Capitolo 6

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"La mente ama l'ignoto.  Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poichè il significato della mente stessa è sconosciuto"

René Magritte



-Mione, sei ancora lì?-

Ron si affaccia dalla porta.

Sospiro irritata, richiudendo il libro che ho tra le mani: niente neanche in questo. Nulla che non conoscessi già sull'argomento.

-Si Ronald- dico amareggiata.

Sono chiusa nel mio studio di casa. Non riesco a darmi pace. Continuo a cercare informazioni sulle connessioni mentali: in cosa consistono esattamente, in che modo possono instaurarsi e soprattutto perché. Ma purtroppo, tranne un vago accenno, non c'è altro.

-E' tutto il giorno che aspetto che tu esca, che succede?- mi chiede preoccupato.

"Oh niente di che sai... Giusto una connessione mentale col tuo peggior nemico, ma sta tranquillo, niente di serio"

-Oh niente, sta tranquillo, tutto bene- rispondo sorridendo, alzandomi dalla sedia –Stavo solo cercando la formula di una pozione che mi ha chiesto Blaise- concludo mentendo.

-Posso darti una mano-

Mi sento in colpa ancora una volta: -No no, non ti preoccupare, per stasera va bene così, continuerò domani-

Lo raggiungo alla porta e gli do un bacio dolce, forse più per placare la mia coscienza, che per calmare lui. Devo trovare la soluzione al più presto: non voglio più mentirgli.

Con i miei libri purtroppo, ho fatto un buco nell'acqua e non ho altri posti in cui cercare. Se solo potessi tornare a scuola...

-Ma certo!- dico di getto ad alta voce.

Ron trasale: -Miseriaccia, cosa?-

-Devo andare ad Hogwarts!-

-Ad Hogwarts?- mi chiede dubbioso.

-Per la pozione! Sono sicura che troverò qualcosa in biblioteca-

-Non starai esagerando? Zabini può fare da...-

-No!- lo interrompo e lui mi guarda stranito –Non mi è di alcun disturbo. Se non dovessi trovare nulla neanche lì, gli dirò di chiedere a qualcun altro- continuo, addolcendo il tono di voce, cercando di sembrare rassicurante e soprattutto convincente.

-Ma Zabini non è sempre stato un ottimo pozionista?- mi chiede. Vorrei sotterrarmi: non ci avevo pensato.

-Si, lo è- dico con un filo di voce, quasi colpevole.

-E allora? Forse dovrei parlargli io-

"Oddio, no!"

-Ron, no. Mi ha chiesto di non parlarne con nessuno-

-E perché mai? Cosa nasconde?-

"Non sai quanto vorrei saperlo anch'io" penso.

-Mi ha chiesto la formula di una pozione rilassante più forte di quella che usa al momento, perché sta cominciando a dargli assuefazione e ogni tanto non funziona. Mi ha pregato di controllare tra i miei libri, perché lui non è riuscito a trovare niente. Credo che se Malfoy fosse...- La mia voce si spezza. Ingoio: -Insomma, se Malfoy fosse ancora vivo, si sarebbe rivolto sicuramente a lui, perché era più esperto di me-

-Hai ragione- mi risponde, rilassandosi.

Tiro un sospiro di sollievo: mi sono assicurata il suo silenzio. Ma il peso che ho sul cuore aumenta.

Per quanto dovrò andare avanti così?

***

Eccomi a casa.

Hogwarts.

Attraverso i cancelli emozionata. Non mi ero resa conto di quanto mi mancasse. Ma del resto, non ci si rende conto di quanto ci si possa affezionare ad un posto, fin quando non si è costretti a lasciarlo.

Percorro il vialetto che mi porta direttamente al grande portone d'ingresso, dove trovo la McGranitt ad aspettarmi: -Signorina Granger, è un piacere rivederla-

Mi accoglie con un enorme sorriso, che ricambio immediatamente.

-Buongiorno professoressa-

-Dunque, dalla sua missiva di ieri ho intuito fosse urgente. Di cosa si tratta?- chiede incuriosita.

Dietro di lei, noto degli studenti uscire dalla sala Grande, i quali, vedendomi, sgranano gli occhi e iniziano ad indicarmi. Non è sicuro rimanere qui. Qualcuno potrebbe sentirci.

-Potremmo parlarne nel suo studio?- chiedo gentilmente.

-Oh si certo! Che sciocca! Andiamo, venga-

Ci avviamo per i corridoi e mi guardo intorno ammirata: è tutto perfettamente uguale all'ultima volta in cui sono stata qui. O quasi.

I luoghi, come le fotografie, racchiudono in sé quella magia naturale che noi chiamiamo ricordo.

Possono mutare nel loro aspetto, a causa del tempo che scorre inesorabilmente, ma la loro essenza, grazie a quei ricordi, rimane intatta, facendoci sentire a casa anche quando tutto sembra perduto.

I luoghi in fondo, al contrario delle persone, non cambiano mai veramente.

Le persone invece...

"Anche coloro i quali credevamo non potessero mai farlo, sono cambiati"

"Malfoy..."

A lui però, è toccato un destino crudele.

"Le colpe dei padri alla fine, ricadranno sempre sui figli"

Che sia questo il motivo per cui è stato ucciso? Per vendetta nei confronti di suo padre?

Devo scoprirlo.

Raggiunto l'ufficio, mi siedo vicino la scrivania, mentre la McGranitt prende posto dall'altro lato, sulla poltrona che una volta apparteneva a Silente. Istintivamente, cerco con gli occhi il dipinto del vecchio preside, nella speranza di vederlo, ma lo trovo vuoto.

Peccato, avrei potuto chiedergli dei suggerimenti.

-Bene signorina Granger, mi dica tutto-

-Professoressa, potrei consultare qualche volume qui a Hogwarts?- chiedo senza giri di parole, un po' in ansia.

-Ma certo! Immaginavo che fosse venuta per questo- mi risponde con un sorriso –Ma potrei sapere che genere di libri sta cercando? Magari potrei aiutarla-

Dovrei parlargliene? Magari potrebbe aiutarmi a capire qualcosa in più. Ma se lo facessi, sarei presa per pazza e il mio segreto non rimarrebbe più tale.

-A volte ci chiudiamo in noi stessi, per paura di essere allontanati a causa di ciò che siamo, ma se corressimo il rischio, scopriremmo una delle qualità più belle dell'animo umano: la comprensione-

Alzo lo sguardo stupita e incrocio quello azzurro e familiare del professor Silente che mi sorride dolcemente:

-Professore! Che piacere rivederla!-

-Anche per me signorina Granger-

Mi fermo a riflettere sulle sue parole e in un attimo ho la risposta:

-Devo chiederle una cosa: lei cosa farebbe se si fosse instaurato nuovamente un certo tipo di legame, ma sapesse che questa volta scioglierlo non porterebbe a nulla di buono?- chiedo riferendomi apertamente al legame tra Harry e Voldemort.

Mi guarda serio attraverso gli occhiali a mezzaluna: -Conosce già la mia opinione, ne sono più che sicuro-

Si la conosco: non posso interrompere questa connessione.

Annuisco.

-Signorina Granger, si tratta del signor Potter?- interviene la McGranitt preoccupata. Ha sicuramente intuito anche lei di cosa sto parlando.

-No... Si tratta di me- dico in un sussurro.

Silente sorride ancora, mentre la professoressa sgrana un po' gli occhi:

-E potrei sapere con chi ha instaurato una connessione mentale?-

Sospiro. Adesso o mai più: -Con qualcuno che non è più tra noi-

Mi guarda scioccata, mentre Silente interviene: -Solo perché qualcuno sparisce dal nostro mondo, non significa che non esista più-

Stavolta sono io a rimanere stupefatta: non avevo minimamente pensato a una cosa del genere.

E se Malfoy fosse bloccato da qualche altra parte?

Per quanto vorrei chiederglielo, mi trattengo. Non voglio fare il suo nome. Voglio tenerlo per me.

"Un segreto tra me e lui"

Ok. Sto impazzendo.

-Ho consultato i miei libri, ma non ho trovato niente. Col suo permesso professoressa, dovrei accedere al reparto proibito. In biblioteca purtroppo non ci sono informazioni. Avevo già controllato qualche anno fa per Harry- dico tutto d'un fiato.

-Certo signorina Granger. La accompagno immediatamente- mi risponde lei, ancora leggermente in shock.

Guardo Silente: -La ringrazio Professore. Le farò sapere non appena avrò novità-

-Le soluzioni sono semplici da trovare, quando sai dove guardare- mi risponde, facendomi l'occhiolino.

"Se avessi saputo dove guardare, sarei già arrivata alla soluzione" penso.

In biblioteca, troviamo Madama Pince che, felice di incontrarmi, ci accompagna di buon grado al reparto proibito.

All'apparenza è identico a qualsiasi altro presente nella biblioteca, ma se ci si concentra, si avverte la Magia Oscura che regna in ogni angolo. Anche l'atmosfera è leggermente più tetra a causa della penombra in cui tutto è immerso. Non c'è una sola finestra e l'illuminazione è data solo dalle candele sparse qua e là.

-Il settore che sta cercando è da questa parte, mi segua- dice la McGranitt.

Mi stringo le braccia al petto e faccio come dice. Quando svoltiamo l'angolo di uno dei tanti scaffali, trovo l'ultima persona che avrei mai potuto immaginare di incontrare qui: Neville.

-Professor Paciock, buongiorno- dice la Preside.

Già! Che sbadata! Neville è un professore adesso.

-Buongiorno professoressa- Gira gli occhi incrociando i miei: -Hermione? Cosa ci fai qui?- chiede stupito.

Per un momento mi agito, ma cerco di mantenere la calma: -Sto cercando un libro-

-Qualcuno in particolare? Posso darti una mano se vuoi. La mia ricerca può aspettare- mi dice sorridendo, mentre ripone un grosso tomo sulle piante magiche velenose su una mensola.

-Oh no, non ti preoccupare-

-Sei sicura? Conosco il reparto abbastanza bene-

-Signorina Granger, si fidi. Anch'io spesso mi faccio aiutare dal signor Paciock- mi dice la McGranitt.

Sarà meglio darle retta, così acconsento.

-Devo trovare qualcosa sulle connessioni mentali-

Lui ci pensa per un po': -Connessioni... Mmm... Ok, ci sono. Vieni andiamo-

Ci congediamo e lo seguo tra gli scaffali.

-Eccoci. Qui trovi di tutto. Di che tipo di connessioni si tratta esattamente?-

-Connessione attraverso i sogni-

-Mmm... Ok inizio a cercare anch'io-

Si allontana, così inizio a guardarmi intorno. Ci sono libri ovunque. Troverò sicuramente qualcosa. La mia attenzione viene attratta quasi subito da un libro in particolare: più grande degli altri, molto antico a giudicare dalla copertina consunta in pelle verde molto scuro, ha dei bordi in argento. Piego la testa per leggere il titolo, anch'esso argentato:

"Lumen"

"Luce"

Sopra la scritta un piccolo simbolo che non riesco a vedere bene. Allungo una mano per prenderlo, ma vengo distratta: -Hermione ho trovato qualcosa!-

Mi giro nella direzione di Neville e lo raggiungo curiosa: -Dimmi tutto-

-Senti qua: "Le connessioni mentali possono stabilirsi in diversi modi: quelle più comuni si verificano durante la veglia come brevi allucinazioni, o vere e proprie perdite di coscienza.

Le più rare invece si stabiliscono durante il sonno e sono le più potenti. Difficile liberarsene, ma non impossibile. Per questo tipo di connessione vi deve essere un legame molto forte tra le due parti: l'amore è sicuramente uno di questi"-

Amore? Non credo proprio.

-"Ma ve ne sono altri, sicuramente più oscuri. Il più comune è l'anima condivisa"-

Neville si ferma dubbioso, ma io so cosa vuol dire.

"Horcrux"

Mi guarda ancora un attimo e poi torna a leggere: -"Da non sottovalutare sono i possibili messaggi che queste connessioni possono veicolare, poiché solitamente sono il motivo che sta alla base del collegamento stesso"-

Che Malfoy abbia un messaggio per me, ormai è chiaro: sta cercando di farmi arrivare alla soluzione del caso.

-Questo è tutto quello che dice, il resto prende in esame i possibili soggetti che possono stabilire una connessione- conclude il mio amico.

Possibili soggetti? E se ci fosse anche la mia categoria?

Gli faccio segno di porgermi il volume e immediatamente inizio a scorrere tra le pagine. Con mio grande dispiacere però non trovo niente. A quanto pare non esistono connessioni mentali con coloro che sono morti.

"Controlla quel libro" mi suggerisce il mio istinto. Mi giro e raggiungo lo scaffale di prima. Il volume però, è sparito. Al suo posto ce n'è un altro in pelle marrone.

-Neville, tu hai visto arrivare qualcuno da quando siamo qui?- chiedo agitata.

-No no, ci siamo solo noi due, perché?-

-Perché qui c'era un libro che è sparito-

-Sparito?- mi chiede avvicinandosi e controllando a sua volta –Hermione, è impossibile-

Mi mordo la lingua per non rispondere acidamente. Sono sicura di ciò che ho visto. Era qui fino ad un attimo fa. Mi guardo intorno, scandagliando ogni angolo. Per quanta magia possa impregnare questi libri, non è mai successo che uno di essi sparisse nel nulla.

Inizio a spostare quelli sullo scaffale, nella vana speranza di ritrovarlo, ma evidentemente è davvero scomparso.

Scioccata, inizio a consultare altri volumi, ma dopo più di un'ora non trovo altro che possa aiutarmi.

Decido di andare via e insieme a Neville, ci avviamo verso l'uscita della biblioteca.

-E' meglio che vada, tra poco ho lezione con Serpeverde e Grifondoro. Argomento di oggi, le Mandragole- dice lui sorridendomi.

Nonostante sia leggermente sconsolata per la ricerca poco produttiva, non riesco a trattenere un sorriso sincero.

-Controlla i paraorecchie mi raccomando. Non sia mai che qualcuno svenga di nuovo- rispondo.

Arrossisce leggermente, mentre io scoppio in una breve risata: –Grazie per l'aiuto. Mi raccomando, ti prego di non dire a nessuno cosa abbiamo cercato. Sono ricerche per il Ministero-

Lui abbassa la voce: -Sta tranquilla. Non dirò niente-

-Grazie. Vado dalla McGranitt ad avvisarla. Ci vediamo presto. Saluta Hannah da parte mia-

Ci abbracciamo, dopodiché, quasi correndo, raggiungo l'ufficio della Preside, che però mi sta già aspettando ai piedi della scala.

-Ha trovato ciò che cercava?- mi chiede sorridendo.

-Purtroppo non molto. Sembra che non esistano legami come il mio- rispondo a bassa voce.

-Non si preoccupi. Il professor Silente ed io continueremo a cercare e non appena avremo qualcosa, le faremo sapere immediatamente signorina Granger-

Le sorrido grata: -Grazie mille professoressa-

-Lei nel frattempo si impegni per risolvere il caso-

Sgrano gli occhi incredula: -Non... Non... Si tratta di...-

Come ha fatto a capire di Malfoy?!

La McGranitt mi sorride di nuovo: -Non si preoccupi, non lo dirò a nessuno. Ha la mia parola-

***

-Voglio ricontrollare la casa!-

-E io ti dico, per l'ennesima volta, che è inutile. L'abbiamo già fatto e siamo anche arrivati in ritardo! Ti dico che è meglio iniziare a indagare per trovare chi è stato ad anticiparci!-

-Harry! Ma mi vuoi ascoltare? Magari il colpevole ha lasciato delle tracce che non abbiamo notato!-

-Hermione abbiamo già controllato!-

-Granger, Potter ha ragione. Per favore!-

-Zabini, taci!-

Sono in ufficio con Harry e Blaise. E' passata una settimana da quando abbiamo saputo dell'omicidio di Malfoy. Una sola settimana dal mio compleanno. Eppure sembrano passati secoli. Ieri, rientrata da Hogwarts, ho di nuovo ripensato alla piuma e ad un possibile modo per recuperarla. L'unica possibilità è ottenere un nuovo mandato di perquisizione.

Per questo motivo, è da quando sono arrivata in ufficio che sto cercando di convincere Harry.

Inoltre devo anche capire dove si è diretto Malfoy quando è uscito dallo studio.

Solo che il mio migliore amico non sembra disposto ad ascoltarmi e Blaise continua a dargli man forte.

"Certo, perché nasconde qualcosa che non vuole che io scopra"

Ciò che non sa è che un Grifondoro armato di coraggio, può diventare peggio di una Serpe, se messo alla prova.

Inizio a riflettere. Se Harry non mi permette di entrare a casa di Malfoy legalmente, dovrò arrangiarmi da sola.

"Dovrò infrangere le regole"

"Chi sei tu? Che ne hai fatto di Hermione Granger?"

La frase di Ron di qualche anno fa, mi risuona nella mente e mi strappa un sorriso.

"Mi dispiace Ron, ma devo risolvere questa cosa"

-Va bene, come vuoi- dico in risposta ad Harry, fingendomi contrariata e ancora sul piede di guerra. Se mi arrendessi di punto in bianco, potrebbe capire qualcosa.

Blaise che fino ad un momento fa sembrava tranquillo, solleva un sopracciglio e mi guarda dubbioso.

Mi giro di spalle, mentre sento il mio viso contrarsi in un ghigno divertito.

"Non mi scoprirai mio caro Zabini"

Stanotte sarà il momento perfetto.

***

https://youtu.be/kiH5aF43pcI

Mi disilludo.

Guardo il mio braccio che adesso ha lo stesso colore del marciapiede sottostante.

Perfetto.

E' notte fonda e, ancora una volta, c'è solo la luna ad illuminare la strada. La casa sembra non essere sorvegliata, ma so che potrebbe esserci qualcuno nascosto nell'ombra. Harry, con il mio aiuto, ha rinforzato la cupola, quindi mi sarà facile entrare.

Ho aspettato che Ron si addormentasse per uscire. Ha il sonno pesante e solo se urlassi di nuovo potrebbe svegliarsi, cosa che ovviamente non può succedere.

Mi avvicino silenziosamente al cancello e con incantesimi non verbali disattivo le protezioni. Mi acquatto poi sul cancelletto, in modo da non doverlo aprire molto per poter passare.

Una volta superato, sospiro silenziosamente. 

Ce l'ho fatta.

Ripristino lo scudo ed entro in casa, ma quando chiudo la porta e mi giro, rabbrividisco. Di notte questo posto fa paura. La luce della luna proveniente da fuori, crea dei coni d'ombra molto estesi nell'ingresso. Il piano superiore e i corridoi ai miei lati, sono completamente immersi nell'oscurità.

Mi faccio forza e mi dirigo nello studio. Qui l'atmosfera è ancora più inquietante, poiché la luce illumina solo metà stanza e non è quella che devo esplorare io.

Ingoio, mentre il cuore accelera.

Accenderò la bacchetta solo se necessario. Raggiungo gli scaffali in penombra e inizio a cercare. Ben presto però sono costretta a spostarmi verso l'oscurità, di conseguenza, non mi rimane altra scelta:

-Lumos-

Velocizzo la mia ricerca, quando finalmente, dietro uno dei libri, vedo brillare qualcosa.

Allungo prima la bacchetta e vedo dei riflessi provenire dalle piccole penne che la compongono: non ho dubbi. E' lei.

L'afferro e mi prendo un attimo per osservarla. Non sono un'esperta di volatili, ma giurerei che questa piuma appartenga alla stessa specie di quelle che erano già in possesso di Malfoy. E' nera, ma le sfumature non sono né verdi, né oro. Alla luce della mia bacchetta, sembrano argentate. Dovrò analizzarla meglio domani di giorno.

Tum.

Tum.

Tum.

Mi blocco.

Tum.

Tum.

Avverto dei passi nell'ingresso.

C'è qualcuno.

Spengo la bacchetta e metto la piuma sotto il maglione.

Tum.

Tum.

Il rumore è sempre più vicino.

Mi spingo verso il camino, dove il buio è totale.

Il cuore sta per uscirmi dal petto.

Tum.

Tum.

Tum.

Ed ecco una figura incappucciata entrare dalla porta. E' alta più o meno quanto me, ma data l'oscurità, non riesco a coglierne bene il profilo.

Mi sento svenire.

Sembra la stessa figura del mio primo sogno.

Se il battito non si calma, sono sicura che lo sentirà.

Apro la bocca per cercare di far entrare aria, ma è tutto inutile.

Nel frattempo, l'intruso si guarda un attimo intorno, poi velocemente si avvicina alla scrivania, vi poggia qualcosa con la mano protetta da un guanto e fugge subito dopo.

Il mantello, durante la corsa svolazza via, il che mi permette di notare qualcosa: un paio di gambe lunghe, magre e affusolate.

Non è un uomo, ma una donna.

Rimango paralizzata per un attimo: il mio cervello cerca di spronarmi a seguirla, ma il mio corpo non risponde ai comandi.

Ho troppa paura che si sia nascosta e mi tenda un agguato.

Mi accascio sul pavimento e solo dopo molti minuti, pian piano, riesco a recuperare il controllo.

Le mani tremano ancora, quando la prima domanda sensata si forma nella mia mente:

"Come diavolo è entrata?"

Ho rimesso le protezioni alla casa, quindi dev'essere per forza qualcuno del Ministero. Ma non c'erano donne con noi, quando abbiamo rinforzato le protezioni.

Mi rimetto in piedi, e la seconda domanda sorge immediata.

"Cos'ha lasciato sulla scrivania?"

Mi avvicino e subito capisco di cosa si tratta: è la lettera minatoria. Non posso prenderla in mano, così la faccio levitare.


"Mio caro amico, ne è passato di tempo eh? Ormai ho scoperto il tuo segreto. Non puoi sfuggirmi per sempre"


Le parole sono identiche, ma mi accorgo di un dettaglio che non avevo notato prima: la calligrafia è molto ordinata ed elegante. Oserei dire femminile.

E se fosse la donna misteriosa di poco fa ad averla scritta?

A malincuore devo rimetterla al suo posto, non posso portarla con me.

La analizzo ancora per qualche minuto, in cerca di qualche altra cosa di cui potrei non essermi accorta, ma non c'è niente di diverso.

Mi decido a muovermi e mi sposto verso l'uscita, ma quando giro intorno alla scrivania, avverto un odore diverso: un profumo. E' una fragranza aromatica mista ad una nota di acqua marina. E' molto particolare e improvvisamente avverto una certa familiarità. Mi tranquillizza e mi fa sentire a mio agio, facendo sparire la paura.

Scrollo la testa: potrebbe anche essere familiare per me, ma per arrivare a farmi calmare, significa che questo profumo era familiare a qualcun altro.

"Malfoy, di chi si tratta?" chiedo nella mia mente.

Ottimo. Ora faccio anche domande ad un morto. Sono impazzita del tutto.

Seguo la scia profumata, che mi conduce nell'ingresso, ma con mia grande sorpresa non mi porta fuori di casa, bensì verso l'altro corridoio.

Continuo a camminare, fin quando non sparisce e mi fermo a metà.

Sbatto un po' le palpebre, mentre gli occhi si abituano nuovamente al buio e mi guardo intorno. Sono nell'esatto punto in cui si trovava Malfoy alla fine del mio sogno.

Alla mia destra il quadro della Via Lattea.

E adesso?








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Spazio Autrice:

Buonaseraaa :D La prima cosa che voglio dirvi è questa: sto pubblicando a quest'ora perchè ho impiegato letteralmente un'ora e mezza a scegliere il brano giusto! Vi prego ditemi se secondo voi è giusto o dovrei cambiarlo. Inoltre è durato abbastanza? 

Aspetto i vostri commenti :)

Beh allora? Che ve ne pare?? Chi sarà questa misteriosa figura incappucciata?? Sono curiosa di conoscere i vostri pareri :) Il mistero si infittisce e sembra che il legame tra Hermione e Malfoy si stringa sempre di più, no? 

Personalmente adoro questi cambi di personalità della nostra protagonista. Voi che ne pensate? 

Come al solito, vi prego di prestare attenzione ai dettagli, anche quelli più insignificanti ;) 

Teorie? Possibili sviluppi? 

In questo capitolo ho tralasciato volontariamente una questione importante che sembra essere passata in secondo piano, ma non è così, perchè verrà ripresa a breve. Immaginate di cosa sto parlando? 

Comunque, detto tutto ciò, passo come al solito a ringraziarvi per le visualizzazioni al capitolo precedente e anche ai voti che mi avete lasciato :)  Se vi è piaciuto, lasciate una stellina anche a questo :)

Faccio una precisazione: nel capitolo 5 ho aggiunto una canzone nell'ultima parte, cioè nel sogno :) ma la trama e ciò che c'è scritto è rimasto invariato. 

Infine, purtroppo, devo darvi un annuncio: domenica prossima non potrò aggiornare. Motivo? Lunedì 20 ho un esame :( Vi prometto che cercherò di aggiornare nei giorni successivi per recuperare, ma in ogni caso vi ridò appuntamento a domenica 26 Febbraio :) 

Non mi resta che abbracciarvi tutti virtualmente ;) 

E mi raccomando

Stay Tuned :* 

Iron9208

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