divaghi per un attimo, soffermandomi inizialmente sulla voce di Blaise che si è fatta improvvisamente più calma, come se la rabbia fosse scemata.

Quando riabbasso il calice so già cosa dire: -Mi dispiace Zabini, dico davvero-

Ed improvvisamente mi ricordo di un altro dettaglio: -Blaise- lo richiamo ancora -I Malfoy hanno visto la bara vuota?!- chiedo andando nel panico. Oddio.

-Se così fosse, secondo te sarebbero rimasti con le mani in mano?- mi risponde acidamente, ma ignoro il suo tono e mi rassereno.

Di nuovo silenzio ed io rimango ferma, facendo vagare lo sguardo per la stanza e soffermandomi poi sull'armadio.

L'armadio...

Inizio ad avvertire un leggero formicolio sulla nuca.

L'armadio...

I miei occhi non si staccano da lì... ma perché?

L'armadio... Si riferisce forse a...

-Zabini- lo richiamo immediatamente.

Lui si gira a guardarmi.

-Shacklebolt aveva detto che avrebbe fatto rianalizzare il sangue sul tuo mantello. Abbiamo ricevuto i risultati?- chiedo velocemente.

Con tutto quello che è successo ultimamente, l'avevo completamente dimenticato.

-Certo. E' risultato essere ancora il sangue di Draco-

Sgrano gli occhi: -Cosa?! Com'è possibile?-

-Evidentemente il sangue animale si sarà mischiato al suo durante quella battuta di caccia. Si era ferito ad una mano-

-E perché non l'hai detto subito quando ti abbiamo arrestato?!- chiedo scioccata.

-Perché sarebbe sembrata una scusa Granger-

Mi limito ad abbassare lo sguardo: è vero.

Ma ecco che di nuovo sembra che il mio corpo agisca in piena autonomia, portandomi a rialzare gli occhi e a fissare di nuovo l'armadio.

Li distolgo ancora, ma di nuovo tornano lì.

Perché?!

Ci riprovo ancora e ancora, ma niente.

I miei occhi non rispondono ai comandi, finchè anche Blaise se ne accorge.

-Cosa c'è?-

-Non lo so! Continuo a fissarlo!- rispondo, iniziando ad agitarmi.

-Draco?- mi chiede quindi dubbioso, iniziando ad avvicinarsi all'armadio.

-Per favore aprilo!- dico leggermente in ansia, ignorando la sua domanda retorica.

Lui mi ascolta, allungando una mano e aprendo una delle ante.

-Qui c'è qualcosa- dice immediatamente, protendendosi verso l'interno ed estraendone un oggetto che rimane precluso alla mia vista fin quando lui non si gira verso di me.

Ed ecco che, com'è successo per il libro Lumen, tutto mi precipita addosso come una valanga: io, in questa stessa stanza che apro quella stessa anta di armadio e trovo quello stesso oggetto che adesso tiene in mano Blaise.

-Cos'è?- mi chiede curioso, rigirandoselo tra le mani per poi tornare a guardarmi.

Apro e chiudo la bocca un paio di volte, rimanendo ancora una volta leggermente scioccata.

Come avevo fatto a dimenticarmene?

-Granger?-

-Blaise devi andare immediatamente al tunnel-

-Granger, ma che stai...-

-Devi prendere quel libro di cui ti ho parlato prima!- lo interrompo.

-Vuoi spiegarmi?!-

-C'è una cosa che non ti ho detto. Il titolo di quel libro è "Lumen"-

Si blocca, guardandomi in silenzio, per poi tornare a guardare ciò che ha tra le mani.

-Qui... qui c'è scritto "Noctem"-

-Esatto. Ed ha anche gli stessi colori dell'altro libro, ma al contrario-

-Vuoi dire che...-

-Che forse abbiamo appena trovato il modo per far tornare indietro Draco-




------------------

Spazio Autrice: 

Ma buongiornooo miei piccoli Sherlock *_* Finalmente riesco a rispettare una scadenza :) Vi avevo detto che sarei tornata oggi ed eccomi qui *-* Vi ringrazio molto per la pazienza e anche per le interazioni che abbiamo avuto su Instagram in questi giorni :D Spero che i miei "aggiornamenti" sulle mie attività siano stati graditi :) Io, dal canto mio, vi dico che ho apprezzato molto l'affetto che mi avete dimostrato *-* Grazie di cuore :D 

Dunqueee! 

Innanzitutto vi chiedo umilmente scusa per avervi illuso ;) Davvero, non sapete quanto mi dispiace :/ Ma non potevo fare altrimenti ;) In realtà il capitolo precedente doveva essere scritto in un altro modo, cioè con Herm che si accorgeva immediatamente di chi fosse in realtà il loro salvatore, ma poi ho avuto un'illuminazione e... beh sapete bene cos'è successo ;) Spero mi perdonerete <3 

Detto ciò...

Piaciuto questo capitolo? ;) Sorpresi? Scioccati? Qualcosa da dire?

(A parte ovviamente il solito "Non puoi far finire il capitolo così" che ormai è diventata una frase di rito xD Ahahah)

Hermione avrà ragione? Quei libri avranno davvero qualcosa a che fare con il legame? 

Diciamo che oggi mi sento "buona" perciò vi dico: riflettete. 

Riflettete a fondo...

Che ci sia qualcosa sotto è ovvio... ma cosa?

Secondo me... solo riflettendo... le risposte possono essere trovate...

E detto ciò... ho detto anche troppo ;) 

Dopodichè: piaciuto il discorso tra Narcissa ed Hermione? ;) 

E quello tra Herm e Blaise?

Vorrei sapere più che altro se tutti i dialoghi vi siano sembrati coerenti e veritieri o se c'è qualcosa che non va :)

Dovete sapere che questo capitolo è stato scritto nell'arco di quasi due settimane, inizialmente sul pc e poi a mano sul quaderno (lo dico a chi di voi non ha Instagram e non può saperlo) e fino a stamattina, quando ho effettuato la rilettura, non mi sembrava un granché, anche dal punto di vista dei contenuti. Adesso invece ho leggermente cambiato idea, ma rimane comunque un mio parere personale. Quindi ci tengo ad avere la vostra opinione. 

Vi ringrazio come al solito per le visualizzazioni, i commenti e i voti al capitolo precedente :) E sono contenta che siate ancora qui con me tutti quanti :) Stiamo arrivando alla fine miei cari ;) Do il benvenuto ai nuovi lettori di questa settimana e lasciatemi dire che siete sempre più folli: insomma, leggere Lumos in due giorni?! Con la lunghezza dei capitoli che si ritrova? o.O Wow! Siete folli ma vi adoro *-* E mi rendete la persona più felice del mondo <3 E ringrazio anche coloro che vi hanno suggerito la mia storia *-* GRAZIE DAVVERO *-* Continuate a fare passaparola mi raccomando :*

E adesso... Cosa succederà? Idee? ;) Teorie? Come al solito vi dico di parlare liberamente perché tutto ormai è stato deciso e nulla di ciò che direte potrebbe influenzare in qualche modo ciò che verrà dopo. Insomma, alla verità dovrete pur arrivarci ad un certo punto, no? Non posso continuare a buttarvi fumo negli occhi di continuo xD O magari... qualcuno di voi c'è già arrivato? ;) Chi lo sa? 

Una cosa ve la posso dire: al prossimo capitolo rivedremo Draco :*  ;) Chiedo venia per la sua lunga assenza ;) (Non resuscita ve lo specifico xD Ma Herm tornerà da lui xD)

Che dire? 

Non mi resta che darvi appuntamento alla settimana prossima (non so darvi un giorno preciso) e dirvi di continuare a seguirmi su Instagram :* (Il mio nome utente è "arlenb.owen") 

Mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (Arlen) 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro