Capitolo 7

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

La verità è un'illusione e l'illusione è una verità.

Rémy de Gourmont

https://youtu.be/QTtFC0DryCM


E adesso?

Mi guardo intorno, rimanendo al buio. Non posso rischiare di farmi scoprire.

Eppure ho la sensazione di essere rimasta sola.

La traccia si ferma qui, ma è impossibile che quella donna si sia smaterializzata. Tra gli incantesimi aggiunti da Harry, ce n'era proprio uno anti-smaterializzazione.

Dov'è finita?

Cammino fino alla fine del corridoio, raggiungendo il salone, ma non ho dubbi. Il profumo non c'è più.

Torno indietro e mi fermo di nuovo a metà. Se non si è smaterializzata, può esserci un'unica soluzione: un passaggio segreto.

"Come nel sogno"

Inizio a toccare le pareti e mi accorgo immediatamente che quella sotto le mie dita è carta da parati e non semplice legno dipinto.

Faccio avanti e indietro per tutto l'andito, ma non trovo niente.

"Dov'è?"

La mia attenzione viene attirata di nuovo da quel quadro.

"Possibile che...?"

Mi avvicino e cautamente sfioro la cornice dorata: il bordo destro, poi il sinistro, fino a quando sento scattare qualcosa: un meccanismo.

Sorrido: ne ero sicura.

Tiro verso di me e il quadro si apre come una porta; il sorriso però, mi muore sulle labbra: mi ritrovo davanti ad un muro di pietra.

Un flash mi passa nella mente: una scintilla infuocata che traccia dei segni.

"Pensa Hermione, pensa"

Fisso il vuoto per un attimo, ma mi accorgo di un piccolo particolare: sulla tela ci sono dei segni scuri. Sembrano delle bruciature.

Faccio un passo indietro e mi accorgo che quei segni formano qualcos'altro:

"Responsa invenies si autem in luce te verto"

La stessa scritta. Pronuncio di nuovo le parole a bassa voce, ma stavolta non succede niente. Il passaggio rimane chiuso.

Come può essere?

Riprovo, ma di nuovo il mio tentativo fallisce.

"Le risposte troverai se la luce accenderai"

"Le risposte troverai se la luce accenderai"

"Le risposte troverai se la luce..."

"Un momento..."

"La luce accenderai?"

"Come..."

"La luce accenderai"

"La luce, certo!"

Come ho fatto a non pensarci!

-Lumos!- dico in un sussurro.

Un bagliore si irradia dalla punta della mia bacchetta, illuminando la scritta che ora si legge chiaramente, ma io, con gli occhi lacrimanti per la luce improvvisa, sono totalmente concentrata sul muro che, appena pronunciato l'incantesimo, si è socchiuso.

Col cuore che inizia a battere all'impazzata, mi avvicino e lo spingo. Dietro però non trovo una stanza illuminata, bensì un tunnel che si perde nell'oscurità.

Senza pensarci più di tanto, attraverso il varco e avverto immediatamente il cambio di temperatura. Qui c'è molto più freddo e le pareti di pietra sono umide.

Richiudo il quadro e mi avvio.

Il profumo torna a farsi sentire. Ecco da dov'è scappata quella donna.

Tengo ben alta la bacchetta lungo il mio percorso e ogni tanto verifico di essere ancora disillusa.

Dopo quella che sembra un'eternità, il passaggio vira leggermente a sinistra per poi diventare più tortuoso e leggermente in salita.

Man mano che procedo, mi accorgo che la temperatura sta nuovamente salendo, segno che probabilmente sono quasi arrivata all'uscita.

Un nodo mi si forma in gola, ma questa volta, qualsiasi cosa succeda, giuro che manterrò la calma.

Per un folle momento, avevo temuto potesse trattarsi di... Ma è impossibile. Lui non avrebbe mai potuto compiere una cosa così. Uccidere il suo migliore amico... Sono stata una stupida anche solo ad averlo pensato.

Ed eccomi arrivare alla fine del tunnel: un altro muro.

Ma come dovrei aprirlo?

Non ci avevo pensato.

Ci rifletto un attimo e la soluzione sorge spontanea: i due passaggi funzionano esattamente come l'incantesimo. Quando viene aperto da un lato con un Lumos, l'estremità opposta si aprirà con un...

-Nox-

"Tac"

Ancora una volta quello strano legame si fa sentire.

"Grazie Malfoy"

Sorrido nervosamente e, aperta la parete, trovo anche qui il retro di una tela.

Devo fare molta attenzione: non ho la più pallida idea di cosa troverò dietro. Ingoio, mentre il cuore accelera nuovamente. Allungo una mano tremante e spingo il quadro, che per fortuna non fa rumore. Sbircio dentro, ma è tutto buio, tranne che per la luce della luna che entra da una finestra.

Ancora una volta controllo di essere disillusa e nascondo la bacchetta nella manica del maglione.

Mi decido ad entrare e mi ritrovo in quella che sembra essere una camera per gli ospiti. Di fronte a me un letto matrimoniale a baldacchino. Alla mia sinistra, vicino la finestra, c'è una cassettiera, mentre a destra una porta.

Mi accorgo inoltre che il dipinto è identico a quello che c'è a casa di Malfoy.

Prima di uscire dalla stanza, voglio capire dove mi trovo. Guardo fuori e quello che vedo mi blocca sul posto: alte colline in lontananza, e un lago qui vicino.

-No- Mi porto una mano alla bocca, mentre gli occhi si fanno lucidi.

"Non può essere"

Stringo i pugni e mi volto, riprendendo la bacchetta.

Raggiungo la porta e rimango in ascolto: nessun rumore.

Afferro il pomello e con un movimento secco lo giro.

Sgattaiolo fuori, ma devo fermarmi perché ciò che sto vedendo è come un colpo diretto allo stomaco che mi lascia senza fiato.

Questo corridoio... La scala che intravedo alla fine, percorsa così tante volte per andare nel suo studio.

No, non posso crederci. Non voglio crederci.

Inizio a camminare, seguendo la persistente traccia profumata che, passo dopo passo, si fa sempre più forte, fermandomi più volte per mettermi in ascolto.

Arrivo nell'ingresso e noto un lieve bagliore provenire da quella che so essere la cucina. La mia visuale però è ostruita dalla scala, per cui mi rannicchio ai suoi piedi e la aggiro, avvicinandomi alla fonte luminosa: la porta è socchiusa.

Un rumore mi mette in allarme: un vetro infranto in lontananza. Mi appoggio al muro e cerco di prendere aria, mettendomi nuovamente in ascolto: delle voci attutite.

Guardo attraverso lo spiraglio e su una delle sedie attorno al tavolo noto un mantello nero: quella donna è sicuramente qui dentro.

Vorrei entrare, ma qualcosa potrebbe andare storto.

Non sono costretta ad aspettare molto però, perché sento dei passi che rientrano dalla veranda e le voci diventano più chiare.

-Ti ho già detto di no. Ho controllato e non c'era. Non sono stupida-

Una voce femminile. Non la riconosco immediatamente, ma sono sicura di averla già sentita.

-Non ho lasciato tracce. Puoi stare tranquillo-

-Non hai lasciato tracce? Il tuo profumo è peggiore di qualsiasi altra cosa avresti potuto lasciare là dentro!-

Ed ecco quello che temevo.

Questa voce.

E' lui.

-Grazie tante! Non sai quanto l'ho pagato! Arriva direttamente dalla Francia...-

-Oh per favore! Taci. I miei poveri nervi non reggeranno ancora a lungo-

Silenzio.

-Piuttosto... Mi hai detto non c'era. Questo sì che mi lascia stupito. Ero certo che sarebbe venuta-

Sarebbe venuta? Di chi sta parlando?

-Evidentemente hai sbagliato i tuoi calcoli-

-Non ho sbagliato. Probabilmente sarà stata trattenuta dalla sua dolce metà-

Una risatina sommessa: -Devi stare più attento. Rischi di essere scoperto-

-Ti ho già detto che per quella piccola...-

-Smettila!-

-Non preoccuparti... Non ci sono tracce-

Sbarro gli occhi.

-Si che mi preoccupo! E se dovesse capire qualcosa?-

Una risata: -Hai dimenticato chi sono? Per quanto possa essere intelligente, sono sicuro che non sospetterà mai di me-

-Com'eri sicuro che stasera l'avrei trovata là, vero?-

Un sospiro: -Beh, lo devo ammettere. Quella Mezzosangue mi sorprende spesso ultimamente-

Il respiro si arresta e sento un colpo al cuore.

"No... Non è vero... E' uno dei miei incubi... Non può essere..."

Non riesco a trattenere le lacrime, ma faccio di tutto per rimanere in silenzio.

-Farai meglio a non farti sorprendere ancora però-

Silenzio di nuovo.

Vedo un'ombra passare davanti la porta:

-Per favore sta attento. Non voglio che ci scoprano-

Sbircio attraverso l'apertura e finalmente capisco chi è la donna misteriosa: alta, capelli biondi e ondulati, lunghi fino alla vita. Anche se è di spalle, non potrei non riconoscerla.

-Greengrass per favore, non sono uno sprovveduto-

E' Daphne.

-D'accordo come vuoi... Adesso devo andare. Ci sentiamo domani d'accordo? Fammi sapere-

Silenzio.

Devo togliermi da qui immediatamente. Mi guardo in giro e l'unica soluzione che trovo è la scala.

Mi nasconderò lì dietro.

Inizio a camminare, ma improvvisamente la porta si apre, inondando di luce l'ingresso. Mi fermo immediatamente, mentre il cuore inizia una corsa folle.

Mi giro lentamente, incrociando un paio di occhi verdi che mi fissano senza vedermi.

La vedo voltarsi nuovamente verso il suo interlocutore:

-Vergeben-

Lui sussurra qualcosa in risposta, ma la paura mi sta paralizzando, e il battito impazzito è l'unica cosa che le mie orecchie riescono a percepire.

Nel frattempo lei chiude la porta e fa qualche passo verso di me. Indietreggio, mentre la vedo fermarsi e guardarsi intorno.

Per fortuna l'oscurità mi avvolge, altrimenti riuscirebbe a scorgere il mio profilo.

E' titubante, ma si avvicina comunque alla porta ed esce.

Ingoio, mentre sento riaffiorare le lacrime.

E così è questa la verità.

C'è lui dietro tutto questo.

Devo uscire di qui subito. Raggiungo il corridoio di corsa e mi avvicino alla stanza dove c'è il passaggio.

La porta è aperta.

Impossibile, sono certa di averla chiusa.

Lentamente, nonostante il buio, guardo dentro e mi sento gelare.

E' qui, davanti il quadro.

Devo Smaterializzarmi.

Quasi perdo l'equilibrio girando su me stessa. La Smaterializzazione è bloccata.

Ci provo e ci riprovo, ma alla fine capisco: ha imposto un incantesimo.

Impreco nella mente, mentre faccio un passo indietro. Devo raggiungere l'ingresso immediatamente.

Le assi del pavimento, sotto i miei piedi, scricchiolano.

-Lo so che ci sei. Ti conviene uscire fuori- dice. 

Mi ha sentita.

Accelero mentre lo vedo uscire dalla camera.

-Sapevo che l'avresti seguita. Alla fine ho sempre ragione. Ma del resto ti conosco almeno un po', giusto Mezzosangue?-

"Non lo ascoltare. Non lo ascoltare" mi ripeto.

Lo ignoro, mentre cerco con lo sguardo la fine del corridoio dietro di me. Ci sono quasi.

Mi metto a correre, ma lui inizia a camminare più velocemente, segno che ha percepito il mio movimento.

Riesco a raggiungere l'ingresso, ma ad aspettarmi trovo Daphne:

-Mezzosangue sei in trappola. Fatti vedere- ghigna.

Continuo a correre e non ci penso due volte:

"Stupeficium!" grido nella mia mente. Una scintilla si libera dalla mia bacchetta e la colpisce in pieno petto, sbalzandola all'indietro. Colpisce la parete dietro di lei e si accascia a terra.

-DAPHNEEE!-

Raggiungo la porta e, una volta aperta, mi precipito fuori.

Mezzo giro, lo stomaco viene risucchiato ed eccomi davanti casa mia.

Sono salva.

Cado immediatamente a terra, iniziando a piangere in preda alle emozioni.

Le lacrime mi inondano il viso.

Mi fidavo ciecamente. Ho visto la sua disperazione. Non poteva essere finta. No, non poteva. Una persona non può fingere fino a quel punto.

"E' una serpe, che ti aspettavi?!"

Eravamo amici.

"Amici? Per lui non esiste l'amicizia. Ha ucciso quello che in teoria era il suo migliore amico"

No, non è vero.

Ma la mia mente mi riporta ad una frase di Daphne: "Devi stare più attento. Rischi di essere scoperto"

Non ho dubbi. E' lui l'assassino.

Ora capisco meglio anche il mio sogno. Quel serpente... Così simile al suo Patronus. Era un indizio molto chiaro e non ci sono arrivata.

Scrollo la testa, ma non riesco a calmarmi. Sento un peso sul petto che mi fa emettere un gemito di dolore.

L'unica cosa a cui riesco a pensare è l'unica cosa che non avrei mai voluto scoprire:

Blaise Zabini ha ucciso Draco Malfoy.

Lo stesso Blaise che era diventato un amico fidato.

Lo stesso Blaise di cui tutti si fidavano, soprattutto Malfoy.

Mi ha chiamata più volte Mezzosangue, un'inezia rispetto alla sua colpa più grande, ma per me, detto da lui, fa ancora più male. Ho sentito bene il modo in cui l'ha pronunciato: ci ha messo tutto il disprezzo di cui era capace. Lo stesso disprezzo che una volta sentivo solo nel tono di quella persona che oggi è stata tradita, esattamente come me.

"Reagisci"

Giusto, devo reagire. Ma come farò da ora in avanti?

A fatica, riesco a rimettermi in piedi, mi asciugo le lacrime e rimango ferma per un attimo per assicurarmi che nessuno mi abbia vista.

Rientro in casa e sfilo la piuma da sotto il maglione. Devo nasconderla.

Farò venire a galla la verità.

Fosse l'ultima cosa che faccio, ma giuro che Zabini la pagherà.

***

-Buongiorno-

-Oh Hermione! Meno male che sei arrivata!-

Mi acciglio: -Harry, che succede?-

-Oggi siamo solo io e te e abbiamo un sacco di lavoro-

-Come mai?-

-Blaise mi ha appena mandato un gufo. E' al San Mungo. La Greengrass a quanto pare ha avuto un piccolo incidente mentre era da lui ieri sera-

Sentendo quei nomi rabbrividisco. E se fossi stata accusata?

"Non gli converrebbe accusarti"

-Incidente?- chiedo col tono più incurante che riesco a simulare.

-Si, è scivolata, battendo la testa. Ma niente di grave-

Tiro un sospiro di sollievo.

-Oh un'altra cosa. Quasi dimenticavo...-

Lo guardo interrogativa.

-Il funerale è domani alle cinque- mi risponde tenendo gli occhi bassi su un fascicolo aperto, davanti a lui.

Mi sento improvvisamente svuotata.

Con tutto quello che è successo avevo completamente dimenticato che il corpo di Malfoy non è stato ancora sepolto.

-Ok, grazie per avermelo detto-

-Se non vuoi venire, lo capiremo. Non devi sentirti obbligata...- comincia lui.

-Ci sarò Harry, sta tranquillo- lo rassicuro sorridendo leggermente. Lui rimane stupito, ma poi mi sorride a sua volta.

Raggiungo la mia scrivania e mi lascio cadere sulla sedia. Sono esausta.

Naturalmente stanotte non ho chiuso occhio e questa mattina ero veramente indecisa se venire in ufficio o meno. Se non l'avessi fatto però, Zabini avrebbe avuto la conferma ai suoi dubbi. Ammesso che lui ne avesse, perché su una cosa purtroppo ha ragione: mi conosce e anche piuttosto bene.

Ho preso un calmante e con l'aiuto della magia sono riuscita a sistemare il viso e i capelli.

Non so cosa succederà quando ci incroceremo.

E se venisse a cercarmi per mettermi a tacere?

No, non lo farà perché non ha le prove che sia stata a casa sua.

La soluzione è solo una: devo trovare gli indizi che lo incastrano al più presto, anche se sono sicura che adesso sarà molto più difficile.

Non mi importa.

Mi conosce, questo è vero, ma non sa fino a che punto io possa arrivare.

La mattinata trascorre velocemente e in un baleno arriva la pausa pranzo.

Decido di non rimanere in ufficio, ma di tornare a casa. Non mi sento tranquilla a rimanere qui.

Trovo Ron ad aspettarmi, così colgo l'occasione per informarlo della novità:

-Domani ci saranno i funerali-

Si irrigidisce per un secondo, poi mi sorride comprensivo: -Ok... Non preoccuparti, non ho intenzione di andare neanch'io-

-Io voglio andare-

Spalanca gli occhi: -Cosa?!-

-Voglio andarci- ripeto.

-Ma Hermione... Stiamo parlando di Malfoy-

Il suo tono mi infastidisce immediatamente.

-So di chi stiamo parlando-

-E vuoi andarci? Dopo tutto quello che abbiamo passato per colpa sua?-

Se non fosse per il calmante che ho preso, credo che a quest'ora starei già urlando.

-Ronald...- inizio stancamente -Malfoy era un nostro collega. Un Auror. Esattamente come noi. Non ha più senso ripensare al passato. I colpevoli hanno già pagato. Lui si è pentito lo sai. E adesso è morto. E io, come collega, ho il dovere di presentarmi al suo funerale-

Rimane senza parole.

-Io ci andrò. Se non vuoi venire, rimani a casa. Vale lo stesso discorso anche per te. Se non ti presenterai, nessuno ti biasimerà- continuo.

-Ma Herm...-

-No Ron, niente ma...-

-Ok ne riparleremo. Forse è lo stress a non farti ragionare lucidamente-

La rabbia mi invade e lo guardo fulminandolo: -Sono lucidissima. Ti ho già detto che ci andrò e lo farò. Fine della questione Ronald-

Lui non mi risponde, ma si innervosisce. Si alza dalla sedia ed esce dalla stanza.

Sospiro. A volte è veramente un bambino.

Finirà mai questo rancore tra tutti noi?

"E' già finito. Malfoy è..."

Non lascio prendere neanche forma al pensiero. Sarà meglio sbrigarsi.

Tornata al Ministero, apro la porta del nostro ufficio, ma non trovo nessuno. Entro, ma appena la richiudo, quasi urlo per la paura. Dietro c'è Blaise.

-Zabini ma che...?-

Mi afferra velocemente per le spalle, sbattendomi contro la parete lì affianco. Mi mette un braccio sulla gola e mi sento soffocare immediatamente. Ok sono morta.

-Se ci riprovi, non avrò pietà- mi sussurra all'orecchio.

-Zabin... Zabini...- Provo a dimenarmi e gli afferro il braccio nel tentativo di fargli allentare la presa, ma è inutile.

-Spera che si riprenda, perché stavolta dovrai preoccuparti di me-

Stavolta? Che vuol dire?

-Bla...-

-Non mi sono mai piaciute le serpi travestite da leoncini, sai Mezzosangue?-

Sto per svenire. Chiudo gli occhi, ma la pressione sulla gola scompare e sento l'aria entrare di nuovo.

Cado a terra, in preda a colpi di tosse, mentre sento la porta sbattere.

Gli occhi mi lacrimano, ma mi accorgo di essere di nuovo sola. Mi rimetto in piedi e respiro profondamente, massaggiandomi il collo.

"Stavolta dovrai preoccuparti di me"

A che si riferiva?

Sento armeggiare dietro la porta, così mi alzo di scatto e mi chiudo nel bagno dell'ufficio. Ho paura che possa tornare indietro.

-Herm, ci sei?-

Harry.

Sospiro sollevata:

-Si sono in bagno-

Mi guardo nel piccolo specchio vicino il lavandino.

Gli occhi sono rossi e lucidi, ma non è nulla paragonato al segno rosso che ho sul collo.

Oddio. Non posso uscire di qui così.

-Ho incrociato Zabini. Dice che la Greengrass si sta riprendendo molto lentamente...-

Non rispondo.

-E che lui domani rientra a lavoro-

"NO!"

Non posso stare con lui nella stessa stanza per nessun motivo al mondo.

"Stavolta dovrai preoccuparti di me"

Sento riecheggiare di nuovo quella frase.

"Stavolta"

Ma cosa significa?

Che ci sia qualcosa che non so?





---------------------------------------------

Spazio Autrice:

SORPRESAAAAAAA!!! 

Eccomi quiiiiii :D Diciamo che per problemi tecnici ho deciso di rimandare l'esame e dunque ecco il mio aggiornamento ;) Una volta tanto, puntuale ;) 

DUUUUUNQUEEEEE:

Che ne pensate???

Increduli?

Arrabbiati?

Avevo già detto a qualcuno di voi che Blaise avrebbe preso sempre più spazio ed eccoci giunti al colpo di scena ;) Non uccidetemi vi prego ;) Tutto ha un suo perché, ma non posso dilungarmi molto qui. Capirete più avanti tutto quanto. 

Blaise ha ucciso Draco.

Teorie sul possibile movente? 

Vi chiedo di non abbandonarmi proprio ora, perché fidatevi, dal prossimo ci sarà un altro colpo di scena che inizierà a far sbloccare la trama vera e propria ;) Vi chiedo solo un'ultima settimana di pazienza ;) Dopodiché.... Eh eh ;) 

Vi ringrazio come al solito per i voti al capitolo precedente e se vi è piaciuto vi chiedo di votare anche questo ;) 

Vi ringrazio anche per i commenti che, noto con gioia, aumentano sempre di più *-* E' molto bello per me leggere i vostri pareri e se ci sono, perché no, anche le critiche costruttive ;) Quindi vi chiedo di non smettere e invito soprattutto i lettori silenziosi a farsi sentire :) Mi farebbe davvero piacere conoscervi :D 

Beh... Non mi resta che augurarvi una piacevole domenica :D E mi raccomando non mi odiate. 

I miei vecchi lettori mi conoscono e sanno cosa aspettarsi da me ;) Quindi abbiate fede ;) 

Un bacione :*

Iron9208

P.S. Il brano inserito all'inizio doveva durare solo per la prima parte del capitolo fino agli asterischi.  Fatemi sapere, vi prego, se è durato abbastanza. E vorrei anche sapere cosa ne pensate della mia idea di inserire dei brani qua e là. Vi piace? 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro